Capitulum 1
Lisa's POV
«Lisa svegliati!»
«Porco...»
«Non azzardarti a bestemmiare di prima mattina!» mi strilla di nuovo contro mia madre mentre mi lancia un cuscino in piena faccia.
Rotolo sul letto fino a cadere sul freddo pavimento di camera mia.
«Cazzo...»
«Lisa!»
Mi rialzo goffamente e mi dirigo verso il bagno non potendo evitare dolorose cadute dovute agli oggetti sparsi per terra.
Mi lavo la faccia ed ebbi la stupenda idea di aggiungerci il sapone.
«I miei occhi porca putt...»
«Giuro che ti spedisco a scuola a calci nel sedere se continui a imprecare!» mi urla nuovamente mia madre.
Sbuffo sonoramente mentre cerco un panno alla cieca con la mano.
Quando lo trovo mi asciugo immediatamente la faccia sentendo una strana sensazione.
«Lisa?» mi chiama la donna che mi ha messo al mondo.
«Sì?»
«Stai usando il pannolino sporco di tua sorella»
«Cazzo!» impreco lanciandolo dentro il water.
Dopo l'ennesima parolaccia, mia madre non regge più e mi segue per tutta la casa con il manico della scopa pronto a colpirmi.
Riesco a salvarmi soltanto grazie a mia sorella che nel trambusto si era svegliata e ora si stava strofinando gli occhietti con la mano.
«Pupù» dice soltanto dirigendosi verso nostra madre.
Quest'ultima la prende in braccio e la porta nel bagno al primo piano mentre io salgo al secondo per andare in quello precedente.
✿✿✿
«Hai studiato storia? Io non so niente»
Ecco la fatidica domanda che può cambiarti l'umore da calmo a ansioso da manicomio.
«Napoleone sì, era molto facile»
«Ma se ha finito di spiegare la Seconda Guerra Mondiale» mi riprende Anya mentre ripassa le ultime righe.
Merda.
«Almeno io dico che non ho studiato e prendo quattro! Tu anche se non sia niente ti beccherai il solito undici»
Eh già, Anya era la solita secchiona che pensava di non sapere nulla anche quando poteva tranquillamente dirmi il codice fiscale di mio nonno in greco.
Lei alza gli occhi al cielo.
«Esagerata»
Sentiamo la campanella suonare ed entriamo in classe insieme ai nostri compagni.
«Aaaah» sento un mio compagno sospirare «Che bella la scuol...
«NON SI BESTEMMIA!» lo sgrida Andrea pestandogli un piede.
Emanuele geme di dolore tenendosi l'arto ferito.
«Subdolo bastardo...» mormora.
«Raga, ma è vero che interroga di storia?» chiede Elisa.
«Sì, da pagina 177 a 576» le risponde Manuele.
«Secondo me becca Lisa» gufa Ambra, nonché una mia lontana cugina.
«Che ti venisse un colpo, maledetta!» strillo.
Le conversazioni in classe sono quasi sempre le stesse, poi si aggiungono le preghiere che recitiamo quando i professori tirano a sorte per le interrogazioni.
Il prof Franchi entra in classe sculettando come sempre e appoggiando tutto il suo occorrente sulla cattedra.
Ci affrettiamo a sederci tutti ai rispettivi banchi.
«Buongiorno» dice con la voglia di vivere pari a zero.
«Buongiorno» ripetiamo.
Si siede alla cattedra e inizia a fare l'appello.
«Che materia c'è oggi?» chiede.
«Letteratura! Vero ragazzi?»
«Sì, letteratura» mi tengono il gioco, quanto li amo.
«Ma no prof, oggi deve interrogare di storia» gli ricorda Antimoz.
Caro mio, aspettati una morte lenta e atroce...
Intanto Andrea gli tira un forte pugno sul braccio facendolo quasi cadere dalla sedia.
«Mmh non ne ho molta voglia di interrogare...» poi il suo sguardo si posa su di me «Anzi, credo che lo farò... non vedo l'ora di tirare su il biglietto con il nome della Venturini»
Ma che cazz...
«RACCOLGO FONDI PER UNA RIVOLTA CONTRO QUESTA MAFIA!»
Alla fine, il professore decide di spiegare per la prima ora e interrogare la seconda.
La campanella che segnava la fine dell'ora suona.
«Bene ragazzi, ora interroghiamo»
Mi faccio il segno della croce e inizio a pregare anche il gatto che non ho.
Il prof prepara i bigliettini scrivendo dentro i nomi, poi li appallottola e li porge a Niccolò che ne pesca quattro.
«Niccolò, se mi hai preso giuro che ti sgozzo» cerco di intimorirlo ma gli strappo solo un ghigno.
Il professore si risiede alla cattedra e inizia a leggere i bigliettini ormai stropicciati.
«Riccardo» dice il prof.
«Noo!» esclama il ragazzo appena chiamato portandosi le mani alla faccia.
«Antimoz» Andrea si mette a ridere mormorando al suo amico "Questo è il karma".
«Andrea» il ragazzo smette di ridere e guarda con aria incredula il prof.
«Questo è il karma» gli scimmiotta Antimoz.
Ne ha già presi tre, posso ancora scamparmela.
«E infine...»
Un coro di "ooooo" riempì la stanza.
Santa Maria, Santo Giuseppe, Santa mia nonna, Santa Follettina Creation, San Paolo...
«Venturini!»
«Merda» mormoro.
Prendo il libro e mi alzo per dirigermi verso la cattedra.
✿✿✿
«E fu così che Napoleone scoprì l'America»
Il prof sbatté la testa sulla cattedra per l'ennesima volta.
«Io ti avevo chiesto in che anno inizia la Seconda Guerra Mondiale...»
«Ah giusto, fu Cristoforo Piccione a scoprire l'America»
La classe scoppia in una fragorosa risata.
«Almeno sai dire qualcosa su Stalin?»
«Certo, Sylvester Stallone è un regista, famoso per i suoi film Western»
Il prof mormora un "portatela via", poi alza la testa dalla cattedra e mi fa cenno di andarmene a posto.
Il voto potete immaginarvelo.
La terza e la quarta ora passarono più velocemente del solito.
Nella quinta ora c'è il casino più totale, chi sta a sentire la prof di inglese?
«Lisa, obbligo o verità?» mi chiede Alessio, nonché la mia crush.
«Ehm... obbligo amore»
«Cosa?»
«Niente!»
«Devi andare dalla prof e toccarle il sedere»
«Tu sei scemo»
«Su vai»
A salvarmi da quell'imbarazzante obbligo è la bidella che entra con dei fogli in mano e lo porge alla prof per poi uscire.
«È per la gita a Roma» dichiara distribuendo gli avvisi, poi ritorna alla lavagna continuando a scrivere frasi in inglese che nessuno copierà.
«Fate gli esercizi a pagina 52, da ventordici a ventisedici» e la campanella suona.
Sραzιο mε🥒
Non vedevo l'ora di pubblicare questa storia🤣
Spero che il capitolo vi sia piaciuto come piace a me, ed io lo adoro per il momento
Ora mi dileguo, ciauuu
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