Io, mio padre, mia madre e mio fratello eravamo riuniti in salone. La questione? Il tour. I miei avevano parlato con il menager e adesso avrei saputo la risposta tanto attesa.

-Allora?- dissi incitandoli a parlare, li vidi scambiarsi un'occhiata di intesa, mentre mio fratello cominciava a spazientirsi. Che rompi scatole.

-Io e tua madre abbiamo preso una decisione: farai il tour.- disse sorridendo mio padre. Saltai in aria e cominciai ad urlare com un'ossessa, e quando mio fratello si alzò per andarsene gli saltai addosso.

-Siiii!- urlai gioiosa mentre abbracciavo i miei. Dovevo assolutamente chiamare Abigail per dirle la bella notizia, i suoi avrebbero detto subito sì.

...
-Okay Megan domani dovrai partire per Miami dove troverete un signore che vi porterà in un hotel. Lì ci saranno già gli altri.- mi comunicò il menager prima di uscire da casa mia. Era passato lentamente il mese di maggio, ma finalmente giugno era arrivato e il giorno della partenza era alle porte.

Ero veramente felice di questo tour, in più avevo visto dei video di questi Magcon e sembravano essere veramente simpatici. Quindi incrociamo le dita.

Sapevo bene che avrei dormito poco e niente, ma ci provai lo stesso, siccome il giorno seguente sarebbe stato molto impegnativo.

La mattina arrivò velocemente e la mia voglia di alzarmi era pari a 0. Per quanto fossi emozionata, felice, gioiosa e entusiasta di questa esperienza, alzarmi la mattina era sempre una grandissima tortura.

Dopo dieci minuti di pensieri profondi, cioè 'Mi alzo o no?', decisi che la cosa migliore era balzare in piedi e prepararmi. Presi l'intimo, la felpa, i leggins e le converse bianche che la sera precedente mi ero preparata e mi andai a lavare.

-Giorno.- dissi ancora assonnata scendendo le scale, notai che tutta la mia famiglia era sveglia.

-Tesoro, vieni a mangiare?- mi disse mia madre dirigendosi in cucina, per quanto avessi fame, decisi di bere solo una tazza di latte e caffè.

Dopodiché mi accompagnarono all'aeroporto e le lacrime non furono risparmiate, tra la mia famiglia e quella della mia migliore amica avrebbero potuto fare un mare intero.

-Fai buon viaggio, amore.- disse mia madre abbracciandomi insieme a mio padre, mi scappò un singhiozzo che soffocai con una finta tosse.

Per ultimo mi abbracciò e mi lasciò un bacio sulla testa augurandomi buona fortuna e se fossi stata male moralmente avrei potuto chiamarlo subito.
...
(Saltiamo la parte del volo e altre cose, because sono noiosi.)

Finalmente ero arrivata a Miami, eravamo arrivate a Miami.
Nonostante fossero solo i primi di giugno il caldo cominciava a farsi sentire.

-Okay, il tizio dovrebbe essere quello lì.- disse Abigail indicando un tizio che aveva un cartello in mano con su scritto 'Abigail e Megan.'.
Annuì e tirai su il cappuccio della felpa e mi misi l'occhiali da sole, così non mi avrebbero riconosciuta.

-Megan Mawley e Abigail Ferguson?- domandò il signore e noi annuimmo, salimmo nell'auto nera, dopo aver riposto le valige nel portabagagli.
Restammo nella macchina per circa quaranta minuti, poi ci fermammo davanti ad un hotel.

Entrammo dentro ed era mega galattico, ed anche molto bello. La signora che stava alla reception ci disse che la nostra stanza era al sesto piano, la numero 543, la ringraziammo e, con l'aiuto dell'uomo, portammo le valige alla stanza.

-Bene, i Magcon dovrebbero essere in giro per l'hotel, per qualsiasi cosa chiamate alla reception. Arrivederci.- disse l'uomo per poi uscire e lasciarci da sole in stanza. Quando fui sicura che non ci fosse più nessuno, a parte Abigail, mi buttai a pancia in sotto sul letto e mi gustai la comodità del materasso.

Sentimmo bussare in modo insistente alla porta e Abigail, notando che non mi sarei mai alzata, decise di andare ad aprire...

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Hello!
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