Capitolo 26.

La mia idea non è difficile.

Uscirò con Gabriele, vedrò come andrà, proverò a risvegliare le emozioni che sono congelate nel mio cuore e poi deciderò cosa fare.

Lo so che non accadrà nulla con lui, perchè non è, e non sarà mai, come Riccardo, però tentar non  nuoce.

A Riccardo farò credere che sarà un'uscita di quelle romantiche, quelle per conoscersi meglio, invece non sarà così.

Se la prima uscita non susciterà emozioni dentro di me dirò a Gabriele di continuare a vederci, ma per iniziare ad avere un rapporto di amicizia, non di più.

Voglio vedere quanto porterà avanti anche lui la storia della ragazza immaginaria.

Gabriele questa mattina mi ha chiesto di vederci, nel pomeriggio.

Gli ho spiegato tutta la situazione, il fatto che non sono a Bergamo in questo momento e che non posso tornarci, tralasciando la storia dei miei fratelli, sanno che siamo in viaggio, quindi se dovessero vedermi sarebbe la fine per tutti.

Mi ha proposto di andare ad un bar qui vicino per prendere qualcosa di fresco.

Manca pochissimo e sono ancora in pigiama.

Ci siamo svegliati molto tardi, ieri oltre al fatto che siamo tornati tardi dalla discoteca, sono stata con Riccardo a parlare fino alle sei del mattino, e alla fine sono crollata tra le sue braccia, risvegliandoci nella stessa posizione a ora di pranzo.

Indosso un jeans stretto strappato sul ginocchio e un top rosso aderente senza spalline.

Come scarpe decido di indossare uno dei miei ultimi acquisti: scarpe basse, come le converse, bianche di pizzo.

Sono perfette per qualsiasi cosa, posso abbinarle perfettamente.

Intreccio lateralmente i capelli, perchè davvero oggi il caldo è assurdo, metto un po'di matita nera, mascara e rossetto rosa chiaro perchè non voglio esagerare troppo, non voglio colpirlo più del dovuto, anzi, vorrei farlo smettere di essere interessato a me.

Afferro la borsa ed esco di casa salutando tutti con un cenno di mano; tutti tranne Riccardo, mi avvicino a lui lasciandogli un bacio sulla guancia, e ovviamente macchiandolo con il rossetto, ma credo che questo sia l'ultimo dei suoi problemi.

Da che era teso adesso sembra decisamente più rilassato.

Vado al bar dell'appuntamento, che dista circa un paio di isolati da qui. 

Eccolo lì, appoggiato alla sua possente moto nera.

Dovevo immaginare fosse un tipo che avesse la moto.

Indossa occhiali da sole, una maglietta bianca aderente e dei jeans strappati a vita bassa.

Anche lui in fatto di bellezza non scherza.

"Ciao" dico sorridente anche se vorrei tornare solamente a casa in questo momento.

"Ciao bambina" mi chiama così, non so perchè, ma non è male come soprannome.

Mi afferra la mano ed entriamo. 

Ordina due granite al limone, per poi sistemarci al primo tavolo libero infondo alla sala dove nessuno può disturbarci.

"Allora...come mai vivi a casa di quei ragazzi?" La sua domanda è più che comprensibile, chiunque l'avrebbe fatta sapendo che vivo con loro due, poi conoscendo Riccardo lo vedono come una minaccia.

E fanno bene.

"Te l'ho detto, perchè io e mia sorella avevamo bisogno di allontanarci un pochino da casa, volevamo passare giornate diverse" Se dicevo che loro due ci avevano chiesto di andare a vivere lì per un po' mi avrebbe mollata, e non poteva perchè avrebbe mandato all'aria i miei piani perfettamente organizzati nei minimi dettagli.

Mi inizia a parlare di lui, è molto dolce sotto quell'aspetto da duro che mostra alla gente.

Ha una sorellina e vive con i suoi genitori, sta continuando gli studi all'università di Milano, quindi non molto lontano da qui, a quanto mi ha spiegato credo stia studiando ingegneria.

Ha già in mente un futuro. Non ha una ragazza da anni, non ha mai provato interesse per nessuno fino ad ora.

Sono nei guai me lo sento, devo cercare di mettere le cose in chiaro il prima possibile oppure non ne uscirò più, e con Riccardo potrebbe andare tutto a rotoli.

Finita la granita mi porge un casco e salgo sulla moto, attaccandomi a lui per paura di cadere. Andiamo in un parchetto con delle panchine, ci sediamo e lui non smette di guardarmi.

Posso dire di aver capito che tipo sia. Mi piace, ma non in quel senso. Gli ho raccontato la mia storia ed è sembrato toccato e stupito dalla leggerezza con cui ho rivelato la tragedia della mia famiglia.

Lentamente si avvicina a me, alternando lo sguardo tra le mie labbra e i miei occhi.

Lo blocco.

"Non posso..." abbasso lo sguardo sentendomi malissimo, mi dispiace di averlo trattato in questo modo.

"C'è qualcuno nei tuoi  pensieri non è così?" 

Annuisco, ormai la cosa è più che ovvia.

"Dovevo immaginarlo già l'altra sera da  come vi guardavate, però ci ho provato comunque."

"Mi dispiace, non volevo...davvero... anche io ci ho provato ma adesso non riesco ad andare oltre. Voglio essere tua amica...per te va bene?"

Faccio uno sforzo grandissimo per riuscire a guardarlo negli occhi e quando ci riesco lo vedo annuire sorridente.

"Certo che voglio. Questa cotta mi passerà, però sento che puoi essere una buona amica."

"Ma Riccardo non deve sapere nulla di questa storia"

Ormai che le cose si sono messe in ordine gli ho detto tutta la storia della ragazza che si era inventato Riki, e si è messo a ridere.

"Sarà il nostro piccolo segreto" mi abbraccia per poi riaccompagnarmi a casa.

Sono decisamente più serena di prima.

Allora??? Con Gabriele non è successo nulla 🎉🎉🎉
Vi piace ? Ahahahahah
Comunque vi ricordo la diretta instagram di oggi pomeriggio, tenetevi pronte dalle 16:45 in poi...
Il mio nickname è sempre "_infinity_1999" e trovate il link del profilo anche nella mia bio qui su wattpad ❤
A domani con un nuovo capitolo 😍😍😍😍

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