Choni × Lutto
(Piccola Nota:
In questa one-shot Tabitha è riuscita a riportare di nuovo tutti nella loro epoca, ovvero nel 2023, riuscendo a trasportare anche tutti quei personaggi che nella linea temporale originale non esistevano oppure erano morti, come per esempio Clay, Midge, Julian, anche se quest'ultimo ha deciso di rimanere negli anni '50, inoltre in questa linea temporale Jason era vivo, anche se l'ho dovuto far morire nuovamente, ed ovviamente tornano tutti ad essere adulti, ad avere sotto i 30 anni proprio come dopo il salto temporale della quinta stagione.)
Toni
Mi sveglio sbadigliando, mi stiracchio allungando le braccia, ed ormai come ogni mattina mia moglie non è a letto con me, questo mi porta a sbuffare, non per il fastidio o per rabbia, ma perché mi sento così impotente nei suoi confronti, la amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, l'unica cosa che voglio e che lei sia al sicuro, che lei sia felice, in questo periodo però non so proprio come fare, non so come comportarmi, suo fratello Jason è morto, di nuovo, per un incidente stradale tre settimane fa e da allora, ovviamente, tutto è cambiato, da quel giorno lei si è chiusa ancora di più in se stessa, passa interi pomeriggi distesa sul pavimento della cucina oppure distesa sul letto a fissare un punto indefinito sul soffitto, l'altro giorno l'ho persino trovata nella doccia, e vederla in quello stato mi ha ferito talmente tanto quasi da sentirmi male, mi si è spezzato il cuore, letteralmente.
Per quanto non abbia voglia di alzarmi, devo farlo, ho bisogno di sapere dove sia, cosa sta facendo e soprattutto come sta, quindi mi tiro su infilandomi le ciabatte dirigendomi poi di sotto, verso la cucina, da due mattine a questa parte che la trovo distesa sul pavimento proprio in cucina, infatti è così che la trovo appena entro nella stanza, è stesa per terra, con le braccia lungo i fianchi, fissa il soffitto con gli occhi lucidi completamente immobile, come se fosse catatonica.
La osservo trattenendo le lacrime che vogliono uscire, devo essere forte, e devo farlo per lei, perciò, dopo aver fatto un respiro profondo, mi avvicino lentamente a lei, mi piego per poi distendermi a terra accanto a lei con la testa rivolta verso l'alto.
Toni: buongiorno amore, hai dormito bene!? Spero di sì, visto che russavi.
Dico voltando leggermente la testa verso di lei cercando di farla almeno sorridere, cosa che in parte riesco visto che piega di poco il labbro.
Toni: tu dici che è impossibile che russi!? Oh io invece sostengo il contrario, tu russi eccome.
Continuo a sostenere convinta ridacchiando facendola finalmente sorridere.
Cheryl: io non russo.
Parla improvvisamente facendomi sorridere all'istante.
Toni: ah allora parli.
Dico scherzosamente guardandola.
Cheryl: mi fai la colazione?
Mi chiede con voce flebile, quasi un sussurro, probabilmente se non fossi stata così vicina non l'avrei neanche sentita.
Toni: thè al limone e brioches alla crema?
Chiedo facendola annuire, allora mi alzo lasciandole un delicato bacio sulla fronte prima di dirigermi alla credenza recuperando la sua tazza rossa con le ciliegie sopra.
Riempio la tazza con dell'acqua, che sistemo successivamente nel microonde per farla scaldare, dopodiché recupero un piattino infilandoci sopra la brioches che poggio un attimo sull'isola, poi riprendo la tazza con l'acqua ormai calda inserendoci la bustina di thè che sistemo accanto alla brioches.
Prendo un altro respiro profondo e torno a stendermi sul pavimento accanto a lei, ho imparato in questi giorni che se mi chiede di preparare qualcosa da mangiare poi non c'è bisogno di dirle quando è pronto perché poi decide lei quando alzarsi per andare a mangiare, dove mangiare e se farlo, quindi mi metto nuovamente a guardare il soffitto al suo fianco senza parlare questa volta, lascio il tempo a lei di decidere cosa fare.
Cheryl: voglio fare colazione a letto.
Dice improvvisamente alzandosi, si guarda intorno con occhi vuoti, spenti per poi iniziare a camminare in direzione delle scale trascinandosi con i piedi.
Una volta sparita dietro l'angolo mi alzo anch'io, sistemo tutto in un vassoio, recuperando anche un'altra brioches per me e del succo di frutta seguendo poi la sua stessa strada verso la camera da letto, la ritrovo nuovamente distesa a letto, la schiena poggiata alla spalliera del letto, gli occhi fissi in un punto indefinito della stanza, non credo che neanche mi veda entrare.
Mi avvicino lentamente sistemando il vassoio sul comodino, per poi tornare a stendermi accanto a lei guardando davanti a me.
Toni: sai, ho sempre trovato osceno quel quadro, non so neanche perché io ti abbia permesso di comprarlo.
Dico dopo un po' riferendomi ad un bellissimo quadro di natura morta appeso sopra la nostra cassettiera, giusto per poter ricevere una reazione da parte sua, che non tarda ad arrivare, si volta verso di me, restringe gli occhi in due sottili fessure e mi tira uno sguardo quasi assassino.
Toni: okay, okay, va bene, stavo scherzando, adoro quel quadro.
Dico alzando le mani in segno di resa.
Cheryl: sarà meglio per te, io ho un ottimo gusto in fatto d'arte.
Dice decisa continuando a guardarmi con leggero giudizio.
Toni: sono d'accordo, mia bellissima pittrice dai capelli rossi padrona di una stupenda galleria d'arte.
Dico lasciandole un bacio sulla guancia facendola sorridere per quasi un minuto intero.
Cheryl: ora però voglio fare colazione.
Dice tornando seria guardandomi, semplicemente annuisco recuperando il vassoio che sistemo in mezzo a noi ed in silenzio iniziamo entrambe a mangiare.
Toni: che ne dici di andare a fare una passeggiata al Pickens Park nel pomeriggio?
Propongo senza metterle pressione oppure spingerla.
Cheryl: no, voglio rimanere a casa.
Decreta con decisione continuando a masticare la sua brioches tornando in silenzio.
Continuo a mangiare anch'io senza più proferire parola, dopo aver finito porto tutto in cucina sistemando ogni cosa al suo posto, quando improvvisamente la vedo entrare, però stranamente questa volta non si stende sul pavimento, viene dritta verso di me, mi guarda, allunga il braccio prendendomi la mano ed iniziando a trascinarmi, la guardo leggermente confusa, cercando di capire che diamine stia facendo, senza però dire niente, finché non raggiungiamo il divano che indica, allora volto lo sguardo verso di lei ancora particolarmente perplessa.
Cheryl: sdraiati.
Ordina semplicemente.
Toni: okay.
Dico sempre più confusa sdraiandomi, poggiando la testa sul cuscino, mettendomi comoda, senza preavviso si stende su di me poggiando la testa sul mio petto, rifugiandosi nell'incavo del mio collo, inizialmente rimango leggermente sbalordita, da quando suo fratello è morto non ha più permesso a nessuno di abbracciarla oppure di toccarla, solo io potevo, ma solamente se lo facevo di mia iniziativa, questa è la prima volta da allora che spontaneamente mi cerca per farsi abbracciare oppure coccolare, è quasi un mese che dormiamo ognuna nella nostra parte del letto, cosa che non è mai capitata da quando siamo tornate dagli anni '50, da allora abbiamo sempre dormito abbracciate, per questo rimango stupita per poi avvolgerla tra le braccia.
Cheryl: ho freddo.
Dice flebilmente, immediatamente mi allungo per recuperare la coperta poggiata ai nostri piedi per poi stenderla su di noi coprendola, appena faccio questo gesto scoppia in lacrime.
La stringo a me lasciandole dei delicati baci sulla testa, iniziando a cullarla cercando di calmarla.
Toni: shhh tranquilla, ci sono io qui con te.
Le sussurro in un orecchio.
Cheryl: lui se n'è andato, non c'è più.
Dice disperatamente aggrappandosi alla mia maglietta con tutta la forza possibile.
Vederla in questo stato ogni volta è una pugnalata dritta al cuore, è come se qualcuno mi piantasse, ogni singola volta, un coltello nel petto e si divertisse a girarlo a suo piacimento facendomi soffrire atrocemente.
Toni: lo so amore, lo so, ma lui ci sarà sempre comunque, sarà sempre al tuo fianco, anche se tu non potrai vederlo.
Dico cercando di rassicurarla, con l'intento di farla calmare.
Ci sono voluti svariati minuti per farla smettere di piangere, ed alla fine ha smesso perché troppo stanca, infatti è crollata addormentata su di me qualche secondo fa.
La osservo dormire, scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e penso a quanto sia fottutamente bella, e quanto non si meriti affatto tutto questo dolore, tutta questa sofferenza che la lacera dentro, io voglio solo che sia felice, e faccio del mio meglio ogni giorno per poterlo rendere possibile, ma non so come fare, non so neanche cosa stia facendo di preciso, però so che le starò accanto, anche quando crederà di non volerlo e magari mi urlerà contro io ci sarò comunque.
Cheryl
Lentamente apro gli occhi sbadigliando, mi guardo intorno cercando di ricordarmi dove fossi quando mi sono addormentata, mi accorgo di essere sul divano e ricordo di essermi addormentata per la stanchezza dopo aver pianto, lo capisco dal leggero mal di testa che ancora possiedo, ma nonostante ciò continuo a guardarmi intorno, fissando un punto indefinito nella stanza, cercando di capire come mi sento, arrivando alla conclusione che in realtà non lo so, non so come mi sento, non riesco a capire a pieno ciò che provo, questi giorni sono strani, mi sento vuota a volte, altre volte invece mi viene semplicemente da piangere dal nulla, altre invece se penso a ciò che successo, alla morte di mio fratello, non sento nulla, non mi viene da piangere, ma quasi sorrido al suo ricordo, e questo non capire i miei sentimenti, non riuscire a capire a pieno come tutto questo mi fa sentire mi innervosisce, e non ho idea di come risolvere la cosa, anche se so che una soluzione vera e propria non ci sia.
Piena di questi pensieri che mi circolano per la testa mi alzo in piedi, piego la coperta che sistemo nuovamente al suo posto, e poi vado alla ricerca di mia moglie, che era con me quando mi sono addormentata, ricordo di aver voluto le sue attenzioni, di aver voluto di essere abbracciata, e di essere tenuta da lei ed ora voglio nuovamente questo, solo tra le sue braccia mi sento al sicuro, perciò inizio il mio viaggio in giro per la casa, parto dalla cucina, poi passo al bagno, nella sala da pranzo, in veranda, in giardino, nel ripostiglio, ma senza successo, quindi decido di salire al piano di sopra dove la trovo nel suo studio al computer.
Mi fermo giusto sullo stipite della porta appena la vedo, rimango ad osservarla lavorare per un po', sono giorni che non lo facevo, che non mi mettevo ad osservare mia moglie, eppure prima lo facevo sempre, passavo ore ad osservarla, anche solo dormire, invece adesso mi pento di aver smesso di farlo all'improvviso, so che non dovrei incolparmi, insomma mio fratello è morto da poco ed il lutto è una delle fasi più brutte della nostra vita, però mi sento comunque leggermente in colpa, lei c'è sempre, in ogni momento, soprattutto in questo periodo, lei è sempre al mio fianco.
Toni: oh ti sei svegliata, scusa se ti ho lasciata da sola, ma tu dormivi, non volevo svegliarti, ed io avevo bisogno di modificare queste foto.
Parla improvvisamente svegliandomi dalla trance in cui ero caduta osservandola.
Cheryl: tranquilla, non c'è bisogno che ti scusi.
Dico semplicemente avvicinandomi, la guardo più da vicino ed istintivamente mi siedo sulle sue ginocchia facendomi piccola su di lei, volendo farmi coccolare.
Toni: ehi.
Dice circondandomi la vita con le braccia mentre mi rifugio nuovamente nell'incavo del suo collo.
Cheryl: voglio tirare con l'arco, vieni con me?
Chiedo mentre continuo a godermi le sue carezze.
Toni: certo, vai a cambiarti, io preparo tutto in giardino.
Dice lasciandomi un delicato bacio sulla fronte prima che io mi alzi, la guardo con un leggero sorriso per poi uscire dirigendomi in camera nostra, arrivata al mio armadio inizio a guardare i vari vestiti che mi ritrovo davanti, li osservo uno ad uno rimanendo a rimuginare su ogni indumento indecisa fino a quando opto per una semplice tuta, una t-shirt ed una felpa sopra, ma prima di scendere di sotto mi infilo i miei guantini rossi che mi servono per proteggere le mani.
Arrivata al piano di sotto mi dirigo direttamente in giardino, ed uscendo dalla veranda mi ritrovo Toni seduta su una sedia con il mio arco, le freccie nella faretra sulle sue ginocchia, questo gesto mi fa sorridere perché lei sa perfettamente quanto detesti che il mio arco stia sull'erba.
Toni: ehi.
Mi sorride alzandosi con tutti gli oggetti in mano mentre mi avvicino.
Cheryl: grazie.
Le sorrido prendendo tutto in mano lasciandole un bacio a stampo per poi mettermi in posizione davanti al primo bersaglio, fletto il braccio, tengo fermo l'arco e scocco la freccia facendola finire dritta al centro.
Appena vedo la freccia conficcarsi dove miravo sorrido, tirare con l'arco è sempre stata una di quelle poche cose che riesce davvero a farmi stare bene, a farmi rilassare all'istante, c'è chi si rilassa con il giardinaggio, leggendo un libro, giocando ad un videogioco oppure guardando una serie tv, mentre io lo faccio con il tiro con l'arco, ogni volta che tengo l'arco in mano non penso più a nulla, la mia mente si svuota completamente e l'unica cosa a cui realmente penso, che mi interessa in quel momento è fare centro, centrare il bersaglio proprio come in questo momento, è la sensazione che mi pervade mi fa sentire estremamente libera, e non mi sentivo così da giorni.
Continuo a tirare con l'arco per circa mezz'ora finché non sento farmi male le braccia, ed i piedi che sento pulsare.
Cheryl: voglio tornare a dormire, metteresti tu a posto? Ti aspetto a letto.
Dico semplicemente lasciando tutto su una sedia al suo fianco per poi rientrare in casa, trascino i piedi salendo le scale, arrivata in camera mi spoglio nuovamente rimettendomi il pigiama tornando a letto.
Toni arriva qualche minuto dopo, si avvicina lentamente al letto stendendosi al mio fianco, ed appena si mette comoda striscio su di lei sistemandomi sul suo petto, sentendo immediatamente le sue braccia circondarmi, mi crogiolo subito nel suo profumo che amo e che mi fa sempre sentire al sicuro, addormentandomi all'istante.
Toni
Apro gli occhi sbadigliando, ed immediatamente mi perdo a fissare il suo viso rilassato mentre continua a dormire con la testa sul mio petto, sembra tranquilla, è semplicemente bellissima, inizio delicatamente a passare le dita tra i suoi morbidi capelli rossi facendole dei piccoli massaggi al cuoio capelluto, cosa che so che la fa sempre molto rilassare anche se non è del tutto cosciente al momento.
Toni: andrà tutto bene, amore mio, ci sono io qui con te, e non andrò da nessuna parte.
Le sussurro in un orecchio anche se so perfettamente che non mi può sentire, continuando con le carezze finché decido che andrò a preparare qualcosa da mangiare per entrambe, è tardi ed abbiamo saltato il pranzo, ma prima di dirigermi in cucina le lascio un bigliettino sul comodino dicendole dove sono, così quando si sveglia e non mi trova sa perfettamente dove sono, fatto questo le lascio un bacio sulla fronte per poi uscire dalla stanza scendendo le scale diretta in cucina.
Arrivata in cucina mi metto subito ai fornelli, cucinerò un bel piatto di pasta, condirò un bel piatto di insalata come contorno e poi c'è della frutta se la vuole, spero solo di non dare fuoco a nulla.
Stranamente sta andando tutto bene, ed onestamente mi sento pure una chef, spero solo che ciò che sto cucinando sia buono, cioè secondo me ha un buon odore e sicuramente avrà anche un buon sapore, vediamo cosa ne penserà mia moglie, che a proposito sento venire da questa parte, trascina spesso i piedi ultimamente quindi è facile sentirla, continuo a cucinare con il viso rivolto verso i fornelli, sono curiosa di vedere cosa fa, se viene qui a curiosare oppure si va a sedere da qualche parte.
Cheryl: wow sei riuscita a non dare fuoco a nulla in mia assenza.
Dice ridacchiando abbracciandomi da dietro poggiando la testa alla mia spalla.
Toni: visto!? Te l'ho sempre detto che so cucinare.
Dico sorridendo lasciandole un bacio sulla guancia non resistendo.
Cheryl: se lo dici tu.
Dice ironicamente guardando curiosa dentro la pentola per vedere che sto cucinando.
Toni: è pasta, pasta con il ragù come piace a te.
Le rivelo girandola lentamente con un mestolo.
Cheryl: sembra buona, sono curiosa di assaggiarla, comunque rimango qui finché non finisci, potresti sempre dare fuoco a qualcosa.
Dice ridacchiando.
Toni: vedo che riponi molta fiducia in tua moglie.
Dico scherzosamente guardandola con la coda dell'occhio.
Cheryl: sempre, ma non mentre cucina.
Dice ridacchiando nuovamente poggiandosi di più a me.
Per tutto il tempo rimane con me ed io mi godo la sua vicinanza, averla così vicina mi fa stare bene, mi era mancato averla vicina.
Toni: ecco qua.
Dico poggiando entrambi i piatti in tavola, lei lo osserva per un attimo prima di iniziare a mangiare.
Cheryl: mmm è davvero buona, non l'avrei mai detto.
Dice gustandosela davvero di gusto facendomi sorridere.
Toni: grazie amore.
Le dico guardandola felice che lei sia più rilassata.
Cheryl: dopo possiamo guardare "Il Diavolo veste Prada" prima di andare a dormire?
Mi chiede con tenerezza.
Toni: certo, è domani non dimenticare che dovrebbero venirci a trovare Archie & Veronica in mattinata, Clay & Kevin nel pomeriggio, e dovrebbe passare anche tua cugina.
Le ricordo per poi bere un sorso d'acqua.
Cheryl: domani abbiamo il pienone.
Dice ridacchiando.
Toni: sono preoccupati per te, vogliono solo sapere se stai bene.
Le dico facendole un piccolo sorriso.
Cheryl: lo so, siamo davvero fortunate ad avere degli amici così, e poi mi piace avere gente intorno.
Dice sorridendo continuando a mangiare.
Toni: oh lo so bene, ed in questa situazione, ti divertirai sicuramente a far fare loro tutto ciò che chiedi.
Dico ovviamente scherzando cercando di tenere un'atmosfera allegra.
Cheryl: dai non sono così cattiva, e poi parla quella che quando sta male sembra che sta per morire ogni volta.
Dice ridacchiando divertita mentre io la guardo malissimo.
Toni: ma non è vero.
Dico mettendo il broncio facendo l'offesa.
Cheryl: si che è vero, ti lamenti sempre e sei super appiccicosa, non che mi dispiaccia.
Dice guardandomi ancora parecchio divertita.
Toni: ci mancherebbe solo che ti dispiacesse.
Dico continuando a fare l'offesa cosa che la fa ridacchiare.
Cheryl: e smettila di fare l'offesa, per quanto divertente sia, ho solo detto la verità.
Dice puntandomi con la forchetta per qualche secondo continuando poi a mangiare.
Toni: d'accordo hai ragione, ma non puoi negare che domani sicuramente sfrutterai un po' i nostri amici.
Dico guardandola.
Cheryl: questo non l'ho mai negato.
Dice facendo la misteriosa con un sorrisetto che mi fa scoppiare a ridere.
Toni: sei incredibile, e ti amo.
Dico smettendo pian piano di ridere.
Cheryl: ti amo anch'io.
Dice sorridendo guardandomi, e quello sguardo mi fa sorridere all'istante, perché è lo sguardo che da quando ci conosciamo riserva solo a me, quello sguardo che trasmette tutto l'amore che lei prova per me, non lo vedevo da settimane, è così bello poterlo rivedere di nuovo.
Cheryl
Abbiamo appena finito entrambe di prepararci per la notte, ed io lentamente mi avvicino alla mia parte del letto, ma appena vedo sul mio comodino quell'immagine incorniciata capovolta mi blocco, mi ero completamente dimenticata di averlo fatto, è accanto ad una foto del matrimonio in cui io e Toni siamo vestite da spose, l'avevo messa lì perché è una foto di me e Jason, una delle tante, la mia idea era quella di tenere sempre vicine due delle persone più importanti della mia vita, mia moglie, ed il mio adorato fratello, però da quando è morto non sono più riuscita a vedere quell'immagine, lì ferma che mi fissava, allora l'ho capovolta per non doverla più guardare, ed ora che me la ritrovo davanti non so come sentirmi, non riesco a capire cosa provo veramente a riguardo, come questa cosa mi faccia sentire, non so se avrò mai più la forza di tirarla su.
Ricordo il giorno in cui abbiamo scattato quella foto, eravamo da Pop's, non ci vedevamo da mesi a causa del lavoro, eravamo tornati alla nostra epoca da poco più di un anno, avevo appena aperto la mia galleria d'arte, quindi ero super indaffarata, avevo tremila cose da fare, Toni invece era impegnata con un importante cliente per un servizio fotografico, mentre lui era ovviamente occupato con i gemelli, era primavera se non ricordo male, eravamo seduti nello stesso lato dello stand, stavamo mangiando, bevendo i nostri frappé facendo i cretini come al solito, è stato lui a decidere di farci una foto insieme, ed io ovviamente ero d'accordo, ci siamo avvicinati, ci siamo messi in posa facendo facce buffe ed ha scattato la foto, che poi ha portato ad una lunga serie di foto dove facciamo letteralmente gli imbecilli, ma tra tutte quelle scattate quel giorno, quella che mi è sempre piaciuta di più è proprio quella che ho incorniciato e che mi ritrovo davanti, ricordo che non stavamo neanche guardando in camera, lui aveva fatto una battuta stupida, poi ci siamo guardati negli occhi e siamo scoppiati a ridere come due cretini, ed è proprio quel momento che è stato catturato, le nostre risate.
Toni: Cher, Cher, Cheryl.
Improvvisamente vengo riportata alla realtà dalla sua voce e dalla sua leggere pacca sulla spalla.
Cheryl: si TT.
Mi volto meccanicamente verso di lei guardandola.
Toni: stai bene?
Mi chiede evidentemente preoccupata.
Cheryl: si sto bene, scusa, è solo che non ricordavo della fotografia capovolta sul mio comodino.
Dico semplicemente per poi voltarmi e stendermi su un fianco nel letto, sotto le coperte.
Toni: sei sicura di stare bene?
Mi domanda nuovamente stendendosi di fronte a me, accarezzandomi delicatamente una guancia con dolcezza.
Cheryl: si solo che non riesco proprio a capire come mi sento, e questa cosa mi fa impazzire.
Dico sbuffando avvicinandomi a lei poggiando la testa sulla sua spalla.
Cheryl: e non so cosa fare, amo quella fotografia di noi due, vorrei tanto poterla rimettere al suo posto, ma non so come questo mi potrà far sentire, se rimetterla al suo posto mi provocherà un pianto isterico ogni volta che mi capiterà di guardarla oppure mi farà rimanere bloccata oppure non lo so, IO NON LO SO.
Dico praticamente urlando nella sua maglietta per il fastidio ed il nervosismo provocato da tutta la situazione.
Tono: ehi, tranquilla, è normale che tu ti senta così, ma cerca di prenderti il tuo tempo, non cercare di voler capire tutto subito, perché in una situazione del genere è impossibile, quindi datti tempo e vedrai che le cose piano piano miglioreranno.
Mi sussurra in un orecchio mentre inzia a cullarmi tra le sue braccia con delicatezza, mi aggrappo a lei che è la roccia, la mia ancora, senza di lei non so proprio come riuscirei a farcela.
Cheryl: io voglio solo che smetta, voglio solo smettere di sentire questo vuoto dentro di me che mi opprime, che non mi fa capire ciò che provo e come mi sento, voglio solo che smetta.
Dico contro di lei completamente sfinita da tutto.
Toni: smetterà, vedrai che smetterà, con il tempo il dolore si attenuerà, ed io sarò sempre al tuo fianco.
Mi sussurra piano lasciandomi un bacio sulla testa stringendomi ancora di più contro il suo corpo, io semplicemente mi lascio cullare da lei chiudendo gli occhi cercando di calmarmi inebriandomi del suo profumo che tanto amo.
Cheryl: domani per colazione voglio i pancakes di Pop's, ed un milkshake alla ciliegia.
Dico improvvisamente dopo minuti interi e dopo essermi completamente rilassata, cambiare argomento mi aiuta sempre a far cessare il mio cervello di pensare a ciò che non voglio pensare.
Toni: se è questo ciò che vuoi, lo avrai.
Dice sorridendo accarezzandomi i capelli.
Cheryl: grazie TT.
Dico sbadigliando contro il suo petto.
Toni: qualcuno qui ha sonno, che ne dici se andiamo a dormire!?
Mi chiede continuando a sorridere guardandomi.
Cheryl: buona idea, buonanotte amore.
Dico sistemandomi comoda sopra di lei.
Toni: buonanotte amore mio.
Dice lasciandomi un bacio su una tempia abbracciandomi mentre io chiudo gli occhi addormentandomi all'istante.
Il giorno successivo...
Mi stiracchio sbadigliando aprendo lentamente gli occhi, mi guardo svogliatamente intorno cercando mia moglie che stranamente non si trova a letto, ma appena formulo questo pensiero la vedo spuntare sullo stipite della porta con un vassoio tra le mani.
Toni: ehi buongiorno, ben svegliata.
Sorride avvicinandosi lentamente.
Toni: comunque questa è la tua colazione direttamente da Pop's.
Continua a sorridere abbassandosi di poco per poter lasciarmi un piccolo bacio a stampo.
Cheryl: te l'ho già detto che ti amo!?
Le chiedo sarcasticamente accarezzandole una guancia prima che lei poggi il vassoio sul comodino.
Toni: qualche volta, ma sai non fa mai male sentirselo dire, soprattutto dalla propria moglie.
Dice stendendosi nuovamente al mio fianco, appena si mette comoda mi sposto dal mio posto cercando di sistemarmi in mezzo alle sue gambe.
Toni: che stai facendo?
Chiede confusa ridacchiando mentre mi sistemo bene poggiando poi la testa sul suo petto rilassandomi all'instante.
Cheryl: questo, non ti dispiace se facciamo colazione così!?
Le chiedo voltandomi verso di lei.
Toni: mi stai davvero chiedendo se mi dispiace avere mia moglie tra le braccia!?
Mi chiede facendo la finta sconvolta, io la guardo ridacchiando divertita.
Cheryl: okay, forse non avrei dovuto chiedere.
Dico continuando a ridacchiare, è bellissimo come con lei riesca a sorridere veramente, come anche una sua sola frase mi faccia stare bene.
Toni: no, non avresti dovuto.
Mi sorride ed io mi perdo all'interno delle sue iridi ed involontariamente gli occhi mi cadono sulle sue labbra.
Cheryl: posso baciarti?
Le chiedo a pochissima distanza dal suo viso.
Toni: sai dovresti smetterla di chiedere cose stupide.
Dice con il suo caratteristico sorrisetto che ben presto sparisce quando faccio combaciare perfettamente le nostre labbra, e in quel momento il mio cuore esplode completamente, erano settimane che non la baciavo in questo modo, ed ora mi chiedo come diavolo io abbia fatto a resistere per così tanto tempo, baciarla è sempre stata come una droga per me, amo le sue labbra, la loro morbidezza, ed il modo in cui ciò mi fa sentire, perché oltre ad esplodermi il cuore, nello stomaco iniziano a svolazzarmi uno sciame di farfalle, e mi sento amata, mi sento come se potessi fare qualunque cosa, mi sento a casa, e passerei ore intere a fare solamente questo, baciarla finché mi bruciamo i polmoni alla ricerca di aria, perciò faccio prepotentemente entrare la lingua nella sua bocca, senza troppe storie, che viene accolta con piacere dalla sua, con cui la mia inizia a danzare all'interno delle nostre bocche, finché non ci manca l'ossigeno, e controvoglia dobbiamo separarci.
Toni: oh wow.
Dice sorridendo dopo essersi staccata per riprendere fiato.
Cheryl: si wow.
Sorrido anch'io, è stato un bacio decisamente wow, ed ammetto che mi mancava da impazzire, la osservo poggiando la fronte contro la sua, guardandola negli occhi mentre entrambe facciamo dei profondi respiri.
Toni: mi sei mancata, e mi era mancato tutto questo.
Confessa con sincerità.
Cheryl: mi sei mancata anche tu.
Dico anch'io con altrettanta sincerità.
Toni: sono contenta di vedere che tu stia meglio.
Mi accarezza una guancia ed io chiudo gli occhi appoggiandomi al suo tocco.
Cheryl: ti amo.
Rispondo semplicemente riaprendo gli occhi.
Toni: anch'io ti amo.
Sorride baciandomi la fronte con tale dolcezza da farmi sciogliere, l'amore che prova per me è così grande, che ancora oggi, ogni tanto, mi spaventa.
Cheryl: bene, ora vorrei magiare, sai mia moglie mi ha portato la colazione a letto.
Dico scherzosamente indicandole di passarmi il vassoio sul comodino.
Toni: dev'essere davvero una splendida moglie.
Dice ridacchiando sistemando il vassoio davanti a noi.
Cheryl: si lo è davvero.
Sorrido guardandola per poi iniziare a mangiare un pezzo di pancake, sono veramente affamata.
Cheryl: allora chi saranno i primi ospiti di oggi? Non mi ricordo proprio.
Dico continuando a mangiare con la testa sul suo petto.
Toni: Archie & Veronica, vengono da New York solo per te.
Dice bevendo un sorso del suo milkshake al cioccolato.
Cheryl: non vedo l'ora di vederli, è da un sacco che non li vediamo.
Dico sincera, mi manca tremendamente la mia migliore amica ed il mio secondo fratello.
Toni: è vero, dopo il loro matrimonio non li abbiamo più visti, tra il viaggio di nozze ed i nostri impegni lavorativi.
Dice aiutandomi a tagliare un pezzo di pancake.
Cheryl: giusto, sarà bello, sono davvero contenta che vengano.
Dico nuovamente con sincerità godendomi a pieno questo momento con la donna che amo di più al mondo, che teneramente mi bacia la testa stringendomi tra le sue braccia in modo protettivo.
Rimaniamo in questa posizione per tutta la durata della colazione, dopodiché entrambe sistemiamo tutto ed andiamo a cambiarci, lei al bagno di sotto, io invece qui nel nostro bagno privato, al momento sono appena uscita dalla doccia, mi ci voleva proprio, poi mi asciugo, mi infilo l'intimo che precedentemente mi sono portata, mi asciugo i capelli, me li sistemo ed infine mi metto un leggero fondotinta prima di tornare in camera aprendo la mia cabina armadio nel quale mi blocco davanti appena mi accorgo di ritrovarmi davanti ad una felpa di Jason, mi ero completamente scordata che fosse lì.
Rimango paralizzata a fissarla, lì in mezzo al piccolo spazio non sapendo cosa fare, ed è in quel momento che la mente mi si inonda del ricordo di quel giorno, di quando lui mi ha prestato quella felpa.
È stato un paio di mesi fa, era un sabato, Toni aveva un importante photoshoot quel giorno, i gemelli erano con Alice, e Polly era con loro, quindi io e Jason abbiamo deciso di passare una giornata insieme, solo noi due, era tanto che tra una cosa e l'altra non passavamo del tempo insieme, ricordo che siamo andati allo Sweetwater River, ed abbiamo passato l'intera giornata lì tra un sacco di chiacchere ed altrettante risate, verso sera mentre ce ne stavamo andando ha iniziato a fare freschetto, io avevo solo un vestito addosso, mi ero dimenticata di portarmi dietro almeno una maglia e lui appena mi ha vista tremare mi ha poggiato sulle spalle proprio questa felpa, ha detto che non poteva rischiare che la sua sorellina morisse di freddo, lo ha detto scherzosamente sorridendomi, è stata una giornata così piacevole, mi manca tremendamente.
A rallentatore accarezzo il tessuto passandoci sopra la mano, lentamente la stacco dalla gruccia, la appoggio delicatamente su una sedia lì accanto, mi infilo la prima t-shirt che trovo, un paio di pantaloni di una tuta di Toni, ed infine mi metto addosso la felpa di Jason facendomi inondare dal suo profumo che ancora è rimasto attaccato.
Finito di prepararmi esco dalla stanza dirigendomi al piano di sotto alla ricerca di Toni.
Cheryl: TT, dove sei?
Chiedo urlando leggermente.
Toni: sono qui.
Dice venendomi incontro.
Toni: ehi, ciao.
Dice circondandomi i fianchi con le braccia attirandomi a sé, mentre io le circondo il collo.
Cheryl: ehi.
Le sorrido.
Toni: stai bene?
Mi chiede corrugando leggermente le sopracciglia in segno di preoccupazione.
Cheryl: si sto bene, perché?
Le chiedo iniziando a massaggiarle la nuca.
Toni: indossi la felpa di Jason.
Afferma chiudendo leggermente gli occhi rilassandosi al mio tocco.
Cheryl: lo so, ma sto bene.
Le sorrido rassicurandola.
Toni: comunque stai da Dio con i miei vestiti addosso.
Dice abbassando lo sguardo sui pantaloni per poi rialzarli.
Cheryl: oh lo so bene.
Sorrido divertita dal suo sguardo.
Toni: sei bellissima.
Dice spontaneamente non staccandomi gli occhi di dosso.
Cheryl: tu sei di parte, perché sono letteralmente in tuta.
Dico cercando di nascondere in qualche modo il mio rossore, non è possibile che mi faccia lo stesso effetto anche dopo tutti questi anni.
Toni: può darsi, ma sei comunque bellissima.
Ripete sicura, in quel momento sorrido genuinamente, mentre entrambe ci perdiamo a guardarci nella nostra bolla, che viene scoppiata nell'attimo in cui suonano il campanello.
Toni: oh devono essere i nostri ospiti, vado io, tu vai pure a sederti.
Dice lasciandomi un veloce bacio sulle labbra correndo poi verso la porta, nel frattempo vado a sedermi sul divano.
Veronica: ma guarda un po' chi si rivede, Cheryl Marjorie Blossom-Topaz.
Dice sorridendo venendo verso di me.
Cheryl: Veronica Cecilia Lodge.
Sorrido alzandomi in piedi per venirle incontro abbracciandola, le circondo la vita con le braccia godendomi il momento, mi è mancata da morire.
Veronica: mi sei mancata.
Confessa ancora abbracciata a me.
Cheryl: anche tu mi sei mancata.
Dico con sincerità per poi separarmi da lei.
Veronica: allora come stai? Immagino che Toni ti tratti come una regina.
Dice facendomi l'occhiolino per cercare di sdrammatizzare la situazione.
Cheryl: io sto bene, è stata dura ma ora sto bene, Toni è la migliore, senza di lei non saprei come avrei potuto fare.
Sorrido pronunciando il suo nome, è più forte di me.
Veronica: sono contenta di sentirlo, ma lo sai che se hai bisogno io ci sono, per qualunque cosa, ed anche Archie.
Dice con serietà guardandomi.
Cheryl: lo so.
Dico facendole un piccolo sorriso prima di vedere Archie avvicinarsi alzandomi per andarlo a salutare, anche lui mi è mancato un sacco, l'ho sempre considerato come un secondo fratello per me, senza contare Julian negli anni '50.
Cheryl: Archie.
Sorrido abbracciandolo.
Archie: ciao Cheryl.
Dice stringendomi leggermente nell'abbraccio.
Archie: allora come stai?
Mi chiede lasciandomi andare.
Cheryl: sto bene, so che sembra banale dirlo, ma sto bene ora.
Dico sincerità mentre ci avviciniamo al divano.
Archie: sono felice di sentirlo.
Mi fa un piccolo sorriso prima di sedersi, io mi siedo di fianco con Veronica vicino a me dall'altro lato.
Cheryl: non vi dispiace se mi sdraio?
Chiedo guardando entrambi che negano, allora mi stendo con la testa sulle gambe di Veronica, ed i piedi su Archie che inizia spontaneamente a farmi i massaggi ai piedi, sempre detto che Archie è uno dei pochi uomini che sopporto proprio per questo, mi conosce bene.
Cheryl: allora come va la vita nella grande mela? Ma prima di tutto sapete dove sia mia moglie?
Chiedo non riuscendo a capire dove possa essere andata a finire.
Archie: dovrebbe essere in cucina a prendere qualcosa da mangiare e da bere.
Mi dice guardandomi continuando con i suoi massaggi.
Toni: eccomi, ci sono, allora ho portato qualche snack, delle birre e del vino.
Dice posando sul tavolino di fronte al divano un vassoio pieno di cose da mangiare con il bere accanto.
Veronica: grazie Toni.
Dice sorridendole.
Toni: di nulla, comunque vedo che vi siete messi comodi e che mia moglie vi ha già presi in ostaggio.
Dice ridacchiando sedendosi sulla poltrona proprio accanto al divano.
Cheryl: io non ho preso in ostaggio proprio nessuno, ho solamente chiesto e loro erano d'accordo, perché sono miei amici e mi vogliono bene.
Ribatto sicura di me.
Cheryl: e poi parli tu che appena ti chiedo qualcosa facendoti gli occhi dolci corri, letteralmente.
Dico guardandola con aria di sfida.
Toni: non è affatto vero, cosa dici.
Incrocia le braccia al petto facendo la finta offesa mettendo il broncio.
Cheryl: oh si che è vero.
Dico puntandole un dito contro insistendo.
Veronica: okay ragazze, siete adorabili, ma Cheryl, non vorrei insinuare nulla, ma ricordo perfettamente come al liceo, sia negli anni '50 che nella nostra epoca pendevi letteralmente dalle labbra di Toni, ed ancora oggi è così, quindi io fossi in te non tirerei troppo la corda.
Dice guardandomi divertita.
Cheryl: io non ci credo, Veronica, proprio tu, la mia migliore amica, dovresti stare dalla mia parte.
Dico scuotendo la testa leggermente sconvolta.
Archie: Ronnie non ha tutti i torti effettivamente.
Dice per poi pentirsene all'instante grattandosi la nuca nell'esatto momento in cui lo fulmino con lo sguardo.
Cheryl: scusate ma perché siete tutti contro di me ora!?
Chiedo guardandoli uno ad uno.
Toni: ovviamente perché sono la migliore e vogliono più bene a me.
Dice scherzosamente fingendo di essere seria.
Cheryl: ma smettila, la migliore sono e sarò sempre io.
Dico guardandola con aria altezzosa per poi scoppiare a ridere tutti insieme.
Veronica: giuro che non so come io abbia fatto senza vedervi, mi siete mancate un sacco.
Dice con sincerità sorridendo.
Archie: sono d'accordo, ogni volta vedervi insieme è così divertente e bello.
Anche lui sorride.
Toni: grazie ragazzi, allora come va la vita nella grande mela?
Chiede appoggiandosi comodamente allo schienale della poltrona.
Veronica: tutto bene, lo studio di commercialisti dove lavoro mi piace, si lavora bene, anche se il capo è un po' una rogna, ma nulla che non possa gestire.
Dice sicura di sé.
Cheryl: su questo nessuno aveva dubbi, Veronica Lodge più gestire tutto.
Dico fiera di lei che mi fa l'occhiolino.
Toni: e tu Archie?
Chiede curiosa.
Archie: sta andando alla grande, ho quasi finito il mio libro di poesie ed il mio editore ne è entusiasta.
Sorride veramente felice, è bello che sia finalmente riuscito a trovare la sua strada.
Cheryl: sono davvero contenta per te Archie, ed ovviamente noi saremo le prime a leggerlo quando finisci, vero!?
Gli punto un dito contro minacciandolo scherzosamente.
Archie: ovviamente.
Dice sorridendo, dopo quella risposta abbiamo continuato a parlare per ore, fino a quando non sono dovuti andare via, ci siamo lasciati con la promessa di rivederci al più presto.
Cheryl: okay, i tuoi snack erano squisiti, ma è ora di pranzo inoltrata ed ho fame, quindi ora pranzaremo.
Dico mentre lei chiude la porta di casa.
Toni: allora pranzeremo.
Dice prendendomi per mano dirigendoci insieme in cucina.
Toni: cosa vuoi mangiare?
Mi chiede avvicinandosi all'isola della cucina.
Cheryl: no, no, tu non ti avvicinerai più ai fornelli, cucino io.
Dico avvicinandosi a lei.
Toni: ma come no!? Avevi detto che era buona la mia pasta al ragù.
Dice mettendo il broncio.
Cheryl: lo era, ed andava tutto bene, ma non voglio rischiare ancora che qualcosa vada a fuoco.
Dico recuperando una pentola che riempio di acqua e sistemo sopra i fornelli accendendo il fuoco.
Toni: uffa, questa però è una cattiveria, sappilo.
Dice puntandomi un dito contro per poi andare a mettere la tavola, sorrido a quella vista scuotendo la testa.
Recupero la pasta all'interno di uno degli armadietti, la peso per poi buttarla nell'acqua una volta che la vedo bollire, quando improvvisamente sento due braccia color caramello circondarmi la vita da dietro, sorrido istintivamente.
Toni: ti dispiace se rimango qui?
Mi chiede poggiando la testa sulla mia spalla.
Cheryl: me lo stai chiedendo davvero?
La guardo perplessa.
Toni: guarda non parlare perché ti ricordo che stamattina mi hai fatto la stessa domanda.
Dice alzando leggermente il tono, mi volto guardandola male facendola zittire all'istante.
Toni: okay, scusa, non avrei dovuto.
Si scusa accarezzandomi leggermente l'addome, facendomi venire i brividi come ogni volta.
Cheryl: mi passeresti un bicchiere con del pesto dentro?
Le chiedo voltandomi di poco per poterla guardare.
Toni: certo, vado subito.
Dice staccandosi per poi tornare un paio di minuti dopo con ciò che ho chiesto in mano, poggia tutto accanto alla pentola tornando a circondarmi la vita da dietro con la testa sulla mia spalla.
Toni: però tornando al discorso di prima...
Si interrompe cercando di trovare le parole giuste mentre io faccio diluire il pesto all'interno del bicchiere con un pochino di acqua della pasta.
Toni: anche tu stamattina hai fatto una domanda stupida.
Mi volto nuovamente verso di lei assottigliando lo sguardo nella sua direzione.
Toni: va bene, sto zitta.
Dice alzando di poco le mani in segno di resa.
Toni: sei davvero incredibile.
Dice sorridendo scuotendo la testa.
Cheryl: oh questo lo so, sono incredibile.
Dico facendo l'altezzosa facendola sorridere ancora di più.
Toni: e sai anche che ti amo?
Mi chiede retoricamente guardandomi con quegli occhi che mi fanno perdere la testa ogni volta.
Cheryl: lo so, ma se volessi ripetermelo ancora ed ancora, non mi dispiacerebbe.
Le dico con un lieve sorriso sul viso divertita dalla situazione, e felice, veramente felice.
Toni: ti amo, ti amo, ti amo, ti amo.
Ripete stringendomi sempre di più contro il suo corpo, io semplicemente sorrido con le farfalle che iniziano a svolazzare nello stomaco, il cuore che batte all'impazzata ed i brividi che mi percorrono la spina dorsale, è impressionante come nonostante siano passati anni, ed epoche, letteralmente, io mi senta sempre allo stesso modo nei suoi confronti.
Toni: e lo farò per sempre, perché ti ho scelta sin dal primo momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati in quel corridoio.
Dice sinceramente guardandomi, inevitabilmente inizio a commuovermi.
Cheryl: Antoinette Blossom-Topaz, dovresti smetterla di farmi piangere, sto cucinando la pasta, non posso piangere mentre cucino la pasta.
Dico sorridendo tra le lacrime cercando di asciugarmi il viso con il dorso della mano.
Toni: scusami, aspetta.
Si stacca da me allontanandosi di poco tornando poi con un fazzoletto che utilizza per asciugarmi delicatamente le guance.
Toni: ecco fatto.
Dice buttando il fazzoletto ormai sporco rimettendosi poi nella stessa posizione di prima.
Cheryl: ti amo anch'io, lo sai?
Chiedo retoricamente guardandola.
Toni: lo so.
Mi guarda di rimando sorridendo.
Cheryl: ti amo.
Sorrido ancora facendo unire le nostre labbra subito dopo.
Toni: ti amo.
Ripete quando ci stacchiamo tornado a posizionarsi con la testa sulla mia spalla mentre io mi rimetto a cucinare.
Metto i piatti in tavola sedendomi poi al suo fianco pronta a mangiare, sono parecchio affamata.
Cheryl: buon appetito.
Dico iniziando con il primo boccone.
Toni: buon appetito.
Sorride cominciando a mangiare dopo di me.
Il pranzo continuo tra chiacchere ed anche qualche risata.
Cheryl: a che gusto lo vuoi il gelato?
Dico aprendo il congelatore.
Toni: che gusto c'è?
Mi chiede di rimando.
Cheryl: cioccolato, vaniglia, ciliegia.
Li elenco mentre me li ritrovo davanti.
Toni: cioccolato.
Sorrido a questa risposta perchè la conosco troppo bene e me l'aspettavo, lei va matta per il cioccolato.
Prendo entrambe le vaschette di gelato, chiudo il congelatore per poi mettere in due ciotoline separate un po' di gelato al cioccolato in una mentre nell'altra ce ne metto un po' alla ciliegia per me, dopodiché rimetto tutto nel congelatore dirigendomi poi verso di lei, poggio entrambe le ciotole sul tavolo per poi guardarla incerta se farle la domanda che voglio porle.
Toni: giuro che se mi chiedi ciò che stai per chiedermi, domani ti ritroverai le carte del divorzio da firmare.
Dice scherzosamente guardandomi assottigliando lo sguardo, cosa che mi fa ridacchiare per poi sedermi sul suo grembo iniziando a mangiare il mio gelato, cosa che fa anche lei.
Cheryl: non avresti il coraggio di farlo comunque.
Dico dopo attimi di silenzio divertita.
Toni: cosa?
Mi chiede perplessa.
Cheryl: divorziare.
Dico facendo spallucce.
Toni: no, perché ti ho già perso una volta, e per qualche strano scherzo dell'universo ti ho ritrovata in un'altra epoca e non voglio perderti di nuovo, non lo sopporterei.
Dice guardandomi seria facendomi commuovere all'istante.
Cheryl: non mi perderai mai più, perché non sopporterei una vita senza di te.
Dico accarezzandole una guancia dolcemente mentre lei mi asciuga le poche lacrime che mi sono cadute sul viso.
Sorrido istintivamente a quel gesto avvicinandomi per darle un bacio, facendo danzare le lingue nelle nostre bocche cercando di trasmetterle tutto ciò che provo.
Toni: ti amo.
Dice poggiando la fronte sulla mia.
Cheryl: ti amo.
Le sussurro a fior di labbra perdendomi all'interno delle sue iridi color cioccolato.
Cheryl: comunque prima effettivamente non avrei dovuto farti quella domanda stupida, ma ora come ora non so proprio come comportarmi, non so più cosa sia giusto o sbagliato, perché non so neanche come mi sento.
Divago improvvisamente cercando di spiegarmi.
Toni: ehi, ehi, non c'è bisogno che tu capisca tutto adesso, capiremo insieme ogni singola cosa un passo per volta, okay?
Mi domanda non smettendo di guardarmi.
Cheryl: okay.
Rispondo sorridendo per poi appoggiarmi alla sua spalla tornando a mangiare il mio gelato.
Cheryl: prima che vada a cambiarmi, dov'è che hai messo la tua flanella a quadretti rossi e neri?
Le chiedo tornado a sedermi su di lei dopo aver sistemato le nostre ciotole sporche nel lavandino.
Toni: dovrebbe essere poggiata sulla sedia accanto al mio comodino, perché?
Mi chiede curiosa stringendomi tra le sue braccia.
Cheryl: perché volevo indossarla, è comoda, e poi ha il tuo odore, e mi fa sentire al sicuro.
Dico crogiolandomi nel suo abbraccio.
Toni: ed onestamente amo vederti con addosso i miei vestiti.
Dice lasciandomi un bacio sulla fronte che istintivamente mi fa chiudere gli occhi.
Toni: visto che siamo in argomento, dov'è la tua felpa con il cappuccio rossa?
Chiede poggiando la testa sulla mia spalla.
Cheryl: quella con la scritta "Bombshell" sul retro?
Chiedo cercando di capire visto che la maggior parte dei miei capi di abbigliamento sono rossi.
Toni: si quella, vorrei indossarla se non ti dispiace, adoro quella felpa e poi ha il tuo profumo addosso.
Dice baciandomi con dolcezza la spalla.
Cheryl: non mi dispiace affatto, sai che anch'io amo quando indossi i miei vestiti, e poi sei adorabile con quella felpa addosso, ti sta larga e sembri così piccola.
Dico sorridendo al ricordo dell'ultima volta che l'ha indossata.
Toni: ehi, io non sono piccola.
Dice mettendo il broncio.
Cheryl: si che lo sei, sei la mia piccola moglie testarda.
Dico ridacchiando alla sua espressione scioccata.
Toni: io non sono piccola, e neanche testarda.
Dice continuando a tenere il broncio.
Cheryl: oh si che lo sei, ma io ti amo ugualmente.
Dico voltando il viso verso di lei lasciandole un dolce bacio sulla guancia facendola leggermente arrossire.
Toni: così non è giusto però.
Dice guardandomi baciandomi la punta del naso facendomi sorridere.
Cheryl: ti amo anch'io avresti dovuto rispondere, ma va bene uguale.
Dico ridacchiando circondandole il collo con le braccia mentre lei mi circonda la vita istintivamente.
Toni: ma lo sai che ti amo.
Dice sorridendo guardandomi.
Cheryl: si ma sai che se dici a tua moglie che la ami più volte non muore nessuno!?
Dico prendendola leggermente in giro facendola ridacchiare.
Toni: allora vuol dire che glielo dirò più spesso.
Dice baciandomi all'improvviso facendomi sorridere sulle sue labbra.
Toni: ti amo.
Dice dopo essersi staccata.
Cheryl: ecco così va meglio.
Sorrido poggiando la fronte contro la sua, rimaniamo nella nostra bolla a guardarci minuti interi.
Cheryl: okay, ora è meglio se vada a cambiarmi, prima dell'arrivo dei nostri ospiti.
Dico lasciandole un veloce bacio a stampo per poi alzarmi dirigendomi al piano di sopra.
Arrivata nella nostra camera da letto recupero i vestiti che voglio indossare, compresa la flanella di Toni chiedendomi poi in bagno.
Ci metto veramente poco a cambiarmi, infatti neanche dieci minuti dopo sono nuovamente fuori dal bagno, entro nuovamente in camera nostra per poi scendere le scale andando alla ricerca di Toni che stranamente non sento da nessuna parte, quindi inizio ad andare in giro per casa cercandola ma non trovandola da nessuna parte.
Cheryl: TT dove sei?
Urlo cercando di farmi sentire ed appena lo faccio vengo letteralmente presa da dietro facendomi girare, istintivamente pianto un urlo per poi ricadere tra le sue braccia.
Cheryl: ma sei impazzita!? Mi hai fatto prendere un infarto.
Dico colpendola alla nuca.
Toni: ahia.
Dice accarezzandosi il punto colpito per poi riprendermi tra le sue braccia.
Toni: scusa, ma se ti dicessi che sei davvero bellissima con la mia flanella addosso, mi perdoni?
Mi chiede facendo gli occhi dolci.
Cheryl: non lo so, non mi convinci molto, insomma ho rischiato di morire.
Dico facendo la drammatica circondandole il collo, poggiando le braccia sulle sue spalle.
Toni: e se ti dicessi che ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo?
Continua a farmi gli occhi dolci che mi fanno solamente sorridere.
Cheryl: si questo è più convincente, ma un bacio forse mi convincerebbe definitivamente.
Dico guardandola con sfida lei sorride divertita per poi avvicinarsi facendo combaciare le nostre labbra, avvicinandomi a lei infilando le mani tra i miei capelli.
Cheryl: ti amo anch'io comunque, profondamente.
Sorrido poggiando la fronte sulla sua.
Toni: lo so.
Dice baciandomi la punta del naso facendomi ridacchiare, proprio in quel momento sentiamo il campanello suonare.
Cheryl: mi sa che i nostri prossimi ospiti sono arrivati.
Dico non volendomi staccare da lei.
Toni: mi sa di si, vado ad aprire.
Dice lasciandomi un veloce bacio a stampo per poi staccarsi da me.
Cheryl: TT, aspetta.
La richiamo prima che raggiunga la porta d'ingresso facendola voltare.
Cheryl: sei bellissima anche tu con i miei vestiti addosso.
Dico facendola sorridere nella mia direzione prima che vada ad aprire, nel frattempo io mi dirigo nel salotto sedendomi sul divano attendendo l'arrivo degli ospiti.
Kevin: ma guarda un po' chi si rivede.
Appena lo sento mi volto immediatamente verso di lui alzandomi per poterlo abbracciare.
Cheryl: Kev, ciao.
Dico circondandogli la vita poggiando la testa sulla sua spalla.
Kevin: ciao Cher.
Dice ricambiando l'abbraccio lasciandomi poi andare.
Cheryl: vieni accomodati pure, dov'è Clay?
Chiedo guardandomi intorno convinta fosse subito dietro di lui.
Kevin: oh si è fermato a parlare con tua moglie riguardo all'ultimo libro che hanno letto, arriverà.
Dice facendo spallucce sedendosi sul divano al mio fianco.
Kevin: allora come stai?
Mi chiedo sinceramente guardandomi negli occhi.
Cheryl: sto bene, ovviamente è stata dura all'inizio, ma con il passare del tempo e con l'aiuto straordinario di TT, piano piano le cose iniziano a sistemarsi.
Dico con onestà sorridendo lievemente alla menzione di mia moglie.
Lui semplicemente mi sorride abbracciandomi con un braccio lateralmente mentre poggio la testa sulla sulla sua spalla.
Clay: ehi.
Dice attirando la nostra attenzione non volendo ovviamente disturbare.
Cheryl: ehi, ciao Clay, accomodati pure.
Lo incinto a sedersi accanto a me cosa che subito fa.
Cheryl: allora come va la vita a New York?
Chiedo stendendomi su di loro come ho fatto in mattinata con Archie e Veronica.
Clay: onestamente, va alla grande, adoro insegnare alla Columbia.
Dice sorridendo onestamente felice del suo lavoro.
Kevin: ed io mi sto occupando di un nuovo musical con la mia compagnia teatrale.
Dice anche lui davvero entusiasta.
Cheryl: sono davvero contenta per entrambi, e Kevin spero davvero che nel tuo musical le canzoni siano migliori di quell'orribile canzone che ci avevi propinato a noi ragazze negli anni '50 in Archie: The Musical.
Dico ridacchiando facendogli mettere il broncio offeso.
Clay: concordo con Cheryl, quella canzone era davvero oscena.
Dice ridacchiando facendo imbronciare ancora di più Kevin.
Cheryl: comunque non sarà mai più oscena di quanto scoprire che mia moglie, e sottolineo MIA MOGLIE fosse sposata con il proprio migliore amico.
Dico alzando leggermente la voce la seconda volta che ho detto moglie sapendo che lei mi stesse ascoltando visto che ho sentito i suoi passi avvicinarsi.
Toni: oh mio Dio, di nuovo questa storia!? Cheryl sono passati tre anni ormai da quando abbiamo riavuto i nostri ricordi e siamo tornati nel presente, senza contare il tempo trascorso negli anni '50.
Dice sbuffando alzando gli occhi al cielo poggiando il vassoio con gli snack sul tavolino di fronte al divano.
Kevin: ho la netta sensazione che te lo rinfacci spesso.
Dice divertito rivolgendosi a Toni.
Toni: oh non sai quante volte.
Dice facendo la finta esperata.
Clay: soprattutto durante i litigi, immagino.
Interviene anche lui alquanto divertito.
Toni: quello sempre.
Dice alzando nuovamente gli occhi al cielo per enfatizzare la cosa.
Cheryl: certo che glielo rinfaccio, è stato un enorme trauma per me.
Dico guardandola assottigliando lo sguardo, ma in fondo lo dico con leggerezza, non la incolpo ovviamente di nulla, abbiamo entrambe fatto un sacco di errori e poi abbiamo già avuto quel discorso anni fa.
Toni: lo so, ma sai anche che ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, che l'ho sempre fatto e che sempre lo farò, in qualsiasi epoca, linea temporale oppure dimensione in cui potremmo mai ritrovarci.
Dice guardandomi negli occhi accovacciandosi davanti al divano proprio di fronte a me.
Cheryl: si lo so, ma potresti evitare di utilizzare i tuoi voti nuziali contro di me!? Sai che mi fanno commuovere ogni volta.
Dico ridacchiando mentre una lacrima mi scende sul viso.
Toni: ops scusa, non mi ero nemmeno accorta di averli utilizzati.
Dice tirando fuori dalla tasca un fazzoletto per potermi asciugare il viso.
Toni: ecco fatto, tutto sistemato.
Sorride dandomi un leggero bacio sulle labbra pieno di dolcezza ed amore.
Cheryl: ti amo anch'io.
Dico guardandola dopo esserci separate.
Toni: lo so.
Dice baciandomi teneramente la fronte, appena si stacca entrambe ci giriamo sentendo qualcuno tirare su con il naso.
Kevin: oh scusate non volevo interrompervi.
Dice con le lacrime agli occhi cercando di asciugarsi con la manica della maglietta che indossa.
Toni: tieni Kevin.
Dice sorridendo porgendogli un fazzoletto pulito alzandosi da terra.
Kevin: grazie.
Dice iniziando ad asciugarsi il viso.
Clay: scusatelo, ma sapete com'è, è leggermente emotivo.
Dice sorridendo prendendo scherzosamente il marito poggiandogli una mano sulla spalla mentre Kevin si asciuga il naso.
Toni: okay, dopo questo momento leggermente emozionante che ne dite di guardarci un film? Così per stemperare un pochino la situazione.
Dice prendendo il telecomando accendendo la televisione.
Toni: che film volete guardare? Chiede sedendosi sulla poltrona accanto al divano.
Kevin & Cheryl: Bride Wars- La mia migliore nemica.
Diciamo in coro battendoci il cinque, lei alza semplicemente gli occhi al cielo divertita dalla nostra risposta.
Clay: voi vivete davvero per i drammi.
Dice ridacchiando.
Cheryl: smettetela, che anche voi adorate questo film, TT tu ogni volta che lo guardi muori dal ridere e non mentire.
Dico puntandole un dito contro con gli occhi chiusi in due fessure.
Toni: okay, d'accordo hai ragione.
Dice alzando le braccia in segno di resa, io sorrido soddisfatta per poi tornare sdraiata.
Torno a guardare la tv ed una volta selezionato il film schiaccia play facendolo partire.
Il film dura circa un'ora e mezza, ed è stato molto piacevole devo dire, tra le risate di Toni, i commenti stupidi di Clay ed io che insieme a Kevin criticavano qualunque cosa è stato veramente esilarante, abbiamo passato un bellissimo pomeriggio, sono così felice che siano venuti a trovarci a Riverdale da New York anche se sono solo poche ore di auto.
Cheryl: mia cugina mi ha appena scritto che passa per cena, va a prendere qualcosa da Pop's e poi viene qui.
Dico tornando in salotto dopo aver accompagnato Kevin & Clay alla porta con il telefono in mano.
Toni: perfetto.
Dice quasi in un sussurro con un enorme nervosismo che inizia a crescere all'interno del suo corpo, lo capisco dal modo in cui siede tremendamente rigida sul divano.
Cheryl: TT? Cosa c'è che non va?
Le chiedo immediatamente avvicinandomi al divano accovacciandomi davanti a lei.
Toni: nulla, ma ti andrebbe di sederti un attimo? C'è qualcosa di cui vorrei parlarti.
Mi dice come se stesse prendendo coraggio per potermi dire qualcosa di importante.
Cheryl: certo, non mi devo preoccupare, vero?
Dico sedendomi sul divano accanto a lei facendo subito intrecciare le nostre dita.
Toni: no, ma è una cosa a cui sto pensando ormai da tanto tempo, solo che non trovavo mai l'occasione giusta per poter iniziare questa conversazione, quindi potresti non interrompermi?
Mi chiede gentilmente, io semplicemente annuisco incoraggiandola a continuare.
Toni: stavo pensando alla questione figli, io voglio dei figli con te, voglio costruire una famiglia insieme, l'ho sempre voluto in realtà, ed ora che siamo tornati nella nostra epoca, e sono già passati tre anni da allora, mi è tornata in mente la mia condizione medica che suppongo che sia la stessa e che quindi se vogliamo farlo dobbiamo farlo in fretta, perché mi piacerebbe così tanto poter portare in grembo nostro figlio, ma se vuoi farlo tu non c'è problema ovviamente, dobbiamo parlarne ma io...
D'istinto la interrompo facendo scontrare le nostre labbra.
Cheryl: TT innanzitutto respira.
Dico guardandola dopo esserci separate, non ha ripreso mai fiato da quando ha iniziato a parlare.
Cheryl: ecco brava, inspira ed espira.
Dico cercando di farle imitare i miei gesti.
Toni: scusa.
Dice leggermente in imbarazzo abbassando lo sguardo.
Cheryl: non c'è nulla di cui ti devi scusare TT.
Dico prendendole il viso tra le mani guardandola lasciandole un leggero bacio sulla fronte.
Cheryl: allora tornando al discorso, ciò che ho sempre desiderato è poter costruire una famiglia con te.
Dico stringendola a me, facendole poggiare la testa sul mio petto.
Cheryl: sin da quando ho capito di essermi innamorata di te, ciò che ho sempre voluto è poter passare il resto della mia vita al tuo fianco costruendo insieme il nostro futuro.
Dico con sincerità iniziando ad accarezzarle dolcemente i capelli.
Toni: quale delle tante volte in cui ti sei innamorata di me?
Chiede divertita sapendo quanto mi infastidisca questa domanda ogni volta.
Cheryl: tu secondo me ti diverti troppo a fare sta battuta tutte le volte.
Dico ridacchiando.
Toni: oh assolutamente, ma mi rende anche consapevole che io e te siamo davvero anime gemelle, e che ci siamo veramente sempre innamorate l'una dell'altra in ogni singola linea temporale, o dimensione in cui ci siamo trovate, ho sempre pensato che il nostro legame fosse speciale, e tutto questo mi sembra così giusto ma nonostante ciò a volte tutto questo mi sembra come un sogno.
Confessa tranquillamente poggiata rilassata su di me.
Cheryl: mi sento esattamente allo stesso modo.
Dico lasciandole un delicato bacio sulla fronte stringendola a me.
Toni: comunque sarai una mamma eccezionale, nostro figlio sarà così fortunato ad averti.
Dice sinceramente nell'incavo del mio collo.
Cheryl: tu lo sarai, ed abbiamo anche già le prove, sei stata una mamma meravigliosa per Anthony.
Dico poggiando la testa sulla sua.
Toni: ti ricordi quando a Rivervale sei riuscita a farlo smettere di piangere appena lo hai preso in braccio? Ancora mi chiedo come tu abbia fatto.
Chiede improvvisamente dopo qualche minuto di silenzio.
Cheryl: me lo ricordo eccome, e posso fare una confessione?
Chiedo leggermente in imbarazzo per ciò che sto per dire mentre lei annuisce.
Cheryl: quella sera non ci siamo incontrate per caso, sapevo che ti aggiravi nella proprietà di Thornhill.
Confesso distogliendo lo sguardo dal suo appena si stacca leggermente da me per potermi guardare.
Toni: che cosa!?
Dice guardandomi stupita spalancando gli occhi.
Cheryl: potrei averti intravisto tramite le telecamere che sono sparse nei dintorni.
Dico grattandomi il collo abbassando lo sguardo.
Toni: non ci credo.
Dice sorridendo divertita.
Toni: beh però ammetto che quella volta la tua ossessione per me mi ha letteralmente salvato la vita.
Dice con nonchalance.
Cheryl: io ossessionata da te!? Parla quella che ha tradito il "marito" con la sua ex alla prima occasione, non appena lei glielo ha chiesto senza fare domande.
Dico guardandola con aria di sfida.
Toni: ancora questa storia, potresti smettere di ricordarmi che ero sposata con Fangs!? Mi viene da vomitare ogni volta, mamma mia che schifo.
Dice fingendo dei conati.
Toni: e poi quello non era tradimento, non eravamo noi, erano Abigail & Thomasina.
Dice facendo spallucce evitando l'ovvio.
Cheryl: se lo dici tu, ma io ricordo che ci siamo confessate tempo fa che in quel momento abbiamo ricordato tutto e ci eravamo dette una bugia.
Dico non smettendo di sfidarla con lo sguardo.
Toni: okay va bene hai vinto.
Dice sbuffando facendo la finta esasperata.
Toni: comunque tornando al discorso iniziale credo che sia davvero stato il tuo profumo a far addormentare Anthony, per me è sempre stato soporifero il tuo profumo.
Dice tornando ad appoggiarsi al mio corpo.
Cheryl: oh lo so bene, ti ricordi quando al liceo, la prima volta che lo abbiamo frequentato, quando ti sei addormentata in sala relax sul divano sopra di me mentre io entusiasta ti stavo spiegando la mia idea per una nuova routine per le Vixens!?
Le chiedo sorridendo al ricordo.
Toni: me lo ricordo, perché ti sei anche offesa.
Dice ridacchiando.
Cheryl: non mi sono offesa, solo che ti eri proprio addormentata durante la parte più bella.
Dico mettendo il broncio.
Toni: hai ragione non ti sei offesa, in fondo mi hai fatto saltare due ore di lezione per lasciarmi dormire.
Dice facendo spallucce.
Cheryl: che razza di fidanzata sarei stata se ti avessi svegliato!? Eri stanchissima a causa degli esami.
Dico cercando di difendermi.
Toni: giusto hai ragione.
Dice accarezzandomi il collo con il naso.
Cheryl: e poi quando dormi sei estremamente adorabile.
Dico sorridendo.
Toni: sono adorabile eh!?
Mi chiede retoricamente staccandosi leggermente per potermi guardare negli occhi.
Cheryl: si lo sei, estremamente adorabile.
Dico ricambiando il suo sguardo.
Toni: e tu sei bellissima.
Dice guardandomi con quello sguardo che mi fa innamorare di lei ogni volta di più.
Cheryl: dai non vale.
Dico sbuffando mentre lei ridacchia divertita per poi prendermi il viso tra le mani e baciarmi.
Toni: ti amo.
Dice poggiando la fronte sulla mia.
Cheryl: ti amo.
Sorrido non riuscendo a trattenermi.
Toni: non vedo l'ora di poter iniziare questo nuovo capitolo della nostra vita insieme.
Sorride anche lei nascondendosi nell'incavo del mio collo.
Cheryl: ed io non vedo l'ora di potermi prendere cura della mia adorabile moglie incinta.
Dico lasciandole un delicato bacio sulla testa.
Toni: sarò sicuramente una rottura di coglioni.
Dice ridacchiando.
Cheryl: ma a me non interessa, farò tutto ciò che posso per farti stare bene anche se mi farai impazzire, anche se dovrò alzarmi alle tre del mattino per poter andare a comprare qualunque cosa tu voglia.
Dico sinceramente poggiando la testa sulle sua.
Toni: sono davvero la ragazza più fortunata di questo mondo.
Dice stringendosi su di me lasciandomi un bacio sulla base del collo.
Cheryl: voglio una mini versione di te.
Confesso dopo minuti di silenzio.
Toni: se ciò dovesse accadere saresti fregata, quel bambino avrebbe tutto ciò che vuole.
Dice ridacchiando.
Cheryl: questo è vero, ma vorrei così tanto poter tenere in braccio un esserino che è la tua fotocopia, con le tue espressioni facciali, il tuo naso, quel neo sopra il labbro che mi fa impazzire ogni volta, i tuoi occhi color nocciola, e la tua pelle caramellata.
Dico sorridendo sovrappensiero guardandola mentre lei sorride.
Toni: sarebbe bello, ma io voglio così tanto una piccola versione di te con i capelli rossi che corre per casa.
Dice sfiorandomi il collo con il naso.
Cheryl: così però avresti a che fare con due rossi.
Dico scherzosamente.
Toni: eh allora!? Io me la cavo bene con le rosse.
Dice guardandomi sorridendo.
Cheryl: su questo non posso darti torto.
Sorrido per poi avvicinarla a me facendo scontrare le nostre labbra.
Appena ci separiamo sentiamo il campanello suonare.
Cheryl: oh dev'essere mia cugina, vado io.
Dico lasciandole un veloce bacio a stampo per poi saltare giù dal divano dirigendomi verso la porta d'ingresso.
Cheryl: ehi, ciao cugina.
Dico sorridendo appena apro la porta e la vedo sullo stipite con un sacchetto di Pop's in mano.
Betty: ehi cugina.
Dice allargando le braccia per potermi abbracciare.
Betty: mi sei mancata, da quanto tempo.
Dice poggiando la testa sulla mia spalla.
Cheryl: mi sei mancata anche tu.
Dico sinceramente mentre lentamente ci separiamo.
Betty: allora, come stai?
Mi chiede con preoccupazione.
Cheryl: sto bene, ovviamente all'inizio è stata dura, non era qualcosa che ero preparata ad affrontare nuovamente, ma poter avere Toni al mio fianco questa volta è stato un dono, mi ha aiutato tantissimo, quindi sto bene, davvero.
Sorrido buttando velocemente un occhio verso il soggiorno dove ho lasciato mia moglie.
Betty: sono così felice di sentirlo.
Mi sorride guardandomi con sincerità veramente felice di sapere che sto bene
Cheryl: comunque sono una pessima padrona di casa, non ti ho nemmeno fatta entrare.
Dico leggermente imbarazzata spostandomi dalla porta per farla passare.
Betty: tranquilla non ti preoccupare.
Dice entrando in casa mentre chiudo la porta alle sue spalle.
Betty: quindi quand'è che tu e la tua splendida moglie verrete a trovarmi? C'è Carla che mi chiede sempre delle sue zie preferite, le mancate.
Mi dice iniziando a camminare al mio fianco, parlando di sua figlia che ormai ha adottato quasi due anni fa.
Cheryl: oh amo quella bambina, manca molto anche a noi, appena possiamo passiamo sicuramente a trovarvi.
Sorrido promettendole una visita al più presto.
Betty: ed a proposito di bambini, quand'è che arriverà un piccolo o una piccola Blossom-Topaz?
Mi chiede con troppa enfasi per i miei gusti.
Cheryl: in realtà io e TT ne stavamo parlando giusto poco prima che arrivassi, abbiamo deciso che ci proveremo al più presto, anche perché essendo tornati al presente la condizione medica di Toni persiste.
Dico con un piccolo sorriso mentre entriamo in cucina.
Betty: oh giusto la condizione medica di Toni, me n'ero completamente dimenticata, ma sono davvero contenta che abbiate deciso finalmente di provarci, meritate davvero tutta la felicità di questo mondo.
Afferma sinceramente poggiando sul tavolo di fronte all'isola la busta di Pop's.
Cheryl: grazie veramente Betty, ma ora sarà meglio andare a recuperare mia moglie che avrà sicuramente fame conoscendola.
Dico ridacchiando facendo ridere anche lei, uscendo poi dalla stanza per poter raggiungere il soggiorno.
Betty: Toni.
Dice andandole incontro appena la vede.
Toni: Betty ciao.
Dice sorridendo abbracciandola.
Betty: è davvero bello rivedere anche te.
Dice mentre si stacca dell'abbraccio.
Toni: si è tanto che non ci si vede.
Sorride cortesemente guardandola.
Toni: però ora ho fame, quindi direi di andare a mangiare.
Dice ovviamente pensando subito al cibo facendoci ridacchiare entrambe.
Cheryl: tu sempre a pensare al cibo stai.
Dico alzando scherzosamente gli occhi al cielo mentre ci dirigiamo tutte e tre verso la cucina.
Toni: lo sai che i miei più grandi amori siete tu ed il cibo.
Dice indicandomi alzando le spalle.
Cheryl: menomale che hai menzionato prima me, perché giuro che se avessi messo prima il cibo avrei davvero chiesto il divorzio.
Dico guardandola assotigliando lo sguardo.
Toni: che razza di moglie sarei se avessi messo prima il cibo!?
Dice alzando nuovamente le spalle, facendomi spalancare la bocca sconvolta.
Cheryl: Antoinette Blossom-Topaz che cosa vorresti insinuare!?
Dico sfidandola.
Toni: assolutamente nulla, solo che ti amo più di qualsiasi cosa al mondo.
Dice facendo la ruffiana per potersi salvare.
Cheryl: sei una paracula.
Dico ridacchiando alzando gli occhi al cielo.
Toni: può darsi, ma nel caso sono una paracula che tu ami tantissimo e che hai sposato.
Dice avvicinandosi pericolosamente a me.
Cheryl: più di tutto, ti amo più di tutto.
Dico guardandola negli occhi per poi prenderle il viso tra le mani facendo immediatamente scontrare le nostre labbra.
Betty: ammetto che tutto questo mi era profondamente mancato, siete semplicemente adorabili, ed ovviamente ora mando tutto a Veronica.
Dice smanettando con il telefono in mano mentre io e Toni ci guardiamo alzando gli occhi al cielo ridacchiando.
Toni: okay bene, sei hai fatto Betty io ho veramente molta fame quindi andrei volentieri a mangiare.
Dice prendendomi per mano trascinandomi in cucina con Betty al seguito che sorride divertita.
La serata prosegue bene, ceniamo chiacchierando animatamente aggiornandoci sulle nostre vite, dopo cena invece abbiamo guardato un film prima che mia cugina tornasse a casa perché si stava facendo tardi, e tutto sommato, ora che ci penso, questa giornata è stata davvero piacevole, è stato bello poter rivedere tutti i nostri amici, ed è bello sapere che ognuno di loro tenga profondamente a me, a noi, sapere che qualunque cosa accada loro ci saranno sempre.
Un mese e mezzo dopo...
Toni
Questo mese è stato letteralmente una montagna russa di emozioni, ma tutte emozioni belle, abbiamo finalmente iniziato il processo per avere un bambino, infatti Cheryl questo mese si è sottoposta alle cure ormonali per poter donare gli ovuli, mentre nel frattempo, tra una discussione e l'altra abbiamo scelto il donatore, un uomo con la pelle olivastra che assomiglia vagamente a me, ed ora fra un paio di giorni dovremmo tornare alla clinica di fertilità in modo da poter far fecondare gli ovuli che Cheryl donerà che poi verranno impiantati dentro di me per farmi rimanere incinta, e sono così emozionata per questo se non fosse che da due giorni a questa parte sono terribilmente preoccupata per mia moglie che sembra essere tornata a quando Jason è morto, ormai mesi fa.
Tutto è cambiato circa una settimana fa, era sera, era quasi ora di cena ed uscita dal lavoro si è presentata a casa con del cibo preso da Pop's, e fin qui niente di strano, ma poi nei giorni successivi mi parlava a malapena, era perennemente triste, la trovavo distesa sul pavimento della cucina che fissava il vuoto, oppure nella doccia proprio come subito dopo la morte di Jason, però una cosa era diversa, ogni volta che mi avvicinavo per cercare di capire cosa avesse, per cercare di aiutarla, lei letteralmente si buttava su di me, alla ricerca di contatto fisico, come se questo la ancorasse al presente, come se questo fosse l'unica cosa che la facesse rimanere con i piedi per terra, senza che la sua mente vaghi troppo tra i suoi pensieri.
Questa cosa però ormai va avanti da giorni, ed io non so cosa fare, ho letteralmente provato di tutto, ma niente sembra funzionare, ed ora sono distesa sul pavimento della nostra cucina con lei tra le braccia.
Toni: ehi, ti va di fare colazione? Ti preparo i pancakes che ti piacciono tanto, prometto di non dare fuoco a nulla.
Dico cercando di sdrammatizzare, nella speranza di farle fare anche solo un piccolo sorriso, che ovviamente non arriva.
Cheryl: non ho fame.
Dice piatta riprendendo a fissare il vuoto, ed io torno a deprimermi internamente perché voglio solo che lei stia bene, che sia felice, non riesco proprio a vederla nuovamente in questo stato, mi fa male il cuore, e non sopporto l'idea di non essere in grado di riuscire ad aiutare mia moglie, l'amore della mia vita, la persona che amo di più in questo mondo, mi fa sentire inutile non poter fare niente, fino a quando, improvvisamente, mi viene un'idea, anzi in realtà è una cosa che ho letto in giro recentemente e che forse potrebbe aiutare.
Toni: mi è venuta un idea, alzati.
Dico alzandomi porgendole la mano.
Cheryl: No TT, non ne ho voglia.
Dice sbuffando contrariata.
Toni: dai alzati.
Dico letteralmente tirandola su di peso mentre lei cerca di non permettermelo fino a quando non si arrende e si alza seguendomi in camera da letto.
Venti minuti circa dopo siamo entrambe cambiate, e pronte, ci ritroviamo in auto in pochissimo tempo.
Cheryl: okay, ora che mi hai trascinato fuori di casa a forza mi dici dove diavolo stiamo andando!?
Chiede sbuffando estremamente infastidita da tutta questa situazione.
Toni: lo scoprirai.
Faccio spallucce mettendo in moto l'auto immettendomi nella strada principale.
Cheryl: perché siamo al tuo studio fotografico? Oggi neanche lavori.
Dice guardandomi irritata mentre parcheggio al mio solito posto quindici minuti dopo.
Toni: vieni con me.
Dico prendendole la mano dirigendomi all'ingresso, apro la porta con la chiave entrando, dopodiché una volta raggiunto il mio ufficio mi volto verso di lei.
Toni: urla.
Le dico semplicemente.
Cheryl: che cosa?
Mi chiede guardandomi estremamente perplessa, come se avessi detto chissà quale brutalità o cosa fuori dal comune.
Toni: urla, so che c'è qualcosa che ti turba, anche se non me ne parli, e so che hai bisogno di tirarlo fuori, quindi urla, tanto qui oggi non lavora nessuno, nessuno ti sentirà, siamo solo io e te.
Dico cercando di incoraggiarla a buttare tutto fuori.
Cheryl: Toni non posso semplicemente urlare, così dal nulla, non posso...
La interrompo piantando un urlo, sperando che questo possa spingerla a farlo, ma continua a guardarmi come se fossi pazza, però io non mi arrendo quindi ne pianto un altro, ed è esattamente questo il momento in cui sento urlare anche lei, allora smetto e la guardo sfogarsi, mentre urla e colpisce qualunque cosa le capiti sotto tiro, per poi scoppiare in lacrime buttandosi tra le mie braccia.
Toni: shhh tranquilla, non ti preoccupare, andrà tutto bene, ci sono io qui con te.
Dico stringendola forte a me cullandola cercando di farla calmare, per poi prenderla delicatamente in braccio posizionandola sul divano scuro posto a pochi passi dalla mia scrivania, mi sdraio facendola appoggiare su di me.
La lascio piangere per svariati minuti fino a quando lentamente non si calma tirando su con il naso.
Cheryl: grazie.
Dice così all'improvviso.
Toni: per cosa?
Le chiedo perplessa abbassando lo sguardo su di lei.
Cheryl: per questo, ne avevo davvero bisogno.
Confessa con voce flebile rilassandosi con la testa poggiata sul mio petto.
Toni: lo sai che per farti stare bene farei qualsiasi cosa.
Dico baciandole dolcemente la tempia.
Toni: ti andrebbe però di parlami di cosa ti sta succedendo? So che dev'essere difficile, e non ti sto in alcun modo obbligando a farlo se non vuoi, ma ti amo Cheryl, e vederti in questo stato mi sta distruggendo.
Confesso con sincerità trattenendo con forza le lacrime che spingono per uscire.
Cheryl: ti ricordi quando per cena ho portato cibo d'asporto da Pop's?
Chiede semplicemente.
Toni: si, è successo una settimana fa, mi ricordo.
Dico per poi lasciarla elaborare i suoi pensieri finché non sarà pronta a parlarne.
Cheryl: quella sera, mentre aspettavo al bancone che Tab Tab preparasse il nostro ordine ho visto una coppia, seduta ad uno stand non tanto distante da me, erano un ragazzo ed una ragazza, più o meno della nostra età, erano fratello e sorella, si capiva perché esteticamente si somigliavano da morire, ed in quel momento sono riaffiorati tutti i ricordi legati a Jason, mi sono venute in mente tutte le volte in cui abbiamo passato del tempo insieme, proprio lì, in quella tavola calda, a ridere e scherzare, è stato un duro colpo, e mi dispiace di averti fatto preoccupare, non era mia intenzione.
Dice buttando tutto fuori, io la ascolto semplicemente accarezzandola di tanto in tanto.
Toni: mi dispiace che tu ti sia sentita in questo modo Cher.
Dico sinceramente lasciandole un bacio a lato della testa.
Cheryl: non devi dispiacerti, non è colpa tua, ma grazie TT, senza di te non saprei come superare tutto questo.
Dice chiudendo gli occhi per un attimo, godendosi le mie attenzioni.
Toni: ti amo piccola, più di qualsiasi altra cosa al mondo, e l'unica cosa che voglio è che tu sia felice ed al sicuro.
Le ribadisco stringendola a me.
Toni: ma la prossima volta se c'è qualcosa che non va, devi dirmelo, so che è difficile la maggior parte delle volte, però sono tua moglie, e letteralmente la tua anima gemella, non credi che io non mi accorga quando stai male!?
Le chiedo retoricamente facendola ridacchiare.
Cheryl: giusto hai ragione, ti prometto che la prossima volta cercherò di parlartene.
Dice rilassandosi sul mio petto.
Toni: bene.
Le bacio la testa dolcemente poggiando poi la mia sulla sua.
Cheryl: ora possiamo cambiare argomento?
Chiede con voce flebile guardandomi con sguardo da cucciolo.
Toni: certo, assolutamente, ma voglio sapere un'ultima cosa, stai meglio adesso!?
Le chiedo ancora leggermente preoccupata per lei.
Cheryl: si TT sto meglio, ed è tutto merito tuo.
Mi sorride lasciandomi un delicato bacio sulle labbra che sembra una piccola carezza.
Toni: bene, ora di cosa vorresti parlare?
Le chiedo guardandola sorridendo inclinando leggermente la testa di lato.
Cheryl: domani è il grande giorno, come ti senti? sei emozionata?
Mi chiede mentre sul suo viso inizia a formarsi il sorriso più grande che abbia mai visto.
Toni: sono emozionatissima, e so che è un qualcosa attraverso cui sono già passata, ma...
Vengo interrotta da lei che finisce la frase per me.
Cheryl: questa volta è diverso.
Dice non smettendo di sorridere.
Toni: si questa volta è diverso, perché questo sarà il nostro bambino, nostro figlio.
Dico quasi commuovendomi.
Toni: e non vedo l'ora di iniziare questo nuovo capitolo della nostra vita con te, e non vedo già l'ora di conoscerlo oppure conoscerla, e non sono neanche ancora incinta.
Dico ridacchiando.
Cheryl: mi sento allo stesso modo.
Dice rilassandosi sul mio petto.
Cheryl: e non vedo l'ora di prendermi cura di te durante tutto il percorso.
Confessa con sincerità.
Toni: ed è per questo che mi sento la donna più fortunata del mondo, e ti amo, anche perché sarò sicuramente una rottura di palle.
Dico divertita.
Cheryl: eh allora!? A me non interessa, farò tutto ciò che sarà in mio potere per poter soddisfare tutti i tuoi bisogni, e farti stare bene.
Sorride lasciandomi un delicato bacio alla base del collo.
Cheryl: e poi durante questo mese ti sei presa cura di una me super ormonata, con seri sbalzi d'umore, che piangeva ogni trenta secondi per qualsiasi cosa, e per ciò te ne sarò eternamente grata, è ora che ricambi il favore, perché senza di te non ce l'avrei mai fatta.
Dice sinceramente guardandomi, lentamente le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio per poi avvicinarmi e lasciarle un delicato bacio sulle labbra.
Toni: ti amo, ed anche se è stato un mese un pochino pesante, è stato così bello prendermi cura di te, amo prendermi cura di te.
Sorrido guardandola perdendomi all'interno di quegli occhi color nocciola che tanto amo.
Cheryl: anche quando mi mettevo a piangere dal nulla sbraitando cose senza senso?
Chiede ridacchiando.
Toni: assolutamente sì.
Sorrido ancora non staccando mai gli occhi da lei.
Cheryl: ricordi quando due settimane fa sei dovuta correre alla galleria perché io stavo dando di matto!?
Chiede improvvisamente.
Toni: sì che mi ricordo, e non stavi dando di matto, eri solo piena di ormoni in corpo.
Dico facendo spallucce.
Toni: ma ammetto che inizialmente mi hai davvero fatta preoccupare.
Dico iniziando a ripercorrere quel ricordo.
Flashback
Due settimane prima...
Da ore ormai sono rinchiusa nel mio ufficio a firmare delle scartoffie, cosa che purtroppo mi tocca essendo il capo e la proprietaria dell'edificio, non fraintendetemi amo il mio lavoro, e questo è sempre stato il mio sogno, poter aprire uno studio fotografico tutto mio, ma da ciò deriva il fatto che mi devo occupare di tutto io, anche delle cose più noiose, per fortuna però ho dei collaborari fantastici di cui mi fido ciecamente.
Persa tra questi pensieri mi viene un colpo quando il telefono improvvisamente mi squilla sotto il naso, immediatamente lo prendo in mano aggrottando le subito le sopracciglia stranita, mi sta chiamando l'assistente di mia moglie, cosa strana perché non mi è mai capitato prima, perciò rispondo il prima possibile leggermente preoccupata.
Toni: pronto Chloe?
Rispondo frettolosamente volendo sapere.
Chloe: si signorina Blossom-Topaz!?
Chiede ed io istintivamente alzo gli occhi al cielo, sono anni che lavora per Cheryl, mi conosce bene essendo la moglie del suo capo, eppure si ostina a chiamarmi sempre per cognome.
Toni: Chloe chiamami pure Toni, te l'ho detto un migliaio di volte.
Sbuffo leggermente.
Chloe: si mi scusi, Toni.
Dice con leggero disagio.
Toni: bene, ora che cos'ha combinato mia moglie? Le è successo qualcosa?
Chiedo volendo sapere.
Chloe: Cheryl sta bene, solo che è leggermente alterata, è praticamente un'ora che urla contro chiunque non volendo sentire ragione, è anche scoppiata in lacrime ad un certo punto, ho cercato di calmarla, ho provato di tutto, ma niente funziona, quindi mi chiedevo se...
Non la lascio neanche finire di parlare che immediatamente la interrompo.
Toni: sto arrivando, se riesci cerca di evitare che parli con qualcun'altro, stalle vicino ma non farla irritare ancora di più, dieci minuti e sono lì.
Dico chiudendo la chiamata, e senza pensarci troppo mi alzo dirigendomi all'uscita.
Toni: Thomas c'è stato un imprevisto, devo proprio scappare, in mia assenza occupati tu di tutto, se succede qualcosa, qualsiasi cosa chiamami, di là si sta svolgendo un servizio fotografico, quindi se dovessero esserci problemi...
Mi interrompe sapendo perfettamente cosa stessi per dire.
Thomas: ti chiamo.
Dice finendo la mia frase.
Toni: perfetto, a più tardi.
Dico correndo letteralmente fuori, recupero le chiavi dalla tasca, indosso il casco, ed in un batti baleno sfreccio per le strade di Riverdale sulla mia moto in direzione della sua galleria d'arte.
Arrivo esattamente dieci minuti dopo, parcheggio al volo senza farci troppo caso, entro subito dopo andando alla ricerca di Chloe che fortunatamente becco vicino al suo ufficio appena fuori quello di Cheryl.
Toni: Chloe, dov'è lei?
Chiedo saltando i convenevoli, non c'è il tempo.
Chloe: oh Toni, lei è nel suo ufficio, ho cercato di starle vicino e di tenerla calma come mi hai chiesto ma mi ha letteralmente cacciata fuori.
Dice grattandosi la nuca sentendosi leggermente a disagio.
Toni: tranquilla, non è colpa tua, ora me ne occupo io, grazie.
Dico dirigendomi immediatamente nel suo ufficio, arrivata davanti alla porta busso per poi aprire senza nemmeno aspettare una risposta.
Toni: oh Cher.
Dico addolcendo lo sguardo appena me la ritrovo davanti seduta alla sua scrivania con le lacrime agli occhi mentre si soffia il naso.
Cheryl: TT.
Dice alzando lo sguardo su di me mentre io mi avvicino a lei a passo svelto.
Toni: ehi.
Dico stringendola a me dopo che mi si è buttata letteralmente tra le braccia, la accarezzo dolcemente facendola dondolare per farla calmare.
Toni: è tutto okay amore, ci sono io.
Dico spostandomi lentamente verso la poltrona rossa che c'è nell'angolo, mi siedo con cautela sistemandola sulle mie gambe facendole poggiare la testa sul mio petto.
Cheryl: scusami.
Dice tirando su con il naso smettendo di piangere qualche minuto dopo.
Toni: non c'è bisogno che ti scusi, non hai fatto niente di male, ma ti andrebbe di dirmi cos'è successo!?
Le chiedo iniziando a farle i grattini, cosa che so che la fanno rilassare tremendamente.
Cheryl: non lo so, fino a stamattina andava tutto bene, ma poi Chloe continuava a darmi sui nervi, e c'era un via vai assurdo qui nel mio ufficio che ha iniziato ad infastidirmi, sembrava come se nessuno oggi sapesse più fare il proprio lavoro, quindi ho iniziato ad arrabbiarmi e ad urlare, e poi credo di essere scoppiata in lacrime per il nervosismo.
Butta tutto fuori accocolandosi più profondamente contro di me.
Cheryl: mi dispiace.
Dice quasi sussurrando con un filo di voce, probabilmente non l'avrei neanche sentita se non fossi stata così vicino a lei.
Toni: non devi, non è colpa tua, sono solo gli ormoni.
Le dico rassicurandola lasciandole un delicato bacio sulla tempia.
Toni: solo altre due settimane.
Le dico ricordandole per cosa lo sta facendo, lo stiamo facendo.
Cheryl: solo altre due settimane.
Ripete con un piccolo sorriso che le cresce sul viso.
Cheryl: ma ora ho fame, ordineresti da Pop's il mio solito menù con un milkshake alla fragola in aggiunta!?
Mi chiede guardandomi con quell'espressione da cucciolo al quale non riesco a dire mai di no.
Toni: certo, aspetta solo un attimo che scrivo un messaggio a Tabitha.
Dico prendendo al volo il cellulare dalla tasca del pantalone mandando il messaggio in pochissimo tempo, ricevendo anche subito una risposta.
Toni: perfetto, Tabitha dice che ce lo porterà in circa venti minuti.
Dico riponendo il cellulare sul tavolino lì accanto tornando a stringerla a me riprendendo con i grattini.
Cheryl: perfetto, grazie TT.
Dice chiudendo gli occhi rilassandosi completamente.
Toni: non c'è bisogno che mi ringrazi.
Sussurro poggiando la testa sulla sua.
Cheryl: posso dormire? Ho tanto sonno.
Chiede continuando a tenere gli occhi chiusi.
Toni: certo che puoi amore mio, dormi tranquilla, al tuo risveglio mi ritroverai qui.
Dico sussurrando mentre il suo respiro piano piano rallenta fino a quando non si addormenta sul mio petto.
La osservo per qualche minuto dormire tranquilla, è così bella e sembra finalmente serena, sorrido istintivamente per poi poggiare la testa allo schienale della poltrona iniziando delicatamente ad accarezzarla, rimango in questa posizione per non so neanche quanto tempo, quando improvvisamente sento bussare alla porta.
Toni: avanti.
Dico con il tono più basso possibile.
Tabitha: è permesso!?
Chiede anche lei praticamente sussurrando spuntando con la testa dalla porta.
Toni: ehi Tab sì, aspetta solo un attimo arrivo subito.
Le dico indicando con il capo Cheryl che dorme su di me, lei capisce al volo accostando piano la porta aspettandomi nel corridoio, dopodiché mi alzo con cautela alzandola e riposizionandola nuovamente sulla poltrona, recupero una coperta dal divano lì vicino che le sistemo addosso per poi darle un bacio sulla fronte ed uscire piano dall'ufficio.
Tabitha: è tutto okay?
Mi chiede con leggera preoccupazione aggrottando le sopracciglia passandomi il sacchetto di Pop's che aveva in mano.
Toni: si sta bene, sono solo gli ormoni che la stancano.
Dico sorridendo leggermente voltandomi a guardarla dalla piccola fessura della porta che ho lasciato aperta.
Toni: che c'è?
Chiedo voltandomi nuovamente verso Tabitha che mi sta fissando in modo strano.
Tabitha: nulla, è solo il modo in cui la guardi, quello sguardo.
Dice sorridendo facendomi arrossire, per quanto il mio amore per mia moglie è sempre così ovvio da anni per tutti, mi imbarazza ancora quando la gente me lo fa notare.
Tabitha: ancora oggi sono così dispiaciuta di non aver frequentato la Riverdale High, mi sarebbe così piaciuto potervi conoscere all'epoca, ed essere partecipe della vostra meravigliosa storia d'amore sin dagli inizi.
Dice continuando a sorridermi sinceramente.
Toni: sarebbe stato bello conoscerti all'epoca, avresti conosciuto la coppia di potere per eccellenza della Riverdale High.
Dico facendo un sorrisetto leggermente altezzosa.
Tabitha: non erano Betty & Jughead la coppia di potere!?
Dice guardandomi fin troppo divertita per i miei gusti.
Toni: non farti sentire da Cheryl ti prego, non dire mai una cosa del genere davanti a lei, e comunque no, Jughead è sempre stato un solitario anche quando è entrato a far parte dei Serpents, di lui e Betty a scuola lo sapevano quasi tutti, ma io & Cheryl eravamo...
Mi interrompo un attimo per poterla guardare nuovamente dalla fessura della porta.
Toni: diciamo solo che Cheryl era molto popolare al liceo, tutti la conoscevano e la temevano, la nostra relazione è sempre stata sotto gli occhi di tutti, e poi era evidente, nessuno doveva solo provare a dire qualcosa contro di me oppure i Serpents, se ciò succedeva Cheryl diventava una belva, anche se in realtà è la stessa reazione che ho sempre avuto io se solo si azzardavano a dire qualcosa di male su di lei.
Continuo il racconto sorridendo al ricordo di quei tempi, che ora sembrano letteralmente successi un secolo fa, soprattutto dopo il viaggio nel tempo che abbiamo fatto negli anni '50.
Tabitha: sono sicura che eravate stupende allora proprio come adesso, una delle coppie più belle che abbia mai visto.
Mi sorride con sincerità.
Tabitha: ma ora devo proprio andare, mi dispiace, saluta Cheryl da parte mia, e se avete bisogno di qualsiasi cosa io ci sono, lo sai.
Dice guardando l'orologio che le è vibrato sul polso.
Toni: lo so, grazie come sempre Tabitha, ti voglio bene.
Dico mettendo una mano sulla maniglia della porta.
Tabitha: ti voglio bene anch'io, ci vediamo presto, ricordati che appena rimani incinta voglio saperlo per prima, e dopodomani tu e tua moglie siete invitate a cena da me & Jughead, ti prego di ricordatelo, so che hai una pessima memoria.
Dice indicandomi con il dito mentre cammina all'indietro cercando di dirigersi verso l'uscita.
Toni: tranquilla me ne ricorderò, ciao.
Dico scuotendo la testa divertita rientrando poi nel suo ufficio.
Mi avvicino piano a lei poggiando il sacchetto accanto al mio telefono sul tavolino per poi iniziare a scuoterla leggermente per cercare di svegliarla.
Toni: ehi Cher, amore, svegliati, è arrivato da mangiare.
Le sussurro piano mentre lei inizia a fare versi incomprensibili.
Cheryl: mmmh TT smettila, lasciami dormire altri cinque minuti.
Dice voltandosi dall'altra parte leggermente scocciata, sorrido a quel gesto, è adorabile.
Toni: lo so che vuoi dormire, e mi dispiace svegliarti, ma è arrivato il cibo, non vorrei farlo freddare.
Dico cercando di convincerla.
Cheryl: cibo!?
Domanda aprendo un occhio con un sopracciglio alzato.
Toni: si il cibo che mi hai fatto ordinare da Pop's, Tabitha lo ha appena portato personalmente, a proposito ti saluta e mi ha anche ricordato che...
Mi interrompe lei sorridendo.
Cheryl: dopodomani siamo invitate a cena da lei & Jughead, lo so TT, sei tu che hai una pessima memoria.
Dice ridacchiando mentre sbuffo fintamente infastidita.
Toni: io non ho una pessima memoria.
Dico mettendo il broncio.
Cheryl: per le cose importanti ed i compleanni no per fortuna, ma per il resto sì.
Dice ridendo della mia espressione accigliata.
Cheryl: ma sei la mia bellissima moglie, ed io ti amo tantissimo anche se ti dimentichi le cose.
Dice sorridendo facendomi immediatamente sorridere.
Toni: menomale perché ti amo alla follia anch'io, mia bellissima moglie.
Dico alzandomi avvicinandomi a lei lasciandole un delicato bacio sulle labbra.
Cheryl: si ti amo anch'io, ma ho fame, possiamo mangiare ora?
Mi chiede dolcemente guardandomi.
Toni: assolutamente sì.
Le sorrido nuovamente prima di voltarmi per prendere il cibo sul tavolino ma vengo fermata da lei che mi prende per un polso, immediatamente mi rigiro verso la sua direzione.
Toni: c'è qualcosa che non va?
Chiedo subito allarmata.
Cheryl: no ma mi chiedevo che potessi mangiare seduta sulle tue gambe.
Mi chiede con goffaggine, quasi timidamente, cosa che non è proprio nel suo carattere.
Toni: certo amore.
Dico per poi farla alzare piano, mentre io mi sistemo nuovamente sulla poltrona facendola sedere su di me, sistemandole la coperta sopra, ed infine recupero il cibo distribuendolo.
Cheryl: grazie per oggi, TT, senza di te non ce l'avrei mai fatta.
Confessa poggiando la testa sulla mia spalla scartando il suo hamburger.
Toni: non c'è bisogno che mi ringrazi amore, farò sempre di tutto per te, in qualsiasi momento, e poi in questa cosa ci siamo dentro insieme.
Le ricordo lasciandole un delicato bacio sulla testa per poi abbracciarla volendola avere ancora più vicina, ed è così che rimaniamo, abbracciate, per qualche minuto prima di iniziare finalmente a mangiare.
Fine Flashback
Cheryl: mi dispiace di averti fatta preoccupare, non era mia intenzione farlo.
Dice sincera.
Toni: lo so, e ti ripeto che non era colpa tua.
Dico stringedola a me.
Cheryl: ma a proposito di dormire, non è che potremmo fare un pisolino!? Mi è venuto un sonno.
Dice sbadigliando.
Toni: certo che possiamo dormire, preferisci andare a letto a farlo o vuoi rimanere qui?
Chiedo facendo riferimento alla camera da letto a pochi passi da noi.
Cheryl: preferei il letto.
Dice iniziando ad alzarsi lentamente.
Toni: andiamo allora.
Dice porgendole la mano dopo che entrambe ci siamo alzate.
Cheryl: ancora mi chiedo perché diavolo tu abbia una camera da letto nel tuo ufficio.
Dice ridacchiando mentre ci incamminiamo.
Toni: prima di tutto non è nel mio ufficio, ma dietro, ed in secondo luogo l'esistenza di quella camera la conosciamo solo io e te.
Dico facendo spallucce difendendomi.
Cheryl: se lo dici tu, io continuo ad essere dell'idea che tu l'abbia fatta costruire solamente per potermi portare a letto ogni volta che vengo a trovarti, visto che finiamo perennemente lì.
Dice divertita guardandomi con un sorrisetto.
Toni: non è assolutamente vero, ma ammetto che effettivamente amo mia moglie alla follia, ed amo fare l'amore con lei.
Dico guardandola dolcemente mentre entriamo nella stanza.
Cheryl: okay, con questo ti sei decisamente salvata.
Dice assottigliando lo sguardo sorridendo.
Toni: lo so, sono un inguardabile romantica.
Dico vantandomi facendola ridere.
Cheryl: bene inguardabile romantica, hai per caso quella tua flanella....
La interrompo immediatamente capendo al volo ciò che vuole dire, dirigendomi verso la cassettiera nell'angolo.
Toni: a quadri blu e nera?
Chiedo per essere sicura.
Cheryl: esattamente, ed anche la t-shirt...
La interrompo nuovamente.
Toni: bianca con le ciliegie sopra che ti ho regalato lo scorso Natale?
Chiedo tirandola fuori insieme alla flanella lanciandogliele sul letto entrambe vicino a dov'è seduta.
Cheryl: grazie TT.
Sorride mentre lei si cambia io mi siedo leggermente sul mio lato del letto guardandola.
Toni: allora, mi sono sempre chiesta perché ogni volta che dormi qui vuoi indossare proprio quelle due cose.
Chiedo incuriosita, so che ama indossare i miei vestiti, lo fa sempre anche a casa, ma lì, li cambia continuamente mentre qui usa perennemente solo questi.
Cheryl: beh la t-shirt semplicemente perché è comoda, ed è uno tuo regalo che adoro, e la flanella perché è esattamente quella che indossavi la prima volta che ci siamo incontrate.
Dice leggermente imbarazzata finendo di infilarsi proprio la flanella sopra la t-shirt.
Toni: quale delle tante prime volte!? Sai abbiamo vissuto in dimensioni ed epoche diverse ultimamente.
Dico divertita guardandola.
Cheryl: la primissima volta che ci siamo viste, nel corridoio della Riverdale High.
Dice guardandomi persa leggermente nei ricordi.
Toni: quando mi hai insultata davanti a mezza scuola!?
Dico scoppiando a ridere davanti alla sua faccia scioccata.
Cheryl: sei terribile, ma comunque sì, quella volta lì, mi sento ancora male per come ti ho trattata.
Dice abbassando leggermente lo sguardo a disagio.
Toni: Cher, guardami.
Dico rialzandole lo sguardo poggiandole due dita sotto il mento.
Toni: è acqua passata, è successo letteralmente epoche fa, non ci conoscevamo neanche, e se devo essere del tutto onesta in quel momento ti ho trovata incredibilmente sexy, anche se mi stavi insultando davanti a tutti.
Dico sorridendo cercando di sdrammatizzare.
Cheryl: anch'io ti ho trovata incredibilmente sexy oltre che incredibilmente fastidiosa.
Dice divertita sicuramente dalla mia espressione facciale scioccata.
Toni: io fastidiosa!? Tua moglie.
Dico alzando teatralmente le braccia al cielo.
Cheryl: si tu, ma fastidiosa nel senso che eri fastidiosamente affascinante.
Dice assottigliando lo sguardo nella mia direzione.
Toni: davvero!?
Chiedo avvicinandomi terribilmente al suo viso.
Cheryl: davvero.
Dice sorridendo prima che io le prenda delicatamente la nuca facendo unire le nostre labbra.
Toni: ti amo.
Dico solamente dopo esserci staccate.
Cheryl: ti amo.
Risponde continuando a sorridere per poi iniziare a stendersi nel letto.
Toni: hai bisogno di qualcos'altro?
Chiedo per esserne sicura prima di sdraiarmi con lei.
Cheryl: solo di te e delle tue coccole.
Sorride semplicemente guardandomi dolcemente facendomi sciogliere come sempre.
Toni: ed ora chi è l'inguaribile romantica!?
Le chiedo divertita stendendomi al suo fianco per poi farle poggiare la testa sul mio petto mentre la stringo a me.
Cheryl: decisamente tu, ma anch'io se si tratta di te.
Dice accocolandosi su di me chiudendo gli occhi rilassata.
Cheryl: ed ora vorrei dei grattini se non ti dispiace.
Dice facendomi scuotere la testa divertita dal suo modo di fare.
Toni: ai suoi ordini principessa.
Dico ridacchiando iniziando a farle i grattini proprio come mi ha chiesto.
Toni: buonanotte amore mio.
Le lascio un delicato bacio sulla testa mentre sento il suo respiro sempre più regolare, segno che si sta addormentando.
Cheryl: buonanotte TT.
Sussurra contro il mio collo per poi crollare addormentata tra le mie braccia, sorrido semplicemente al gesto chiudendo gli occhi anch'io per potermi riposare.
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Nota autrice:
Dopo mesi a cui ci lavoro sono finalmente riuscita a concludere questa one-shot a cui tengo particolarmente e su cui voglio spendere due parole.
Il tema del lutto, qui sopra citato purtroppo non è casuale, è qualcosa che ho dovuto affrontare qualche mese fa, e che in realtà sto ancora affrontando, dopo la perdita di una delle persone più importanti della mia vita, il mio punto di riferimento fin dalla mia nascita, per questo ho voluto, attraverso i personaggi di Cheryl & Toni, cercare di riportare nero su bianco ciò che ho provato, che provo a riguardo, soprattutto attraverso Cheryl, la maggior parte di ciò che lei prova in questa one-shot è più o meno ciò che sento io, o che ho sentito, ovviamente ho fatto in modo che fosse tutto conforme ad entrambi i personaggi, rimanendo fedele a ciò che sono Cheryl & Toni, al loro modo di essere, al loro carattere e così via, ma di base si parte dalla mia esperienza, ed dal voler usare la scrittura come mezzo non solo per distrarmi, ma anche per cercare di capire determinate emozioni che sto proprio provando in questo periodo.
Ps. Quando Betty menziona di avere una figlia adottiva di nome Carla è qualcosa che ho preso dal finale di serie di Riverdale, infatti nella 7×20, quando Betty ancora giovane parla un ultima volta con Jughead angelo ci viene rivelato che lei non si è mai sposata, che non se n'è mai pentita, ma che ha sempre voluto essere madre, e che quindi ha adottato una bambina di nome Carla, ho voluto prendere in prestito questa cosa perché la trovavo carina e parte del personaggio.
Un ultima cosa che mi hanno fatto notare, e che mi sono dimenticata di scrivere, la scena di Cheryl che urla con Toni che la incoraggia, e la scena in cui Cheryl è distesa sul pavimento della cucina o della doccia l'ho preso dall'episodio 4×07 di Station 19, uno degli episodi più belli e profondi ma anche uno dei più tristi, che parla appunto del lutto che Carina deve affrontare nella serie dopo la morte del fratello, con accanto la sua ragazza, Maya.
- Alice
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