Occhi blu

Capitolo 6

L'affermazione di sua nonna le fece girare la testa. Chris si sentiva sul punto di svenire.

Nonna Emily, subito dopo aver detto che era colpa sua se i suoi genitori erano morti, era scattata in piedi, ancora piangendo e sfracciata lungo la scalinata che portava di sopra. Sicuramente si era chiusa in camera a piangere da sola.

Chris non aveva mai visto sua nonna in quello stato. Nonna Emily era sempre così felice e sorridente e radiosa. Non l'aveva neanche mai immaginata così.

Chris si diede un'occhiata intorno, non sapendo ancora cosa fare. La cucina di legno era intatta come l'aveva vista quella stessa mattina.
Solitamente, ad un'affermazione come quella della nonna una persona normale avrebbe pianto a dirotto oppure gridato alla nonna che faceva bene a sentirsi in colpa, ma le lacrime non arrivavano e la rabbia era stata sostituita da un ampio senso di vuoto. Ad ogni modo si costrinse ad alzarsi e salire le scale per raggiungere la sua camera, che stava di fronte a quella della nonna. Una volta salita la scalinata,appoggiò l'orecchio destro alla porta della nonna. Chris inizialmente non riuscì a sentire niente, poi udì dei singhiozzi sommessi. Sua nonna stava ancora piangendo. Decise che forse sarebbe stato meglio lasciarla sfogare. Anche perchè lei non avrebbe saputo cosa dirle, non in quel momento. Sapeva che i suoi genitori non erano morti a causa di sua nonna, ma a volte le persone si prendono colpe solo perchè potevano evitare una reazione o cambiare una scelta. Tuttavia, Chris in quel momento non era in vena di consolare sua nonna. Anche perchè non sapeva come consolare se stessa, figuriamoci rincuorare la nonna. Quindi, decise di andare in camera sua. L'unica cosa che voleva fare era mettersi le cuffie nelle orecchie e sdraiarsi sul letto. Non voleva pensare a quell'intera giornata disastrosa. Entrò, prese l'ipod sulla scrivania e fece aderire le cuffie alle orecchie. Mise la sua playlist personale e si lanciò, letteralmente, sul letto. Sotto il suo peso, il letto scricchiolò e mugolò, ma fortunatamente non si ruppe. Poi, Chris abbracciò il suo cuscino in una stretta tanto forte che sarebbe stata mortale se ci fosse stata una testa e un collo veri in mezzo. Immaginò che il cuscino fosse Ombra e lo stritolò ancora di più, però, subito dopo, pensò che era stupido immaginare di stritolare qualcuno di cui non si conosce nemmeno il suo volto. Infine, si abbandonò alla musica, alla canzone di Christina Aguilera - Fighter.
Dopo un pò il sonno arrivò.

La mattina dopo la luce abbagliante che filtrava dalla finestra la svegliò. Aveva dimenticato di chiudere la tenda verde prima di addormentarsi. La musica inondava ancora le sue orecchie con tutta la sua carica. Bruno Mars cantava nelle sue orecchie sulle note di Treasure. Chris si mise lentamente a sedere. Era ancora vestita come il giorno prima. Poi, il suo sguardò sfrecciò immediatamente sull'orologio sul comodino bianco-verde e vide che erano le 06.30.Sua nonna non l'aveva svegliata. Balzò giù dal letto e uscì dalla sua camera. Si avvicinò a quella della nonna e bussò.
Dopo un pò la voce di sua nonna rispose: - Avanti.                                                                            
Chris girò la maniglia ed entrò.
La stanza di sua nonna era leggermente più grande della sua.
Il letto era a due piazze e spazioso con la trapunta di fiori sopra.
Alla sua sinistra c'era una scrivania moderna rosso-bianca e alla destra un comodino con due cassetti.
Di fronte al letto vi era un'enorme armadio a sei ante che ricopriva completamente la parete est.
Le due ante centrali erano due specchi.

Sua nonna era proprio di fronte alle due ante-specchi che si guardava e si acconciava i capelli in modo distinto con un paio di forcine eleganti.
Si era vestita per andare al lavoro.
Quella mattina aveva optato per un look più sobrio: pantalone nero di cotone e camicia bianca con i bottoni grigio perla.

- Nonna perchè non mi hai svegliata?                                                    
Sua nonna gli rispose senza guardarla negli occhi. - Pensavo volessi dormire...Insomma, dopo tutto quello che ti ho detto ieri credevo che non volessi neppure vedermi.                                                

Chris adesso, si sentiva in colpa per non essere accorsa subito la sera prima per consolare sua nonna. Questa ora, era convinta che lei la odiasse. Ma non era così, per niente. Si avvicinò lentamente a nonna Emily e strinse le sue mani nelle proprie, facendola girare.
Sua nonna però, abbassò subito lo sguardo.

- Nonna come puoi pensare una cosa del genere. Non è stata colpa tua se mamma e papà sono morti. La colpa è soltanto di Ombra, non tua. Perciò non affliggerti ultriormente, perchè io ho bisogno di te. Ora più che mai ho bisogno di mia nonna, quella donna forte e sorridente che sa sempre come consolarmi e aiutarmi nei momenti peggiori.                                                                    
Sua nonna alzò lo sguardo, gli occhi marroni, umidi per le lacrime imminenti.

- Oh, no, non piangere altrimenti si sbaverà il trucco e poi ho appena detto che ti voglio vedere sorridere - aggiunse Chris, sorridendogli. Riuscì a strappare un sorriso a sua nonna, finalmente. Poi, Chris la tirò a sè e la strinse forte. - Ti voglio bene, nonna - disse, da sopra la spalla di sua nonna.

- Anch'io ti voglio bene, tesoro - rispose nonna Emily, con la voce spezzata.

- Vado a prepararmi - riprese Chris,sciogliendo l'abbraccio.
Sua nonna le rivolse un secco cenno del capo, poi si affrettò a sistemare il trucco che le si era, inevitabilmente sbavato.                                                                                                                     Chris entrò in stanza; mise la maglia a mezze maniche bianca e i jeans nella cesta di panni sporchi, accanto al lavandino, poi si fece una doccia veloce. L'acqua fresca la rigenerò completamente. Infine, indossò la sua maglia verde preferita con la sritta: New York is awesome e un paio di jeans puliti. Mentre afferrava la cartella che aveva preparato in fretta, udì il campanello suonare.
Scese giù e aprì la porta.

- Buongiorno -  disse Alex timidamente, temendo di avere un'espressione o troppo felice o troppo spenta, per la situazione a cui aveva assistito ieri. Quel giorno indossava una maglietta a mezze maniche grigio chiaro e un paio di jeans.

- Ciao - disse Chris, sorridendogli.

- Sei pronta? - chiese.

- Sì, nonna noi andiamo, ci vediamo stasera - aggiunse Chris urlando, per farsi sentire da nonna Emily che era ancora di sopra.                                                  
- Va bene, non rientrare tardi - rispose - Buongiorno, Alex e scusami tanto per ieri se ti sei sentito a disagio.                                                                                                                    
- Oh, non si preoccupi signora Grey - disse Alex - Buona giornata anche a lei. Chris chiuse la porta alle sue spalle e si incamminò con Alex verso la scuola.

Arrivarono a scuola giusto in tempo soltanto perchè avevano accelerato il passo, temendo di arrivare in ritardo. Chris, durante il tragitto, riferì tutto quello che gli aveva raccontato nonna Emily ad Alex,nei minimi dettegli.

- Capisco - aveva risposto lui, appena la sua amica finì di parlare. - Pensi che Ombra possa tornare? - domandò un attimo dopo.                                                                                
- Non lo so e comunque anche se tornasse io non conosco nemmeno il suo volto - ammise tristemente Chris.                                                                
- Bè,magari ad Evelyne c'è qualche sua foto - disse Alex battendo le palpebre.                                      

- Hai ragione - decretò Chris, splancando gli occhi. - Ti va di andarci oggi pomeriggio, dopo la scuola?                                                                                                                    
- Va bene.                                                                                                               Chris e Alex videro gli studenti fluire verso i gradini della scuola.
La campanella era già suonata, quindi si unirono al resto degli studenti. Non videro Lea, nè John, nè Stacy e Jeremy.
Probabilmente, erano già entrati in classe e comunque avrebbero visto Lea alla prima ora nel corso di scienza, poi a quello di matematica, Stacy, John e Jeremy.                                                    
Chris e Alex si incamminarono nel corridoio affollato per andare al piano di sopra, nell'aula di scienze, ma la ragazza notò due occhi blu cobalto che la scrutavano.

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