Midori Parini
Nome
Green
Osservando una foglia cadere da una quercia, la ragazza riduce gli occhi a due piccole fessure. Le vene sottili sono incastonate in quella piccola forma sottile, simile ad un foglio di carta ma completamente diversa dal colore. Ad un tratto la giovane rammenta un episodio, una crepa proveniente dai suoi ricordi e dalla sua infanzia. Ricorda di essere una neonata, tra le braccia della madre, che la osserva con i suoi occhi a mandorla, scuri come il fondo di un lago. Suo padre la scruta con le braccia conserte, con un sorrisetto fiero. Davanti alla lei in fasce, è visibile una scritta minuziosa e particolare. Quella fila di caratteri viene coperta da una strana figura in camice bianco, sorridente come i genitori. "Complimenti, signor Parini Ha scelto un nome eccellente!" Fa la figura, orgogliosa di chissà cosa.
"Be', grazie!" Bisbiglia il signor Parini, eccitato per la nascita della bambina, più che per il complimento. "La sua pargola ha occhi splendidi, verdi come i suoi!" Aggiunge l'individuo incamiciato. Nel presente, la giovane sussulta. Ora sa perché è stata chiamata Midori. Midori è stato ripreso dal kanji 緑, che significa "verde". Ella prende la foglia, ormai abbandonata sul suolo cosparso di rametti rotti e la osserva. Quella foglia ha lo stesso verde intenso dei suoi occhi.
Cognome
Like a poet
"Ma davvero ho il cognome di un pezzo grosso della poesia?!". Aveva chiesto qualche anno fa Midori. All'epoca era stata ospitata da Asako per un progetto scolastico. Sebbene non avesse voluto stare con quella figura smilza e desolata, dal volto pallido cerchiato da occhiali di ferro, proprietaria di una voce irritante e di un cervello più grande del suo, la ragazza non aveva obiettato. Se era stata messa in coppia con la "lecca-piedi", come poteva protestare? Neanche Asako aveva voglia di lavorare con Midori, ma se avesse rifiutato, non sarebbe più stata la cocca dei professori ed era un guaio. Non avrebbe più avuto nessun privilegio, non avrebbe più avuto il diritto di rispondere per prima alle domande e non sarebbe stata messa al primo banco. Perciò ella, a malincuore, aveva invitato la ragazza nella sua casa. "Esatto. Hai il cognome del poeta italiano Giuseppe Parini." Aveva sospirato la secchia, apputando qualcosa sul suo quaderno. "E come fai a saperlo??" Aveva chiesto Midori, spalancando gli occhi da gatta. "Se tu stessi attenta alle lezioni di lingua italiana, forse non me lo avresti chiesto" Aveva ribattuto Asako con la sua vocetta detestata da tutti. Midori aveva morso il labbro, per non insultarla. Dio, la "lecca-piedi" era insopportabile quando faceva così!
Età
16 years old
"Buon compleanno, tesoro!" Dice sua madre, stringendola al petto luccicante per il nuovo girocollo. Midori sorride imbarazzata, senza sapere che cosa dire. Ha sempre odiato smancerie del genere, sopratutto gli abbracci. È come se qualcuno la stesse strangolando. "Eddai, mamma!" Grida lei, allontanando scherzosamente la donna da sè. "Avrai sedici anni, ma sei ancora per noi il nostro fiore di ciliegio." Ribatte il padre, dandole una pacca sulle spalle. La giovane ride sonoramente, mostrando i suoi denti dritti a tutta la cucina, punteggiata dalle candele, accese per l'occasione. "Ma i fiori di ciliegio crescono e muoiono! Se avessero sedici anni come me, morirebbero. Lo ha detto la professoressa di scienze e ora ho paura di morire." Replica Midori. La sua voce è attraversata da un brivido di ebbrezza. L'ebbrezza di una felicità leggera e innocente, come la sua nuova età. Ora che ha sedici anni, può sfoggiare abiti firmati, uscire con le amiche per le strade di Bergamo verso sera, quando i lampioni occhieggiano i cigli dei marciapiedi, spendere i soldi come meglio crede e avere Monica come sua amante. Sì, Monica, la figura più protettiva, graziosa, malinconica e saggia di tutto l'Universo, che si distingue per una silhouette sottile, per i suoi capelli scuri e tagliati cortissimi e per i suoi occhi di ghiaccio, minacciosi e vivaci. Midori chiama quell'anima "La mia Haku", in onore del giovane del film "La città incantata", il film preferito di entrambe. Mentre addenta la sua fetta di torta, i suoi pensieri, artefici dei futuri vantaggi, si toccano e si mescolano tra loro, creando un fuoco d'artificio vivo e pulsante. Sì, avere sedici anni è la cosa più bella del mondo.
Scuola
Artistic High School, the kingdom of colors
Certe volte le scuole vengono selezionate dalle famiglie in base alla personalità dei figli. Certi genitori scelgono il liceo scientifico per il loro pargolo razionale e freddo, interessato ai numeri e ai misteri della scienza. Qualche padre o madre mandano il figlio sognatore e poetico al liceo classico, per vederlo in una valle di ninfe, satiri, poeti omossesuali e templi di pietra. L'istituto tecnico viene adocchiato per quei ragazzi indolenti che, pur di battere la fiacca senza finire sotto un ponte, studicchiano il necessario per un futuro da cuoco o gelataio. I signori Parini hanno scelto il liceo artistico, per la pazzia, la lietezza e l'anticonformismo di Midori, l'unica ragazza che esercita il talento della pittura sulle pareti della sua stanza. La sua mente, forse, non è stata forgiata per lo studio, ma che importa! Al liceo artistico non si pensa alle lettere o ai numeri, si pensa alle luci, ai colori e alle immagini, specchi di mondi magici e fittizi. E il signor Parini sa che sua figlia può diventare una pittrice. L'ha vista ricreare alla perfezione un quadro settecentesco sul soffitto del ripostiglio. L'ha vista fotografare con maestria sua madre. L'ha vista disegnare vestiti realistici sull'album A3 acquistato dai cinesi. Midori è consapevole del suo sogno e farà di tutto per perfezionarlo al liceo artistico "Antonio Ligabue". Ora che è in quella scuola, prende ottimi voti in disegno, gestisce un club di fotografia e partecipa ad un corso per diventare anche una stilista. Perché l'arte è come lei: folle, malleabile ed energica.
Prestavolto:
Like LISA
Aspetto fisico:
A doll
Un giorno, un'ultima foto di Instagram fa nascere un commento. È stato scritto da un ragazzo, come si evince dal nome dell'account "Hero009". E dice queste testuali parole "Mamma mia, ma tu sei una gnocca!! Mi inviti a casa?" . Ma Midori non ha badato molto a quella frase, dato che non ha mai conosciuto il sesso o la seduzione. In verità tutti lo dicono. È una ragazza graziosa. E questo è vero, tutto sommato:capelli neri mossi, mai sporchi, un viso dolce illuminato da guance fresche e rosse per il sole o per il freddo invernale, occhi a mandorla verdi e luminosi, come un riflettore da discoteca o come uno smeraldo trovato in una grotta nascosta. Occhi sempre in cerca di avventure e cose da fare, non per fare la ragazza figa e produttiva ma per non annoiarsi troppo. Anche le labbra di Midori rendono ella "cute" agli occhi delle persone. Sono rosse rosse, dolci e chiassose per la parole da cui fuoriescono, grandi e sorridenti. Il suo corpo, magro è flessibile, capace di spostarsi, di piegarsi e di correre. Il seno, non troppo grosso riesce a far dire a tutti quello che la Società vorrebbe sapere: Midori, sedicenne, ha il seno perfetto per una sua coetanea. Non è nè troppo grosso, non troppo piccolo. Ah, mi sono dimenticata del naso! Midori possiede un naso grande, ma gradevole da vedere e da toccare. È come quello dei bimbi, ma riesce a conferire a qualsiasi ragazza un'aria sbarazzina. Insomma, Midori è una bambola graziosa e "gnocca".
Carattere
Crazy
Midori è un'anima colorata e sorprendente, piena di magia e anticonformismo. Ha una luce interiore che viene caratterizzata dalla sua espansività e dalla sua "follia": per esempio, se volesse, per la gioia, si metterebbe ad urlare in mezzo alla strada. Oppure, per manifestare la sua creatività fotograferebbe anche una cacca di cane o il corpo avvizzito di un signore anziano. Una volta ha dipinto tutto il salone, per fare una sorpresa di Pasqua alla sua famiglia. La sua pazzia è manifestata dal suo modo di pensare innovativo, che incastona nei suoi dipinti. Viene chiamata dai compagni di classe "cappellaio matto", per alcune abitudini strane come indossare abiti colorati e a strati, studiare seduta sul tetto della sua casa o mangiare dolci pesanti prima di cena. Però, queste sue stranezze certe volte l'hanno portata nei guai con la scuola e con gli altri parenti. Per questo sua zia Sakoto ha pensato di mandarla a "Il collegio" per metterla in riga e per abassarle la cresta. Ma Midori è molto ribelle e, per sfuggire a quel triste destino, è scappata di casa per due giorni. Si è rifugiata sotto un ponte e ha sopportato il freddo, la pioggia, il cibo scadente e i senzatetto che avrebbero voluto possederla a letto. Cionostante è stata ritrovata da suo fratello, che l'ha convinta a tornare a casa. Sebbene non riesca a credere di dover partecipare alla serie, Midori riuscirà a portare la sua creatività, i suoi colori e la sua voglia di vivere nell'istituto, per divertire gli altri. Ha la testa tra le nuvole: i sogni, a volte si confondono con la realtà e portano Midori ad essere disattenta alle lezioni e ai discorsi altrui. Alla giovane piace questo suo lato sognante e vorrebbe mantenerlo fino alla vecchiaia.
Storia
From a magical Asian City
Midori nacque a Tokyo, in una fredda giornata di gennaio. La neve scendeva dal cielo plumbeo, macchiato dai nembi sporchi e dagli stormi di corvi che si dirigevano in Africa. Nell'ospedale echeggiavano i pianti della neonata, messa al mondo dopo sei ore. Sua madre, vedendola, sorrise e la cullò tra le braccia. La piccolina, dopo aver sprigionato i suoi gemiti ridacchiò. Ridacchiò ancora di più, non appena vide suo padre, il signor Luigi Parini, famoso fotografo e pittore amato sia in Italia che all'estero. Appena la prese in braccio, la bimba cominciò a strappare i primi peli della barba dell'uomo, mentre egli veniva complimentato da un infermiere per il nome che era stato dato alla nascitura: Midori, verde. Come i suoi splendidi occhi smeraldini. I signori Parini ringraziarono l'inserviente per le sue ossequie e, dopo un po' egli scomparve dalla sala parto. Tutti i parenti, sia quelli giapponesi che quelli italiani vennero a trovare Miku, la madre della bambina, una stilista appena affermatasi nel mondo della moda. La zia, Sakoto, fu l'unica a non dire nulla. Rimase solo ad osservare quel piccolo fagottino con freddezza e diffidenza, come se la pargola nascondesse un segreto pericoloso: infatti, la sorella di Miku, voleva che nascesse un maschio, un maschio che, da grande sarebbe stato utile per l'azienda di famiglia. Invece venne data alla luce Midori, con il suo splendore e la sua risata argentea. Suo fratello, Akira, riuscì a vedere la sorella solo un mese dopo. Infatti, il giorno della nascita, era ancora a New York, per una vacanza-studio con la sua ragazza, April. Da quando la piccola Midori notò il fratello dalla sua culla, tra di essi vi fu un rapporto splendido. Fino all'adolescenza, trascorrevano le giornate nello studio del padre, ad osservare i suoi quadri e le sue foto, spesso ritraenti grande macchie di colori o paesaggi surreali. Grazie al signor Parini, fratello e sorella svilupparono la passione per la pittura e la fotografia, sopratutto la sorella, che si dedicò con grande energia anche al disegno stilistico. Infatti, quando la madre era libera, poteva venire per osservare i suoi abiti impressi nei fogli . Erano colorati, splendidi, stravaganti. Come la personalità della ragazza, pronta a formarsi e a volare nella sua esistenza. Passarono gli anni e la famiglia Parini si trasferì a Bergamo. Inizialmente, Midori ebbe difficoltà a leggere e a scrivere in italiano ma con l'aiuto di Monica o "la mia Haku", divenne la più brava in letteratura. Riuscì anche a distinguersi in disegno! Midori e Monica, o Monica e Midori si erano conosciute ad un pijama party. Siccome si stavano annoiando, Midori decise di guardare per la prima volta "La città incantata" di Miyazaki. Il film piacque così tanto alle ragazza che, fino al liceo lo guardarono per tutto l'arco delle medie. Al liceo, Midori e Monica continuano a frequentarsi ed entrambe si sono dichiarate. Si sono fidanzate. Ahimè, purtroppo Midori dovrà separarsi dalla sua dolce metà.....
Genitori
Miku Sakamoto, an indipendent woman
Sono felice che Midori vada al Collegio. Non perché la odi, ma perché di sicuro diffonderà la sua allegria e la sua creatività in tutto l'istituto. Io e la mia pazzerella abbiamo un bellissimo rapporto, che è nato grazie ai miei disegni. Spero che abbia successo come stilista, ma penso che il suo futuro sarà o la pittura o la fotografia, come il padre. Di certo, per realizzare il suo sogno, dovrà studiare moltissimo Arte. Sicuramente, con la sua personalità bizzarra, si procurerà molti imprevisti, ma chi può dirlo? Potrebbe essere molto educata, in quel posto!
Luigi Parini,a creative father
"Il cappellaio matto" è stato un tornando di primavera per noi, ma lo sarà anche nel programma! La sua energia è inesauribile, neanche i sorveglianti riusciranno a domarla. Midori è un mostro nella fotografia e nei dipinti! È più brava di me, santo cielo! Anche se litighiamo ogni giorno, ci vogliamo molto bene. Mi mancherà tantissimo. Sarò molto triste, non appena io e la mia piccola ci separeremo. Ma dobbiamo essere forti, sia io che sua madre. Midori odia rendere tristi le persone. Spero che si farà degli amici, in quel posto. Ma come si può non essere amica della nostra mattachiona?
Fratelli
Akira Parini, sweetie Brother
Non sono molto contento. Non voglio che mia sorella vada da sola in una scuola sconosciuta, con degli insegnanti sconosciuti e con dei ragazzi sconosciuti. Nostra zia non avrebbe dovuto mandarla lì. Ho provato a difenderla, ma è stato inutile. Zia Sakoto, ogni volta che ha un'idea in testa, è impossibile fermarla. Tuttavia auguro a Midori buona fortuna. Anche se con lo spirito selvaggio della mia amata "pazzerella", riuscirà ad affrontare questo mese. Se dovesse cambiare, ne sarei amareggiato. Non vorrei che divenisse seria o convenzionale come tutte le altre ragazze che vedo nella mia scuola. Nonostante tutto, Midori mi ha promesso che rimarrà sempre la stessa, in qualunque caso.
Curiosità
Little strange things
⭐Midori impazzisce per i vestiti colorati e a strati: riescono a scaldarla ma anche a rappresentare la sua voglia di essere la strana di turno.
⭐ Ha una grande passione per la pittura, la fotografia e la moda. Vorrebbe sia essere un'artista che una stilista di successo, come la madre.
⭐ Adora i film dello studio Ghibli, sopratutto "La città incantata" e "Il castello errante di Howl".
⭐ Mangia moltissime ciambelle e hamburger, sono le sue droghe principali
⭐Odia la matematica e i vestiti neri.
⭐Ha una fidanzata, Monica.
⭐Frequenta un corso di teatro fin da quando aveva undici anni
⭐D'inverno, anche se è malata, esce molto spesso, per acquistare nuove macchine fotografiche o nuovi pennelli.
⭐Lei e suo fratello frequentano lo stesso liceo artistico.
Playlist:
SIA, Unstoppable
Melanie Martinez, Mad Hatter
Frase che la rappresenta:
"Non c’è grande genio senza un tocco di pazzia"
Èmile Zola
Che cosa ne pensa del collegio:
Credo che sarà un'esperienza deprimente. Ceh, non ho nessuna voglia di vivere in un postaccio dove si mangiano brodaglie, dove si studia fino a mezzanotte e dove si finisce in punizione per qualsiasi cosa. Ma sapete che faccio? Cambio tutto! Cambio le regole! Cambio le divise! Cambio le materie e cambio i miei nuovi amici! Così tutto diverrà più colorato ed eccitante, tiè!
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