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Sono passate ben due settimane da quando la McGranitt ci ha messo in punizione. Due settimane in cui non sono assolutamente riuscito a trovare un Cercatore per la mia squadra. O meglio, per la squadra di Alexa. La mia amata spilla brilla ora sul petto della Cacciatrice, inesorabilmente lontana da me.
Mi accomodo sulle gradinate mentre Alexa e gli altri prendono posto in campo. Il cielo é nuvoloso e il vento freddo mi pizzica le guance. In questo momento, non c'é niente che vorrei più che volare. La squadra é già in sella alle loro scope. Logan mi lancia un'occhiata, forse dispiaciuta, prima di spingere a terra e librarsi in aria.
<<Capitano>>mi chiama Alexa, venendomi incontro.
Mi lascio andare a un sospiro affranto. <<Sei tu il capitano adesso>>le ricordo.
<<Sciocchezze, riavrai questa spilla in men che non si dica>>mi rassicura lei. <<Ma qualora non dovesse essere così...uhm...>>
So cosa vuole chiedermi. Sospiro nuovamente e mi scompiglio i capelli, pensieroso.
<<Entro domani troverò un Cercatore>>prometto, senza avere la più pallida idea di come fare. La verità é che io non voglio dover trovare un nuovo Cercatore. Non ne ho nessuna voglia.
Vorrei solo poter riavere la mia scopa e giocare con gli altri.
Lo hai fatto per Sirius, cerco di ricordare a me stesso, mentre Alexa raggiunge i compagni.
Per Sirius, mi ripeto, mentre li guardo iniziare a passarsi la palla.

~
Remus chiude sempre le tende del suo baldacchino quando si sta cambiando. Credo lo faccia perché non vuole sguardi indiscreti sulle sue cicatrici.

<<Ei!>>lo chiamo, infilando solo la testa tra le tende, perché la discrezione non è decisamente il mio forte. Lui sussulta e si affretta a infilare il maglione.

<<Pad!>>sibila, stizzito. Poi però apre le tende e  mi fa cenno di sedermi sul letto accanto a lui. <<Che c'è?>>

Osservo le cicatrici pallide sul suo volto. Danno un aspetto più minaccioso ai suoi occhi. <<Dove se ne va Peter quando sgattaiola via?>>

Moony increspa le labbra in una sorta di sorriso trattenuto a stento, e in verità non c'è assolutamente nulla di minaccioso sul suo viso. Anzi, sembra più giovane della sua età, e allo stesso tempo ha lo sguardo di chi è cresciuto troppo in fretta.

<<Perchè pensi che lo sappia?>>

Gli assesto una gomitata e lui si massaggia drammaticamente il braccio. Sollevo le sopracciglia, in attesa. Lui emette un suono a metà tra uno sbuffo e un sospiro. <<Ho promesso>>mormora in tono lamentoso, ma so già che significa che me lo dirà. Resto in silenzio, perché se dicessi la cosa sbagliata potrebbe cambiare idea e non dirmi un bel niente. Mi accorgo che le nostre mani, posate sul piumone scarlatto, si toccano appena. Moony è straordinariamente caldo.

<<Ha una ragazza>>sospira, mentre anche il suo sguardo vaga verso le nostre dita che si sfiorano. Sposto rapidamente l'attenzione verso il suo viso, schiarendomi la gola. Peter ha una ragazza. Forse dovrei chiedere altro. Dovrei sussultare di sorpresa, portarmi una mano al cuore e fingermi oltraggiato dal fatto che non ce lo abbia detto. Forse dovrei alzarmi e correre lontano da qui. Invece me ne sto fermo, in silenzio, a fissare il punto in cui una cicatrice biancastra sparisce contro un sopracciglio chiaro.

<<Pad...>>sussurra, e questa volta il suo tono è più dolce, quasi supplichevole.

Ripenso alle parole di Regulus. Tu e Lupin state insieme? E' solo quello che dicono tutti. Chissà se li ha sentiti anche lui. La vergogna dei Black e il lupo mannaro, sicuramente una lauta occasione per le battutine dei Serpeverde. 

Una delle cicatrici di Remus sfiora un angolo delle sue labbra. La mia mano si muove prima che possa controllarla, e vedo il mio pollice seguire il solco lungo la sua pelle candida, fino all'avvallamento rosato delle sue labbra. Lui resta immobile. Mi chiedo cosa succederebbe se lo baciassi ora. La stella maledetta di una casa Purosangue e il bambin trasformato in bestia. L'ho già fatto, l'ho già baciato. Siamo soli, lui è così vicino, e la mia mano è ancora sul suo viso.

<<Pad...>>questa volta il suo sussurro è simile a una preghiera. L'erede disgraziato e il ragazzo dallo sguardo antico. Sento il suo respiro sulle mie labbra mentre mi faccio più vicino. Un buco nero su un arazzo e un uomo costretto a temere la luna. Le sue labbra sono morbide quando le sfioro con le mie.

<<Ragazzi!>>

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James ha spalancato la porta con il suo solito impeto, e Sirius si è ritratto così di scatto da perdere l'equilibrio e schiantarsi a terra. Fortunatamente, James è troppo occupato a ridere a crepapelle per chiedersi cosa lo abbia fatto reagire in questo modo.

Forse è meglio così, penso, mentre James si tuffa sul letto di Sirius e quest'ultimo torna a sedersi accanto a me. Un lupo mannaro e un traditore del proprio sangue. Forse è meglio così.

Eppure, non riesco a smettere di pensare alla pellicina al centro delle sue labbra, a come ha solleticato le mie. La mia pelle sembra bruciare dove lui ci ha posato la mano. Sospiro appena, impercettibilmente. Lui ora sta parlando con James, come se nulla fosse successo. In effetti, non è successo nulla, e forse, mi ripeto, è meglio così.

<<Moony, tu cosa ne pensi?>>la domanda di James mi fa riscuotere, ma non ho assolutamente idea di  che cosa stia parlando. Mi stringo nelle spalle e sposto il mio sguardo verso Sirius, che mi rivolge un'occhiata indecifrabile. Anche lui starà pensando che è stato meglio così.

<<Delgado come Cercatore>>prosegue James, apparentemente ignaro del nostro scambio di sguardi. Probabilmente, rammento a me stesso, perché è uno scambio privo di significato.

<<Che ne pensi?>>

Cerco di frugare nella mia memoria, tentando a fatica di scacciare l'immagine degli occhi grigi di Sirius incredibilmente vicini. Faccio una veloce rassegna dei Grifondoro, provando a rammentare i loro nomi.

<<Antonio Delgado>>mi viene in aiuto Prongs, impaziente. <<Che ne pensi?>>

Se non erro, è il ragazzo magrolino dalla pelle bruna del terzo anno. Un vero disastro con la magia, tanto che ho sentito vociferare che sia un Magonò. Evidentemente, sopperisce ai suoi scarsi risultati accademici con eccellenti prestazioni nel Quidditch, se James lo sta considerando come suo sostituto.

<<Nessuno giocherà bene come te.>>

James sbuffa sonoramente, ma so che sta sorridendo.

<<Tanto era questo che volevi sentirti dire.>>

Lui mi tira un cuscino, ma non ribatte.

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Delgado ha accettato. Non che la cosa mi sorprenda, stare in sella a una scopa sembra essere l'unica cosa che gli riesce bene. E' dal primo anno che non vedo una partita dagli spalti, forse apprezzerò il cambio di prospettiva. So benissimo anche io che non è così, ma magari ripetendolo abbastanza spesso riuscirò a crederci. Dovrei essere a lezione in questo momento, ma mancano pochi giorni alla prossima luna piena e voglio assicurarmi che Remus trovi la sua scorta di cioccolata ben fornita. Era strano ieri sera, quando l'ho trovato con Sirius, ma sono sicuro che della cioccolata gli farà bene. Manca un'ultima svolta prima delle cucine, prenderò il cioccolato e poi tornerò in dormitorio. Se qualcuno dovesse cercarmi, ho chiesto a Padfoot di dire che non sto bene. Non possono mettermi in punizione di nuovo, no?

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Potter non è in classe. Lo noto immediatamente, perchè Potter è una presenza ingombrante, in tutti i sensi: se ne sta stravaccato sulla sua sedia, con le gambe larghe e le braccia intorno alle spalle dei suoi amici, parla a voce talmente alta da essere sentito in tutta l'aula, e la sua risata riecheggia nei corridoio del castello. I malandrini sono decisamente più silenziosi quando non c'è lui nei paraggi. Faccio un cenno di saluto a Remus e prendo posto accanto a Mary, lontana dal gruppo. Remus non è affatto una presenza fastidiosa, ma ho imparato tempo fa che è impossibile seguire una lezione con accanto Sirius Black.

<<Signorina Evans>>la McGranitt è entrata mentre stavo prendendo appunti. Ha sollevato una mano in segno di scuse verso il professore e si è avvicinata a me. <<Signorina Evans...Lily>>ripete, ferma davanti al mio banco. Mi volto a guardare Mary, ma lei sembra confusa quanto me. Sento dei bisbigli alzarsi dal fondo dell'aula, una voce che è probabilmente quella di Black, un'altra che somiglia a quella di Alice.

<<Deve venire con me.>>

 La McGranitt ha uno sguardo indecifrabile mentre mi fa cenno di seguirla.

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