Ci spero ancora...
1871
Il vento mi spostava i capelli sul viso, ma la sensazione era piacevole, i vestiti spiegazzati mi avvolgevano come in un abbraccio, quello che avrei voluto avere così tanto da lui.
Sentivo i suoi occhi fissi su di me, non so come avrei potuto spiegare la reazione che mi faceva, a stento riuscivo a respirare.
Il vento era il mio unico amico mi dava l'aria necessaria per continuare a stare lì, accanto a lui , e a non cedere.
le onde si muovevano in una danza ipnotica piacevole agli occhi.
Questa era la mia stagione preferita, il mare in autunno.
La sabbia sotto di me era così bianca e liscia, le nuvole grigie così soffici ... Quanto avrei voluto salire lassù e dimenticarmi di tutto, niente nella mia vita mi aveva colpito così tanto quanto lui, e non aveva più senso restare lì .
Sarei potuta partire per Londra, pagarmi una piccola stanza in affitto e girare per tutto il paese da mattina a sera in cerca di un editore pronto a pubblicare i miei racconti... Ma questo era impossibile! Perché sono così stupida!? Io non avrei mai potuto avere successo e l'unica persona che amavo mi aveva rifiutato .
Hai sbagliato. O forse ho sbagliato io..
"Sei bella..." mi dice all'improvviso, i suoi occhi non osservano niente all'infuori di me.
Perché mi fai questo? Perché mi guardi? Vai via.
Io non rispondo, non riesco, é così bello e lo amo talmente tanto da stare male.
Sento un peso che mi soffoca, vorrei urlare. " TI PREGO NON UCCIDERMI, TI PREGO AMAMI" ma non posso è gia abbastanza umiliante stare qui, seduta al suo fianco.
"Mi dispiace Jo.."
Il mio cuore perde un battito.
"Theodore, io la disprezzo"
Gli ho dato del lei e queste parole fanno male persino a me, quanto vorrei disprezzarlo, invece io lo amo. Lo amo così tanto, lo amo più di me stessa. Da quando gli ho rivelato i miei sentimenti , non ho perso solo l'amore della mia vita, ma ho perso anche il mio migliore amico.
Il vero colpo finale é la sua reazione, lo vedo sussultare come se fosse stato colpito fisicamente.
Non ce la faccio e mi giro.
"Non è vero Theodore io ti amo"
Mi sorride e mi fa così male, vorrei che lui provasse per me le stesse cose che io provo per lui.
"Anche io ti amo Jo, però non quanto tu vorresti."
Una lacrima mi accarezza il viso, e lui con uno sguardo pieno di affetto mi sfiora la guancia e asciuga la mia sofferenza.
"Non piangere Jo ti prego, io non credo mi sposeró mai. Non sei tu il problema! Tu sei bellissima, sei così semplice e forte, sei la mia migliore amica, ma non riuscirei ad amarti nel modo in cui tu meriteresti. Non sai quanto mi fa male dirti questo, tu sei la mia persona nel mondo."
" Allora perché non ci proviamo Teddy? Io non ce la faccio, amo tutto di te!
non potrò mai maritarmi con un ragazzo che non sia te... Resterò zitella per sempre!!"
Inizio a piangere e lui mi abbraccia, dolcemente mi sposta i capelli dietro all'orecchio mentre ci guardiamo, in una bolla di eterno amore. Il vento ci fa da collante e il mare attutisce il rumore dei nostri battiti. Forse non c'è niente da fare, forse questa sarà l'ultima volta che ci vedremo.
"Mi dispiace contraddirla signorina Jo, ma lei non può restare zitella, perché è splendida. Lei è la cosa più sorprendente che la vita mi ha regalato. Tutti questi anni passati con lei mi hanno fatto sorridere come non avevo fatto mai! "
"Jo tu non sai quanto sia un previlegio, per uno come me, avere il tuo amore. Ciò mi rende il ragazzo più orgoglioso della terra. Vorrei poterti rendere felice, ti darei la luna se solo la chiedessi, riempirei cesti di fiori ogni giorno, per il resto della mia vita per te. Percorrerei il mondo a piedi per ritrovare i tuoi occhi : profondi, dolci, pieni di luce. La stessa luce che cerco in ogni dove da quando sono bambino. "
Ecco, è per questo che mi sono innamorata, per la sua anima pura, la sua bocca piena di dolci parole e il suo umorismo sempre pronto in ogni situazione per sdrammatizzare.
"Theodore.. Io non so cosa dire... ma tanto tu sai tutto. Ti basta guardarmi per capire quello che mi divora dentro"
"Io ti conosco Jo, sei di più di quello che si vede e ti aspetterò per sempre, con amore."
Si avvicina e mi bacia la fronte. In quel momento nella mia testa passano tutti i ricordi che ho con lui: quando ci siamo conosciuti mentre pattinavamo sul lago ghiacciato, le lunge serate a correre nella brughiera, gli spettacoli privati nella sua cameretta, dove recitando ci vestivamo da marinai e fingevamo di percorre mete inesplorate nella nostra barchetta di legno e anche quando a 11 anni facevamo finta di essere sposati, non c'era malizia solo grande affetto e stima reciproca.
E poi quando per la prima volta ho capito di amarlo.
Era il 15 gennaio 1868 quando rinchiusa nella mia cameretta in punizione lo vidi fuori dalla finestra, stava ridendo insieme ad una ragazza bellissima, aveva i capelli biondi e un vestito lilla e bianco che le stava addosso perfettamente, e lì provai gelosia.
Gelosia pura. Volevo uscire di corsa e mandarla via, ma mi misi a piangere.
Lui però è sempre tornato, quella sera dopo soli 5 minuti, salendo di nascosto per non farsi beccare da mia madre, riuscì ad entrare nella mia stanza, mi chiese perché piangevo e io gli dissi una mezza verità.
"Theodore, ho visto quella ragazza che era con te. Non è che prenderà il mio posto?"
Lui sorrise e disse "Johanna May, nessuno prenderà mai il tuo posto. Tu sei il mio primo pensiero al mattino e il mio ultimo alla sera. Sei la continuazione della mia anima, come potrebbe una qualsiasi ragazza prendere il tuo posto?"
"Io sono complicata Theodore, non è facile stare al mio fianco"
"Si lo sei, sei complessa ma semplice, sei precisina e testarda. Ma anche simpatica e speciale. Io voglio il tuo caos... Me lo prendo tutto."
Fu in quel momento che il mio affetto per lui divenne amore, o forse l'ho sempre amato, dalla prima volta che l'ho visto pattinare su quel lago.
1872
È passato un anno dal nostro ultimo saluto, quel famoso bacio sulla fronte, seduti sulla spiaggia. Non c'è giorno che io non pensi a lui.
Ho ricevuto tantissime lettere, raccontava le sue giornate e di come io sia un pensiero fisso nella sua mente.
Sono sul treno e sto tornando da lui.
Dicono che il tempo cancelli tutto, dicono che se una persona é lontana da noi piano piano scompaia dalla nostra mente, ma non è così.
Io l'ho sempre pensato, in ogni momento per 365 giorni.
Ho scritto un romanzo della nostra storia, ed é pronto per essere pubblicato e sto andando da lui per renderlo felice ma soprattutto perché mi manca, ogni cosa mi ricordava la sua presenza.
Non so dirvi perché lui quel giorno mi rifiutò, forse per paura di rovinare qualcosa di troppo bello, ma io ancora ci spero.
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