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(Non riletto) sorry
Scusate l'assenza ma
1 non avevo idee ;-;
2 non mi sentivo in vena di scrivere
3 sto lavorando a un altro progetto, che spammerò anche qui perché è una specie di giallo/thriller e ci sta con questo libro.
Vi lascio la trama in fondo, nel caso voleste leggerla, sennò andate oltre, non mi offendo.
Si precipitarono subito dietro la stazione, dove avevano sentito lo sparo: un cadavere.
Sul corpo e sull'erba circostante c'era della benzina.
Non capirono la situazione fino a quando dieci ragazzi comparvero dal nulla e li bloccarono a terra. A loro si aggiunse un undicesimo, vestito in nero, esattamente come gli altri. Prese un accendino dalla tasca e lo alzò al cielo.
Il resto dei piromani si limitò ad annuire e tutto cominciò a prendere fuoco.
Gli undici individui scapparono, Luis, Gabriel, Jacopo li inseguirono e Isabelle corse ad avvertire il personale della stazione, dicendogli di fuggire; chiamò poi i vigili del fuoco e cercò di spegnere le fiamme con l'estintore trovato all'ingresso.
Non appena arrivarono i soccorsi, la calma ritornò alla stazione.
Intanto, i ragazzi, cercarono di raggiungere i piromani, ma soltanto Luis riuscì a stargli dietro. Corse fino ad arrivare alla loro macchina, dove salirono tutti e undici: era una macchina completamente nera, sembrava enorme, la targa era stata staccata. Non sapendo più cosa fare, provò a salire sul tettuccio dell'auto e, con sua grande sorpresa, riuscì a non cadere. Mandò la sua posizione agli altri, che intanto erano tornati indietro ed erano con Isabelle.
< È Luis. Ci ha dato la sua posizione. È in movimento. >
< Sbrighiamoci, salite! > Gridò la ragazza salendo in macchina.
La posizione di Luis continuava a cambiare, fino ad arrivare a una discarica, poi la macchina si fermò. Scesero tre dei piromani e sollevarono Luis, buttandolo giù per la collinetta che gli separava dai rifiuti, insieme al telefono che determinava la loro posizione.
Salirono in fretta e sfrecciarono verso l'autostrada, come se nulla fosse.
< Dannazione! Se ne sono accorti. Spero che Isabelle e i ragazzi arrivino presto. > Disse fiatando non appena si riprese dalla caduta.
Subito dopo aver finito di parlare, un'auto bianca affiancò la discarica.
< Luis, Luis! Stai bene? > Lo soccorse Belle.
< Si, tranquilla. > Rispose lui cercando di pulirsi il volto.
< Li abbiamo persi! > Ringhiò rabbioso Bob.
< Non c'è da arrabbiarsi, Luis poteva farsi davvero male. > Replicò Jacopo.
< Si, ha ragione. >
I cinque salirono in macchina e presero l'autostrada, sperando che il veicolo dei criminali fosse rimasto bloccato nel traffico. Purtroppo, la strada era libera.
< Avranno pensato anche a questo, sarebbe stato stupido prendere una strada trafficata. > Commentò Gabriel.
< Hai ragione, ma c'era una possibilità, anche se minima. Magari potevano sbagliare strada dalla fretta o fare una manovra sbagliata che gli avrebbe rallentati. >
< Io sono dell'idea che era tutto premeditato: sapevano benissimo che saresti riuscito a salire sul mezzo e tenerti stretto. Sapevano che ci avresti indicato la tua posizione e sapevano anche che non saresti caduto. Loro hanno previsto tutto in anticipo. >
A questa affermazione, tutti rimasero immobili.
< Come fai ad esserne così sicuro, Bob?> Lo riprese Luis.
< Non ci arrivate? La stazione, l'accendino, la macchina, l'inseguimento, Luis...non vi dice niente? > Disse Bob con tono arrabbiato, quasi irritato dall'ingenuità e lealtà dei compagni.
< No, Bob. Non ci dice nulla. Stai cercando di trovare una strada dove non c'è terreno. Non puoi cercare di costruire un avvenimento senza prima delle prove, delle evidenze o dei fatti. Sono stati bravi, tutto qui. Hanno pensato a tutte le eventualità e non hanno lasciato tracce, hanno agito rapidamente e attentamente. Avrei molta stima di loro, se solo non fossero degli assassini. > Aggiunse Luis.
< Luis ha ragione, Bob. >
< Ohh, non iniziare anche tu! >
< Sono dell'idea che i nostri piromani siano stati in grado di prevedere che una cosa del genere potesse accadere, ma non potevano saperlo per certo... a meno che non ci fossero delle telecamere. >
< Eppure ho controllato e non ne ho viste da alcuna parte... > Commentò Jacopo.
< Stupidi! Siete soltanto dei poveri idioti. Non lo capite? > Gridò Bob.
Non parlo per circa due minuti, cercando di calmarsi e digrignando i denti, pugni stretti.
< Io dico che un piromane ci conosce e magari è anche un nostro amico o parente. Ma il fatto non è questo. Come potevano sapere i piromani che avremmo iniziato le indagini dalla stazione? Come hanno fatto a seminare tutti noi tranne Luis? Non mi sembra lasciato al caso. Perché la macchina era già girata nel verso giusto per andare alla discarica? Che motivo avevano di andare contromano se non volevano dirigersi proprio in quel posto? >
< Non capisco il punto di tutto ciò. >
< Chi ci conosce così bene da elaborare un piano in base alle nostre stesse decisioni? >
< Nessuno ci conosce così tanto bene, Bob. Facendo il lavoro che facciamo, nessuno sa la maggior parte delle nostre informazioni, figurati il nostro modo di pensare. >
< Chi sta con noi da così tanto tempo? Che ha studiato tutte le nostre decisioni, reazioni, metodi di pensiero e modo di agire? >
I ragazzi si guardarono tra di loro con fare interrogativo, non riuscendo a pensare male di nessuno.
< Nessuno che conosciamo ci farebbe questo, lo sai benissimo. > Lo attaccò Belle.
< Magari prima no, ma ora ha di meglio. >
< Cosa?! Meglio cosa?? Bob arriva al sodo per favore! Non capisco questo tuo volerci tenere sulle spine. Non c'è nessuno che mi odia a tal punto da cercare di uccidermi, non conosco nessun persona che abbia il coraggio di guardarmi negli occhi e bruciare un uomo, non conosco nessuno di così tanto crudele da condannare la propria anima e quella degli altri! Quindi di cosa stai parlando?! > Lo accusò Luis.
< Davvero non lo capite? Richard sospettava di Isabelle! Oh, non te, intendo quella che si faceva chiamare Rose. > Si scusò con la ragazza.
< E, guarda caso, sono entrambi scomparsi lo stesso giorno, proprio quando Rose doveva ritirare il pacco. Che strano, non credete? Certo che lo è! > Si rispose da solo, convinto.
< L'undicesimo piromane è Carter. >
Fine capitolo/inizio trama altro libro.
Titolo: Rebellion.
Un semplice detective e una figura misteriosa in cerca di vendetta.
Canada-2030
Qualche giorno dopo che il suo rapitore fu catturato, venne rilasciato per mancanza di prove.
Ormai, non avendo più fiducia nelle autorità e tantomeno dei detective, decise per la prima volta di non voler più essere la vittima.
-
Dieci omicidi nell'arco di ventidue giorni. Circa tre ore dopo il decesso, una manifestazione in piazza.
Movente non specificato.
Possibile che le due cose siano collegate?
E se lo fossero davvero, che significherebbe?
Cartelloni bianchi, niente urla...è solo una marcia pacifica che si disperde all'avvicinarsi della polizia.
Il colpevole però è uno solo,
Perché solo lui sa il motivo.
Solo lui ha il controllo.
Grazie per l'ascolto :)
La storia verrà pubblicata soltanto quando avrò finito tutti i capitoli, per non fare qualcosa di discontinuo come questa storia...scusate ancora ;-;
Spero di riuscire ad aggiornare più volte da ora in poi.
Ciauu
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