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Maya è appena entrata nella nostra Sala Comune, sventolando vittoriosa una copia di giornale.
Un coro di sospiri segue il suo ingresso trionfale, evidentemente non sono l'unico stanco di sentirla elogiare di continuo quel suo dannato giornale. Ogni giorno è convinta di aver trovato lo scoop dell'anno e puntualmente spunta qualcuno a ricordarle che era già risaputo.
Comunque questa volta Maya sembra più eccitata del solito, le treccine bionde le rimbalzano sulla schiena mentre saltella allegra verso di noi.
Ci guarda tutti, gli occhi azzurri carichi di emozione, e si schiarisce la gola.
<<Ci sono riuscita>>annuncia. <<La Voce di Hogwarts diventerá il quotidiano più famoso al mondo. Guardate qui.>>
Dispiega il foglio sul tavolo e aspetta trepidante che qualcuno si avvicini.
Un paio di teste si sporgono, probabilmente per non darle dispiacere. L'unica ad avvicinarsi davvero è Pandora ma mia sorella non sembra farci caso.
Ci indica un riquadro nero sul foglio, seguito da una fitta didascalia.
Il titolo a caratteri cubitali recita : LA CONFESSIONE DI POTTER.
Pandora lo legge ad alta voce, spingendo qualche altra ragazza ad avvicinarsi. Non capisco cosa diamine ci trovino in Potter.
Maya estrae la bacchetta, compiaciuta, e la punta contro il riquadro scuro. <<Ci ho lavorato per giorni ed è ancora da sistemare>>precisa. Mormora una formula e picchietta la bacchetta sul foglio.
Immediatamente appare un corridoio e poi, pian piano, si delineano due figure inconfondibili : Potter e Black.
E poi, facendomi quasi balzare sulla sedia per lo spavento, la voce di Potter risuona nella Torre.
<<So...Inna-m-morato... di...Evans.>>
È a scatti, non esattamente chiaro, ma decisamente non fraintendibile.
<<Che grande scoperta>>commenta Travis, alzando gli occhi al cielo. <<È chiaro come il sole tipo dal primo anno, Carroll.>>
<<No, non avete capito.>> Maya si aggiusta la cravatta, come fa sempre quando è agitata. <<Lo ha detto davvero. Ci ho messo giorni, ma sono riuscita a far ripetere alla foto ciò che avevo registrato con la mia bacchetta.>>
<<Quindi Potter ha sul serio ammesso ad alta voce, in mezzo a un corridoio, di essere innamorato di Lily Evans?>>
Silena ha la fronte aggrottata, non sono certo se sia per scetticismo o gelosia.
<<Esattamente>>il sorriso di Maya sembra quasi divorarle il viso tanto è largo. <<L'ho sentito con le mie orecchie.>>
<<E come farai a dimostrarlo?>> È ancora Travis a parlare, con le braccia incrociate strette al petto.
<<Semplice, replicando l'incantesimo che ho usato davanti a tutti.>>
Pandora si sta mordendo un labbro, guardando perplessa mia sorella. Le posa una mano sulla spalla e la guarda preoccupata.
<<Non pensi che sia un po' indelicato? Voglio dire, probabilmente dovrebbe dirglielo lui, non credi?>>
Maya si incupisce, gli occhi cristallini improvvisamente scuri.
<<Pandora>>inizia con lentezza, umettandosi le labbra con la lingua come se stesse cercando le parole giuste. <<Devo forse ricordarti cosa ha fatto Potter a me?>>
Lei scuote la testa, mordicchiandosi ancora il labbro inferiore. <<No, Mimì, ma in fondo era solo un ragazzino. E poi, praticamente tutta Hogwarts ha avuto una cotta per Sirius.>>
<<Beh, non mi importa>>decreta Maya, sollevando il mento e scostandosi dalla sua amica. <<Questa volta non fallirò.>>
Si allontana in fretta con il foglio in mano e si dirige verso le scale che portano al suo dormitorio.
Chissá se smetterá mai di portare rancore a Potter.
~
Stavo tornando a Hogwarts, finalmente. I miei avevano permesso a mio fratello di rimanere a scuola per le vacanze di Natale ma lo avevano vietato a me perché -è solo il tuo secondo anno, Maya, ne avrai di tempo, quest'anno stai un po' con noi-.
Sbuffai, creando una macchiolina sul vetro appannato della nostra auto babbana. Mia madre si voltò verso di me, squadrandomi preoccupata.
<<Va tutto bene?>>
Annuii. <<È solo che non vedo l'ora di arrivare.>>
<<Manca poco, ormai>>tentò di rassicurarmi mio padre, al volante, voltandosi a sua volta.
<<Phil, per Merlino, guarda la str...>>
L'ammonimento di mia madre fu stroncato dalla brusca frenata che papá era appena stato costretto a fare per evitare di investire due ragazzi che avanzavano trascinando pigramente i loro bauli. Dall'altra parte della strada, King's Cross brulicava di persone con le loro valigie.
Il mio sguardo però era ancorato sui due ragazzi. Identico sorriso sardonico, identica camminata svogliata, più accentuata per quello sulla sinistra. Potter fu il primo a individuarmi seduta sul sedile posteriore, si scompigliò i capelli con la mano e fece un cenno col mento, completamente non curante dell'essere al centro di una strada trafficata.
A quel punto si girò anche Black, scostandosi una ciocca di capelli ondulati dagli occhi grigi.
<<Li conosci, Mimí?>>
<<Sono Grifondoro>>risposi, accompagnata dal suono di clacson che già aveva iniziato a propagarsi dietro di noi.
<<Hey ragazzi>>mio padre abbassò il finestrino, sporgendo la testa fuori in direzione dei due. <<Vi va un passaggio verso la stazione?>>
<<Caro, è dall'altra parte della strada>>gli fece notare mia madre, ma lui fu irremovibile.
I due salirono a bordo all'istante, incastrandosi tra il sedile e i loro bauli e schiacciando la sottoscritta contro il sedile posteriore.
<<Sirius>>si presentò Black, stringendo la mano prima a mio padre (che intanto stava cercando di ripartire) e poi a mia madre. Lo stesso fece Potter.
<<Carrol>>fece poi quest'ultimo, voltandosi verso di me. <<Il drago ti ha mangiato la lingua?>>
<<Beh, di solito non mi capita spesso di ritrovarmi in macchina con te e Black>>gli feci notare con un sussurro stizzito, come se la situazione non fosse già abbastanza strana e dovessi anche precisarlo.
Potter fece uno strano sorriso, immediatamente ricambiato dal suo compare. Mi girai verso di lui, che si stava aggiustando la giacca di pelle nera. Gli si erano allungati i capelli durante le vacanze e ora ricadevano in onde morbide sulle spalle. Aveva una mano a sorregergli il mento leggermente appuntito e i piedi, calzati da stivaletti da motociclista, piantati sul suo baule. Aveva un'aria pericolosa e affascinante e mi costrinsi a girarmi di nuovo verso Potter per evitare di rimanere sfacciatamente a fissarlo.
<<Arrivati!>> Annunciò mio padre, accostando con l'auto e cercando nel frattempo di sporgersi verso di me per lasciarmi un bacio sulla guancia.
<<Grazie mille>>intonarono in coro Sirius e James, con un'educazione che non sembrava proprio appartenergli. Recuperarono i loro bauli e corsero verso il binario, probabilmente per andare incontro ai loro amici.
Mi apprestai a scendere anche io ma mia madre mi prese per un braccio.
<<Quei due sembrano pericolosi insieme>>mi disse, guardandomi negli occhi per essere sicura che la stessi ascoltando. <<E quel ragazzo, Sirius...È un Black, non è vero?>>
Feci un cenno d'assenso, senza capire dove volesse andare a parare.
<<I Black portano solo guai, stanne alla larga.>>
---
Non importa cosa dice Dora. Non mi importa nulla, solo farla pagare a James Potter. Una pila de La Voce di Hogwarts è in precario equilibrio proprio accanto a me e non potrei esserne più compiaciuta.
Mia madre non si era sbagliata, per quanto riguarda i Black. Ma aveva decisamente sottovalutato i Potter.
Quell' umiliazione mi brucia ancora, sento ancora le risate, le prese in giro che ero costretta a udire ogni giorno in corridoio.
Sta volta, Potter, sarai tu quello messo a nudo.
<<Mimí>>la voce di Pandora è soave, quasi musicale. <<Ne sei proprio sicura?>>
<<Ormai ho deciso>>decreto, afferrando i giornali. <<Devo distribuirne il più possibile entro oggi.>>
Senza aggiungere altro, la supero e scendo giù per le scale.
<<Chi mi aiuta a distribuirli?>>
Damien alza una mano. E bravo il mio fratellino, evidentemente il suo astio nei confronti di Potter non si è ancora affievolito. A quanto pare portare rancore è una caratteristica di famiglia. O forse è solo Potter che è cretino.
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