Capitolo 25


"Do you say that I'm a sweetheart? Do you say that I'm a freak?"

Le lentiggini di Hermione vennero quasi coperte quando il rossore prese possesso del suo volto. Gli occhi neri e intelligenti di un gufo la stavano scrutando curiosi, come se si chiedessero come mai ancora non aveva trovato il coraggio di slegare la busta e la rosa ad essa assicurata legate alla sua zampa. Fece un respiro e sciolse il nodo, lasciando libero l'animale, che scappò via immediatamente. La busta era chiusa con un sigillo di ceralacca, e la riccia si lasciò sfuggire un sorriso, felice che Draco si fosse ricordato della sua piccola ossessione per i dettagli, come quello. All'interno del pacchetto trovò solo un bigliettino.

Mia amata donzella,

sarei realmente onorato se potessi essere benedetto con la sua presenza ad un rustico appuntamento al pub 'Tre Manici di Scopa', nella pittoresca località di Hogsmeade in data 14 febbraio 1995. Ovviamente solo noi due. Non che non gradisca la costante presenza dei suoi amici, sia chiaro, ma sono stanco di non poterti neanche guardare senza trovarmi delle bacchette puntate contro.

Per sempre suo,

il serpeverde più figo di Hogwarts

Hermione rise del messaggio per intero e del cambiamento di tono alla fine. Sapeva che Draco si sentiva un po' a disagio quando stava con lei, Harry e Ron, ma mai quanto lei quando stava con lui, Asteria, Zabini, Asteria e soprattutto Asteria. Sapere che era innamorata del suo ragazzo non aiutava per niente a sciogliere il ghiaccio. In ogni caso si apprestò a finire la sua colazione il più velocemente possibile nella speranza di poter passare qualche minuto con Draco. In fondo mancavano solo tre giorni a San Valentino e il ragazzo avrebbe avuto bisogno di una risposta. Terminò il suo cibo in fretta e si incamminò verso il tavolo dei Serpeverde. Localizzò immediatamente la testa biondo platino che stava cercando. Arrivò alle spalle del suo ragazzo e gli sussurrò nell'orecchio: - Avete fatto un concorso per decidere qual'è il serpeverde più figo? –

- In realtà non è stato necessario. Ma se lo avessimo fatto tu mi avresti votato ovviamente. E saresti anche ricorsa a metodi decisamente sleali pur di farmi vincere no? –

- A dir la verità avrei votato per Zabini. –

La mascella di Draco per poco non si staccò dal resto del viso.

- Allora puoi anche andare con lui all'appuntamento pittoresco ad Hogsmeade. E visto che ti piace così tanto offro io. –

Hermione rise e gli lasciò un bacio sulla guancia.

- Grazie mille, ma se lui mi desse buca sappi che vai bene anche tu per quell'appuntamento. – mormorò, gli morse il lobo e poi scappò via, ma non prima di aver lanciato a Zabini un 'ciao Blaise' immediatamente ricambiato. Draco rosso in viso mugugnò:

- Da quando sono diventata la seconda scelta, Granger? –

I tre giorni che li separavano dall'appuntamento passarono in fretta e Draco si svegliò la mattina del giorno fatale leggermente agitato. Voleva davvero che andasse tutto bene, che per una volta, nella loro storia movimentata, fosse tutto perfetto. Si trovarono davanti ai 'Tre Manici di Scopa' come avevano deciso.

- A quanto pare Zabini mi ha dato buca per davvero. – disse Hermione accogliendolo.

- Credo fermamente che sia stato uno sciocco. – rispose Draco avvicinandosi e lasciandole un bacio sul naso e poi uno a stampo sulle labbra.

- Voglio dire, chi rifiuterebbe l'opportunità di mangiare gratis ai Tre Manici di Scopa? –

- Sicuramente non io. –

- Ho notato. –

Entrarono entrambi nel locale e scelsero un tavolo per due leggermente appartato. Il messaggio era abbastanza chiaro: 'Non procreeremo davanti ai vostri occhi ma, almeno il giorno di San Valentino, non rompete le scatole.'

- Mi sentivo una sposa sta mattina. –

- E che vuoi? Se romantico vuoi apparire un po' devi farla soffrire. Non posso farci niente se volevi passare a darmi il bacio del buongiorno e non hai potuto. Però se aiuta posso capire perché volevi farlo. –

- Per aiutare un poveretto che non vuole nessuno e quindi ogni tanto qualche bacio devo darglielo io perché mi fa pena. –

Draco mese su una finta espressione offesa che fece ridere Hermione di gusto e lui si lasciò trascinare in mezzo alle risate. Passarono circa un'ora ai Tre Manici di Scopa e la trascorsero così, a bere burrobirra e a ridere di niente. Una volta fuori trovarono un parchetto isolato che era costituito da cinque o sei alberi secolari e un paio di vecchie panchine. Optarono per sedersi per terra e in men che non si dica erano sdraiati l'uno accanto all'altra e si riscaldavano con i loro respiri.

- Scommettiamo che riesco a fare col fiato una nuvoletta a forma di gatto? – disse sottovoce Hermione.

- Solo se prometti di non usare la magia. –

- Allora farei prima ad insegnare al mio fiato come trasfigurarsi. – ribattè mettendo su un finto broncio.

- Non so se tu riusciresti ad insegnare al tuo fiato a trasfigurarsi, ma io sicuramente posso insegnare al tuo broncio a diventare un sorriso. –

Hermione inarcò un sopracciglio. E Draco si avvicinò fino ad annullare la distanza, e la baciò, la baciò finchè entrambi non si furono consumati le labbra. Le pause erano brevi e ogni volta che si staccavano le loro bocche tornavano a cercarsi con più voracità e passione. Le mani di Hermione erano finite in mezzo ai capelli di Draco, mentre le dita del biondo accarezzavano i fianchi della ragazza. Si estraniarono dal resto del mondo, c'erano solo loro i due e sarebbero rimasti lì in eterno se Draco non avesse gettato un'occhiata al suo buon caro vecchio (vecchio si fa per dire) Rolex da babbano sussultando.

- Amore... -

- Mh – mugugnò la Grifondoro.

- Dobbiamo andare, se non partiamo subito ci lasciano qua. –

Hermione si rizzò sulla schiena e nei suoi occhi baluginò la delusione.

- Ma... dovevamo fare un sacco di altre cose. –

- Non è l'unica visita ad Hogsmeade che faremo insieme. –

- Si, ma era il nostro giorno speciale. –

- Ti prometto che farò in modo che ogni giorno sia speciale d'ora in poi. Anche se sentirti dire che oggi è l'unico giorno speciale che abbiamo mai vissuto mi fa pensare che ho un po' fallito. Ma ora andiamo perché ti giuro che con te vivrei pure al polo nord, ma se possiamo andare a scaldarci davanti ai camini di Hogwarts perché scegliere la strada del freddo e del gelo? –

La Grifondoro sorrise, si alzò e porse una mano al suo compagno che era rimasta seduto. Quella sera arrivati ad Hogwarts Draco accompagnò Hermione davanti al ritratto della signora grassa e datole la buonanotte con un bacio e un ti amo si diresse verso il suo dormitorio. Ma in quello stesso momento un'altra coppia si stava dando la buonanotte. I due avevano deciso di passare il San Valentino con l'altro ma solo come amici. Entrambi avevano perso l'amore ed entrambi si stavano lentamente rassegnando a questa perdita. Fred e Asteria si stavano abbracciando davanti all'ingresso della Sala Comune dei Serpeverde. Si diedero la buonanotte e Fred aggiunse:

- Allora ti aspetto alla partita di sabato prossimo. –

- Sarò lì a tifarti contro. –


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Idk why but shippo le coppie Serpeverde-Grifondoro. Ora magari uscirà una ship tra i veri Serpeverde e Grifondoro. Potrebbe essere una cosa tipo Godrazar o Salazic. Niè, ho deciso che shippo Salazic. Anyway scusate se non aggiorno da tanto taanto taaanto tempo, immagino che alcune di voi mi dessero per morta o dispersa in Alaska, la terra senza dei. Ora penso di essere tornata e in ogni caso *sigh* la storia sta volgendo al termine e non arriverà oltre i 30 o i 31 capitoli e sono troppo priata perché era la mia intenzione iniziale e la sto rispettando. Ah, questo potete anche considerarlo un capitolo bonus, anche se è inserito nell'ambito della storia. Volevo essere un po' più carina e smielata del solito bc sarò cattiva alla fine, #sorrynotsorry.

All the love xx,

Granger


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