Piccoli cambiamenti
Capitolo 68
La piccola donna a capo del Consiglio degli Stregoni era, letteralmente, terrorizzata e i lineamenti contorti dalla paura.
- N-non è possibile - borbottò in maniera appena comprensibile.
Anche il resto degli stregoni era impietrito alla vista di Ombra. Con loro c'era anche la preside Bell, con il tailleur mezzo stracciato e l'espressione preoccupata.
Alex, invece, si trovava poco più avanti degli stregoni e a circa due metri di distanza dai suoi amici. - Ehi, avanti, cosa state aspettando - esclamò, sbracciando violentemente - quella è Ombra, quella con i capelli rossi alla Jessica Rabbit.
Un attimo dopo, Chris era al suo fianco, che lo tirava per un braccio. L'intervento di Alex, per quanto fosse bizzarro, probabilmente aveva risvegliato Ruth dallo stato di terrore in cui era immersa completamente.
L'esile donna dalla voce acuta si schiarì la voce. - Ombra, come capo del Consiglio degli Stregoni ti ordino di arrenderti. Il tuo esercito è stato smantellato, non hai più scampo. - Si sentiva che aveva raccolto tutto il coraggio che gli era rimasto per pronunciare quelle fatidiche, ma doverose parole.
Il silenzio si impadronì nuovamente dell'intero istituto. Soltanto lontani gemiti di dolore provenienti dalla sala grande aleggiavano nell'aria leggiadri, come spiriti maledetti e tormentati.
Ombra si apprestò ad avanzare lentamente verso Abigail, passo dopo passo, avvicinandosi sempre di più. E quando raggiunse la madre erano a pochissimi centimetri l'una dall'altra.
Ombra respirava regolarmente, mentre Abigail faticava a restare con la schiena diritta e lo sguardo fermo in quello impenetrabile della sua unica figlia. - Vedi mamma - riprese la strega oscura con voce sicura - questa gente è proprio come te. Non capisce quando commette un errore. Probabilmente non capirai mai cosa hai sbagliato e sai perchè?!
Abigail ovviamente non rispose, ma sostenne il suo sguardo.
Il volto di Ombra si tramutò in una smorfia di disgusto mentre pronunciava: - perchè sei troppo impegnata a chiederti cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Ma in realtà, nessuno lo può sapere questo. Nessuno. - Con un gesto rapido gettò di lato Abigail e con un raggio rossastro micidiale colpì il capo del consiglio, che si disintegrò sotto la potenza incredibile del colpo.
Una piccola piramide di ceneri restò a rappresentare ciò che ne restava di Ruth, mentre una leggera nuvola di fumo si innalzava da essa. Grida terrorizzate esplosero nell'istituto, mentre Ombra rideva soddisfatta di ciò che aveva compiuto.
Poi un istante dopo, la strega oscura si teletrasportò sotto gli occhi atterriti dei presenti. Era andata via.
Nel tumulto generale degli altri membri del consiglio, Chris si precipitò dalla nonna che giaceva a terra impietrita e immobile. Non sapeva cosa fare e la mente non riusciva a formulare un suggerimento che potesse darle una mano. Chiese aiuto urlando e piangendo. Non voleva perdere anche sua nonna. Non poteva. Darren e Alex furono subito al suo fianco e un istante più tardi anche Jacob e Paige.
- Non toccatela - ordinò Abigail Watson, mentre si avvicinava cercando di non far trasparire la stanchezza, i vestiti stracciati e bruciacchiati. - È un incantesimo potentissimo. Ombra lo ha usato parecchio durante la guerra di quindici anni fa.
- Riuscirà a farla tornare allo stato iniziale? - chiese Chris, preoccupata.
- Mi dispiace, ma non è possibile riportarla alla normalità, a meno che non si uccida colei che ha scagliato l'incantesimo.
- Allora la uccidero' - sentenzio' con voce grave. - Io uccidero' Ombra.
Tre giorni passarono lenti e inesorabili senza alcun risvolto, o almeno senza alcun risvolto importante. Poche cose erano cambiate dalla battaglia all'istituto. Abigail Watson era stata messa a capo del Consiglio degli Stregoni per scelta unanime degli altri membri, mentre Grace Bell continuava a ricoprire il ruolo di preside a Evelyn.
Purtroppo, la battaglia all'istituto aveva comportato numerose vittime tra i ranghi degli stregoni, tra cui il professore che insegnava i cinque poteri base, Michael Wood. L'anziano professore era perito con orgoglio in battaglia. Dopo i funerali tenuti nella Città Magica il mondo magico era stato avvolto da un velo di tristezza e angoscia.
Al corpo di Scarlatt, ovvero, Jenna, invece era toccato una sorta differente. Era stato bruciato, come da regolamento. Chi uccideva o tradiva o tramava contro il consiglio veniva arso dalle fiamme.
Comunque sia, dato che adesso il capo del Consiglio degli Stregoni era cambiato ed era Abigail Watson, anche le alleanze erano cambiate.
Ruth durante la battaglia all'istituto aveva impedito alle altre razze di immischiarsi. Adesso, invece, Abigail chiedeva maggior sostegno alle altre razze.
La sorveglianza adesso era aumentata sia a Evelyn che nella Città Magica dato che c'erano sia stregoni, che fate, vampiri e licantropi. L'intera Città Magica era pattugliata minuziosamente. Ombra non aveva più dato alcun segno. Adesso era immortale e aveva per di più il libro delle ombre.
Nonna Emily era stata portata in una stanza speciale nell'istituto. Abigail Watson si era assunta la responsabilità di alimentare di magia il corpo di pietra finchè non avessero trovato una soluzione alternativa.
Chris da allora si era chiusa in se stessa. Non era riuscita a tornare a casa perchè credeva che si sarebbe sentita troppo sola. Alex passava a trovarla tutti i giorni, nonostante lei gli avesse ripetutamente detto che sarebbe stato più al sicuro a casa sua con tutto quello che era accaduto all'istituto, ma il ragazzo ignorava il consiglio e teneva fede all'amicizia che li legava.
Anche Darren le faceva compagnia. Quasi tutto il giorno lo passavano insieme tranne nelle ore di lezione. Perfino Jacob e Paige si erano preoccupati per lei. Inoltre, data la rinnovata alleanza con le altre razze, anche Jason aveva libero accesso all'istituto. Il ragazzo era molto amareggiato e dispiaciuto perchè aveva raccontato a Chris che durante la battaglia sentiva che lei era in pericolo, grazie al legame lunare, ma una volta arrivato al portale gli stregoni avevano impedito alle altre razze di aiutarli in battaglia.
Una novità positiva riguardante Evelyne era rappresentata dal rientro degli studenti. Inoltre, il giorno seguente sarebbe arrivato il nuovo insegnante di controllo dei cinque poteri base, che a quanto si diceva in giro, era molto giovane, ma perfettamente preparato.
Ma questo a Chris non importava granchè. Il suo unico pensiero in quel momento era la sua vendetta verso Ombra che aveva giurato a se stessa di compiere. Era nella sua camera dell'istituto, seduta sul letto a gambe incrociate che pensava a come fare per trovare Ombra e soprattutto come fare per ucciderla.
Un suono la risvegliò dai suoi pensieri tormentati. Qualcuno era alla porta. Chris scese lentamente dal letto e si avvicinò alla porta. Quando la aprì si ritrovò di fronte la professoressa Amelia Price, con un sorriso che non era quello di sempre, radioso e spontaneo, ma spento e finto.
- Ciao, Chris. Disturbo? - chiese la strega in tono gentile.
Chris rispose dopo un istante. - No. Come possa aiutarla?
- La preside Bell richiede la tua presenza nel suo ufficio. Mi ha detto di comunicarti che è una questione importante.
Chris corrugò la fronte. Non riusciva a capire cosa potesse essere. - Va bene - rispose, infine. - Infilo le scarpe e vado.
Due minuti più tardi Chris percorreva il lungo corridoio che portava all'ufficio della preside. Arrivata alla porta bussò con le nocche sul legno scuro della porta. Una voce dall'interno la invitò a entrare. Chris entrò e vide la preside Bell seduta dietro la scrivania. Ma non era la sola ad essere nella stanza.
Abigail Watson era appollaiata elegantemente su una delle due poltroncine di fronte alla grande scrivania. Era vestita di nero e aveva i capelli legati in un crocchia. Sembrava essere tornata ad essere quella di sempre, fiera e forte.
- Siediti - ordinò la preside.
Chris prese posto sulla poltroncina accanto a Watson. Grace Bell riprese a parlare. - Signorina Collins, io e la signora Watson dobbiamo parlarle di una questione importantissima, sulla quale vorremmo anche la sua opinione.
- Probabilmente c'è una possibilità di salvare tua nonna e di togliere a Ombra l'immortalità - dichiarò Abigail Watson senza troppi giri di parole.
A quelle parole, Chris reagì con un guizzo che la fece saltare dalla sedia. - Come? - chiese impaziente.
- Si calmi. E' soltanto un'ipotesi - puntualizzò la preside Bell.
- Sì, è vero - ammise Watson - ma è anche vero che ha delle radici storiche.
Chris non potè fare altro che irrompere tra le due donne. - Insomma, volete spiegarmi di cosa si tratta?!
Le due donne si scambiarono un altro sguardo. Poi fu il nuovo capo del Consiglio degli Stregoni a spiegare la questione.
- C'è un oggetto...nello specifico, un pugnale che è stato creato dalla strega Evelyne in persona. Vedi, la storia narra che Evelyne, durante il suo viaggio nel mondo creava incantesimi ed esplorava rami della magia del bene e del male. Incantesimi potentissimi che ha racchiuso nel famoso libro delle ombre che purtroppo, oggi, è nelle mani di Ombra. La leggenda narra di un pugnale creato da Evelyne per togliere l'immortalità a seguito dell'incantesimo da lei stessa creato. Nello specifico, si dice che Evelyne all'epoca era innamorata di un uomo, un essere umano a cui lei diede l'immortalità. In seguito, però, l'uomo la tradì con un'altra donna e Evelyne, spinta dal dolore e dalla rabbia, creò il pugnale della distruzione. Dopo aver tolto all'uomo l'immortalità pugnalandolo al cuore, lo uccise ferocemente.
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