COME NON DETTO - @amaliamartinii
PACCHETTO AMARANTO (con un cambio) - GRUPPO PUPAZZI DI NEVE
PILOTA: Lance Stroll;
CARATTERISTICA: il personaggio è un grande fan di cioccolate calde/tè/tisane dai gusti più improbabili e sotto Natale adora organizzare improbabili degustazioni per le persone a cui tiene;
PROMPT: Frank Sinatra (pioniere delle canzoni di Natale);
COME NON DETTO
Lance ha sempre amato il Natale, e non perché fosse il giorno in cui poteva aprire i suoi regali o stare con la sua famiglia, ma semplicemente perché il 25 Dicembre era un giorno votato allo stare con i suoi amici.
Voi allora penserete che stare con gli amici a vent'anni sia normale, ed è così, solo che Lance fa parte di quella cerchia ristretta di persone che il tempo per stare con gli amici non ce l'ha, troppo impegnato a spostarsi da una parte all'altra del globo per lavoro.
Non che i suoi amici siano da meno eh, la maggior parte di loro sono proprio quelli che dal venerdì alla domenica, quando la visiera si abbassa, diventano i suoi rivali.
Ed era proprio a Natale, lontano dalle luci del paddock e dalla mondanità, che riuscivano a riunirsi tutti assieme per un paio di giorni.
L'anno prima erano stati a Hasselt, la città natale di Max, ed ora toccava a Gstaad, piccola frazione Svizzera, dove ormai da un paio di anni Lance abitava.
Avevano scelto Gstaad all'unanimità proprio perché quel piccolo paesino di sole 3200 anime era circondato dalla neve, e Dio solo sa quanto Lando e Dan avessero voglia di fare una battaglia con le palle di neve!
Era per questo motivo che Lance aveva passato le ultime settimane a fare spese.
Voleva che tutto fosse perfetto! In Belgio Max aveva organizzato delle giornate fantastiche per il suo gruppo di amici, mentre due anni prima Dan gli aveva portati a fare delle escursioni in Australia e per nessuna ragione al mondo lui sarebbe stato da meno dei suoi amici!
Sarebbe stata una giornata indimenticabile, se lo sentiva.
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Girò tutta la Svizzera per trovare ciò che gli serviva, spendendo anche molti soldi a dir la verità, ma erano soldi spesi bene secondo lui. Aveva deciso infatti di aprirsi con i suoi amici e di far loro conoscere uno dei suoi più grandi segreti!
Il motivo per cui non aveva mai confessato ad uno di loro la più grande delle sue passioni extra pista era per il semplice fatto che pensava, anzi sapeva, che lo avrebbero preso in giro per tutta la vita, e ne avrebbero riso come dei matti.
Ma non perché i suoi amici fossero cattive persone, non lo erano affatto, semplicemente erano dei bambini di prima categoria, lui compreso, ed era per questo che li voleva bene come se fossero i suoi fratelli.
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Dicembre, tra partite su Twitch e giorni passati in palestra, volò via in un attimo, ed una mattina aprendo gli occhi si rese conto che era la Vigilia di Natale.
Passò il 24 Dicembre con la sua famiglia, venuta a Gstaad per stargli vicino, e che sarebbe ripartita l'indomani mattina con destinazione Dubai.
A Lance accadeva di rado di passare una giornata intera con sua madre, sua sorella e suo padre, lontani dagli impegni lavorativi, liberi di poter chiacchierare di tutte le frivolezze a questo mondo.
A cucinare ci pensarono lui e sua sorella Chloe, che non perse tempo per sottoporlo ad un duro interrogatorio che ogni anno aveva sempre lo stesso obiettivo, capire se era riuscito a trovare una ragazza che sopportasse, testuali parole, le sue mestruazioni.
Gentile la sua sorellina, vero?
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Passarono il pomeriggio sulle piste da sci che avevano prenotato per l'occasione, e si divertirono da matti! Claire-Anne, sua madre, e Chloe passarono tutto il tempo a prendere in giro lui e suo padre. La verità era che a Lance andare sugli sci non riusciva per niente, e
questo suo aspetto molto probabilmente lo aveva ereditato da suo padre Lawrence, che come lui, sembrava non riuscire a stare in piedi per più di dieci minuti sulla neve.
La sera, in attesa della mezzanotte, la passarono a guardare Le Cronache di Narnia, come ogni anno facevano da tradizione.
E quando scoccò la mezzanotte Lance provò quella sensazione di felicità che accomuna ogni bimbo, uomo o donna, quando arriva il momento dei regali di Natale.
E così, col Pandoro in mano (rigorosamente italiano), si riunirono accanto all'albero e scartarono i regali uno a uno.
Sua madre e suo padre gli regalarono un kart, riadattato alla figura cresciuta dell'uomo che ormai si trovavano davanti, mentre sua sorella Chloe puntò sull'ironia, regalandogli una collezione di mutande di Calvin Klein rosa personalizzate.
Lance invece alla madre regalò una borsa comprata a Firenze, dove andò apposta, al padre i biglietti in un soppalco privato per la finale di Champions (gliene regalò due, così da poterlo convincere a portarlo con sé) ed infine alla sorella un vestito di Valentino rosso fuoco. Andarono a letto dopo aver mangiato la terza o quarta (avevano perso il conto) fetta di torta. -
Erano le dieci di mattina quando la sua famiglia se ne andò lasciandolo solo.
Rifece i letti delle due stanze occupate la sera prima, alla faccia di chi diceva che avesse bisogno della cameriera, ed uscì per andare a comprare qualche bottiglia di vino, giusto in tempo per tornare a casa verso le 12.
Dopo qualche minuto, giusto il tempo di togliersi la giacca, suonarono al campanello.
Lance sorrise istintivamente e andò ad aprire la porta, ritrovandosi davanti agli occhi una scena assurda: Lando e Daniel che presi da non si sa quale istinto omicida stavano tirando contemporaneamente due palle di neve ad uno stranamente calmo Max Verstappen, che si ritrovò la bocca completamente piena di neve, aperta poiché si trovava a parlare di una certa partita di calcio con un mezzo addormentato Charles Leclerc, che annuiva senza veramente ascoltare l'olandese. A pochi passi da questo macello si poteva notare un divertito Pierre Gasly, che col telefono in mano riprese la scena palesata davanti ai suoi occhi ridendo fino allo sfinimento.
Quanto gli erano mancati i suoi amici.
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Una mezz'oretta dopo il gruppetto di amici si trovava attorno al tavolo del salotto intenti a mangiare il pranzo preparato da Lance, e forse era anche per quello che Max e Pierre prima di mettere in bocca ogni cosa aspettavano il giudizio di un affamato Daniel Ricciardo che probabilmente si sarebbe mangiato anche l'intero tavolo.
<<Lance, hai il latte vero?>> Chiese tutto d'un tratto Lando, quasi preoccupato di ricevere una risposta negativa.
<<Certo Lando, ed ho comprato anche il succo d'arancia, quello che durante le partite a FIFA ti fai sempre portare da Daniel>> Rispose sorridendo furbo il canadese, preparato alla domanda dell'inglese.
Lando lanciò dei piccoli urletti di gioia che fecero ridere e svegliare Charles.
<<Amico, ti avviso, mi sono portato la tavola da snowboard>> Disse Max enfatizzando il discorso puntandogli addosso la forchetta.
<<Anche io>> <<Io gli sci!>> Lo seguirono a ruota Pierre e Daniel.
<<Sisi, tranquilli, mi sono fatto prenotare una pista per questi giorni. Andiamo più tardi, ma prima vi voglio far vedere e provare una cosa.>> Disse Lance, concludendo la frase con molta enfasi.
<<Amico, ma non è che hai iniziato a farti le canne?>> Chiese un dubbioso Charles Leclerc con una faccia che era tutta un programma.
<<Ma cosa dici scemo>> Rispose ridendo Lance.
<<Charles ma sei sicuro di esserti svegliato? Io ho qualche dubbio..>> Affermò l'olandese, facendo scoppiare tutti in una grande ed unica risata, anche e dovuta al dito medio con cui il monegasco gli rispose.
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Lance fece sedere i suoi amici in salotto, andò verso le stereo e fece partire White Christmas di Sinatra, g iusto per ricreare l'atmosfera Natalizia, per poi passare in cucina a recuperare il cofanetto e una brocca con qualche bicchiere.
"I'm dreaming of a white Christmas
With every Christmas card I write
May your days be merry and bright
And may all your Christmases be white."
Quando tornò in salone trovò i suoi amici spiaggiati da tutte le parti, con solo Charles che occupava un divano intero poiché disteso, Max seduto in una dubbia posizione sulla poltrona accanto al fuoco, Daniel e Pierre seduti composti come due scolaretti sull'altro divano e Lando steso a terra senza un apparente motivo.
Rise scuotendo la testa, e si posizionò davanti a tutti loro cercando di catturare l'attenzione. Poggiò le cose sul tavolino al suo fianco ed iniziò a parlare:
<<Ho qualcosa da dirvi, e non fare quella faccia ammiccante Lando che non mi sto dichiarando nei tuoi confronti.
Una cosa che in tutti questi anni vi ho tenuta nascosta. -Max si mise composto, ed anche Charles aguzzò lo sguardo- Ho una passione un pò strana, e non ve ne ho mai parlato per il semplice fatto che so, a priori, che voi ne avreste riso.
Non che ora non lo farete, solo che in questo momento mi sento di rivelarvi questo segreto. So che è arrivato il momento.>>
Si girò dando le spalle al gruppo dei ragazzi, che ora lo fissavano completamente assorbiti ma soprattutto incuriositi, ed aprì il cofanetto iniziando a versare l'acqua contenuta nella brocca nei bicchieri. Prese in mano qualcosa dal cofanetto e si girò verso i ragazzi sorridendo. Fra le mani aveva un grande bicchiere di acqua calda ed una busta di tè. Lando aveva la bocca che gli arrivava alle ginocchia da quanto era stupito.
<<Ebbene sono queste le mie grandi passioni: il tè, gli infusi e le cioccolate calde. Non c'è un motivo specifico, le ho sempre amate. Oggi infatti vorrei fare assaggiare ad ognuno di voi alcuni dei miei infusi preferiti.>> Seguirono attimi di silenzio, Max aveva una faccia strana, indescrivibile e disgustata, e forse fu proprio la sua espressione a portare Lance a pronunciare queste parole:
<<Il primo sarai tu Max, questo è il Pocha Butter Tea, proviene dal Tibet ed è uno dei miei preferiti.>> Max aveva sbarrato gli occhi e non emetteva alcun rumore, Charles si mise a sedere, pregustando una scena comica, sensazione che probabilmente aveva avuto anche Pierre visto che tirò fuori il telefono, pronto a fare un video.
Avvenne tutto molto, troppo, velocemente. L'attimo prima Lance aveva in mano il bicchiere e l'attimo dopo il bicchiere stava nelle mani di Max diretto alla sua bocca. Daniel visse la scena a rallentatore, proprio come nei film che tanto amava guardare.
Iniziò a parlare <<Lance non credo sia una buona idea..>> nel momento stesso in cui le labbra di Max entrarono a contatto col vetro del bicchiere.
L'attimo dopo il tè, e probabilmente anche parte del pranzo, finì sul viso di un impaurito Lance Stroll e di un confuso Lando Norris, vittima del tutto innocente.
<<Come non detto.>>
"Trovare gli amici con gli stessi squilibri mentali non ha prezzo."
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