Capitolo 14
Lo sguardo di Draco seguiva con apprensione un'ignara Hermione. Per la prima volta in vita sua era trepidante e non ne conosceva nemmeno il motivo. Voleva incontrare di nuovo la Grifondoro quella sera, perché poi non lo sapeva nemmeno lui. Semplicemente la notte prima arrivato nella sua stanza aveva deciso così. Ma aveva dovuto ferirla perché i suoi compagni di Serpeverde non dovevano sapere niente di ciò che sarebbe potuto accadere. Al di fuori di Crabbe e Goyle, nessuno degli altri era stato informato dell'incontro segreto di Hermione e Draco, anche se avevano rischiato di farsi scoprire da Pansy in ogni momento. Oltretutto, per i due energumeni aveva pensato a una scusa, che a qualunque altro sarebbe suonata stupida, ma sapeva che trattandosi di Crabbe e Goyle gli avrebbero creduto. Aveva detto loro che voleva far confessare alla Grifondoro di avere imbrogliato in un certo compito di Trasfigurazione, e aveva intimato a Crabbe, il più stupido tra i due, di andare via subito dopo averla portata da lui.
Il suo timore adesso, era che la ragazza non si presentasse all'incontro.
- Draco! - sentì esclamare dietro di lui, prima di essere raggiunto da una raggiante Pansy Parkinson. Si costrinse a trattenere un sospiro.
- Ho appena visto la Chang piangere in un angolino, che ne diresti di consolarla un po' dopo Astronomia - disse eccitata. Il ragazzo si chiese per quella che doveva la milionesima volta perché cribbio suo padre lo costringesse a frequentare quella gente. Comunque fece un finto sorriso. In ogni caso sarebbe bastato guardarlo negli occhi per capire quelle che pensava "mmh, una ragazza piange perché il suo fidanzato è morto, forza adesso andiamo a tirarle i capelli e rubiamole le caramelle, e poi, perché no, facciamole anche sciarra, così, tanto per comportarci da persone mature". In ogni caso la Parkinson sembrò non accorgersene e trotterellò dentro l'aula di Astronomia seguita da Draco, il quale, tuttavia, non era sicuro di essere pronto psicologicamente ad un ora del genere.
Al termine della lezione, il Serpeverde si ritrovò più affamato e desideroso che mai di un po' di solitudine. Ma si ritrovò attorniato dalla maggior parte dei suoi compagni di Serpeverde, con i quali avrebbe dovuto mangiare, andare a lezione e torturare gente fino a sera, l'unico momento in cui avrebbe avuto un po' di libertà. Arrivarono in Sala Grande e cercarono velocemente un posto, Draco stava per prendere posto dove suo solito, fra Crabbe e Goyle, quando si sentì trascinare e venne costretto a sedersi con la Parkinson e le sue amichette petulanti.
Con sua sorpresa si accorse che non era stata Pansy a portarlo via, ma uno Zabini dallo sguardo alquanto disperato. Sentì una risata spontanea montargli in gola. Il buono umore prese il sopravvento e si sedette accanto al ragazzo.
Disgraziatamente il breve momento di serenità termino quasi immediatamente.
- Asteria, guarda, secondo te mi sta meglio questo cerchietto con il fiocco rosso o quest'altro con la caramellina? - stava infatti dicendo la Parkinson puntando i suoi occhi da carlino su un'alquanto disinteressata Asteria - Beh, in realtà ne avrei comprato anche uno a pois però mi sembra trop... Ehi ma mi stai ascoltando? -
Deducendo di no, fece per scuoterla, quando la ragazza, evidentemente uscita dal precedente stato di trance.
- mmh non so, che ne dici di provare quello che mi hai regalato, quello rosso? Ti va, si? Bene allora va a prenderlo - le rispose scocciata. La Parkinson sembrò non capire che era appena stata trattata come un cane, e, seguita da un paio di ragazze che lanciavano occhiate smorte a Zabini si avviò verso il dormitorio. Non appena scomparvero dalla loro vista Draco scoppiò in una risata liberatoria, seguito a ruota da Asteria e Zabini.
- Non so come ringraziarti - disse alla ragazza. Lei si limitò a fare spallucce.
- Non l'ho mica fatto per te, sai anche a me quelle oche danno parecchio fastidio... - rispose. Si accorse qualche secondo dopo che Draco la guardava leggermente offeso, quindi rise di nuovo, contagiando gli altri due.
- Temo di non avere ancora avuto l'onore di fare la tua conoscenza, piacere Draco Mafoy - le disse il biondo, porgendole la mano.
Asteria non poté impedirsi di fare un verso di scherno.
- Per le mutande di Merlino! Draco Malfoy, il principe Serpeverde vuole fare la conoscenza di una semplice ragazza come me?- e, detto questo finse di svenire.
- Non farci caso Draco, ti presento Asteria Greengrass, - si intromise Zabini - per il futuro, se tra voi dovesse nascere un'improbabile amicizia, non litigare con lei, non sfidarla mai, non avere la presunzione di poter essere migliore di lei, non cercare mai di darle ordini, non fartela mai come nemica, non contraddirla, non la guardare se è nervosa... -
- Okay, okay ho capito il punto, anche se inizio a pensare che avresti fatto prima a dirmi quello che potevo fare - lo interruppe Draco. Zabini stava per ribattere, quando un'alquanto furiosa Pansy Parkinson parlò al posto suo.
- Asteria Greengrass - urlò con voce stridula.
- mmh presente? - disse l'interpellata annoiata.
- Non trovo quel cerchietto da nessuna parate - disse sempre più arrabbiata - dove lo hai messo? - continuò a denti stretti, scandendo bene ogni parola.
- Fammi pensare - rispose Asteria, con finta aria meditabonda - può darsi che l'abbia buttato? Si mi sa proprio di si. Bè lo sai, non si intonava con i miei occhi, proprio no, d'altronde, lo sai, rosso e verde sono una buona accoppiata solo a Natale. - affermò - Piuttosto dimmi, quanta concentrazione ti ci è voluta per pronunciare quelle parole con la giusta intonazione? - chiese con aria interessata. La Parkinson furente, non sapendo cosa risponderle, poté solo sedersi e rimandare ad un secondo momento la sua vendetta. Il resto del pranzo trascorse tra discorsi tremendamente noiosi, occhiate furiosi dalla Parkinson verso una disinteressata Asteria e sguardi complici e divertiti fra Draco e Zabini.
La pausa pranzo era appena terminata e Zabini era dovuto scappare a lezione di Antiche Rune, insieme a Crabbe e Goyle, anche se non aveva mai capito come a due energumeni senza cervello come loro fosse venuto in mente di frequentare un corso del genere. La Parkinson, le sue due amichette del cuore, lui, Asteria e qualche altro Serpeverde, avevano guadagnato un ora libera, in quanto il loro professore di Aritmanzia, si era beccato parecchi morsi di gnomo in svariati punti del corpo, e in quel momento era in infermeria affidato alle cure di Madame Pomfrey. Quindi, avevano deciso di fare un giro.
- Draco mi stai ascoltando? - gli disse la voce di Asteria, mentre lui era immerso nei suoi pensieri.
- Si scusa, è solo che sono preoccupato per quello che potrebbero voler fare - le rispose.
La ragazza alzò un sopracciglio.
- Ad esempio? - Draco stava per risponderle quando tutti i suoi timori diventarono realtà. Erano arrivati alla scala accanto alla Sala Grande, e, su di essa, in lacrime, c'era Cho Chang. Accanto a lei giaceva la sua borsa aperta, dalla quale fuoriusciva una foto di Cedric in tenuta da Torneo Tremaghi. Draco analizzò la situazione. Cho era una Corvonero, e in più non era sicuramente una ragazza che che amasse piangere. Quindi, in ogni caso, avrebbe sicuramente scelto un posto più appartato per sfogare il suo dolore. Il suo sguardo cadde nuovamente verso la foto di Cedric, morto l'anno precedente, per mano di Voldemort, come sapeva con certezza, da buon figlio di mangiamorte, pensò con amarezza. Decise, che quasi sicuramente era stata quella foto a farle ricordare il fidanzato e a ridurla in quello stato, permettendole di piangere senza pudore anche in un luogo pubblico. Ora, doveva escogitare qualcosa per mandare il suo gruppo via di lì. Ma realizzò che ormai era troppo tardi. Vide sui volti dei suoi compagni un ghigno che indicava l'aver trovato la loro preda. Fino a quel momento nessuno aveva fiatato. Volevano che fosse lei ad accorgersi di loro. E così fu. La ragazza alzò gli occhi e si ritrovò davanti una schiera di Serpeverde dallo sguardo inacidito e divertito. Anche se era seduta arretrò istintivamente.
- Chang, Chang, come mai il tuo bel visino é deturpato dalle lacrime? - si fece avanti un ragazzo alto. Draco lo riconobbe come Adrian Pucey, cacciatore della sua squadra di quidditch, con il quale comunque, aveva parlato molto raramente. Inutile dire che in quel momento ne era più che felice.
- Dimmi ti è forse caduto l'ombretto e si è rotto? Ora non lo puoi più utilizzare. Quanto mi dispiace. O magari hai preso una T in un compito? Oh, povera. Ma se tu mi dici chi è stato mi sentirà. O magari il buon vecchio Gazza ti ha beccato mentre bighellonavi nei corridoi e ha deciso di presentare l'ennesima proposta a Silente per l'utilizzo delle cattive maniere? No, no aspetta ho capito! Il tuo fidanzatino ti ha vista mentre pomiciavi con Potter? E così vero? A proposito, - le soffiò in faccia l'ultima frase. - Dov'è Diggory? - terminò.
- Andate via - riuscì solo a dire Cho con voce tremante.
- Andare via e perché mai? - continuò il ragazzo con una risata - più siamo meglio è no? Non convieni con me? -. A quel punto Cho non resse più, afferrò la borsa e la foto e fece per andarsene. Ma non ci riuscì mai. O almeno non come avrebbe voluto. Bastarono pochi secondi. Draco vide solo la baccheta di Pansy alzarsi in aria, una formula borbottata sottovoce, un movimento fulmineo. Asteria e il biondo sgranarono gli occhi per l'orrore. Senza pensarci si misero a correre dietro alla Corvonero.
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Popolo wattpadiano (?), FORCHETTAAA.
Okay, dopo questo sfogo, vi scrivo le note d'autrice. Grazie, grazie, grazie, grazissime di tutti i voti, le recensioni e le visualizzazioni, davvero non potete capire quanto siete importanti (sono seria ho deciso che vi faccio un altarino e poi vi posto la foto, perché davvero non sarei niente senza di voi). Comunqueee, passiamo alla parte noiosa. Non mi linciate se non aggiorno perché in questo periodo devo studiare per gli esami quindi se volete un continuo in un futuro dovrò passarmi il tempo sui libri (se mi bocciano mi ridaranno il telefono quando sarò maggiorenne). Per una volta vi risparmio la solita lista di storie che dovete assolutamente guardare perché non ho avuto il tempo di leggerne per colpa del mio amato studio. Però, in questi giorni, mi ha colpito un idea. Non so se ho già detto che non sono capace di disegnare. Ma proprio per niente. Cioè anche se cerco di disegnare un cuore sembra che abbia voluto rappresentare una capra mongola nata storpia. Quindi ho pensato "mmh magari fra una delle mie meravigliose follower c'è qualcuna che ha questo dono". Perciò, se vi va, e solo se vi va, potreste disegnarmi qualche fanart? Se lo farete le metterò come copertine dei capitoli, e ovviamente vi dedicherò il capitolo stesso. Naturalmente potrete farlo su qualunque coppia vi venga in mente, non solo la Dramione perché ho ancora in mente di pubblicarvi quella raccolta di Drabble. Penso che se qualcuno parteciperà, non ci sarà alcun bisogno di scegliere perché non siamo così tante nè penso che lo saremo mai. Se vi dovesse interessare contattatemi in privata e vi darò la mia mail così mi potrete mandare i disegni. Concludo dicendo che se qualcuno volesse consigliarmi fanfiction o libri o volesse consigli o qualcosa del genere, è pregato di scrivermi in privata perché, non so voi ma io sul mio profilo non capisco più nulla.
Detto questo, mi dileguo.
Un'ultima cosa. Ho fatto alcuni errori di distrazione nei primi capitoli. Mi sembra che nel prologo abbia scritto 1 dicembre invece di 1 settembre, per indicare il primo giorno di scuola. Dovrei averlo cambiato ma se non dovesse essersi modificato ci tengo a precisare che so perfettamente che L'Espresso per Hogwarts parte il primo settembre. E poi una di voi mi ha fatto notare che ho scritto Draco Malfooy nel cast. Mi pare di aver dimostrato più volte che so come si scrive correttamente il cognome di mio marito, ma lo vorrei correggere anche nel cast. Il problema è uno, non so come fare . Quindi se me lo poteste spiegare ve ne sarei immensamente grata.
Ho scelto Pucey perché mi serviva un "cattivo" decente nella storia oltre a quel povero genio incompreso della Parkinson e anche perché non era ben delineato nel libro e quindi avevo più campo libero.
P.s. Nel prossimo capitolo avrete un altra piccolissima sorpresa (in questo se non si era capito era il p.o.v. Draco, che non ho intenzione di introdurre in alcun modo). Scusate se mi vengono in mente le cose a scoppio ritardato.
With love,
~ Granger
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