Chocolate

Liam ha ventun'anni. Si è sempre giudicato come una persona responsabile e matura. Soprattutto l'ultima.

Ma ora, seduto sulla poltrona della sua stanza, sopracciglia aggrottate e broncio che farebbe invidia anche a quello di un bambino, di anni Liam ne dimostra dieci.

Niall e Harry dall'altra parte della stanza lo guardano con divertimento.

L'idea quella sera era quella di guardare un film tutti insieme. Un modo per rilassarsi ,ecco.

Il problema però era sorto nel momento di scegliere il film da guardare. Il castano per l'ennesima volta aveva proposto l'ultimo film di Batman, ma a quel punto Harry era scoppiato cominciando a chiamarlo bambino , dicendo che non poteva costringerli a vedere sempre la stessa cosa.

Liam gli aveva urlato contro che il vero bambino era lui, che passava tutto il tempo a mangiare caramelle (non era un vero e proprio asso nell'offendere le persone ) . L'altro aveva ribattuto che non era una motivazione valida.

Niall aveva assistito al tutto con un'alzata d'occhi. Era una routine.

- Quindi?!- sbotta alla fine quest'ultimo - Cosa guardiamo?- chiede speranzoso ingoiando una patatina.

Nessuno dei due osa rispondere, così dopo qualche istante afferra il telecomando e accende la tv cominciando a girare per i canali.

Liam non guarda nemmeno la televisione, mentre Harry fissa con insistenza il profilo del biondo come a volergli comunicare qualcosa.

- D'accordo!D'accordo! - sbuffa il riccio alzandosi dal divano. Si avvicina al televisore, afferra il dvd di Batman e lo inserisce nel lettore. Basta la sigla iniziale a far tornare il sorriso al castano.

-Lo dico solo una volta- riprende il riccio - comincia a ripetere le battute a memoria e mettiamo subito un altro film! - conclude con un'occhiataccia. Ma Liam si limita a giurare e a mandargli un bacio volante. Harry sbuffa un sorriso, e dopo ciò cala il silenzio interrotto solo dallo sgranocchiare di Niall.

Sono circa a metà film quando si sente un leggero bisbigliare. Il biondo si gira a guardare Liam e lo scopre a sussurrare le battute. Gli rifila una gomitata cercando di farlo smettere prima che Harry se ne accorga , ma quello ricambia la gomitata e in pochi instanti si ritrovano a combattere sotto gli occhi sconcertati del riccio.

-Ma che vi prende ?- chiede sconvolto . Insomma, stava guardando il film.

I due si limitano a ridere, ed Harry scuote la testa. Sono sempre gli stessi.

Tutti e tre si conoscono da quando sono piccoli, da quando in prima elementare Liam e Niall avevano aiutato Harry a rialzarsi dopo una caduta disastrosa. Niall lo aveva aiutato a sollevarsi chiedendogli se stesse bene. E quando aveva rialzato gli occhi aveva incontrato quelli azzurri e preoccupati di Niall, e quelli caldi e confortanti, color cioccolato di Liam che intanto aveva raccolto la sua cartella. Lui era semplicemente scoppiato a piangere e Niall per farlo smettere gli aveva offerto metà della sua merenda (prima ed ultima volta per quanto Harry ne abbia memoria). Solo alla fine delle medie aveva realizzato di avere una madornale cotta per Niall, etero fino all'osso , e di essere spacciato a vivere per la vita nellafriendzone.

-Non è niente Hazza, torna a guardare il film!- lo rimbecca il biondo.

Harry allora si aggiusta sul divano, e dopo aver appoggiato la testa sulla spalla di Niall, torna a concentrarsi sul televisore.

Liam guarda con un sorriso le guance rosse del castano, poi soddisfatto torna a sussurrare le battute del film.

Tutti e tre si addormentano in quel modo.




Quella mattina quando il castano arriva a lezione di pasticceria,corso che ha accuratamente scelto dopo tante cerimonie,trova il suo compagno di banco ad aspettarlo euforico. Mike 17 anni, è stata la prima persona che Liam ha incontrato una volta messo piede in quella scuola. Si sentiva spaesato, essendo più grande degli altri , e nonostante l'età, non è che avesse avuto poi così tanti rapporti con le persone all'infuori di Niall ed Harry. Ma Mike , con quei capelli colorati e un sorriso da un orecchio all'altro lo aveva accolto come fosse da sempre suo amico.

-Che succede?- chiede dopo avergli lasciato un bacio sulla guancia. E' sempre stato un tipo affettuoso dopo tutto.

Mike continua a sorridere euforico.

-Indovina!- gli occhi gli brillano e Liam non può che provare a rispondere con la cosa più ovvia.

- Lisa ti ha chiesto un appuntamento?- chiede titubante , indicando col mento una ragazza dai capelli color miele seduta al primo banco. Ma il ragazzo si fa scuro in volto e fa una smorfia per riprendersi subito dopo ,il sorriso leggermente più affievolito.

-Amico, quello succede ogni notte nei mie sogni..e non solo- dice sollevando più volte le sopracciglia in modo allusivo.

Liam lo blocca prima che possa continuare.

-Dovresti chiederglielo..di uscire intendo.-

Il ragazzo dai capelli verdi gli rivolge prima un'occhiata scandalizzata ,seguita da una impaurita.

-Mai,o almeno non ancora- afferma abbassando gli occhi - ma non stavamo parlando di questo!- taglia corto, cambiando discorso.

Liam lo guarda comprensivo e - quindi che succede?- ritenta. Mike sbuffa perché insomma, voleva che indovinasse.

- Ci saranno delle novità oggi a lezione!-

-Novità?-

-Già!- saltella euforico sul posto. -Ho sentito la Swift parlarne questa mattina con l'insegnante di lingue, e ho scop..-

-Non dovresti ascoltare i discorsi degli insegnanti- lo interrompe.

-Oh, andiamo! Non fare il noioso Payne. So che vuoi saperlo anche tu! - continua pizzicandolo sul braccio.

Liam mugola infastidito poi solleva entrambe le sopracciglia come per dire ma chi, io? Mike alza le sue a sua volta si proprio tu , ed entrambi scoppiano a ridere. Nonostante si conoscano da più o meno un anno hanno già imparato a capirsi con un solo sguardo.

Vengono interrotti dall'entrata della Swift. La prima volta che l'aveva vista , il castano aveva pensato fosse una studentessa data la sua giovane età. Aveva però scoperto grazie al suo amico dai capelli verdi , che quella ragazza dagli occhi color ghiaccio era una professoressa. Aveva frequentato quella stessa scuola uscendone con i massimi risultati ed aveva rifiutato un'importante incarico per rimanere ad insegnare lì. Qualcuno (Mike) gli aveva detto che fosse rimasta in città perché stava per sposarsi, ma che poi il matrimonio fosse stato annullato. Liam provava una gran pena ogni qual volta la vedeva, non potendo fare a meno di mettersi nei suoi panni ed immaginare quanto avesse sofferto. Ma allo stesso tempo provava tanta stima nei suoi confronti per la forza che dimostrava quotidianamente. Lui non sarebbe sopravvissuto se l'amore della sua vita l'avesse abbandonato. Ma per fortuna il problema non si poneva. Liam non aveva ancora incontrato nessuno capace di stregargli anima a cuore. Non che a vent'uno anni non fosse stato con nessuno. Piccole relazioni(due) durate solo qualche mese.

-Buongiorno ragazzi - dice incamminandosi per la classe e distraendolo dai suoi pensieri.

-Oggi non faremo lezione come tutti i giorni. Ma parleremo di un progetto che per la prima volta coinvolgerà anche le terze classi.- afferra dei fogli dalla scrivania e inizia a dividerli.

- Questi che stò distribuendo sono dei moduli che dovrete compilare e far firmare ai vostri genitori . Anche tu Liam - aggiunge rivolgendosi al castano e porgendogli il foglio.

Mike ridacchia facendogli alzare un sopracciglio.

- In fondo ad ognuno ci sono dei nomi dei locali più famosi dei dintorni. Ognuno di voi dovrà sceglierne uno, e per un mese andrete lì ad apprendere quante più tecniche possiate.- Mike emette un verso paragonabile ad uno squittio.

- Alla fine di questo periodo, -continua- ognuno di voi dovrà prepararmi un dolce, la cui valutazione inciderà sul vostro percorso. -

Liam annuisce. Gli sono sempre piaciute le sfide, e questa lo è! Dà un'occhiata al foglio che si ritrova tra le mani. Osserva alcuni nomi in lista riconoscendone qualcuno. E' quasi arrivato alla fine quando finalmente nota un nome familiare che lo fa sorridere come non mai. Il Bittersweet , famosa cioccolateria nella città di Bruges, a qualche chilometro di distanza.

Liam conosce abbastanza bene quel posto. Quando era piccolo, passava le vacanze estive e il Natale a Bruges dai suoi nonni.

Ricorda ancora quando, il mattino, si svegliava con l'odore dei pancakes sotto al naso. Si precipitava di corsa in cucina dove quotidianamente sua nonna lo rimproverava perché correva per le scale. Lui si limitava a chiedere scusa baciandole le guance, consapevole che il giorno seguente lo avrebbe fatto di nuovo. Dopo di che si concentrava solo ed esclusivamente sulla sua colazione, curioso di sapere come sarebbero stati quella volta. Perché sua nonna ogni giorno si divertiva a fargli i pancakes in maniera diversa, usando una volta i mirtilli, una volta le fragole. Il tutto accompagnato da un bicchiere di latte al cioccolato.

Spesso invece, si era divertito a farli insieme a lei finendo per sporcare tutto di farina . Ma sua nonna non lo rimproverava mai,anzi, lo guardava divertirsi vedendo in lui un piccolo pasticciare. Alla fine , non aveva tutti i torti.

Liam ha già preso la sua decisione.


***

- Harry sbrigati!Il treno parte! - urla Niall, voltandosi poi verso Liam.

I tre si trovano alla stazione di Croix, città in cui vivono.

Due giorni prima il riccio aveva proposto di accompagnare Liam al treno che lo avrebbe portato a Bruges. Liam aveva insistito sul fatto che non ce ne fosse bisogno, ma Harry si era impuntato dicendo che non si sarebbero visti per un mese e che l'avrebbero accompagnato punto e basta. Liam aveva semplicemente sospirato.

- Ho fatto, ho fatto!- grida Harry uscendo dal bagno. Ovviamente doveva farsela scappare a dieci minuti dalla partenza di Liam. Niall scuote la testa.- Sei un disastro - mormora facendo arrossire il riccio. Dopo di che si incammina verso una delle tante panchine seguito a ruota dagli altri due.

Liam appoggia per terra le sue due valigie.

Quando sua madre aveva saputo che sarebbe tornato a Bruges per un mese,lo aveva caricato di cose da portare a sua nonna, che una settimana prima aveva quasi pianto quando l'aveva informata della notizia. D'altronde non si vedevano da un paio d'anni.

Ben presto il suo treno arriva e in meno di un secondo si trova nell'abbraccio stritolante dei suoi migliori amici.

- Sarà bello non dover guardare Batman per un mese intero!- esclama Harry facendolo ridere.

-Quando ci rivedremo mi pregherai per riguardarlo - ribatte facendogli la linguaccia.

- Mi raccomando Lì!Salutami tua nonna e torna carico di cioccolato - dice con occhi sognanti il biondo.

Liam ride e dopo aver dato un bacio ad ognuno dei suoi amici sale sul treno.

Non appena mette piede in uno dei tanti scompartimenti, si stupisce di quanto questi siano riscaldati e sistemati. Nel piccolo vano infatti ci sono due divanetti in cuoio marrone ,dall'aria comoda, posti uno di fronte all'altro. I vetri sono leggermente appannati per via della differenza di temperatura con l'esterno. Liam sprofonda su uno di quei divanetti confermando la tua teoria. Dopo aver passato una mano sul vetro per poter vedere all'esterno scoppia a ridere, e ringrazia mentalmente di essere solo in quel vano. Harry sul marciapiede ,dietro la linea di sicurezza, accanto ad un Niall rosso dalle risate , sventola teatralmente un fazzoletto bianco lanciandogli baci volanti.

Con una risata che Liam lascia la stazione di Croix.

Il viaggio non dura poi molto, vista la poca distanza tra Croix e Bruges. Quando scende dal treno inspira profondamente inondandosi i polmoni dell'odore di quel posto. Gli era mancato.

Afferra la valigia ai suoi piedi e si incammina verso l'uscita guardandosi attentamente intorno. E' tutto come lo ricordava. Dritto davanti a lui c'è il famoso Mc Donalds dove si trovava spesso a mangiare con i suoi amici. All'esterno vi sono dei tavoli ben tenuti, rispetto a come li ricordava. Qualcuno gli lancia un'occhiata curiosa quando si sofferma un po' troppo a osservarli.

Arrossisce e distoglie lo sguardo quando una ragazza dai capelli scuri ammicca verso di lui. Non si accorge però della piccola pianta vicino ai suoi piedi e finisce per inciamparci sopra facendo cascare la valigia. Una risata gli arriva alle spalle e Liam arrossisce come non mai voltandosi verso la persona in piedi accanto a lui.

- Bello si, ma sempre imbranato!- scoppia a ridere il ragazzo dai capelli biondi.

- Stà zitto Andy. Aiutami - sbuffa porgendogli una mano. - Che ci fai qui? - chiede dopo averlo abbracciato.

-Mi sei mancato anche tu Liam - risponde l'altro.

Liam mette il broncio.

- Sai che mi sei mancato anche tu!Allora?come facevi a sapere che sarei arrivato? - ritenta.

- Questa mattina sono passato in negozio da tuo nonno. E mi ha detto che saresti arrivato entro un'ora. Così ho fatto una corsa per venire a prenderti.-

Il castano lo abbraccia una seconda volta e poi insieme si dirigono all'esterno. Andy estrae delle chiavi dalla tasca e fa scattare l'allarme di una delle macchine lì posteggiate.

-Ooh!e questa??- chiede sconvolto salendo su una Range Rover nuova di zecca con i vetri oscurati.

- Questa, mio caro Payne - dice indicando la macchina - è il regalo di compleanno da parte dei miei. Oh, a proposito , hai dimenticato di farmi gli auguri - finge di essere offeso.

-Ti farò una torta - afferma Liam spassionato.

-Mi raccomando, non metterci troppo impegno eh!- ribatte l'altro facendo scoppiare a ridere il castano.

La stazione di Bruges si trova solo a quindici minuti di distanza DA CASA di sua nonna, quindi qualche minuto dopo si ritrova già sul vialetto con un sorriso enorme a coinvolgere anche gli occhi.

Suona il campanello e scoppia a ridere quando una melodia di Mozart si diffonde dall'interno della casa.

Qualche istante dopo si ritrova immerso in un abbraccio stritola ossa. Liam stringe con delicatezza il busto della donna poggiando la testa nello spazio tra il collo e la spalla ispirando il profumo di lavanda che emana sua nonna Teresa. Restano in quella posizione per diversi minuti, nei quali Liam si domanda perché sia tornato a Bruges solo in quel momento, e per lo più solo per un compito scolastico.

Quando si stacca la guarda negli occhi e sorridendole le asciuga con i pollici le piccole lacrime che scorrono sulle sue guance.

- Il mio bel nipote!! - dice strizzandogli una guancia.

- Ehy nonna!come stai? Mi sei mancata - confessa.

- Mi sei mancato anche tu James - sorride Teresa attirandolo in un altro breve abbraccio. Liam sbuffa. Odia essere chiamato con il suo secondo nome, ma sua nonna lo fa fin da quando ne ha memoria. Quindi decide di sorvolare sull'argomento e si limita a seguire dentro la donna. Quando entra, un sorriso nasce spontaneo sulle sue labbra. Gli era mancato quel posto. Liam nota che niente è cambiato. Un tavolo rotondo in legno scuro riposa al centro della stanza, sovrastato da un enorme vaso di fiori.

Dietro al tavolo, in un angolo, c'è un grande scaffale a più piani strapieno di libri, sia antichi che di bricolage.

Le pareti della sala hanno due colori diversi; due infatti sono color salmone, mentre le altre due color cioccolato. Un contrasto davvero perfetto, pensa. Appoggiato ad una parete vi è il divano ricoperto da una stoffa rossa che va ad armonizzarsi perfettamente alla stanza. Appeso alla parete riconosce il quadro che sua madre ha fatto tanti anni prima. Rappresenta una cupola utilizzata dagli antichi per raccogliere l'acqua. Il tutto dipinto in azzurro.

Di fronte al divano invece, e Liam solleva le sopracciglia a quello, vi è un grande televisore al plasma, sollevato in aria grazie a delle travi incastrate alla perfezione nei due muri, dove uno è per metà completamente in pietra.

- Quella è stata un idea di tuo nonno Alfred - dice sua nonna spuntando dalla stanza accanto, la cucina,indicando la parete in pietra.

- E' stupenda - dice - e quella televisione, come siamo moderni..- scherza ricevendo poi uno scappellotto scherzoso.

- Io non la volevo neanche quella cosa in casa mia. Ma tuo nonno si fa sempre mettere strane idee in testa da quel ragazzaccio di Andy, e sai che quando tuo nonno si impunta è finita.- sbuffa la donna incrociando le braccia al petto.

-Ti ho preparato la stanza - aggiunge poi, esortandolo a salire al piano superiore con una pacca sul sedere e salutandolo per dirigersi nuovamente in cucina.

Una volta entrato in camera, poggia la valigia sul letto prendendo il necessario per fare una doccia e cambiarsi.

Il piccolo lettino è stato sostituito da un letto matrimoniale. Le pareti sono di un giallo che una volta era molto più acceso. Nell'aria c'è profumo di lavanda. Scuote la testa. Sua nonna ha una vera e propria fissazione per quel fiore.

Alle pareti sono ancora appesi dei vecchi poster di sua madre (quella prima era la sua stanza), delle vecchie band che ascoltava. Avrebbe dovuto cercarle su Internet per capire che tipo di musica ascoltasse Karen.

Con calma sfila via i pantaloni e la maglia rimanendo con le calze e i boxer. Si dirige verso il bagno della camera e apre l'acqua della doccia per farla riscaldare. Torna davanti allo specchio e si osserva con un sorriso, prendendo tra due dita un piccolo strato di grasso all'altezza della pancia. Non è per niente deluso del suo corpo. Da circa due anni va in palestra con Harry due volte a settimana e il risultato ottenuto non è per niente male.

L'unica cosa che persiste è la pancia..beh..quella è dovuta a tutti gli snack che si concede durante il giorno!

Toglie i boxer e le calze e si immerge sotto il getto dell'acqua calda rimanendo fermo a rilassarsi sentendo tutti i muscoli sciogliersi.

Soddisfatto afferra il bagnoschiuma alla lavanda (tanto per cambiare) versandone una gran quantità sulla spugna. Il forte odore gli invade le narici facendolo starnutire.

Con la mente vola al progetto che gli è stato assegnato.

Liam non vede l'ora di mettere piede all'interno della cioccolateria.


*

Liam apre gli occhi lentamente. Una striscia di luce penetra dalle tende ricamate alle finestre riscaldandogli parte del viso.

Sul comodino la sveglia segna le 08:42.

Il pensiero però di dover andare al Bittersweet lo colpisce in pieno ,facendolo svegliare di colpo.

Dopo essersi stiracchiato per bene, corre a fare una doccia e poi colazione.


Liam afferra le chiavi del vecchio furgoncino di suo nonno ed esce di casa. La giornata quel giorno è particolarmente calda e si respira una bella aria, nonostante l'inquinamento della città.

A passo svelto si dirige verso l'auto e con un salto sale al posto del guidatore, avviandosi poi verso il Bittersweet. Al solo pensiero di mettere piede lì dentro, ha l'acquolina in bocca.

Sono solo le dieci, ma la città è già nel pieno della sua vita. La gente che corre a desta e manca.

Un semaforo blocca la sua corsa,e il castano ne approfitta per guardarsi intorno e notare come tutto sia rimasto invariato. L'unico elemento nuovo è un piccolo ristorante di cinese all'angolo della strada. Fissa mentalmente in testa di doverci andare con Andy.

Qualche minuto dopo si ritrova ad ammirare l'esterno del Bittersweet.

Un sorriso nasce spontaneo sulle sue labbra. E' una vita che non mette piedi lì dentro. Sente già il naso pizzicare dall'intenso odore di cioccolato che fuoriesce dalla porta aperta.

E' il suo paradiso.

Sulla facciata rosea, troneggia una grande insegna col nome del posto. Fatta per attirare l'attenzione.

Dopo essersi reso conto di essere rimasto lì impalato a guardare la vetrina per circa cinque minuti, decide di entrare. Non appena entra, decide di non voler metter più piede fuori di lì.

Dei piccoli tavoli rotondi sono posizionati con sistema all'interno . Alcuni danno direttamente all'esterno, dove sono posizionati altri tavoli, mentre altri ancora posizionati non troppo vicini al bancone. I tavoli sono neri, in ferro battuto, ricoperti da delle tovaglie bianche. Al centro del tavolo vi sono dei portatovaglioli, e qualche fiore per dare colore.

Al bancone vi sono una ragazza ed un ragazzo intenti a preparare i diversi ordini. La vetrina attaccata al bancone strapiena di ogni tipo di dolce.

Ha già fatto colazione, Liam, ma decide che comunque uno è d'obbligo. Così si accomoda ad uno dei tavoli, e qualche minuto dopo stà mangiando un grande waffles ricoperto da tanti pezzetti di banana, tutto accompagnato da una colata di cioccolata calda.

Dopo aver impiegato circa dieci minuti a finirlo, finalmente si reca al bancone per parlare con la ragazza di poco prima.

-Danielle - la chiama dopo aver letto il nome sulla targhetta.

La ragazza gli rivolge un sorriso caloroso.

-Si?-chiede.

-Mm..ecco, sono qui per un progetto scolastico. - spiega - Sono Liam. Non so se ti hanno informato, comunque mi aspettavano per oggi- dice velocemente.

-Oh!-esclama quella. - Certo!certo!Vieni con me!- continua, facendo strada.

Danielle apre la porta della cucina e con un gesto del capo lo incita a seguirla.

La cucina è un po' il caos in effetti. Ci sono diversi cuochi nelle varie postazioni a svolgere i loro compiti. Chi monta una crema, chi mescola gli impasti, chi lava le stoviglie. In sottofondo il clangore delle pentole.

Un movimento alla sua destra attira la sua attenzione. In un angolo ben appartato della stanza c'è un grande bancone di metallo completamente ricoperto di cioccolato. Un ragazzo dai capelli neri lo stà lavorando con attenzione. Indossa una vecchia canottiera bianca sporca qua e là di cioccolato, un paio di jeans neri, e degli scarponcini a concludere il tutto. Un filo di barba gli ricopre le guance leggermente arrossate, mentre i capelli sono tirati all'indietro e legati in un piccolo codino e .. è una treccina quella?! Si chiede Liam.

Il ragazzo alza il volto e afferra una piccola pezza asciugandosi poi la fronte. I suoi occhi ricadono per un momento su Liam, e Liam beh..

Liam ha vent'uno anni ed ha appena avuto un colpo di fulmine.

Danielle attira nuovamente la sua attenzione quando con una mano sul suo braccio lo conduce da uno dei cuochi.

Con un colpo di tosse attira l'attenzione di quello che deve essere il capo in quella cucina, presentandoglielo.

- Piacere Liam!Sono Patrick. Per oggi starai qui con me, ti insegnerò alcune tecniche, ma da domani farai qualcos'altro.Chiaro?- chiede con un sorriso il cuoco.

Sembra una buona persona, pensa Liam.

- Certo! Qualunque cosa!- risponde prontamente.

Qualche minuto dopo si ritrova ad indossare un grembiule blu, e un cappello un po' troppo grande per i suoi gusti.

- Bene Liam, sai cos'è una créme brulèe?-

- Significa "crema bruciata", ed è un dessert francese. C'è una base di crema, ma il tutto è sormontato da una sfoglia di zucchero caramellato. - risponde prontamente. Le guance arrossate per l'entusiasmo.

- E la crema catalana? -

-Beh, la crema catalana è la stessa cosa della créme brulèe. Cambia però il processo di cottura. La crema catalana si prepara sul fornello, la créme in forno.-

- Sei ben preparato. -

- Grazie -

- Ma, Liam, a me qui interessa principalmente la parte pratica. Sai come prepararle?Come caramellare lo zucchero? -

- Posso provarci- afferma titubante.

- Non "posso", devi! - ribatte con un sorriso Patrick.

- Lì, in quella dispensa ci sono tutti gli ingredienti di cui avrai bisogno. Hai a disposizione uno dei miei forni, e questa parte della cucina. Fammi vedere cosa sai fare ragazzo!- lo incinta Patrick per poi sparire dietro una porta.

Liam sospira, rilasciando il respiro che non si era accorto di trattenere.

Con passo sicuro si dirige verso l'enorme dispensa, afferrando uova,panna liquida, latte, vaniglia e zucchero.

Settanta minuti dopo, Liam è tutto infarinato, ma davanti a lui ha sei crème brulée. Due bruciate, quattro praticamente perfette..spera.

Da sotto la cucina afferra un vassoio e gli pone sopra i quattro dolci, per poi dirigersi verso Patrick.

Con un colpo di tosse attira la sua attenzione. Patrick solleva un sopracciglio, come se fosse leggermente sorpreso di trovarselo già davanti.

Dopo aver pulito le mani, il cuoco prende un cucchiaino e assaggia uno dei quattro dolci, assaporandone il gusto. Poi con nonchalance si gira e ricomincia a lavorare.

Liam è interdetto. Insomma, fa così schifo?

Con le spalle basse, ritorna alla sua postazione, assaggiando poi lui stesso il dolce.

È buonissimo.

Fa una smorfia.

Una risatina attira la sua attenzione. Liam alza il capo, per ritrovarsi davanti un sorriso bianchissimo e due occhi color caramello. Il respiro gli si blocca in gola , quando il ragazzo parla.

- Quando non dice niente, - comincia, indicando con il capo Patrick - vuol dire che è soddisfatto.- spiega con un sorriso.

- Non stare lì a farti i complessi - conclude.

Liam non sa che dire. Probabilmente dovrebbe essere contento, ma in questo momento i suoi pensieri vertono tutti su quelle labbra , dall'aspetto soffici, e quella voce vellutata.

- O-oh.- dice poi.

Il ragazzo dai capelli mori gli sorride di nuovo per poi porgergli la mano.

- Zayn - si presenta. Liam si ritrova a stringere quella mano come fosse un'ancora.

- Liam - risponde arrossendo. Gli occhi di Zayn si posano sulle sue guance, e questo non fa che peggiorare la situazione.

Dopo di che, Liam sente scivolare via la mano del moro dalla sua.

Lo vede afferrare una formina con la crème brulèe e un cucchiaino, e poi ritornare alla sua postazione senza una parola.

Liam è fottuto.


***

È' passata circa una settimana e mezzo da quando Liam ha cominciato con il suo stage, e se deve essere sincero non è per niente soddisfatto di ciò che sta facendo. Una volta arrivato aveva pensato che ogni giorno qualcuno gli avrebbe insegnato qualcosa, nuove tecniche, nuovi dolci. Ma il giorno dopo, Patrick lo aveva messo a lavare i vari contenitori, negandogli la possibilità di imparare qualcosa.

Quindi ciò che faceva, era limitarsi a guardare i cuochi da lontano, cercando di apprendere così le loro tecniche.

L'unica cosa di cui poteva ritenersi fiero era che aveva già imparato qualche trucchetto.

Inoltre quella settimana, aveva avuto la possibilità di conoscere meglio Zayn. Infatti, quando il moro non era rintanato in quell'angolo a lavorare costantemente il cioccolato, era una persona particolarmente piacevole. Liam infatti aveva passato la maggior parte del suo tempo libero ad osservare i tratti esotici del moro ( al terzo giorno aveva cominciato a fantasticare su quelle labbra!), imparando a memoria ogni sua caratteristica, tic (come quello di torturarsi l'orecchino, o quello di strofinare due dita sul ponte del naso per poi arricciarlo).

Per fortuna non era stato ancora scoperto a fissarlo.

Invece Zayn quando si liberava per fare una pausa, rubava due dolci dal bancone, ne portava uno a Liam , e insieme li mangiavano, godendo ognuno della presenza dell'altro. Ogni tanto capitava che Zayn gli facesse qualche domanda personale, ma la maggior parte del tempo era Liam a parlare.

Questo è uno di quei momenti.

Sia Liam che Zayn sono seduti su uno dei banconi d'alluminio.

In negozio sono rimasti solamente loro due. L'ora di chiusura è passata da mezz'ora, ma Liam ha ancora una miriade di stoviglie da lavare. Mentre Zayn, beh, Zayn è lì e basta.

-.. l'ultima volta ho litigato con Harry perché non voleva che guardassimo l'ultimo film di Batman..-

- Batman? - lo interrompe Zayn.

Liam annuisce, leccando poi la forchettina tra le sue mani. Stanno mangiando una torta al cioccolato. Riesce a sentire sotto al palato quanto sia fino il cioccolato.

- Già, dice che non vuole perché ripeto ogni battuta..o quasi - dice storcendo il naso.

Zayn scoppia in una risata fragorosa.

Non è di certo la prima volta che il moro ride per qualcosa che ha detto, ma ogni volta quel suono, è melodia per le sue orecchie.

- Quante volte hai visto quel film Liam? - chiede curioso Zayn voltandosi a guardarlo negli occhi.

- U-un po'?- è più una domanda che un'affermazione.

Zayn scuote la testa come rassegnato, poi intinge il dito nella torta e lo porta sulla guancia di Liam per sporcarlo.

- Sei un bambino Zayn! - sbotta ridendo Liam.

- Senti chi parla - ribatte saltando giù dal bancone.

Liam mette un leggero broncio. - Così non migliori di certo la situazione Lee. -

Liam sente il cuore aumentare i battiti. Lee. Le guance prendono colore, quindi per coprirle scende anche lui dal bancone e a testa bassa ricomincia a lavare le stoviglie.

- Magari uno di questi giorni possiamo vedere Batman da me, bambino .. - propone all'improvviso Zayn. Il castano alza di scatto la testa, rischiando di farsi male.

- Oh. Certo..perchè no?- cerca di suonare indifferente Liam nonostante il suo cuore sia impazzito.

- Bene. Ora al lavoro così possiamo chiudere in fretta - conclude Zayn porgendogli i due piatti sporchi, guadagnandosi un'occhiataccia.


***

Due giorni dopo Patrick finalmente lo sposta dalla sua postazione.

- Da oggi, per la prossima settimana, lavorerai con Zayn.Ti insegnerà come temperare perfettamente il cioccolato. È' un processo che vuole attenzione, non pensare che sia facile.-

-Farò del mio meglio chef. -

-Ne sono sicuro!Ora al lavoro!- lo esorta Patrick prima di tornare alla sua postazione.

La giornata è appena iniziata, ma lo stress si fa già sentire.

Zayn non è ancora arrivato, stranamente. E' sempre stato puntuale.

Liam così comincia ad indossare il grembiule e il capello, che non usa dal primo giorno, e si appresta a pulire il piano di lavoro, senza però permettersi di toccare qualcosa.

Non sta più nella pelle. Finalmente stà per imparare qualcosa di nuovo, e tra l'altro la imparerà da Zayn.

Di bene in meglio.

Zayn arriva mezz'ora dopo, e quando lo vede appoggiato al bancone gli sorride come non ci fosse un domani. Gli rivolge uno di quei sorrisi che gli fa tremare le gambe.

- Dovrai insegnarmi a temperare - è la prima cosa che il castano gli dice.

- Buongiorno anche a te Lee. - risponde invece Zayn avvicinandoglisi e infilando una mano tra i suoi capelli.

Liam si agita improvvisamente sotto quel tocco inaspettato. Le guance si infiammano, il cuore comincia a correre.

- B-buongiorno - risponde, cercando di non concentrarsi sul calore di quella mano.

Zayn si apre in un sorriso smagliante. - Ecco bravo, è così che si inizia la giornata. Augurando il buongiorno.- dice facendogli l'occhiolino e lasciando cadere finalmente la mano lungo il fianco. Dopo di che, corre a cambiarsi per dare inizio alla sua giornata di lavoro.

Temperare il cioccolato non è poi un'operazione così difficile come immaginava, ma richiede comunque un certo sforzo, soprattutto se bisogna farlo tutto il giorno.

Per l'ennesima volta, in quella giornata, Liam versa il cioccolato fuso sulla piastra di marmo davanti a lui. Poi con due spatole comincia pazientemente a mescolarlo, fino a portarlo esattamente alla temperatura di 31 gradi.

Nel corso della giornata ha sbagliato più volte. Aveva infatti portato il cioccolato ad una temperatura superiore rispetto a quella fissata, e aveva quindi dovuto ricominciare il processo dall'inizio. E nonostante tutto Zayn non aveva perso la pazienza, anche se evidentemente irritato. Sul cioccolato, non si poteva scherzare.


Sono circa le undici di sera, e il locale ha chiuso da circa una mezz'ora. Liam è seduto su una sedia appoggiata al bancone su cui ha lavorato tutto il giorno. Attorno a lui, diversi cuochi puliscono le loro postazioni rimettendo così ordine in quella cucina. Zayn è al bagno.

Il castano porta entrambe le braccia in alto, stiracchiandole. È' sfinito. Come diavolo fa Zayn a lavorare il cioccolato per tutto il giorno? I muscoli delle braccia gli fanno un male cane, la schiena è a pezzi, e le mani sono un po' graffiate. Si sente come se un camion gli fosse passato addosso.

Porta una mano, davanti alla bocca, sbadigliando rumorosamente e ottenendo un'occhiata da un cuoco non molto più grande di lui.

Incrocia le braccia su un punto pulito del bancone e ci poggia sopra la testa , chiudendo gli occhi. Aspetterà Zayn e faranno strada insieme.


Il rumore di una pentola che cade lo fa sobbalzare. Solleva di scatto il busto, e un crack poco confortante è il rumore che fa la sua schiena. Zayn si volta verso di lui e lo guarda con sopracciglia aggrottate e sguardo dispiaciuto.

- Scusa!Non volevo svegliarti..- dice torturandosi l'orecchino.

Liam sbadiglia nuovamente.

- Non fa niente - dà una veloce occhiata alla cucina - sono già andati via tutti?- chiede.

-Già. Ho visto che dormivi, non volevo disturbarti.-

-Grazie - sorride Liam.

Zayn scrolla le spalle e torna a lavare alcune delle stoviglie che sono appoggiate al lavandino. Affianco ce ne sono molte altre, alcune pulite altre no. Dovrebbe lavarle lui, non Zayn. Così si avvicina al lavello e comincia a sciacquare alcune delle pentole già insaponate. Zayn gli rivolge solo un piccolo sorriso.

Rimangono così, a lavorare in silenzio, per quella che sembra un'eternità. Liam non è mai stato un tipo da tante parole, tantomeno Zayn. Ma quel silenzio comincia a pesare.

Così si schiarisce la voce e : - stamattina eri in ritardo. - dice la prima cosa che gli passa per la testa.

Il moro solleva il sopracciglio e - si - risponde solamente.

- Mi stai rimproverando per caso?!- aggiunge dopo scherzando.

-Potrebbe anche essere..-

-Oooh, beh, allora mi scusi per il ritardo, Mr. Payne. Cosa posso fare per riparare a quest'imperdonabile mancanza?- esclama il moro portando una mano bagnata al petto con fare quasi comico, e guardandolo con occhi sgranati.

Un sorriso si fa spazio sul volto di Liam . - Beh, penso che pulire l'intera cucina sia abbastanza come punizione.-

Zayn emette un strano verso, poi fa scontrare la spalla con quella di Liam. -Ti piacerebbe eh!-

-Abbastanza - risponde prima di schizzare Zayn con dell'acqua e scoppiare a ridere della sua faccia sconvolta.

Ma la sua risata viene ben presto rimpiazzata da quella di Zayn, che con un gesto veloce versa una pentola piena d'acqua ghiacciata sulla sua testa.

L'acqua ha fatto appiattire il suo ciuffo, e cola copiosamente dai suoi capelli al suo volto, al suo busto.

Con i brividi, Liam afferra una bottiglia d'acqua e prendendolo di sorpresa afferra il collo della sua maglietta versando poi l'acqua direttamente sulla sua schiena ( Liam cerca di non pensare alla pelle calda del suo collo ). Zayn rabbrividisce e si volta a guardarlo.

- Liam.-

Ma Liam è ancora piegato in due dalle risate senza prestargli la minima attenzione.

Il castano alza gli occhi, scontrando lo sguardo con la schiena del moro. La maglia nera che indossa è completamente bagnata ed aderisce perfettamente alla pelle, mettendo in evidenza i muscoli. Liam vorrebbe abbracciarlo in quel preciso istante. E, senza pensarci, è proprio quello che fa.

Zayn gli stà dando ancora le spalle, intento a fare chissà cosa. Il castano fa un passo avanti e prima che possa pentirsene, avvolge le braccia al busto del moro stringendolo a sé. Il gesto potrebbe essere un po' equivoco, ma non gliene importa niente. Zayn tende i muscoli per poi rilassarsi nell'abbraccio. Il cuore di Liam batte furioso contro la schiena del moro. Liam ha quasi paura che Zayn possa sentirlo e possa staccarsi dall'abbraccio. Ma quello, al contrario, porta le mani sulle sue e si stringe nell'abbraccio.

- Mi hai bagnato tutto - esclama Liam per rompere la leggera tensione, appoggiando il mento sulla sua spalla.

Zayn si volta leggermente appoggiando la sua guancia a quella stranamente calda del castano.

-L'hai voluto tu!- ribatte sollevando le sopracciglia - se non mi avessi schizzato a quest'ora saremmo ancora belli e asciutti. Quindi di chi è la colpa, eh? Come si dice..ho ripagato con la stessa moneta!-

-Solo che il mio era un misero centesimo, la tua una bella banconota da 5! - dice.

Zayn scoppia a ridere staccandosi dall'abbraccio. - Sei incredibile!- esala tra le risate.

Liam sorride compiaciuto, poi afferra un contenitore in metallo e un cucchiaio di legno, cominciando a scrostare il cioccolato attaccato.

- Che stai facendo?- si informa il moro.

- Stò pulendo..?- suona più come una domanda.

- Beh, lo stai facendo in maniera sbagliata!- lo rimprovera Zayn sempre con il sorriso sulle labbra. Con una mano prende il contenitore dalle braccia del castano e si incammina verso il frigo.

- Così finirai per buttare tutto questo cioccolato!- esclama dall'altra parte della cucina.

Liam osserva Zayn prendere del latte e versarlo nel contenitore. Il cioccolato viene via come niente fosse.

- Vedi?- dice il moro guardandolo con aria da saputello. Afferra un pentolino e ci versa dentro il contenuto.

Qualche minuto dopo due tazze fumanti di cioccolata sono poggiate al bancone.

Liam ne prende subito un sorso scottandosi. Lui e il moro sono entrambi seduti su uno dei tanti banconi della cucina, uno di fronte l'altro.

- Ahi!-esclama allontanando la tazza dalle labbra.

Zayn in risposta sbuffa.

-Cosa?- chiede Liam.

- E' caldo Liam. -

- Lo so già..-

- E allora perché non soffi sopra prima? - . A Liam sembra quasi di parlare con sua madre.

- L'ho scordato.. mamma!-

- Oh! Così mi offendi!Papà, se proprio devi.-

- Giusto. I tuoi lunghi capelli mi hanno confuso. -

- Ah ah! I miei capelli sono perfetti. -

- Non ho mai detto questo - dice prendendo un altro sorso.

- Quindi anche tu pensi che siano perfetti? -

Liam rotea gli occhi al cielo.

- Perfetti.- dice fissandolo negli occhi per poi sorridere.


*



-Come stà andando al negozio?- si informa sua nonna una mattina. Sono appena le 7 e stanno preparando dei pancake per colazione.

- Bene- risponde versando il contenuto liquido nella padella. Un odore dolce si sparge per la cucina.

- Solo bene?-

Liam la guarda per un secondo negli occhi. Delle rughe le attraversano il volto, addolcendone i tratti.

- Si.- dice poi scrollando le spalle.

- Come si chiama?- chiede improvvisamente quella, dopo qualche istante di silenzio.

Le guance di Liam prendono immediatamente colore quando chiede - Come si chiama, chi?-

- Andy ha detto che hai conosciuto un ragazzo. - dice evasiva.

- Beh, Andy può ritenersi un uomo morto. -

La donna scoppia a ridere. - Come sei esagerato! E poi da quando ti nascondi da me?- chiede con un broncio.

Liam sbuffa. È tutta una tattica quella di sua nonna.

- Zayn!- dice, cercando di afferrare con una paletta il pancake pronto.

- E?-

- E niente.. nonna.- esclama facendola sbuffare.

- Ho capito, ho capito! Non chiedo più.- esclama sua nonna afferrando il piatto pieno di pancake pronti e portandoli nell'altra stanza..ovviamente non prima di avergli dato più di una pacca sul sedere.


-Stasera ti aspetto da me per il "famoso" film!- esclama Zayn improvvisamente durante i loro cinque minuti di pausa. Quel giorno l'orario di chiusura del negozio è anticipato. Liam per poco non sputa il tè che ha in bocca.

-C-cosa?-chiede

-Non dovevamo guardare il nuovo film di Batman?? -

Oh. Il castano annuisce in risposta, troppo preso alla sprovvista per poter parlare.

Il volto del moro si illumina in un sorriso.

-Perfetto. Stasera dopo il turno. Ti accompagno a prendere un cambio e passi la notte da me!- e detto questo gli volta le spalle e come se niente fosse ritorna a lavorare il cioccolato.

A Liam non rimane che prepararsi psicologicamente.


Quando qualche ora più tardi Zayn gli comunica di essere pronto, Liam può dire di non esserlo per niente. Il suo stomaco è attorcigliato mentre il moro con l'espressione più tranquilla del mondo gli rivolge uno dei suoi più bei sorrisi. Le gambe gli tremano quando per sbaglio le loro mani si sfiorano nella via verso "casa" Payne. Il cuore gli esplode nel petto quando Zayn gli posa una mano alla base della schiena.

-Mmh, prego..- dice aprendo la porta e facendo spazio a Zayn che entra in casa. Il moro si guarda intorno e sorride ampiamente ad una foto di un "piccolo" Liam abbracciato ad un'anziana signora dagli occhi uguali ai suoi. La stessa donna che si ritrova davanti qualche istante dopo.

-Buonasera Signora- dice porgendogli la mano. Ma quella in risposta lo tira in un abbraccio.

-Oh!Chiamami Teresa!Tu sei..?- chiede allontanandosi di qualche passo.

-Zayn!-

-Oh..- è l'unica cosa che dice Teresa scoccando uno strano sguardo a Liam che arrossisce prontamente.

-Mm..Vado a prendere il..il..vado- farfuglia il castano recandosi al piano di sopra e lasciando Zayn nelle grinfie di sua nonna. Spera che non dica o faccia qualcosa di imbarazzante. Per questo cerca di fare tutto velocemente.

Una volta in camera afferra uno zaino ai piedi del letto e lo riempie con una vecchia tuta e una maglia bianca, l'intimo, il cambio dei vestiti, e poi il suo spazzolino. Userà il bagnoschiuma di Zayn..almeno avrà per un'intera giornata il suo profumo addosso.

Quando entra in sala da pranzo, Zayn è seduto su di una poltrona, un piattino colmo di biscotti, quelli che ha cucinato lui, , sulle sue gambe e sorride a ciò che sua nonna stà dicendo.

-Possiamo andare!- interviene cercando di non sembrare troppo di fretta.

- Oh! Avanti Liam, non fare l'antipatico. Stavo raccontando a Zayn di quando da piccolo andavi in giro per casa nascondendoti dentro gli armadi per far spaventare le persone!- Liam arrossisce di botto (perché deve essere sempre lui quello in imbarazzo?!), mentre il moro scoppia a ridere. Dopo aver incontrato il suo sguardo, finalmente si alza.

-Mi piacerebbe rimanere ad ascoltare storie imbarazzanti sul piccolo Liam, ma dobbiamo davvero andare- afferma calandosi a dare due baci alla donna.

-Oh, va bene allora!Torna quando vuoi - e per la seconda volta lo stringe in un caldo abbraccio.

Prima di chiudersi la porta alle sue spalle ,Liam rivolge un'occhiataccia a sua nonna che gli scoppia a ridere in faccia.


La camera di Zayn è..grande. Ad occhio e croce è quasi come la sua camera e quella di sua nonna messa insieme. Le pareti sono di un verde acqua. Una di queste è completamente ricoperta di poster e vari disegni.

- L'hai fatto tu?- chiede indicandone uno. È lo schizzo di un vestito da donna lungo. Lo scollo è a cuore, e sul busto sono disegnati diversi particolari.

-Già, una piccola passione!-

-Mi piace. - dice sorridendogli.

Al centro della stanza, accostato al muro c'è un'enorme letto matrimoniale, mentre su entrambi i lati ci sono due comodini. Su uno di questi c'è una foto del moro con un ragazzo dai capelli color miele e degli occhi castani.

- Quello è Sam!- dice il moro intercettando il suo sguardo. - è il mio migliore amico da una vita, ma non lo vedo da circa due anni, da quando si è arruolato. -

Liam sente lo stomaco stringersi al tono malinconico del ragazzo. -Vedrai che starà bene! È una persona coraggiosa!- dice sorridendogli.

- Lo è ! - guarda un ' ultima volta la foto. - Allora!- esclama battendo le mani. - Questo film, lo guardiamo o no??-

-Beh, io aspettavo il via.-

- Bene! Allora io vado di sotto a prendere qualcosa da mangiare. Tu fai ciò che vuoi, puoi anche cambiarti. Di là c'è il bagno!- gli indica una porta all'interno della stanza, dopo di che esce.

Liam può finalmente tornare a respirare tranquillamente. La presenza del moro è ovunque lì..e non solo. Gli stà entrando sotto pelle. Ogni volta che è vicino a lui , Liam non può fare a meno di trattenere il respiro. Il suo odore ormai è diventato così familiare che non farebbe fatica a trovarlo anche in mezzo ad una folla. I suoi occhi sono così caldi ogni volta che si posano su di lui che , ne è quasi sicuro, se fosse possibile andrebbe a fuoco.

Approfitta del fatto che il moro sia al piano di sotto per buttarsi sul letto. È davvero morbido. Il pensiero del moro arrotolato tra le lenzuola gli fa arrossire le guance e battere all'impazzata il cuore. Si porta una mano al petto. Come farà quando dovrà tornare a casa? Deve finire la scuola, gli mancano ancora due anni . Quasi comincia ad odiare questo progetto. Non avrebbe mai incontrato Zayn e ora non si sentirebbe così male al pensiero di non rivederlo. Una parte del suo cervello gli consiglia comunque di non correre. Per Zayn è solo un buon amico.

Qualcosa di ghiacciato si posa sul suo collo facendogli spalancare gli occhi. Zayn è in piedi davanti a lui, un sorriso sghembo sulle labbra, una bottiglietta tra le sue mani.

-Che diav..-

- Pensavo ti fossi addormentato Payne! Potevi mettere il film! -

- S-scusa. - le guance prendono colore.

Zayn lo guarda per qualche istante.

- Certe volte non capisco perché sei sempre così ..teso. Rilassati, non ti mangio. -

Ti mangerei io se potessi.

- Scusami..solo non sono abituato a -a relazionarmi con le persone. Sono fatto così.!-

-Non scusarti per quello che sei. A me piaci così. - dice fissandolo negli occhi.

E Liam, davvero, cosa dovrebbe fare ad una simile affermazione? Certo, piace al moro come persona, ma il suo cuore non ha potuto evitare di cominciare a battere più veloce del normale.

- Anche a me piaci così. - è l'unica cosa che risponde aggiustandosi poi sul letto e aspettando il moro.

Zayn inserisce il dvd nel lettore dell'enorme televisione , poi con un unico balzo, salta sul letto facendo cadere qualche pop-corn dal contenitore. Il suo profumo lo investe prepotentemente e lui, non può fare altro che farsi sommergere da quell'odore dolce misto all'odore del fumo.


Il film è a metà e Liam stà facendo di tutto per trattenersi e non ripetere le battute del film. Non vuole fare brutta figura con il moro.

Entrambi sono appoggiati di schiena alla spalliera del letto, le loro spalle praticamente premute l'una sull'altra. Hanno già finito due ciotole di pop-corn e Liam sente la bocca asciutta. Continua a torturare il labbro inferiore, leccando il residuo di sale, per evitare di disturbare il moro. Stà morendo dalla sete, e ha già svuotato una bottiglietta d'acqua. Potrebbe prendere quella di Zayn, ma non si azzarda a fare una mossa e staccarsi quindi da lui.

Il volto di Zayn è illuminato dalla luce del televisore, mettendo in evidenza ancora di più le sue caratteristiche. Gli occhi sembrano quasi color miele,e le sue ciglia sono davvero lunghe. Lo bacerebbe in quel preciso istante.

È quasi certo che il moro si sia accorto del fatto che lo stà fissando, perché ha preso a mordicchiarsi il labbro inferiore.

Quindi Liam si volta verso il televisore e come niente fosse torna a guardare il film.


Il castano si sveglia con la fastidiosa sensazione di qualcosa a premergli sulla schiena. Con un verso scocciato sbuffa e sposta la bottiglietta della sera prima, poi a tentoni tasta il letto e si copre con il lenzuolo. Stà quasi per riaddormentarsi quando si accorge di sentire un respiro caldo sul volto. Spalanca gli occhi. Il volto di Zayn è a pochi centimetri dal suo e le sue guance sono leggermente arrossate dal sonno, il suo corpo emana un calore incredibile.

Stà ancora dormendo e a Liam sembra quasi un bambino. Resterebbe a guardarlo per sempre.

Con il cuore a mille, alza una mano e con un dito comincia a sfiorare i suoi lineamenti. Parte dal sopracciglio sinistro, scende sulla tempia, la guancia ,fino a sfiorare il mento. Poi fa il percorso inverso, sfiorando le labbra e il ponte del naso.

Ma, ben presto si accorge che due occhi caramello lo stanno fissando. Come scottato Liam ritira la mano.

- S-scus..-

Zayn lo ha afferrato per il collo, e adesso le sue labbra sono sulle sue.

Gli occhi di Liam sono spalancati all'inverosimile, mentre quelli del moro sono chiusi e rilassati. Le sue labbra sono così leggere sulle sue che quasi non si renderebbe conto della loro presenza se non fosse per la mano calda sul suo collo che li tiene premuti uno contro l'altro.

Poi finalmente il suo cervello sembra recepire, e chiudendo gli occhi preme leggermente contro le labbra del moro.

Zayn sorride, forse sollevato, poi si stacca.

Si fissano negli occhi per qualche istante, poi come se si fossero messi d'accordo , le loro labbra si incontrano di nuovo a metà strada. Zayn deposita piccoli baci sulle sue labbra, poi comincia a mordicchiargli il labbro inferiore. Liam può sentire il sapore del sangue sulle sue labbra, ma viene ben presto distratto dalla lingua del moro a leccargli il labbro inferiore. Il castano separa le labbra e finalmente le loro lingue si incontrano.

Stà baciando Zayn.

Zayn lo stà baciando.

Il cuore gli stà esplodendo.

Con una mano afferra i capelli alla base del collo del moro e lo spinge maggiormente contro di sé. Zayn incastra le loro gambe, e lo tira per la maglietta.

Si stacca qualche istante dal bacio per prendere aria e qualche istante dopo è di nuovo sulle sue labbra. Non riesce a fermarsi. Quelle labbra sono così morbide e calde che resterebbe a baciarle per una vita intera.

Con un gesto veloce Zayn si porta sopra il suo corpo e staccandosi dalle sue labbra comincia a baciargli e mordicchiargli la mascella, il mento, il collo. Il suo respiro è accelerato e Liam non è per niente fiero del verso che gli esce dalla bocca quando il moro presta particolare attenzione alla sua voglia sul collo.

Le sue mani sono sui fianchi di Zayn e i suoi pollici descrivono piccoli circoli sulla sua schiena.

Ha bisogno di sentire il calore della sua pelle. Così solleva leggermente l'orlo della maglietta scontrandosi direttamente con quella pelle dorata e calda. Gli accarezza la schiena cercando di imprimersi ogni particolare in testa, poi sfiora la sua pancia. Zayn fa uno strano verso, poi si stacca qualche attimo e velocemente sfila via la propria maglietta e quella di Liam. Il moro ritorna su di lui e dopo averlo fissato per qualche secondo lo bacia un'altra volta. Con un gesto involontario il castano spinge i suoi fianchi contro quelli del moro, cosa che fa gemere entrambi. Il respiro caldo del ragazzo sopra di lui è sul suo petto, e Liam davvero, quasi non riesce a respirare. Le emozioni che stà provando sono troppo forti. Il cuore gli stà scoppiando e come se gli avesse letto nel pensiero Zayn posa un bacio all'altezza del suo cuore.

Adesso che sa qual è la sensazione delle labbra di Zayn su di lui, Liam non crede riuscirà a farne più a meno.

I loro fianchi si scontrano un'altra volta e questa volta entrambi cercano di mantenere quel contatto. Riesce a sentire il respiro pesante di Zayn sul suo stomaco. Un verso sorpreso scappa dalle sue labbra quando il moro lecca la pelle sopra l'orlo dei pantaloni. Le sue dita vanno a sfiorare la cerniera dei pantaloni (la sera prima si erano addormentati vestiti ) e i suoi occhi incontrano quelli di Liam, che adesso brama per il suo tocco. Il castano chiude semplicemente gli occhi, poi i suoi pantaloni sono slacciati dal moro. Lentamente glieli sfila e Liam si sente vulnerabile ad essere praticamente nudo davanti al moro. Ma non ha tempo di pensarci, perché Zayn lo stà baciando da sopra i boxer e i suoi polmoni stanno reclamando improvvisamente aria. Le sue dita sono bollenti sulle sue gambe; Zayn lo stà accarezzando come se fosse fragile, e forse è proprio così che si sente tra le sue mani. Troppo vulnerabile.

Qualche istante dopo la sua erezione è a contatto con l'aria. Liam stringe forte i capelli del moro quando questo passa a baciare l'interno coscia.

Zayn lo stà torturando. E se non si dà una mossa potrebbe venire anche in quel momento. Poi finalmente il moro avvolge una mano sulla sua erezione e comincia a dare delle stoccate non troppo veloci.

Lo stà guardando negli occhi. Si sente morire.

- Sei bellissimo..- esala tra i gemiti.

Zayn sorride, poi gli lascia un bacio sulle labbra. - Dovresti vederti. - dice prima di mordergli affettuosamente una guancia.

Un gemito più forte gli scappa dalle labbra quando il moro passa un dito sulla sua cappella.

- Lo stai facendo apposta non è vero?- esclama il castano.

- A fare cosa?!- chiede con un sorriso furbo che Liam strapperebbe via a morsi.

Ma invece di rispondere , si alza sul busto, scansa la mano del moro e gli fa segno di levarsi i pantaloni. Anche i suoi boxer sono presto sul pavimento accanto ai suoi.

Zayn si sistema su di lui avvolgendo le gambe alla sua schiena. La stessa cosa fa Liam. Poi lo bacia lentamente. Una mano del moro è sul suo petto, contro il battito accelerato del suo cuore.

Vulnerabile.

Con un po' di coraggio, Liam afferra entrambe le erezioni e comincia a massaggiarle lentamente. Zayn geme sulle sue labbra e Liam sorride un po' compiaciuto.

- Liam..-

- Cosa?!- chiede sornione.

Zayn grugnisce e gli morde il labbro inferiore, succhiandolo poi tra le sue labbra. Da quel momento in poi non c'è più tempo per le parole. Liam aumenta il movimento della sua mano abbandonandosi completamente al piacere. La testa di Zayn è sulla sua spalla e lui ne approfitta per mordicchiargli l'orecchio. Con l'altra mano massaggia i testicoli del moro che inspira bruscamente. Una mano del ragazzo stringe il suo fianco improvvisamente e dopo un verso strozzato Zayn viene tra le sue mani, seguito a ruota da lui.

Innamorato.

Il suo petto si alza e si abbassa pesantemente contro quello di Zayn e il suo volto è posizionato nell'incavo del collo del moro. Liam inspira profondamente il suo profumo e lo stringe di più tra le sue braccia.

Zayn lascia una piccola scia di baci sul suo collo , poi facendo pressione con due dita sotto il suo mento fa incontrare le loro labbra in un bacio casto.

- Ciao.- sussurra il moro.

- Ciao. - dice scontrandosi con quegli occhi color caramello.

-Dovremmo alzarci e andare a lavoro. Siamo già in ritardo. - dice Zayn aumentando però la presa sul suo busto.

- Dovremmo parlare invece..-

- Più tardi..- risponde quello lasciandogli un bacio sulla punta del naso e alzandosi dal letto. - Puoi andare a lavarti prima tu. Io vado a preparare la colazione- dice scomparendo dietro la porta.

Liam rimane seduto qualche altro minuto sul letto. Cos'è appena successo?Cos'hanno fatto?Come deve interpretare il comportamento di Zayn?!

L'unica cosa di cui è consapevole in quel momento è il fatto di aver bisogno di una doccia, così dopo aver preso intimo e vestiti si reca nel bagno della stanza. Apre l'acqua della doccia per farla riscaldare e nell'attesa si guarda allo specchio. Il suo volto è completamente stravolto, dell'occhiaie leggere gli contornano gli occhi. Sul suo collo ci sono diversi succhiotti e il suo fianco è un po' arrossato.

Qualche istante dopo entra in doccia e dopo aver afferrato il bagnoschiuma comincia ad insaponarsi cercando di non pensare. Ma nonostante tutto non ci riesce per niente.

Liam si è innamorato. E questa consapevolezza non lo fa stare per niente tranquillo; non sa neanche se sia possibile innamorarsi dopo solo tre settimane di una persona.

E Zayn?L'ha baciato..e non solo. Quindi ..ricambia?

Si passa frustrato una mano sul volto. Devono parlare assolutamente.


Quando scende per fare colazione, già vestito, Zayn è seduto all'isola della cucina mangiando cereali da una tazza.

Sul tavolo ci sono biscotti, cereali, yogurt, latte, té, succo d'arancia..di tutto e di più.

Senza dire una parola , sposta uno sgabello e dopo essersi versato una tazza di cereali e latte comincia a mangiare.

Il silenzio nella stanza è davvero pesante, ma questa volta Liam non fa nulla per interromperlo. Se qualcuno parlerà, sarà Zayn a farlo per primo.

Ma il moro mantiene semplicemente il silenzio. Finisce di fare colazione e sale al piano di sopra per prepararsi.

Cosa dovrebbe fare Liam?Dovrebbe andare via?

La testa gli stà scoppiando e non capisce cosa sia preso al moro. Quasi opta per non andare al bar quel giorno. Alla fine può anche farlo per una volta.

La casa regna nel silenzio, in lontananza solo lo scrosciare dell'acqua.

In tutta tranquillità finisce di mangiare, poi passa a lavare le due tazze nel lavello. Si sente meno di peso in quel modo.

Quando finalmente il moro lo raggiunge lui è già pronto per andare.

-Andiamo?- chiede Zayn.

- Certo..-

Insieme escono da casa Malik cominciando a camminare uno di fianco all'altro. Liam cerca di mantenere le distanze cercando di non farsi notare troppo. Quella situazione lo stà soffocando.

Zayn prende ogni mattina la metropolitana per arrivare a lavoro, quindi si dirigono verso la più vicina. Entrambi sono dietro la linea gialla. Il posto è quasi vuoto nonostante l'orario ma si riempirà sicuramente all'arrivo del tram .

-Tutto bene Liam?- la voce calda di Zayn lo riscuote dai suoi pensieri.

-Mm..s-si..?-

Il moro solleva un sopracciglio poco convinto. -sei sicuro?? Se è per quell..- comincia.

-Stà arrivando il tram - lo interrompe il castano, facendolo sospirare pesantemente.

Una massa di persone esce ,spingendosi, dal tram riempiendo immediatamente quel posto di rumore. È proprio quello che serve a Liam per non pensare.

Come ha fatto ad innamorarsi in sole tre settimane?

Velocemente entra in carrozza prendendo posto su una dei sedili che vengono presto occupati da altra gente. Zayn rimane in piedi vicino la porta. Ogni tanto gli lancia qualche occhiata che Liam evita prontamente.

Il viaggio non dura molto, circa cinque minuti. In quel piccolo lasso di tempo ha potuto evitarlo.. ma ora?

Il moro lo aspetta dietro la linea gialla con un sorriso che non ricambia a pieno.

Stà per scendere quando qualcuno lo spinge da dietro. Liam inciampa in avanti rischiando di finire con la faccia a terra, ma la mano di Zayn lo afferra in tempo per un braccio.

-Oh mamma!Stai bene?- chiede guardandolo negli occhi.

Liam arrossisce di botto, sia per la figuraccia che per la vicinanza del ragazzo davanti a lui. Potrebbe sporgersi e le loro labbra si incontrerebbero. Abbassa lo sguardo su quelle labbra per una frazione di secondo, poi lo fissa di nuovo in quegli occhi caramello.

Poi invece di rispondere, lo bacia.

Il moro fa un verso sorpreso, poi sposta la mano dal suo braccio e con entrambe le mani gli afferra il volto approfondendo immediatamente il bacio.

Diversi sguardi sono puntati su di loro, ma a Liam non può fregarne di meno , non quando la Zayn lo stà baciando in un modo così..così.

Con una mano stringe la maglia del moro, mentre incastra le dita dell'altra nei suoi capelli morbidi.

Zayn passa in rassegna la sua bocca prima di far incontrare di nuovo le loro lingue.

Resterebbe così per sempre, con il profumo del moro ad inondargli i polmoni, la sensazione della sua pelle contro la propria e i loro respiri a mischiarsi.

Ben presto si staccano dal bacio in cerca di ossigeno , poi il moro dopo avergli sorriso incastra le dita con le sue e conduce entrambi all'aria aperta.

La mente del castano è concentrata tutta sulla loro mani, e un sorriso si fa strada sul suo volto. Zayn gli dà una spallata giocosa per attirare la sua attenzione. Non fa in tempo a voltarsi che il moro gli ha lasciato un bacio a stampo.

Il negozio è a due isolati distanza, ma Liam farebbe di tutto per non arrivare a destinazione e lasciare quella mano.

L'idea di tornare a casa non è più così allettante.

-Scusami!-sbotta improvvisamente il moro.

-Per cosa?-

- Beh, per non aver detto niente dopo..dopo questa mattina.- spiega.

-Oh.. Non fa niente. -

- Non prendermi in giro Liam. Tre settimane possono essere poche, ma ho già imparato a capire quando menti. Ti tocchi il sopracciglio!-

-Cosa? Non è vero!- ma la mano è già sul sopracciglio destro e Zayn gli stà ridendo praticamente in faccia.

Un peso lascia improvvisamente le sue spalle alla vista di quel sorriso luminoso. Zayn è così bello da fare male.

- Mi stai prendendo in giro per caso?!-

- No.- e detto questo entra al Bittersweet.



-D-dobbiamo parlare Zayn. - cerca di dire il castano tra i baci che Zayn gli stà lasciando senza sosta, ma non ci stà provando poi così' tanto a fermarlo. Sarebbe da stupidi.

Il suo corpo è schiacciato tra il muro del retro del negozio e il corpo caldo del moro. All'inizio della pausa Zayn gli aveva afferrato il braccio per portarlo lì.

Liam aveva passato quelle quattro ore a pensare alla situazione, alle labbra di Zayn, al fatto che dovessero parlare, alle labbra di Zayn, a quella mattina, alle labbra di Zayn.

Con uno sbuffo tira leggermente i capelli del moro. - Zayn.-

-Ok..ok!- esclama staccandosi. - Cosa vuoi che ti dica? È da quando sei arrivato qui il primo giorno che muoio dalla voglia di baciarti. Così determinato, con le guance sempre arrossate, sempre in imbarazzo. Non sai quante volte ho cercato di trattenermi e non avvicinarmi a te. Ma stamattina ti ho baciato! E tu..tu hai ricambiato! E quello che è successo dopo..- dice abbassando il tono della voce - beh, quello che è successo dopo mi ha sconvolto parecchio, perché..perchè tra una settimana tu vai via e io non pensavo minimamente tu potessi ricambiare. Mi aspettavo un pugno a dir la verità!-

- Non ho mai dato un pugno in vita mia!- è l'unica cosa che dice il castano. Stupido.

- Ne sono sicuro!- sorride Zayn avvicinandosi alle sue labbra.

-Q-quindi cosa facciamo?- chiede con voce insicura .

- Io- un bacio sulla tempia - ti- un altro sulla guancia - bacio - sulle labbra.

E non c'è risposta migliore di quella nonostante il pensiero della partenza è lì, in angolino del suo cervello.

Liam sorride nel bacio mentre con una mano lo attira maggiormente a sé. Ha bisogno di più contatto.

È innamorato, forse per la prima volta e vorrebbe farlo sapere a tutti, se non fosse che ha paura. Questo sentimento lo terrorizza.

Sarà le migliore/peggiore settimana della sua vita.


***

È domenica e Liam dorme accucciato sotto le coperte, o almeno..dormirebbe se non fosse per il telefono che continua a squillare da qualche minuto.

Con un lamento afferra il cellulare da sotto il cuscino e ad occhi chiusi risponde.

-Liam. -

-Harry. Sono le nove di domenica mattina!- sbotta.

- Devo dirti una cosa. -

-Non potevi passare altri tre giorni??-

-No!-

Liam sbuffa, stando ben attento che Harry lo senta.

- Che succede di così importante?!-

-Ho conosciuto un ragazzo..-

-Sono contento per te Hazza. -

-Potresti dimostrare un po' più d'interesse?- chiede scocciato il riccio.

-Ok ok..scusami. Solo Hazza.. è presto, e mi sono appena svegliato!-

-D'accordo..scusami tu!- mormora.

Il suo stomaco si stringe. Non gli piace quando Harry usa quel tono di voce.

-Che succede con questo ragazzo?- chiede cercando di essere convincente.

-Credo di essermi preso una cotta per lui..forse più di una cotta. - dice tutto d'un fiato.

- Davvero? È una cosa bella Harry, finalmente hai conosciuto qualcuno che non sia Niall..-

L'unica cosa chiede riceve Liam è il silenzio.

- Harry che succede?-

-I.io non lo so. Voglio provarci. È riuscito a farmi dimenticare completamente di Niall, è divertente, bellissimo..-

-Chiedigli di uscire!-

-La fai facile!e se dovesse dire di no?-

- Se dovesse dire di no, piangeremo insieme mangiando cibo spazzatura. Ma credo che sarai tu a consolare me. - confessa.

- Che vuoi dire?-

-Mi sono innamorato ,Harry. - dice, la voce già rotta dal pianto imminente.


Liam passa l'ora successiva al telefono con Harry. Quando finalmente chiude la chiamata, gli occhi gli bruciano e le sue guance sono arrossate e bagnate.

Prima di scendere a fare colazione decide quindi di fare una doccia per non far scoprire niente a sua nonna, cosa che non gli riesce totalmente perché appena mette piede in cucina Teresa gli chiede immediatamente cosa sia successo.

- Non è successo niente nonna.- dice lasciandole un bacio. - Nonno??-

- Tuo nonno è di la con Andy!-

-Oh! Vado a salutarlo!- la informa. Prima di uscire dalla cucina afferra qualche biscotto dalla credenza.

- oh!. ecco chi c'è!Sei scomparso amico.- esclama Andy non appena lo vede.

- Scusami! Per farmi perdonare oggi ti porto a pranzo nel ristorante cinese che ho visto vicino a lavoro. Che ne dici?- Andy lo guarda per un momento di troppo negli occhi, facendolo sentire più piccolo, poi annuisce.

- Spero tu abbia il portafogli pieno. - scherza scoppiando in una risata fragorosa.

- Stai attento Lee. Questo ragazzo ha uno stomaco grande come una casa. - dice suo nonno sgranando gli occhi e facendolo ridere.

Il castano passa le restanti con suo nonno, poi verso l'ora di pranzo afferra le chiavi del furgoncino e guida verso il ristorante. Con Andy avevano deciso di vedersi direttamente lì.

Dopo aver controllato il telefono, scende dalla macchina e si dirige all'interno del locale. Andy è già lì ad aspettarlo, mentre flirta apertamente con una delle cameriere. Quando lo vede sorride per poi fargli segno di avvicinarsi.

Qualche minuto dopo stanno aspettando i loro ordini.

- Allora!- esclama improvvisamente Andy - come va con Zayn?-

Il cuore di Liam perde automaticamente più di un battito al nome del moro. I suoi occhi si abbassano sul tavolo e le sue mani passano a giocherellare con l'orlo della tovaglia di plastica.

-Oh.- sussurra Andy. - Non credi che dovresti dirglielo?- chiede poi.

Una parte del castano si sente sollevato perché con Andy non è mai stato necessario parlare. Per lui, Liam è sempre stato un libro aperto. Per chiunque in verità.

Ma l'altra parte vorrebbe versare l'intera bottiglia d'acqua ghiacciata sulla sua testa, per aver portato fuori il discorso.

- Non penso proprio..- sussurra finalmente senza sollevare lo sguardo.

-Hai paura.- gli fa notare il biondo. - cos'hai da perdere? Se dovesse andare male , tra tre giorni ripartirai e continuerai tranquillamente la tua vita a Croix!-

- Non sarebbe poi così tranquilla!Non riesco a non pensare a lui .. Andy.Come farei a Croix a stare senza di lui?? -

- Questo non posso dirtelo, ma posso sempre ricordarti che quando eravamo piccoli eri tu quello che infondeva coraggio a tutti. Qualche anno fa mi hai tirato fuori da un incendio. Ti sei buttato nel fuoco per me senza pensarci due volte. -

Liam rabbrividisce al ricordo. Era appena arrivato a casa quando aveva visto il fumo uscire dalle finestre.

- Quello è diverso. -

- L'hai detto! È diverso! Devi solo parlargli Liam, ci vuole molto meno coraggio. -

-Hai ragione -

-Quindi glielo dirai?-

- S-si. -


Nel pomeriggio, dopo aver passato un po' di tempo con il suo amico, Liam decide di fare un salto al Bittersweet.

È la prima volta da quando è arrivato a Bruges che entra lì solo per puro piacere.

-Hey Lee!- esclama Danielle non appena lo vede. - Non puoi stare lontano da questo posto, eh?!-

Liam sorride, - Direi proprio di no!-

-Allora, che ti porto?-

- Non tentarmi Dani!Ero solo passato a dare un'occhiat..-

- A Zayn!- ammicca quella.

Il castano arrossisce, poi dopo uno sbuffo la liquida con un cenno della mano e si dirige verso la cucina.

La confusione regna sovrana, quindi nessun o si accorge di lui.

I suoi occhi si spostano automaticamente su un angolo della cucina, dove un ragazzo dalla palle ambrata stà lavorando il cioccolato, mordendosi insistentemente il labbro. Un sorriso sorge sulle sue labbra, quando lo vede passare due dita sul ponte del naso. Qualche giorno prima Liam gli aveva fatto notare quei tic, e Zayn era scoppiato a ridere " Mi hai guardato per bene eh! "aveva esclamato. In risposta era arrossito come un pomodoro.

Con un sorriso gli si avvicina, poi passa un dito nella cioccolata e se lo porta alle labbra. Zayn si volta immediatamente, uno sguardo scocciato sul volto, sostituito immediatamente da un sorriso luminoso.

Senza esitare, si avvicina al moro e lo bacia.

Le sue labbra sanno di cioccolato, menta e fumo.

- Lee..- sussurra sulle sue labbra. - Che ci fai qui?- chiede.

Liam scrolla le spalle. - Avevo voglio di vederti- confessa arrossendo.

- Beh, allora hai fatto bene a venire, perché stavo morendo dalla voglia di baciarti.-

-Oh, è per questo che ti mordevi le labbra?- scherza.

- Comincio a preoccuparmi!Da quanto tempo mi spii?- sorride continuando a lavorare.

Liam afferra una spatola, poi comincia ad aiutare il moro.

- Troppo poco tempo..- dice ammiccando.

Zayn scoppia a ridere. - Beh, se vuoi stasera possiamo mangiare qualcosa insieme e indovina?Potrai osservarmi tutto il tempo che vuoi.- propone avvicinandosi e mordicchiandogli il lobo dell'orecchio. Il castano si scosta, come scottato, dando un occhiata in giro. Poi si aggiusta la patta dei pantaloni.

-Non ci credo!- scoppia a ridere il moro. - Ti stai eccitando.- gli sussurra all'orecchio.

- Non è vero- borbotta .

Zayn gli sfiora "casualmente" la patta dei pantaloni, e il respiro di Liam si fa più pesante.

- Hai ragione, non sei eccitato!-esclama scoppiando a ridere.

Liam si scansa, e prima che possa pentirsene abbraccia il moro da dietro, spingendosi il più possibile contro di lui. Zayn geme impercettibilmente quando il fiato di Liam si abbatte sul suo collo.

-Passo a prenderti quando stacchi.- gli sussurra. Poi dopo avergli lasciato un bacio umido sul collo esce dalla cucina.



-Dove stiamo andando?- chiede per l'ennesima volta il moro facendolo sbuffare.

Liam non risponde, nemmeno mentre una mano del moro si appoggia sulla sua coscia cominciando a salire lentamente.

-Leva quella mano di lì se non vuoi morire Zayn!-

Il moro fa un verso scandalizzato, poi si appiattisce contro il sedile, il volto girato verso di lui.

-Sei incorruttibile..- constata facendolo scoppiare a ridere.

- Mi dispiace per te!- ribatte facendogli la linguaccia.

- Credimi, è a me che dispiace!Non sai cosa ti sei perso..- dice facendolo arrossire.

Liam si limita a svoltare l'angolo e cercare un parcheggio per la macchina.

-Siamo arrivati?- chiede speranzoso l'altro.

-Si. Ma non puoi scendere finchè non te lo dico io. Ok?-

Il moro sbuffa, poi annuisce. Osserva il castano scendere dall'auto e avviarsi verso una piccola casa dalla facciata gialla, per poi sparire dietro la porta d'ingresso.

Qualche minuto dopo Liam gli fa cenno di avvicinarsi.

Quando entra in casa, la prima cosa che nota è l'incredibile calore emanato da un camino acceso in un angolo della casa. Un odore familiare gli arriva alle narici e subito si volta per rivolgere un sorriso al castano che è ancora dietro di lui, un sorriso timido sul suo volto, le guance arrossate.

-Non avevo abbast..- le sue parole sono bloccate sul nascere quando le labbra del moro sono sulle sue. Con le braccia circonda il suo collo, attirandolo a sè.

-Grazie - sussurra il moro staccandosi dal bacio. Poi gli afferra la mano e lo conduce verso il caminetto.

Per terra è appoggiata una coperta, sul quale sono posizionati due cartoni di pizza, delle lattine di birra e dei bicchieri. Sul tavolo lì davanti, una scatola di cartone che il moro identifica come quella del Bittersweet.

-Non sarà la cosa più romantica del mondo, ma volevo fare qualcosa..- dice sedendosi per terra.

- E' romantico per me!- esclama Zayn, un rossore leggero sulle sue guance.

- O-ok!- dice Liam.

-Come hai fatto a portare tutto qui?- chiede curioso Zayn.

-Ho chiesto aiuto ad Andy in effetti, questa casa è sua..- confessa.

-Oh. Beh, mangiamo?- esclama il moro afferrando la prima fetta di pizza.


I due passano il resto dell'ora seguente mangiando e bevendo birra. Zayn mette più volte in imbarazzo Liam con dei commenti poco "appropriati" per il momento, facendolo soffocare più volte con la birra, finita poi per essere rovesciata sulla tovaglia quando con uno scatto il moro lo afferra per baciarlo appassionatamente.

Ci sono parole non dette nell'aria, e questo è più che evidente. C'è una certa tensione nell'aria, un filo trasparente che stringe in una morsa il cuore di entrambi.

Il castano si è accorto dello sguardo pensieroso del moro , nonostante quest'ultimo cerchi di nasconderlo nel migliore dei modi. Come è ovvio che il moro si sia accorto dei suoi sguardi tristi.

Il problema è lì, ma loro preferiscono evitarlo, girandoci attorno.

Ma le parole premono per uscire dalle sue labbra.

Per prendere tempo afferra la scatola dal tavolo e la poggia sulla coperta.

-Aprila!Io prendo i piatti.- dice a Zayn.

- E chi ha bisogno dei piatti?-

Liam lo eclissa con un gesto della mano, poi si reca in cucina.

Si appoggia qualche attimo al bancone cercando di calmarsi. Il cuore gli batte a mille e probabilmente se non si dà una calmata sverrà da un momento all'altro. Non sarebbe la prima volta che sviene per l'agitazione.

Si rende conto di essere rimasto fermo per troppo tempo quando vede Zayn spuntare dalla porta, un sorriso luminoso che si affievolisce man mano che si avvicina a lui.

-Che succede?- chiede raggiungendolo e abbracciandolo.

Il suo corpo è caldo contro quello di Liam, che in quel momento non riesce a guardarlo negli occhi.

Il moro comincia a lasciare dei piccoli baci sulla sua tempia. Poi con due dita gli solleva il mento e gliene lascia uno all'angolo della bocca, sul mento.

-Liam. Mi fai preoccupare..- sussurra cercando i suoi occhi, ma quelli sono puntanti verso il basso.

E forse non è il momento adatto, ma - Sono innamorato di te- sbotta tutto d'un colpo.

Le lacrime hanno già cominciato ad accumularsi agli occhi e se non ci fosse Zayn schiacciato al suo corpo probabilmente sarebbe già per terra da quanto gli tremano le gambe.

Il silenzio si fa pesante nei minuti che susseguono la sua confessione ,poi la presa intorno al suo corpo si indebolisce fino a sparire lasciando il freddo al suo posto.

-Lee..- e il suo tono non gli piace. È come quello di una madre che stà per darti una brutta notizia, come quello che si usa con i bambini piccoli, come quello di una persona che stà per ferirti terribilmente.

Quindi non lo lascia finire di parlare e - ti accompagno a casa..- mormora uscendo dalla cucina e ritornando qualche istante dopo con i cartoni , e le lattine vuote.

-Ti aspetto in macchina. - borbotta uscendo definitivamente.

Si sente rotto in mille pezzi. Uno più piccolo dell'altro, impossibile da rimettere insieme.

Il viaggio di ritorno e silenzioso, la musica della radio in sottofondo.

Con la coda dell'occhio riesce a vedere il moro a testa bassa, e quasi si sente in colpa per aver guastato il suo umore, per avergli dato un peso con quelle parole. Perché Liam è fatto così.

Mette gli altri al primo posto.

Sempre.

Quando le luci della casa del moro cominciano a farsi vedere, rallenta fino ad accostare a qualche metro di distanza.

Zayn non ha ancora aperto bocca, quindi Liam si schiarisce la gola prima di parlare.

-Sei arrivato. -borbotta. Ma l'altro non si muove. Poi dopo qualche istante lo vede annuire tra sé e sé, alzare lo sguardo e lasciargli un bacio sulla guancia per poi sparire con un sussurrato - Ciao Liam- .


**

Sua nonna Teresa è tutta lacrime quando due giorni dopo la saluta sulla porta di casa.

Il castano aveva passato gli ultimi due giorni con la sua famiglia e con Andy. Il giorno prima era andato al Bittersweet per salutare Patrick e il resto del personale ( e per vedere Zayn di cui non c'era nessuna traccia!) .

Patrick gli aveva dato l'imbocca al lupo, Danielle lo aveva stretto tra le braccia e gli aveva regalato una piccola torta, che avrebbe dato ad Harry.

Poi aveva preso il cappello regalatogli da Patrick ed era uscito lasciandosi il locale alle spalle.

Ovviamente in quei due giorni non erano mancati i messaggi per Zayn che non avevano però ricevuto risposta. Quindi qualche ora prima gli aveva mandato un messaggio dove gli diceva che era stato bello conoscerlo, e i cui gli chiedeva scusa, nonostante Liam non sapesse in realtà per cui si stesse scusando.

Ci si scusa per provare delle emozioni? Dei sentimenti?

Non gli era mai capitato di farlo.

-Stà attento mi raccomando! E chiama quando arrivi!- piagnucola la donna stringendolo ancora di più.

-Tranquilla nonna. Mi mancherai.- sospira lasciandole qualche bacio sulla guancia.

-Anche tu!-

Suo nonno è più formale, nonostante qualche lacrima scappi anche dai suoi occhi. Ma Liam promette a se stesso che tornerà presto.

-Arriviamo tardi!-urla Andy dall'auto.

Con una mano afferra la valigia, poi dopo un ultimo bacio a sua nonna, sale in macchina.

-Zayn?- è la prima cosa che chiede Andy non appena si sono allontanati un po'.

-Zayn, cosa? Non lo sento da due giorni, e se non vuole salutarmi non lo biasimo. Non dovevo dirgli quello che provo. L'ho spaventato. Sono diventato un peso anche per lui.- comincia .

-Liam, smettila di dire così! Sono due giorni che ripeti la stessa cosa! E poi da quando sei un peso per qualcuno?!Non ti ho mi sentito dire così tante cretinate in tanti anni!- esclama spazientito Andy. - Devi imparare a mettere prima te degli altri.- continua.

-Non so farlo, mi spiace!-

-E non scusarti!- ribatte quello facendolo ridacchiare.

Non deve aspettare molto Liam per l'arrivo del treno. Dieci minuti dopo infatti, dopo aver abbracciato il biondo, il castano è già nello scompartimento.

Di nuovo al punto di partenza.

Durante il viaggio non può fare a meno di pensare a tutto quello che gli è successo durante il mese. A come i suoi sentimenti siano mutati durante quel periodo. Non si pente di niente, se non di aver aperto il suo cuore.

Si stupisce di se stesso. Nonostante la voglia, non ha versato neanche una lacrima.

Lo farà di sicuro tra le braccia di Harry. Non riesce a trattenersi quando quegli occhi verdi lo guardano in un certo modo.

Quando arriva alla stazione di Croix non c'è nessuno ad aspettarlo, quindi prende subito un taxy.

Ha voglia di una doccia bollente, e di dormire per tutto il giorno.



Il suono insistente del campanello lo risveglia improvvisamente.

Sa che si tratta di Harry. Solo lui comincia a suonare alla porta intonando la stessa melodia.

Ha le chiavi dell'appartamento, quindi non capisce per quale motivo debba farlo ogni volta.

Dopo qualche secondo la porta della sua stanza si apre, strappandogli un verso di lamento per l'improvvisa luce.

Non si scomoda nemmeno ad uscire da sotto le coperte. Sente le scarpe del riccio sbattere contro il pavimento, poi le coperte si alzano per un attimo e un corpo caldo è premuto contro il suo.

Si stringe più che può tra le braccia di Harry che come sempre odora di zucchero filato, e non appena sente il naso del suo amico strusciare sul suo collo, il suo corpo è scosso da un tremito, e finalmente comincia a versare tutte le lacrime che ha trattenuto.

Non sa perché con Harry sia sempre così facile lasciarsi andare, forse perché riesce sempre a farti sentire al sicuro. Stà di fatto che rimangono in quella posizione per il resto del pomeriggio, anche quando finalmente Liam si è calmato.

Ad un certo punto Harry lascia il letto, e quando il castano qualche minuto dopo sente la sigla di Batman partire dalla televisione nella camera scoppia a ridere.

-Sappi che è un'eccezione!- esclama il riccio riposizionandosi contro di lui.

Liam non può fare a meno di amarlo di più.

-Com'è andata con quel ragazzo?- chiede ad un certo punto.

-Beh, siamo usciti già una volta. Louis è fantastico.-

-Sono contento per te. Hai sofferto troppo per Niall. E comunque voglio conoscerlo, devo approvarlo.-

Harry scoppia a ridere. - Lo vedrai domani mattina. Viene a prendermi qui. - dice.

-Ah, quindi resti qui stasera?-

-Non si era ancora capito Leyum??-

-Scusa sono un po' tardo..-

-Finalmente l'hai capito!- ribatte il riccio ricevendo una gomitata.

-Ora stà zitto!- conclude Liam.


*


Quando Mike una settimana dopo gli comunica (prima che possano farlo i professori) che due giorni dopo ci sarebbero stati gli esami, Liam non si chiede nemmeno come faccia a saperlo.

-Dovremo preparare un dolce a scelta. Deve essere perfetto! Sai già cosa farai?-

Liam annuisce semplicemente. Ha deciso cosa fare lo stesso giorno in cui è tornato a Croix. Si è allenato quasi ogni giorno, per la felicità del suo amico Irlandese.

-E indovina??Verranno due cuochi per ognuno a giudicare il nostro dolce, insieme alla Swift?-

-Che vuol dire due cuochi per ognuno?!-

-Due cuochi del posto in cui abbiamo fatto pratica, Liam. Potrebbero anche farci dei contratti per l'estate.- dice ovvio.

Il cuore di Liam perde più di un battito. Un contratto per l'estate? Significherebbe tutto per lui. Significherebbe rivedere Zayn.

-Ma non ci sarà confusione?!Tutti quei cuochi..-

-Per questo ci faranno fare la prova nella sala grande. Lì ci entreranno tutti!-

Ora è tutto chiaro.

Non gli resta che aspettare.

*

- Stai tranquillo Leyum! Andrai benissimo!! - è la quarta volta che Harry glielo ripete.

Si trova sul retro del furgoncino di Louis, mentre Harry è al posto del passeggero.

Quella mattina Harry era passato a prenderlo sapendo quanto fosse agitato. Gli aveva messo tra le mani una tazza di tè caldo e poi aveva chiamato Louis per farsi portare a scuola.

-Sai che il giudizio di Niall non conta!- ribatte. Improvvisamente si sente come se non sapesse fare più niente.

-Anche Louis dice che è buona quella torta!-

Liam volta il capo verso il ragazzo dagli occhi azzurri che annuisce prontamente.

-Ce la farai!- urla, nonostante non ce ne sia bisogno.

-Già..già.- borbotta.

Quando Louis parcheggia davanti la scuola l'ansia si fa sentire più che mai.

-Ti aspettiamo dentro!- dice Harry prima di seguirlo all'interno.

È una fortuna che gli esami siano aperti al pubblico. Niall sarebbe arrivato in ritardo, ma almeno ci sarebbe stato.

La sala grande è piena di gente. Tra alunni, amici, genitori, insegnanti e cuochi c'è davvero tanta confusione.

In lontananza intravede Calum, amico di Mike, quindi afferra Harry per un braccio e si dirige verso di lui.

-Hey!- dice facendolo saltare dallo spavento.

-Liam!- esulta quello stringendolo in un abbraccio. -Sei pronto?!-chiede.

Harry fa un verso frustrato.

-Ti prego! Non ricominciare! - dice voltandosi verso Liam.

Calum scoppia a ridere.- Tranquillo! Non sei l'unico ad essere nervoso. Ho fatto una scommessa con Mikey. Se andrà bene dovrà chiedere alla ragazza che le piace di uscire!-

Liam sogghigna. -Sarebbe anche l'ora!- esclama, facendoli annuire.

La Swift attira improvvisamente la loro attenzione battendo le mani, ordinandogli di mettersi apposto.

Harry lo abbraccia velocemente, poi raggiunge Louis alla porta di ingresso.

Con passo lento si dirige verso una delle piccole cucine in seconda fila.

Controlla attentamente che ci sia tutto quello di cui ha bisogno.

Avranno a disposizione tre ore l'uno, come gli ha spiegato l'insegnante qualche giorno prima, ma vuole comunque assicurarsi di partire avvantaggiato.

Gli ingredienti sono in una sacca accanto a lui e per l'ennesima volta ne controlla il contenuto.

Ha abbastanza cioccolato.

Preparerà una torta bavarese ai tre cioccolati. Cioccolato fondente, cioccolato al latte, cioccolato bianco.

-Bene ragazzi!-dice l'insegnante. -Avete tre ore a partire da adesso! Mi raccomando, mettetecela tutta!- dopo di che fa partire un timer e non c'è più tempo per rilassarsi.


La sala è circondata da persone. Dietro alle cucine ci sono gli amici e i parenti degli alunni, mentre di lato sono seduti i diversi cuochi (circa quaranta!). Ma Liam non lancia neanche un'occhiata a quel lato della stanza, o morirebbe nell'ansia.

Con calma afferra una terrina, e dopo aver aperto le uovo e diviso tuorli e albumi, comincia a montare a neve gli albumi. Poi aggiunge i tuorli e il cacao in polvere, e dopo aver mescolato per un po', versa il composto in una teglia e inforna a 190°.

In questo modo otterrà il biscotto da mettere come base.

Poi passa alla parte più impegnativa della torta.

È passata solo mezz'ora ma ci sono così tante cose da fare che Liam è già in confusione.

Passa subito a spezzettare i tre tipi di cioccolato. Li tempererà tutti e tre, come ha imparato a fare al Bittersweet.

Stà prendendo un pentolino dalla parte bassa della cucina quando incontra due occhi color caramello. Il pentolino gli cade dalle mani, mentre il cuore gli sale in gola.

Zayn.

Tra tutte le persone, proprio lui??

Distoglie immediatamente lo sguardo, cercando di rimanere impassibile, nonostante dentro di lui ci sia un tumulto. Sposta un attimo lo sguardo verso l'ingresso dove incontra il sorriso smagliante di Harry e Louis, poi ritorna a lavoro.


Dopo tre ore, la torta è impiattata davanti ai suoi occhi.

Non sono state delle ore semplici, soprattutto quando ha sbagliato la temperatura del cioccolato bianco, dovendolo rifare da capo.

Liam afferra un asciugamano e si asciuga la fronte.

L'occhio gli casca casualmente (o forse no) verso i giudici.

Zayn stà parlando con Patrick, e quasi si sente ancora più in ansia a pensare al momento del giudizio.

Prima che possa distogliere lo sguardo, gli occhi del moro sono nei suoi, e Liam non sa più come respirare.

Gli era mancato quel colore, quel calore.

Si sente andare a fuoco.

Qualcuno gli salta sulla schiena facendolo distrarre. Uno dei ricci di Harry gli finisce nell'occhio, facendoglielo strizzare.

-Sei stato bravissimo!- gli urla nell'orecchio.

-Harry mi hai fatto diventare sordo e cieco in una sola volta!- si lamenta.

-Non fare l'antipatico!Allora, come ti senti?!- chiede con un sorriso.

Liam lo fissa per qualche secondo poi - mi sento morire Harry..-

Il riccio si incupisce immediatamente.

-Perché?Insomma sei stat..-

-E' qui. - lo interrompe. -C'è Zayn!- dice.

Il riccio fa scattare la testa a destra e a sinistra.

-Dove?!-

Ma prima che possa rispondere, tra figure si avvicinano alla sua cucina.

Patrick è il primo a parlare.

-Liam,ragazzo!- dice stringendolo in un abbraccio del tutto inaspettato.

Il castano ricambia l'abbraccio, sorridendo alla Swift che gli lancia uno sguardo orgoglioso.

Una mano gli sfiora il braccio facendolo rabbrividire.

-Ciao Liam - sussurra Zayn. E Liam, davvero, non può fare altro che tirarselo in un'abbraccio.

In un'istante i suo odore gli invade le narici facendogli appesantire il respiro.

-C..ciao - mormora stringendolo maggiormente.

Un colpo di tosse li fa staccare repentinamente. Il riccio solleva le sopracciglia, poi finalmente si presenta.

-Sono Harry!- dice porgendogli la mano. Liam può dire che lo stà studiando.

L'espressione di Zayn si rilassa di poco quando gli porge la mano.

-Zayn, piacere.-

Lo scambio è interrotto dalla sua insegnante che invita gentilmente Harry ad abbandonare la cucina.

-Allora, cosa hai cucinato? - chiede la professoressa.

-Ho preparato una torta bavarese ai tre cioccolati, con un biscotto come base.- risponde.

Patrick e i due afferrano una forchettina l'uno, poi dopo aver tagliato una fetta, assaggiano.

Liam si concentra sulle facce dei tre, ma sono impassibili, e i suoi nervi si fanno sentire di più.

Zayn gli aveva detto che quando Patrick non commentava era soddisfatto...era vero anche in quel momento?!

-Buonissima!- esclama improvvisamente. -Davvero Liam..questo cioccolato è temperato alla perfezione, penso che Zayn possa confermare. - dice rivolgendo uno sguardo al moro che annuisce vigorosamente.

-Sono d'accordo con Patrick! Complimenti Liam- si complimenta la Swift, facendolo arrossire intimidito.

-G..grazie!- borbotta , lanciando uno sguardo a Zayn che stà osservando le sue guance con un sorriso lieve sulle labbra.

Patrick lo saluta, poi si allontana con la sua insegnante.

Zayn invece, non si sposta da dov'è.

-Come stai?- la sua voce gli arriva bassa alle orecchie. Quasi crede di esserselo immaginato. Ma il moro lo stà guardando con aspettativa.

-Me la cavo..- risponde solamente.- Tu come stai Zayn?- chiede quasi troppo dolcemente.

Il moro ride amaramente. - Ho chiesto io a Patrick di poter venire- risponde però evitando la domanda di Liam, che adesso ha una mano sul petto, come a contenere il cuore nel petto.

Vorrebbe rispondere, ma non saprebbe davvero che dire. Perchè glielo stà dicendo?

Liam ha passato quasi due settimane cercando di non pensare a lui; di non pensare al fatto di non aver ricevuto nessuna risposta.

Ed ora? La realtà lo colpisce dritto in faccia con tutta la sua brutalità.

-Mi dispiace di non averti salutato - continua - mi dispiace anche di non averti dato una risposta, nonostante tu non me ne abbia dato neanche l'occasione quella sera..-

La rabbia si fa strada dentro di Liam. Per la prima volta è davvero arrabbiato con qualcuno.

-Come puoi dire che non te ne ho dato l'occasione?!Dopo che te l'ho detto hai fatto una specie di voto del silenzio. Mi hai salutato con un semplice "ciao Liam" - urla, forse un po' troppo, mimando le virgolette.

Harry lo guarda in lontananza, preoccupato.

-Hai ragione..scusami.- dice abbassando la testa.

Il castano prende un profondo respiro. Vorrebbe abbracciarlo, ma è troppo arrabbiato, e il torto è tutto del moro.

-Non pretendevo che ricambiassi, ma che dicessi almeno qualcosa. Mi sono sentito terribilmente stupido quando non mi hai neanche guardato in faccia. Ti ho cercato per due giorni, ma tu non ti sei degnato di rispondere a ness..-

-Ho sbagliato!- sbotta il moro. - Cosa posso farci?!Mi sono sentito sopraffatto. Era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere! Era la prima volta che..che mi innamoravo di qualcuno! Perchè sono innamorato di te, ma allo stesso tempo ti odio. Perché hai dovuto per forza confessare i tuoi sentimenti, e io ho cercato di scappare, lo ammetto, perché non avrei sopportato vederti partire. Non avrei accettato il fatto di amare qualcuno e non poterlo vedere..-

Liam vorrebbe piangere. Per la rabbia, la frustrazione, la felicità. Ed è proprio quello che fa. Una lacrima scappa ai suoi occhi, e ben presto le sue guance sono umide. Intorno a lui , alcuni studenti lo fissano sconvolti (questa è la peggiore figura che abbia mai fatto, ma ci penserà dopo), Zayn compreso.

-Non piangere!- esclama avvicinandosi a lui.

-Non posso farci niente! O piango o svengo..- dice ridendo e piangendo contemporaneamente. Non capisce nemmeno lui ciò che stà provando.

Zayn scoppia a ridere, e quel suono è melodia per le sue orecchie.

-Andiamo- lo esorta il moro tirandolo per la manica.

Liam si fa condurre verso il bagno dove Zayn bagna un fazzoletto e comincia a passarlo sul suo volto delicatamente.

-Sembri un bambino.- mormora.

- E tu una mamma - borbotta il castano.

-Ho tagliato i capelli! Non puoi dirlo. Sono un papà figo.- ribatte quello avvicinandosi leggermente.

-Mio?- chiede Liam attirandolo a sé.

-Tuo. - afferma sulle sue labbra.

Quelle labbra gli sono mancate anche troppo.

-Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo.- gli sussurra Liam all'orecchio facendolo arrossire. Può sentire il battito accelerato del cuore di Zayn sotto il palmo della sua mano. Sorride compiaciuto.

- Non vedo l'ora che arrivi l'estate. - dice il moro improvvisamente, dopo avergli torturato per bene il labbro inferiore.

-Patrick ti farà un contratto. - confessa con un sorriso radiante.

-Cosa?!-

-Passeremo l'estate insieme. Faremo l'amore ovunque - Liam arrossisce vergognosamente - mi sveglierò al tuo fianco. E quando ricomincerai la scuola verrò a trovarti ogni fine settimana, ogni tanto verri anche tu ovviamente,eh!Ma voglio provarci Liam.Voglio provare a stare insieme a te. Perchè ti amo.-

E l'unica cosa che può fare Liam è continuare a baciarlo, perché gli è mancato e perché sì, anche lui vuole provarci.

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