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< O forse... per divertimento. >
Appena pensai a questa opzione rabbrividii.
< Come si fa ad uccidere per divertimento? È crudele è una cosa da pazzi! Perché una persona dovrebbe fare questo?
Oppure si parla di un gruppo di mafiosi.
O semplicemente queste persone vogliono far piegare il governo in due e sottomettere gli altri, creando una politica basata sulla paura e sul terrore. >
Pensai così a lungo che non mi accorsi che si era fatta sera.
Non avevo voglia di cucinare, così andai nel ristorante difronte al parco.
Appena uscito dal locale, ritornai nel parco e vidi dei ragazzetti che avevano circa una ventina d'anni.
Erano tutti vestiti di nero e non c'era nessuna ragazza.
< Saranno uno di quei gruppi che girano con la musica a palla di notte. > pensai.
Infatti, uno di loro, attaccò la musica e iniziarono a far baccano. Li sorpassai e andai a sedermi su una panchina.

Il mattino dopo accesi la televisione: nessun incendio, per fortuna.
Arrivai all'agenzia e Rose era seduta nella sua postazione con un caffè in mano.
< Buongiorno capo. Il suo caffè è sulla scrivania. >
< Buongiorno e grazie Carlson. Qualche novità? >
< Si. Guardi qua. >
Mi fece vedere la foto di un sacerdote.
In mano aveva un accendino uguale a quelli usati dai piromani.
< Questo è il colmo. > dissi sorpreso.
< Lo so, anche io stento a crederci. Non avevo minimamente pensato a un sacerdote anche se, in effetti, sarebbe la persona meno sospettabile di tutte. Non si sa mai. >
< Secondo me è una coincidenza. Insomma, ce ne sono molti di accendini fatti così. >
< Tipo questo? > disse Rose tirando fuori dalla tasca un accendino.
< ... >
< Li vendono nella tabaccheria qua sotto. Secondo me dovremmo controllare chi ha comprato questi accendini di recente. >
< Buona idea. >
Dopo ore e ore di ricerca sprecate, decidemmo di cambiare pista.
< Mi sembra logico che non mandino mai la stessa persona a comprare questi accendini. >
< A meno che il piromane sia un commesso. I commessi hanno l'accesso alla cassiera, quindi non dev'essere difficile prendere un accendino, mettere dei soldi dentro e intestare la vendita a qualcun altro. >
< Ha ragione, Carlson. >
< Controllo chi lavora lì? >
< Si. >
< Jacob River. 43 anni. Lavora lì da 7 anni.
Se avesse avuto questa intenzione fin dall'inizio avrebbe iniziato il suo piano un po' prima, non pensa? >
< O forse lo ha fatto apposta per non essere sospettato. >
< Giusta osservazione. Michelle Donald. 31 anni. Lavora lì da 4 anni. >
< Ok. >
< E Robert Stenton. 27 anni. Lavora lì da poche settimane. >
< Stenton, uhu? Sai, lui era il primo ragazzo che ha provato a diventare mio assistente... >
< Può essere che si sia arrabbiato con lei per non averlo assunto quindi si è vendicato in questo modo... >
< Non lo escludo. >
< Strano, lavorano solo loro. Si vede che 3 persone gli bastano. >
< Quella è l'unica tabaccheria che vende quegli accendini? >
< A quanto pare si. Li ho cercati anche su internet, ma non ci sono. >
< Capisco. Troppe poche informazioni. Non ci bastano per incolpare qualcuno. >
< Esattamente. L'assassino è più astuto di quello che pensavamo. >
< Chissà fino a dove può spingersi... >
Mi guardò in modo strano.
< In che senso? >
< Se mettessimo una spia in ogni parco, loro appiccherebbero l'incendio comunque? Nonostante il rischio di essere presi? >
< Dove le troviamo le spie? >
< Non è difficile trovarle. Entro domani ne avremo almeno 20. Adesso vediamo chi è più intelligente... >
< Se non fanno nulla, poi cosa faremo? Le spie non possono stare nel parco per sempre. >
< Ma le telecamere si. Basta metterle in punti strategici dove sarà impossibile disattivarle senza essere visti. >
< Forse stai dimenticando che... >
Si stoppò.
< Che? >
< ...non penso proprio che girino senza una maschera, sarebbe impossibile capire chi sono! >
< Si, ma se vediamo qualcuno di sospetto, andremo sul posto per vedere cosa succede. E poi, le telecamere, saranno dotate di un moderno visore notturno in modo da sorvegliare la situazione anche di notte. >
Non parlò per qualche minuto.
< È geniale. Davvero! Il colpevole sarà di sicuro catturato se usiamo questo piano! > disse Rose, anche se un po' insicura.
< Esatto. Possiamo dichiarare il caso quasi definitivamente chiuso. >
Rimanemmo in silenzio per un po'.
< Guardi che ora si è fatta! Sono già le 8... >
< Le va di andare a mangiare qualcosa fuori? > chiesi.
< Ok. Tanto non avevo la minima intenzione di mettermi ai fornelli a quest'ora. >
< Allora andiamo. >
Scegliemmo di andare in un ristorante giapponese che aveva aperto da poco.
< Penso di aver mangiato troppo. > disse Carlson.
< Anche io! Il cibo era davvero ottimo. >
Uscimmo dal locale e andammo a casa a piedi.
< Sa, Carter, ho sempre avuto una passione per le stelle e guardare il cielo di sera... A casa ho anche un piccolo telescopio, se vuole può venire da me, sempre se ha tempo e soprattutto se a lei sta bene. > disse leggermente esitante.
< Non ci vedo nulla di male. > risposi.
< Allora abbiamo sbagliato strada! > disse ridendo.
< Oh, davvero? >
< Si! Casa mia è dalla parte opposta. >
Appena entrato in casa di Rose, notai che tutto era in ordine.
Era un appartamento di medie dimensioni all'ultimo piano.
< Se vuoi, inizia pure ad andare su, io ti raggiungo. >
< Ok. >
Salii le scale a chiocciola che portavano a una piccola soffitta.
Era pulita e accogliente e aveva un divanetto bianco e il telescopio di cui mi aveva parlato.
< Eccomi! > disse.
< Scusa se ci ho messo tanto ma non riuscivo a trovare i pantaloni della tuta. Sono abituata a vestirmi comoda in casa, anche perché i vestiti che uso di solito dopo un po' non li tollero più. Spero non le dia fastidio.>
< Non c'è bisogno di scusarsi. Anche io mi vesto comodo e mi stufo facilmente della camicia. >
Si avvicinò al telescopio.
< Oggi si vede bene l'Orsa Maggiore... guarda! >
< A me sembra più una padella... >
A questa mia affermazione si mise a ridere.
< È buffo perché è vero! Neanche io riesco a spiegarmi perché non le abbiano chiamate " la Grande padella" e "il Pentolino"! > disse scherzosamente.
Rimanemmo a casa di Rose per circa 2 ore, poi tornai a casa.

*DIARIO*
21/11/19
Caro diario,
Oggi ho scoperto che la padella si chiama Orsa Maggiore... Non si smette mai di imparare!

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