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jimin seguì gli altri tre dopo essersi fatto una doccia e aver indossato una felpa nera e un paio di pantaloni di tuta grigi.
"hyung, cosa mangiamo? c'è un sacco di cibo," si lamentò jungkook, chiudendo un armadietto.
"qualsiasi cosa tu voglia. io non ho così fame, quindi mangerò qualunque cosa tu faccia," disse jimin, prendendo posto a tavola di fronte a yoongi.
"facciamo il ramen!" urlò taehyung, andando ad aiutare jungkook, "è il piatto preferito di kookie!"
"nah, yoongi hyung l'ha preparato ieri," jungkook rifiutò.
"allora pizza!"
"oh, okay!"
i due ragazzi presero gli ingredienti ed iniziarono velocemente a metterli insieme.
"non vuoi aiutare?" chiese jimin al ragazzo di fronte a lui, che stava giocando al telefono da prima.
"potete farlo senza di me," rispose, i suoi occhi non lasciarono il telefono.
jimin si strinse nelle spalle e si alzò, andando ad aiutare i due 'cuochi'.
i loro squittii infastidirono yooongi, che grugnì e buttò la testa all'indietro, "si può essere più rumorosi di così?"
si zittirono tutti prima che jimin rispose.
"non ci stai nemmeno aiutando, ma comunque mangerai. e se devi stare lì a lamentarti è meglio se te ne vai, le tue vibrazioni negative non ci servono."
il più grande si alzò bruscamente, sentendo i nervi tesi.
"bene, tanto mi cacci fuori sempre. è ovvio che non mi vuoi qui, non so neanche perché ho accettato di venire alla tua stupida festa!" disse arrabbiato, uscendo dalla cucina.
jungkook e taehyung congelarono, tenendosi l'uno all'altro - non avevano mai visto nessuno rispondergli.
"j-jimin...faresti meglio a scusarti prima che se ne vada o sarà arrabbiato con me quando torneremo a casa, per tanto tempo."
"perché dovrei?" jimin incrociò le braccia, alzando la voce, "è lui quello testardo qui. io non ho detto niente di sbagliato. era la verità e oh beh, sembra che l'abbia colpito piuttosto duramente."
"hyung, non capisci," disse jungkook, strofinandosi la fronte con nervosismo, "nessuno, tipo mai, gli parla in questo modo. è solo il modo in cui è, e a noi sta bene."
"beh, a me no."
"credimi, è davvero dolce e totalmente un'altra persona se lo tratti bene, ma ciò che hai detto non era per niente carino."
jimin alzò le spalle, masticando ancora la sua chewing gum, "ancora una volta, non gli chiederò scusa. adesso andiamo, dobbiamo finire la pizza."
circa mezz'ora dopo, stavano mangiando in silenzio, nessuno osava dire nient'altro.
presto, taehyung e jungkook erano di fronte alla porta principale, abbracciando jimin e ringraziandolo per tutto.
"dovresti venire a casa mia, hyung. sai, per guardare un film, giocare a qualcosa. ci sarà anche taehyung, sarà divertente!"
"certo, verrò quando avrò tempo," jimin sorrise ed annuì.
andarono verso la metropolitana e taehyung afferrò la mano di jungkook, sapendo a cosa stesse pensando.
"starai bene, kookie, non è arrabbiato con te, ma con jimin."
"lo so, tae, ma mi urlerà contro, e sai che non mi piace."
taehyung sospirò, accarezzando la schiena dell'altro, "vorrei poter stare al tuo fianco, ma devo andare a lezione di ballo fra un ora."
"lo so."
"mi farò perdonare quando ci vedremo, lo prometto."
"davvero?"
"sì, c'è un nuovo negozio di libri vicino casa mia, possiamo andarci. ti offrirò anche il pranzo. e dopo potrai venire a casa mia."
"non vedo l'ora, hyung!" jungkook sorrise e diede un bacetto sulla guancia a taehyung.
quando arrivarono, si abbracciarono un'ultima volta prima di prendere strade diverse.
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