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Heylà!
Prima di tutto, volevo ringraziare tutti per i voti e il supporto!
Ed è anche per questo che sono felice di annunciare che...
Sono quarta in #investigatori!
Non me l'aspettavo.
Tengo molto a questa storia e spero anche a voi stia piacendo.
Ora vi lascio alla lettura del capitolo e grazie ancora!
[capitolo non ancora riletto, scusate eventuali errori|ripetizioni]
Mancavano due giorni alla "resa dei conti" o alla "resa dei pacchi", come la chiamavo io.
Io e Rose non avevamo fatto molto visto che, per procedere, mi serviva risolvere questa faccenda degli accendini.
Non sapevo bene come comportarmi, anche perché era la prima volta che non riuscivo a catturare dei criminali entro due settimane.
La maggior parte dei casi che prendevo, infatti, erano i più difficili tra quelli più facili, perché, di solito, i casi veramente complicati, li fanno risolvere a dei detective privati di alto livello, non alle agenzie investigative.
Ma la cosa non mi dispiace: era da tanto che non trovavo un criminale alla mia altezza...
Quasi
alla mia altezza.
Mi svegliai verso le nove e iniziai a prepararmi, nonostante l'incontro fosse alle sette di sera.
Ovviamente, avrei mandato qualcun altro, Luis, a sorvegliare il mio posto mentre io avrei spiato Rose per vedere se facesse davvero parte dei piromani.
Accesi la televisione e guardai il notiziario: a quanto pare, c'è stato un terremoto in Giappone.
Questa è stata forse la giornata più lunga che abbia mai vissuto.
Non dovevamo andare a lavoro perché era domenica ma, anche se non lo fosse stata, saremmo rimasti a casa comunque.
Per prepararsi, infatti, non basta solo vestirsi, ma bisognava anche essere pronti mentalmente a quello che stava per succedere: c'erano almeno 7 possibilità.
-Rose si sarebbe accorta di me e gli accendini non sarebbero stati inviati.
-Tutto sarebbe andato come previsto.
-Rose si sarebbe accorta della mia presenza e avrebbe cercato di fuggire.
-Gli accendini sarebbero stati inviati a qualcun altro mentre io avrei sorvegliato Rose, quindi quel "qualcun altro" è complice, come anche Rose lo è, ma avrei provato la sua innocenza.
-Rose non c'entra nulla...molto improbabile.
-Davvero la gente compra così tante sedie senza una ragione...ancora più improbabile.
-Hanno fatto in modo che notassi le sedie per sviarmi dal vero ordine...per questo ho mandato degli agenti a controllare anche gli altri ordini, la prudenza non è mai troppa.
Insomma: ho una soluzione per ogni cosa a cui possono aver pensato.
Mi affacciai al balcone e appoggia il gomito alla ringhiera: rimasi lì, solo, a cercare un qualche modo per prevedere le mosse dei piromani, senza successo.
Così cercai di ricostruire tutti gli avvenimenti che erano accaduti fino a quel momento.
Morti, molti morti e altrettanti incendi.
Movente: semi-ribellione??
Saranno più o meno dieci o undici persone...
Ed è pensando al numero dei piromani che mi accorsi che 10 persone sono dei serial killer...
Una faccenda piuttosto seria.
Il movente, a questo punto, potrebbe essere un problema che in più condividono: per esempio possono essere un gruppo di persone contro il governo che si sono riunite...
...
O un branco di bestie psicopatiche pronte ad uccidere per attuare il piano di uno solo, "il capo", il "leone" della città, il più forte.
Rientrai in casa e mi sedetti sul divano, pensando ancora e socchiudendo gli occhi dal sonno di tanto in tanto.
Non avevo mai avuto incubi prima di allora.
Scrissi sul diario.
Caro diario... ho avuto un incubo. Il mio primo incubo, da quel che mi ricordo. È come se fossi diventato piccolo piccolo in confronto al nemico che devo affrontare e si sa: vince una formica o il leone?
...
Probabilmente non ce la farò.
Molto probabilmente, oserei dire.
Posai la penna, non sapendo più cosa scrivere.
Guardai il soffitto e chiesi a un'entità superiore, nel caso ci fosse stata, di darmi una motivazione per arrendermi subito senza avere ripensamenti.
Ovviamente nulla.
Le ore passavano e io continuavo a uscire sul balcone e rientrare in casa freneticamente, pensando che questo avrebbe incalzato il ritmo delle lancette.
Finalmente l'ora tanto attesa arrivò.
Nel cielo si potevano già intravedere sfumature rosse e gialle, il sole stava tramontando.
< Paesaggio suggestivo pre-rovina.> pensai sogghignando.
Raggiunsi Rose e mi nascosi dietro un angolo, cercando di vedere ciò che faceva.
E non successe nulla.
Erano passati cinque minuti, e nulla.
Non ero mai stato così impaziente.
I ticchettii dell'orologio si fermarono.
Il mio battito era l'unica cosa che riuscivo a distinguere tra i rumori della stazione.
Chiusi gli occhi.
Ecco il momento atteso.
Il pacco era arrivato e Rose non lo aprì neanche.
Estrasse il telefono dalla tasca della giacca e chiamò qualcuno, di cui non ero riuscito a sentire il nome.
< Sono qui. Si, è andata bene. No, non penso. Va bene alle 2? Tanto non dormirò. Perfetto, allora a dopo. >
Rimise il telefono in tasca e si abbassò per aprire la scatola, che era chiusa con del semplice scotch.
Accendini.
Mi avvicinai di più per capire se erano gli accendini che stavamo cercando, anche se ormai ne ero sicuro.
E un passo,
Poi due, tre, quattro.
Erano senza dubbio gli accendini usati dai piromani.
E in quel preciso istante le lancette si fermarono di nuovo.
Ho in mano il killer, ma Rose è molto più atletica di me, non ci metterebbe molto a darmi fuoco.
Nella mia mente un solo pensiero:
Come fare?
Come fare...?
Come??
Per un attimo non riuscii a pensare a nulla. Avevo pianificato tutto dall'inizio ma... perché mi sento così impreparato?
Come se mi avesse colto di sorpresa...ma io me lo aspettavo.
Andai in tilt e cominciai a pensare troppo.
Mi misi la mano sulla fronte, cercando di combattere l'uragano di tormenti che avevo in testa.
Il tempo si riprese e io non avevo deciso nulla.
Stava succedendo tutto troppo in fretta.
Mi allontanai, facendo attenzione a non urtare nessuno.
Mi fermai di scatto.
La pistola! Ma certo. Non cercherà di certo di fuggire se le punto una pistola sulla tempia.
Cercai la pistola, senza successo.
Alzai lo sguardo.
Rose.
Si era accorta di me e mi aveva puntato la pistola sulla fronte.
< Cercavi forse questa? >
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