Ventuno
Draco era ancora a crogiolarsi nel letto con nessuna intenzione di alzarsi, soprattutto perché Harry lo teneva stretto a se.
Questa era stata una piccola conquista,il fatto che il moro avesse accettato di dormire con lui, infondo erano una coppia. Presero così ad addormentarsi sempre sul fianco,Draco che gli dava la schiena ed Harry che lo stringeva poggiando il suo torso a lui.
Un altro vantaggio era che Harry dormiva in boxer, e Draco amava la sensazione del suo corpo caldo spalmato sul suo. Di solito la notte lo aspettava già nel letto,Harry era sempre preciso, gli aveva promesso che alle 3 sarebbe stato sempre a casa, e così faceva.
Si girò sull'altro fianco, in modo da guardarlo mentre dormiva, cercando di scivolare silenziosamente sulle lenzuola per non svegliarlo.
Harry sbuffò un attimo per poi iniziare ad aprire un occhio.
"Mi hai svegliato..." borbottò, la voce impastata dal sonno.
"Scusami...V-volevo solo guardarti..."
Harry sorrise, e sprofondò il viso nell'incavo del collo di Draco.
"Profumi di buono anche di primo mattino."
"Io profumo sempre di buono..."
"Ovvio, sei una prima donna."
"Mi stai dando della femmina?"
"Bhe..." Harry gli lanciò un'occhiata alludendo al suo pigiama giallo con i gattini.
Draco si finse offeso, afferrò uno dei tanti cuscini sparsi sul letto e glielo tirò in faccia.
"Hey! Che cazzo di buon giorno é mai questo?!"
Draco sghignazzò, rimosse il cuscino per poi accoccolarsi di nuovo fra le sue braccia e guardarlo.
"Per me sarebbe un buon giorno se tu mi dicessi che domani mi accompagni al ballo."
Harry inarcò un sopracciglio con fares cocciato.
"Ne abbiamo già parlato, e la mia risposta non cambia."
"Perché?" si impuntò "Ci tengo molto ad andarci, é una cosa che voglio fare da sempre..."
"Non vengo ad una festa per adolescenti Draco! Vuoi ballare? Vieni al Sunrise una sera e ti faccio ballare quanto vuoi!"
Draco piegò il labbro con espressione triste.
"Non é la stessa cosa...Ti vergogni di me per caso?"
Harry scosse la testa.
"Non mi vergogno di te, é solo una cosa che non voglio fare."
"Ma io si!"
"E allora falla per Dio! Invita chi cazzo vuoi e vai a quello stupido ballo!"
Draco balzò su a sedere, il viso rosso per la rabbia.
"Ah si?" prese ad urlare iniziando a rimuoversi il pigiama e cercando dei vestiti puliti da mettere"Bene! Io ci andrò a quel ballo, e non mi farò rovinare la serata per colpa tua!"
Harry lo guardò vestirsi in silenzio,prima di riprendere a parlare.
"Draco ascolta..."
"Il tempo per ascoltare é scaduto Harry, stai zitto...Non ti sei neanche accorto che per la prima volta non ho balbettato mentre ti parlavo..."
La nota di delusione nella sua voce colpì Harry come un pugnale nella schiena, si alzò in piedi per fermarlo, ma Draco uscì dalla stanza senza guardarlo. Poi sentì la porta di casa sbattere.
Draco suonò il campanello nascondendo il volto nella sua sciarpa bianca piumata, faceva freddissimo.
Non appena Oliver aprì la porta, si precipitò dentro correndo verso il camino accesso per scaldarsi.
Oliver lo raggiunse guardandolo allibito.
"Di solito sono io che ti chiedo di saltare le lezioni" disse "Il tuo messaggio di non andare a scuola mi ha lasciato un po' perplesso, é successo qualcosa?"
Draco si tolse il cappotto, guanti e sciarpa e li abbandonò sul divano, prima di avvicinare le mani sulle fiamme che ardevano facendo scoppiettare la legna.
"No...Cioé sì, al diavolo non importa, non mi va di parlarne!"
Oliver sbuffò spazientito.
"Scommetto che l'oggetto in questione sia Harry, ma non farò domande...Hai fatto colazione?"
Draco negò con la testa, gli occhi puntati sul rosso del fuoco che iniziava a scaldarlo.
"Dai vieni..."
Oliver lo tirò per un braccio e lo fece accomodare sullo sgabello in cucina. Servì due fette di torta alla red velvet ed un bicchiere fumante di the.
"Come hai fatto a indovinare che é la mia preferita?" chiese Draco prendendo con la forchetta un generoso pezzo.
Oliver sollevò le spalle.
"Ti leggo nella mente" rise"Scherzo, allo Starbucks qui di fronte era rimasta questa o la cheesecake al limone, ho scelto la più golosa."
"Hai scelto bene!"
Draco lo osservò per parecchio tempo mentre sorseggiava il the. Oliver era sempre carino e gentile con lui, perché Harry non poteva essere così?
"Non mi accompagnerà al ballo"disse omettendo di proposito il soggetto in questione, Oliver avrebbe capito.
"Odio doverti dire te lo avevo detto ma...Te lo avevo detto" gli rispose poggiando sul bancone il bicchierone di carta ormai vuoto.
"Pensavo gli facesse piacere, infondo é il mio ragazzo..."
Oliver allungò il braccio, picchiettò le dita della mano sulla superficie lucida del bancone prima di prendere coraggio e stringere la mano di Draco.
"Diciamo che la visione di coppia di Harry non é molto convenzionale..."
Draco strinse la presa, per niente infastidito da quel contatto.
"Lo stai giustificando?" chiese aggrottando la fronte.
"No, ma mi stupisco come tu possa aver pensato che lui avrebbe accettato..."
Draco quasi singhiozzò.
"Perché sono uno stupido..."
Fu allora che Oliver si alzò dallo sgabello, si avvicinò a lui senza mollare la presa della mano, ed avvolse le braccia intorno al suo busto stringendolo a se.
"Non sei stupido Draco" gli mormorò all'orecchio "Sei semplicemente stupendo, dovrebbero dirtelo più spesso."
Poi Oliver indietreggiò il capo e lo guardò negli occhi.
"Ti andrebbe di venire al ballo con me?"
Draco rincasò verso sera, giusto il tempo per vedere Harry prepararsi per andare al locale.
"Dove sei stato?" gli chiese osservandolo .
"Che ti importa?" rispose secco chiudendo la porta con un piede.
Harry lanciò un'occhiata agli innumerevoli sacchetti di carta che teneva in mano.
"Hai fatto shopping?"
"Ho comprato il vestito per il ballo"rispose Draco raggiungendo camera sua e posizionando le cose comprate in ordine sul letto.
"Quindi ci vai?" chiese Harry affacciato allo stipite della porta.
"Invita chi cazzo vuoi e vai a quello stupido ballo! Me l'hai detto tu..." lo scimmiottò Draco.
"E chi avresti invitato?"
Si voltò a guardarlo. Harry era livido in faccia, palesemente infastidito dalla situazione. Sorrise soddisfatto, in fondo aveva deciso lui di non accompagnarlo.
"Io non ho invitato nessuno, mi hanno invitato semmai" rispose per poi distogliere lo sguardo come se niente fosse e iniziando a mettere via i vestiti nuovi.
"Chi?"
La voce era spezzata, era chiaramente arrabbiato, forse geloso.
Draco prese a canticchiare mentre sistemava le sue cose, ignorando la domanda.
Sentì Harry avvicinarsi prima di sentirlo urlare.
"Cazzo Draco ti sto parlando! Chi ti ha invitato al ballo?!"
Draco si voltò per poi guardarlo con sufficienza.
"Oliver, mi ha invitato Oliver e ci vado con lui, tu passa pure una bella serata al Sunrise."
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