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poche settimane dopo, la relazione tra jimin e yoongi stava migliorando ogni giorno e si innamoravano sempre più.
jimin stava ancora decidendo se chiedere a yoongi di trasferirsi da lui o meno, mentre quest'ultimo era meno ossessionato di prima dal suo lavoro. il motivo era semplice -jimin aveva sempre bisogno di attenzione e quindi, erano insieme quasi 24 ore su 24, baciandosi o semplicemente coccolandosi e godendosi la presenza l'uno dell'altro-. il più piccolo veniva sempre dietro di lui e lo circondava con le sue braccia, portandolo via dal laptop o dai suoi documenti, dicendo che aveva bisogno di un po' di tempo libero. e a yoongi non dispiaceva affatto perché aveva bisogno di jimin tanto quanto il più piccolo aveva bisogno di lui.
tuttavia, le cose non erano così buone tra taehyung e jungkook.
jungkook sospirò e rotolò per tutto il letto, schiacciando taehyung nel mentre.
"cosa c'è che non va?" chiese il più grande, scorrendo il suo feed di instagram.
"sono annoiato e non mi presti attenzione, ritardato."
taehyung sospirò e chiuse il telefono, voltandosi a guardare il più piccolo.
"pensavo fossi arrabbiato con me per aver mangiato l'ultima ciambella."
"lo sono ancora, ma questo non significa che tu possa ignorarmi."
taehyung sorrise e avvolse le braccia attorno alla vita del più piccolo, baciandogli la guancia.
"mi dispiace aver mangiato quella ciambella e averti ignorato, mi perdoni per favore?"
jungkook sbuffò, non impressionato.
"dovrai fare qualcosa di più che scusarti."
"tipo cosa?" l'altro sogghignò, muopvendo le sopracciglia. "non pensare a cose sporche."
"allora cosa?" il più grande mise il broncio.
"hai detto che la tua famiglia ha una casa in montagna, vero?"
"sì, ma è più simile a un cottage lontano dalla città, perché me lo chiedi?"
"potremmo andarci per qualche giorno? Seoul mi ha stancato."
"non so se-"
"per favore, per favore, per favore!"
"va bene, fammi parlare prima con papà."
dopo una breve telefonata, taehyung annuì a jungkook, sorridendo.
"ha detto che possiamo andare finché non rompiamo nulla."
"oh mio dio, sì! sono così emozionato! non andiamo in vacanza da un sacco!" jungkook saltò allegramente, quasi soffocando il povero taehyung.
"ma chi ci porterà lì?" chiese il più grande, affrontando i veri problemi della vita.
"beh..." il più piccolo si strofinò il mento, riflettendo. "chiediamo a yoongi hyung e jimin di venire con noi, uno di loro può portarci lì."
"oh, hai ragione, potremmo chiedere a loro."
"mando un messaggio a jimin." disse jungkook, ma il più grande gli prese il telefono dalle mani e se lo mise in tasca.
"non adesso. andiamo a un appuntamento prima. poi possiamo andare a prendere un altro pacco di ciambelle."
"va bene, ma vengo soltanto per le ciambelle, non perché ti amo."
-
jimin stava canticchiando l'ost di un drama mentre aspettava che i biscotti venissero sfornati.
yoongi stava dormendo nella camera da letto di jimin, da più di due ore; almeno questo è quello che pensava jimin.
due forti braccia lo circondarono da dietro e yoongi poggiò la testa sulla spalla del più piccolo, baciandogli il collo.
"buon giorno, piccolo."
"sono le 6 pm." jimin rise, girandosi per dare un breve bacetto sulle labbra a yoongi.
yoongi fece il broncio e affondò di più la testa nel collo di jimin. "perché hai lasciato il letto? si è fatto freddo senza di te e non sono più riuscito a dormire."
"avevo qualcosa da fare."
"ed era più importante di me?" yoongi lo guardò male.
"è per te." jimin ridacchiò, indicando il forno.
gli occhi del più grande brillarono e sorrise, chinandosi a guardare qualunque cosa ci fosse dentro.
"sono biscotti?!" squittì, la sua bocca si aprì per la felicità.
"sei un tale bambino" jimin rise. "e sì, sono biscotti. sei fortunato perché sembrano essere pronti."
"stai attento a non bruciarti, piccolo."
yoongi avvertì l'altro, guardandolo tirare fuori il vassoio. jimin gli fece la linguaccia.
"al contrario tuo, non sono un bambino yoongi, so come- oh merda!" jimin lasciò quasi cadere i biscotti, ma il più grande fu abbastanza veloce da afferrare il vassoio.
lo mise rapidamente sul tavolo e tornò da jimin, prendendo il suo dito ferito tra le mani.
"fa male, fai qualcosa!" jimin piagnucolò.
"ti ho detto di stare attento, piccolo." il più grande rise, baciando la sua ferita.
"ouch, fa ancora male. bacialo ancora e forse il dolore se ne andrà."
"l'hai fatto apposta, vero?" yoongi sorrise, conoscendo fin troppo bene le intenzioni di jimin.
"no...forse...sì, quindi?"
"e dici che sono io il bambino."
il più grande lo baciò un paio di volte e jimin ridacchiò quando provò a succhiarlo.
"okay, okay, sto bene adesso. mangiamo i biscotti."
"yey!" yoongi si sedette velocemente davanti al piatto e stava per mangiarne uno quando il telefono di jimin vibrò. "cosa c'è?"
il più piccolo sbloccò il telefono per vedere un nuovo messaggio da jungkook.
jungkook:
sto per farti la domanda più importante della tua vita!
jimin:
no, kookie, non ti sposo. sono già occupato
jungkook:
lol cosa no, tae ed io vogliamo andare nella sua casa in montagna e mi stavo chiedendo se tu e yoongi hyung volevate unirvi a noi dato che entrambi non sappiamo guidare...
jimin:
mi piacerebbe venire. fammi chiedere a yoongi
"hyung, jungkook e taehyung hanno chiesto di andare con loro in viaggio. vuoi andare?"
yoongi finì di mangiare un biscotto prima di parlare. "non lo so, ho del lavoro da fare"
"dai, basta. andiamo con loro!"
"jimin, sono serio, i managers mi vogliono in città per le prossime due settimane. non posso andare."
"okay, se non volevi passare del tempo con me potevi dirlo." jimin fece il broncio,rivelando la sua ultima arma: la faccia da cucciolo.
come sempre, yoongi non poteva dire di no a una vista così carina e presto fu d'accordo.
"sì, ti amo tanto, hyung!" disse jimin, abbracciandolo forte.
"oh mio dio..." sgranò gli occhi non appena si rese conto che aveva lasciato uscire quelle tre parole dalla sua bocca.
yoongi sorrise e lo tirò più vicino, trascinandolo sulle sue ginocchia.
"volevo essere il primo a dirlo." si avvicinò e strofinò il naso contro quello del più piccolo.
"ti amo, piccolo." piantò un bacio sulla sua guancia prima di far unire le loro labbra.
sorrisero entrambi nel bacio, che sfortunatamente non fu lungo quanto desideravano dato che il telefono del più piccolo vibrò di nuovo. yoongi grugnì e jimin sorrise
jungkook:
quindi che ha detto?
jimin:
veniamo
jungkook:
fantastico!
andiamo questo venerdì di pomeriggio
jimin:
ci vediamo
"adesso, dov'eravamo?" il suo ghigno si trasformò in un sorriso non appena vide yoongi riempirsi la bocca di biscotti.
"dovresti provarli anche tu. sono fantastici." riuscì a dire il più grande con la bocca piena.
jimin ascoltò il suo consiglio e così, i biscotti durarono per neanche dieci minuti.
( ♡ )
ciao ehi come state ?????
sono riuscita ad aggiornare, superando la mia pigrizia e anche il temporale che c'è da me rn.
spero non ci siano troppi errori ;-;
se vi va, commentate pls, i vostri commenti mi rendono felice-
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