Capitolo XX | Rivincita


Finisco di decorare delle Red Velvet e corro a esporle in vetrina, ormai abbiamo una rete di clienti abitudinari e il Cherry Sweets continua a far parlare di sé in tutta Newberry e dintorni. 

Negli ultimi giorni non ho fatto altro che lavorare fino allo sfinimento, distraendomi così, dalle ultime vicende che, con estrema fermezza, ho deciso di escludere una volta per tutte dalla mia vita. 

Servo una coppia di fidanzate già al terzo round di cupcakes. 

«Oddio Cherry, grazie mille! Ormai facciamo tappa fissa ogni giorno» dice una di queste masticando golosamente. 

«I tuoi cupcakes sono la salvezza, davvero. Dovrebbero farti una statua!»

Le ringrazio in tono amichevole visto l'assiduità con cui le vedo.

Le ore di punta passano e l'ambiente si svuota, regalandoci così, qualche minuto di tregua.

Inscatolo una Rainbow Cake e saldo il conto di un signore di mezza età con la nipotina al seguito che saltella per tutto il negozio, incantata dai dolci esposti nelle vetrinette. 

Sono così teneri che li guardo uscire dalla porta e attraversare mano nella mano la strada, finché non riconosco la camminata più sensuale della città; Chantelle si sta dirigendo verso il negozio occupata in una telefonata che sembra essere particolarmente interessante, visto il modo in cui gesticola animatamente, sfoggiando le scintillanti unghie.

«Merda! Codice rosso!» strillo verso Florine che sta pulendo un espositore. 

Quando sento il campanellino tintinnare mi abbasso fulminea, nascondendomi dietro il bancone. 

«Chantelle, che bello vederti qui!» esclama Florine venendo al bancone e pestandomi il piede, mi tappo la bocca con entrambe le mani e, la mia salvatrice, tossisce per coprirmi. 

«Cosa posso offrirti? Forse un frappè oppure una fetta di Red Velvet, che ne dici?»

«Ciao! Ehm...» sento che si poggia al bancone così nascondo la testa fra le ginocchia, pregando i celesti, di farmela scampare.

«Florine» incalza la mia amica facendo un gesto poco carino all'altezza del mio viso che mi costringe a soffocare un risolino. Cretinax2!

«Già Florine, perdonami! No, ti ringrazio sono a stretto regime! È possibile avere una centrifuga?» chiede con la sua voce stridula. 

Le gambe della mia collega si muovono per preparare e servire la bionda, il cui profumo inebriante, invade l'intero ambiente tanto da farmi pizzicare le narici.

«Gentilissima! Sono di fretta...c'è Cherry? Avrei bisogno di parlarle urgentemente»

Alle sue parole sento il panico farsi strada in me. L'ha scoperto? 

«No mi dispiace, le dirò che sei passata» mente spudoratamente la mia partner in crime mentre le passa un intruglio verde.

«Proverò a chiamarla allora, a presto!» dice, prima di andarsene in fretta e furia. 

Florine si accascia vicino a me fingendo di asciugarsi una goccia di sudore.

 «Wow, per un pelo! Pensi che...?»

«Spero di no, sennò tanto vale cominciare a organizzare il mio funerale»

Si volta verso di me guardandomi preoccupata.

«Non penso tu possa nasconderti per sempre, sai?»

Mi preparo per la cena con Dan indossando un abito rasato semplice, di una tonalità chiara del celeste. Quando scendo lo trovo sotto casa con un Porsche gialla. 

So che il mio comportamento potrebbe essere criticabile ma alla fine, ho deciso che è meglio giocare a chiodo schiaccia chiodo per poter superare tutta la faccenda di Morgan e poi, mi merito una serata di leggerezza, sono sempre chiusa in laboratorio. 

Quando monto sul bolide il ragazzo prova immediatamente a baciarmi e istintivamente mi sposto, creando un momento di imbarazzo.

«Scusami, ma ho...paura di rovinarmi il rossetto»

Il biondo sembra bersela e dopo non molto facciamo il nostro ingresso nel solito ristorante all'ultimo piano del grattacielo. Florine mi aveva spiegato trattarsi del ristorante più in voga della città. Mi stupisco come fosse la prima volta, questo posto profuma di soldi. 

Il direttore di sala ci scorta sulla terrazza mostrandoci il nostro tavolo, un pianista arricchisce l'ambiente con del sottofondo jazz. La ringhiera in vetro è circondata da una cascata di rampicanti verdi che si liberano oltre il parapetto. 

Dopo tre calici di vino riesco a trovare i monologhi di Forrester sul golf interessanti, quando d'un tratto, sul suo viso si disegna un sorriso inquietante. 

«Oh, oh, guarda chi c'è lì! Il tuo amichetto» annuncia divertito.

Mi volto confusa accorgendomi dei Brangelina, Chantelle indossa un bellissimo abito giallo con uno spacco non indifferente, un ottimo outfit per il mio funerale. 

Quasi immediatamente Will mi scopre a fissarlo, così distolgo lo sguardo. Questa città è decisamente troppo piccola.

Devo andarmene subito! Pensa Cherry, pensa! Posso fingere un malore? O fingere di aver ricevuto una chiamata che richiede la mia...

«Cherry!» esclama una voce che ormai comincio a conoscere bene. 

Forrester si alza e non posso che seguirlo, Chantelle mi abbraccia come se fossimo amiche di vecchia data, almeno posso dedurre non abbia scoperto nulla...non ancora.

William arriva con entrambe le mani dentro le tasche dei pantaloni classici, facendo un cenno a modi saluti. 

Dio, se esisti... fammi rapire dagli alieni!

 «Ti ho cercata in pasticceria oggi ma Florine mi ha detto che non c'eri, beh adesso capisco perché fossi tanto impegnata» rivela salutando allegramente Dan. 

Il biondo muove la testa in direzione di Will come saluto e dopo un secondo, le sue mani mi cingono la vita.

«Non pensavo voi due stesse insieme, insomma ragazzi, io so sempre tutto!» scherza cercando l'appoggio di Will che sembra tutto tranne che divertito dalla sua battuta.

Oh, mia cara, speriamo di no, speriamo il buon Dio tu non sappia proprio un bel niente.

«N-n-n-oi non..» farfuglio presa alla sprovvista, Dan mi spinge più vicino a sé stringendo la presa sul mio fianco.

«Ci frequentiamo da poco» spiega pavoneggiandosi soddisfatto intento a fissare Will, che per un baleno, contrae la mascella.

«Oh, fantastico! Allora sarete felici della mia proposta, effettivamente era questo quello che avevo urgenza di comunicarti; sei ufficialmente un'invitata per il ballo di fine estate, si occuperanno del rinfresco quelli del mio catering e a questo punto credo sia doveroso espandere il mio invito anche a te Dan! Oh Cherry, ti presenterò al mio team, sono così impazienti di parlarti di alcuni progetti... » 

Parla così velocemente che rischio di vomitarle sulle scarpe, William continua a fissare Dan in maniera criptica, dire che mi sento a disagio è più che riduttivo. Vorrei prenderlo a pugni!

«Saremo contenti di venire! Allora a presto!» taglia corto il biondo al mio fianco.

«Si! Siamo contentissimi, grazie Chantelle sei...» vengo interrotta ancora prima di finire la frase.

«Oh tesoro non ringraziarmi!» ridacchia, andandosi ad accomodare con il suo accompagnatore in un tavolo non molto distante dal nostro.

Quando torno a sedermi con Dan questo sembra vibrare di luce nuova, comincia a parlarmi dell'importanza di questo benedetto ballo ma non riesco a concentrarmi, essendoci William Morgan incollato ai miei occhi, quasi avesse deciso di annientarmi con i suoi abissi. Che insolente! Dovrei essere io a fulminarlo con lo sguardo!

Cerco più volte di distogliere l'attenzione e concentrarmi sul meraviglioso biondo che ho di fronte ma lo trovo difficile, così provo con la telepatia a mandarlo a quel paese e a dirgli di smetterla di fissarmi ma nulla, sembra non funzionare.

Non posso resistere oltre, forse l'unica opzione efficace è gettarsi da questo terrazzo?

«Sei illegale quando ti mordi il labbro» farfuglia Dan con così tanta delicatezza da farmi tornare alla realtà. Illegale? Che è? Un nuovo complimento?

E poi improvvisamente un'ideaccia mi passa per la testa, forse, l'unico modo per togliermi quegli occhi di dosso è farli sentire di troppo. 

Accarezzo la nuca di Dan avvicinandomi al suo viso che, d'improvviso, si illumina con un sorrisetto malizioso. 

«Quante parole Forrester» gli sussurro a fior di labbra.

Mi avvicina a sé curiosando con la mano fra i miei riccioli e accarezzandomi la schiena con l'altra.

«Il rossetto non è più un problema?» mormora all'altezza del lobo, in quel momento guardo in direzione del tavolo dei Brangelina, scoprendo Will fissarmi con i pugni serrati sul tavolo mentre la sua ragazza parla, praticamente, con se stessa.

«Resisterti è proprio impossibile, fanculo il rossetto» spiego mossa da una tremenda voglia di rivincita.

Forrester si avventa sulle mie labbra e quando la sua lingua sfiora la mia, lascio che queste giochino tra loro, fra sorrisi e stupide parola per il mezzo. 









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