Trentaquattro.
Speciale #5
Maledizione, mi ero persa un'altra volta. Lontano vidi delle ragazze, che certamente non sembravano affatto amichevoli. Ero vicina a loro, ma una mi spinse.
— Ehi, cosa c'è che non va?
— L'indispensabile.
— Non mi conosci, perché fai questo?
— Senti, cagna, tu qui non sei niente. — mi si stava avvicinando in un modo non molto amichevole.
— Megan, smettila.
Merda, era Adam.
— Amore mio, lei non è di qui.
Amore mio? Sentii qualcosa rompersi, credo fosse il mio cuore.
— Però questo non ti dà il diritto di trattarla così. Io la conosco, e se arrivi a farle qualcosa te la vedrai con me.
Megan se ne andò senza dire una parola con il suo gruppo di arpie.
— Grazie, Adam.
— Sai il mio nome.
TERRA INGOIAMI.
— Ehm sì, tu sei il ragazzo delle voci.
— Ah, sì. Tu credi nelle voci?
Cominciammo a camminare.
— No, io penso che sia stupido, le persone che lo inventano non hanno una vita.
— Mi ricordi una persona.
Il mio cuore batteva rapido. — Sì?
— È una ragazza, è timida, però non so chi sia.
— C...che peccato.
— Credo. Mi chiedo perché ti incontro sempre in brutte situazioni.
Alzai le spalle. — Non lo so.
— Dove vivi?
— Non molto lontano da qui, credo.
— Ti porterò a casa.
— Ok.
Minuti dopo.
Stava per arrivare a casa mia, ma non lo potevo portare perché altrimenti Mike lo avrebbe visto, e mi avrebbe tradita.
— Lasciami qui.
— Sicura che non ti metterai nei guai?
— Sicura al cento per cento. — sorrisi.
Iniziai a camminare.
— Nemmeno un bacio d'addio?
Mi voltai e mi avvicinai a lui, stavo per arrivare alla sua guancia quando lui girò il viso.
L'avevo baciato sulla bocca!
Mi separai da lui rapidamente, nessuno disse niente. Io m'imbattei in casa mia con il cuore che batteva a mille.
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