Ci vorre il mare...
Il vento soffiava sul lungomare. Una figura avvolta in un cappottino rosso faceva contrasto con il cielo nuvoloso e le onde scure che rumoreggiando si infrangevano sulla battigia.
Alice in piedi di fronte alla riva guardava ipnotizzata quell'andare e venire incessante. Le stesse onde e lo stesso mare che l'avevano vista protagonista indiscussa delle estati della sua vita. Alice 25 anni, giovane figlia di un imprenditore era abituata a non chiedere mai, aveva tutto e subito ed usava persone e cose come preferiva. Non era cattiva solo che nessuno le negava nulla né la famiglia, gli amici ed tantomeno i suoi numerosi spasimanti. A lei piaceva giocare con il sesso forte, li ammaliava con il suo fascino da gatta e poi li trafiggeva come una pantera quando si era stancata. Ed ora a causa "sua" questo tipo di comportamento la faceva rabbrividire. Aveva voglia di vomitare, come era possibile ridursi così per un uomo e poi lei. Ripensava alle parole di una vecchia canzone che piaceva a sua madre "Come mai chi sarai per fare questo a me!" Già chi era lui per farla stare così, chi era lui per ignorarla apertamente. Il vento ululava tra le dune ed Alice si strinse ancora di più nel suo cappottino di sartoria, rabbrividendo di nuovo. Aveva conosciuto Gabriele, giovane socio dello studio di suo padre, ad una cena di beneficienza. Gli era piaciuto da subito. Alto moro con gli occhi scuri e profondi color del cioccolato, con un riserbo ed un garbo di altri tempi. Lei aveva sfoderato subito le sue armi di seduzione cercando di farlo cadere nella sua rete. Ma lui invece l'aveva ignorata e trattata con distaccato rispetto. Alice si era indispettita da quel comportamento, aveva insistito ma non aveva ottenuto nulla se non un silenzio glaciale. Era caparbia Alice ma lui lo era di più. Non voleva rovinare la sua carriera per una storia con la figlia del capo, questo le avevano detto le sue fonti. Ed allora perché continuava a pensarlo, a sognarlo di notte, perché proprio lui. In fondo non lo conosceva veramente, ma avrebbe voluto conoscerlo...o si eccome e non solo biblicamente. Quella mattina aveva saputo per caso da suo padre dell'apertura della nuova sede all'estero e che Gabriele si era offerto per andare lì ad aprirla. Ad Alice era crollato il mondo addosso, non vederlo per mesi e mesi, anche se la ignorava, le era insopportabile. Avrebbe voluto urlare, piangere ma l'unica cosa che era riuscita a fare era stata scappare nell'unico posto dove si sentiva al sicuro...al mare. Si era innamorata e lui no, ironia della sorte. C'era un cantautore che diceva "Ci vorrebbe il mare dove naufragare..." Già ci vorrebbe un mare dove naufragare e dimenticare quella sofferenza che provava. Se questo era l'amore allora non lo voleva, preferiva la superficialità a quel dolore sordo nel petto. Come si supera un qualcosa che non si è mai vissuto? Come poteva tornare quella di prima...come? Alice non lo sapeva, purtroppo.
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