1. Dopo cinque anni
Si consiglia di rileggere o leggere , per chi è nuovo, il primo libro Che cosa sono? poiché è stato revisionato e alcune cose sono state aggiunte.
Buona lettura.
Cinque anni sono passati da quando ho messo al mondo il mio bellissimo bambino, cinque anni sono passati da quando sono diventata, moglie, madre e regina. Cinque anni sono passati da quando ho capito quel è il mio posto nel mondo. Cinque anni sono passati da quando abbiamo scoperto che un'altra sorella di Klaus Freya è viva, e vuole passare la sua vita con i suoi fratelli. Cinque anni sono passati prima che un passato che non ricordavo si presentasse alla mia porta chiedendomi il conto.
- Voglio che i tavoli vengano disposti per tutto il cortile. Ma non vi scordate di lasciare il posto per far ballare la gente.-
Ordino. Alzando il tono della voce, mentre i vampiri si apprestano a seguire le mie direttive.
- Ma avete capito che ho detto? Ci deve essere il posto per ballare, togliete questi tavoli di lì.-
Grido, grido e grido non faccio altro da quando mi sono svegliata.
- Amore dovresti rilassarti, i tuoi sudditi potrebbero decidere di dar vita ad un colpo di stato solo per farti star zitta.-
La voce di mio marito mi arriva forte e chiaro.
- Che ci provino, e poi vediamo se sopravvivono abbastanza per poterlo raccontare.-
Rispondo mentre sento alcuni vampiri ridere per la mia risposta, mentre altri abbassando di più la testa e continuano a lavorare. Non voglio essere una regina cattiva, ma quando si parla di realizzare eventi nessuno si deve mettere sul mio cammino.
Mentre sono intenta a tenere testa al mio amato maritino, noto la mia bionda cognata avvicinarsi a me con quello sguardo.
La sua storia con Stefan non è andata come tutti, me compresa, ci aspettavamo. Subito dopo il giro d'Europa hanno deciso di chiudere, senza un motivo in particolare si erano resi conto che si volevano bene si, ma che non provavano più dell'amore che provavano nei lontani anni venti.
Non nego che non ci sia rimasta un po male, speravo che il mio migliore amico avesse trovato la donna della sua vita, e perché no? Che si fosse trasferito a Nola.
Ma tutto questo non è successo ora si trova in giro per il mondo e la mia bella cognatina si è rimessa con Marcel, non posso negare che non facciano una bella coppia.
I miei pensieri vengono interrotti dallo sguardo della bionda.
Si, quello sguardo in cui ti dice che prenderà lei le redini della mia barca organizzativa, ma non ha capito niente.
- Non ci pensare neanche Rebekah, mene occupo io.-
Non viene minimamente scalfita dal mio sguardo di fuoco, ti pare è un originale.
- Ci sono cose più importanti a cui badare.-
Mi risponde avvicinandosi ancora di più. Lo so di essere la regina, ma è possibile che mio marito, ibrido per di più originale non sa tenere una riunione con quattro streghe e due lupi?
- Possibile che non ti puoi occupare tu delle streghe Klaus?-
La mia voce e sofferente, non voglio rinunciare ad organizzare un'altra festa, ho bisogno di questi momenti. Ho bisogno del controllo.
- Lo sai amore mio, io posso anche occuparmi delle streghe da solo. Ma se qualcuna di loro si ritrova senza testa, io non ne sono responsabile.-
Sono intenta a rispondergli quando la mia amata cognata mi ruba la cartelletta che ho tra le mani e mi fa segno di andare, ha ragione lei. Lasciare Klaus con delle streghe e come condannarle a morte certa.
- Ok! Ma la prossima la organizzo io e poco mi importa di qualche strega morta.-
Mi appresto a chiarire mentre inizio a salire le scale che mi separano dall'uomo della mia vita.
- Vedrai Rebekah saprà fare un lavoro splendido quasi quanto il tuo.-
Mi abbraccia e mi bacia, facendomi sorridere.
- GUARDATE CHE VI SENTO!-
Una piccola risata mi sfugge mentre vedo Rebekah all'opera, devo dire che è anche peggio di me, poveri vampiri. Penso che inizino ha rimpiangermi.
- Ricordami per favore perché c'è questa riunione?-
Appena sveglia tutto quello che avevo in mente era organizzare una festa per i nuovi arrivati, amici di Klaus. Per la precisione i primi che Klaus, Elijah e Rebekah avevano trasformato.
- Le streghe vogliono essere rassicurate che i miei amici non faranno casino nel loro soggiorno qui.-
- Giusto, giusto. E io cosa dovrei dire? Non li conosco Klaus, non posso dire che non faranno alcun danno quando non so neanche perché stanno venendo qui.-
A passi lenti ci avviciniamo sempre di più alla sala che ho arredato per queste riunioni.
- Vengono solo ha farci visita, non hanno alcuna intensione di trasferirsi qui. Sono vampiri che girano il mondo non si fermano mai più di qualche mese in una città.-
Non so perché ma questa notizia mi rassicura molto.
- Mamma, mamma.-
Mi sento improvvisamente chiamare alle mie spalle.
- Piccola mia che succede.-
La mia piccola, incredibile quant'è cresciuta in questi cinque anni, fin troppo a quanto dicono le streghe.
E già la mia principessa ha solo sette anni eppure sembra che ne abbia nove, tutto dovuto alla magia e al suo lato ibrido. Lo stesso posso dire per il mio piccolo principe che si trova dietro la sorella maggiore.
- Che succede?-
Chiedo ai miei due angeli abbassandomi alla loro altezza.
- Per la festa di questa sera io vorrei tanto indossare il vestito grigio che mi ha regalato papà, e Ansel vorrebbe mettere il completo che gli ha regalato lo zio Elijah, ma Camille non vuole.-
Pensare a Elijah mi fa di conseguenza pensare a Hayley, alla sua morte.
Ebbene si è morta circa tre anni fa, un gruppo di lupi venuti dai monti volevano risiedere in città, noi eravamo più che felici di accoglierli se avessero rispettato le regole, ma loro volevano il potere.
Inutile dire che Hayley ha combattuto in prima linea ed è stata uccisa.
Ci è voluto molto tempo prima che Elijah si riprendesse dalla perdita ma poi ha conosciuto Gia è le cose stanno un po alla volta andando meglio.
Guardo i miei piccoli e ricordo che quella poco di buono di Camilla voleva impedirgli dì fare qualcosa, come se fosse lei la madre.
Dalla mia posizione guardo Klaus che non appena vede che lo sto guardando svia lo sguardo, sa cosa significa, gli ho detto mille volte che mi va bene che viva sotto il nostro tetto perché non ha più una famiglia, ma non si deve permettere di mettere voce sui miei figli.
- Ascoltate andate dalla zia Rebekah e fatevi dare dei consigli, se Camille vi vuole imporre di indossare qualcosa che non volete, fate il contrario, avete capito? Me ne occuperò io appena avrò finito.-
Dopo aver ricevuto dai miei amati figli un sorriso cosi luminoso da abbagliarmi mi alzo e mi rivolgo nuovamente a Klaus.
- Parleremo di Camille dopo che avremo finito la riunione con le streghe, mi hai capito?-
Sono seria, è lo sa. Non sopporto quando Camille pensa di poter prendere il mio posto con i miei figli e inizia a mettere bocca dove non deve. Ancora oggi mi domando perché Marcel l'abbia trasformata in vampiro. Ebbene sì meno di cinque anni fa, il caro Marcel si presenta davanti a me rivelandomi di aver trasformato quella bionda ossigenata in vampiro, non potete immaginare la mia reazione.
- Non c'è nulla da discutere Car...-
Lo fulmino con lo sguardo, ho no! Questa volta non la passerà liscia.
- Ok. Dopo la riunione.-
Dopo avermi aperto la porta della stanza da vero gentiluomo, entro e mi metto seduta al mio posto mentre al mio fianco si mette seduto Klaus.
- Ben arrivata maestà.-
Mi accoglie Genevieve.
Che la tortura abbia inizio.
~~NEL FRATTEMPO~~
Il una limosine prossima nel superare il confine di New Orleans ci sono due uomini e una donna.
Tutti e tre hanno dei piani, c'è chi vuole conquistare una città, c'è chi vuole riconquistare un uomo, e c'è chi rivuole la donna della propria vita con se.
Tutti e tre desiderano cose diverse ma tutti sono disposti a tutto pur di ottenerlo.
Soprattutto uno, sopratutto uno di loro rivuole con se la cosa più importante della sua vita.
E il ricorso dell'ultima volta che l'ha vista gli ritorna alla mente.
¤¤¤flashback¤¤¤
- Dovremmo avvisarli del pericolo che si sta avvicinando.
La voce sicura dell'uomo in giacca e cravatta arriva forte e chiara alle orecchie della sorella.
- Sono d'accordo con te Tristan, dovremmo andare ora.
La donna dai lunghi capelli rossi viene fermata dal fratello che la guarda turgido.
- Aurora, non fare cosi, hai intensione di andare da lui non per avvisarlo ma per allontanarlo da sua moglie.
Aurora lo guarda in cagnesco mentre strattona il suo braccio.
- Quella troietta me lo ha portato via, lui è mio.
Risponde con possesso.
- Non è più tuo, ora e sposato è ha due bellissimi bambini.
Risponde il terzo uomo che nel frattempo era rimasto in silenzio a guardare la finestra della stanza di Klaus e Caroline.
- Tu non dovresti rispondere cosi Lucien.
Gli risponde autoritaria Aurora, mentre nota il fratello allontanarsi da loro e ritornare alla sua limousine.
- Cosa vuoi che ti dica? Klaus e sposato e ha dei figli, vuoi veramente separarli?
- Io lo rivoglio, come tu vuoi lei.
Le parole di Aurora lo sconvolgono tanto da concentrare la sua totale attenzione su di lui.
- So che sei innamorato di Caroline da quando aveva sedici anni e che non fai altro che spiarla da quella volta. Pensaci Lucien io posso avere Klaus tutto per me e tu Caroline ci guadagneremo tutti e due.
La sua proposta è cosi accattivante da fargli venir voglia quasi di dire di si.
- Hanno dei figli.
- Saresti un perfetto patrigno.
E dopo le sue ultime parole si dirige verso la sua limousine, mentre Lucien continua a guardare la villa difronte a lui.
- Ti amo Caroline, e anche se tu non ti ricordi di me, io so tutto di te. Per questo ti proteggerò a costo della mia stessa vita.
Angolo autrice
Scusatemi per gli errori
Ed eccomi ritornata con il seguito di questa storia, posso letteralmente dire che questo secondo volume ve l'ho letteralmente fatto penare.
Ma ora l'attesa è finita.
Spero che questo primo capitolo vi piaccia.
Fatemi sapere cosa ne pensate attraverso i commenti e le stelline.
Un bacio a tutti.
P.s inizialmente gli aggiornamenti non saranno regolari.
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