Ventiquattro
Draco era felice. I pochi giorni passati dopo il ballo erano stati alquanto strani per lui, perché Harry iniziava a comportarsi come un fidanzato normale, o almeno ci provava.
Lo aveva riempito di attenzioni,tornando persino a casa subito dopo il turno senza fermarsi al Sunrise.
Iniziava davvero a sperare che forse ce l'avevano fatta a stabilire una relazione come tutte le altre, ed era proprio per quello che gli mancava.
Harry era partito in mattinata presto, il lavoro gli stava proponendo un affare che doveva prendere in considerazione.
Il Sunrise rischiava di chiudere, così avevano chiesto ad Harry di proporsi come socio per tirare avanti il posto, rimodernizzarlo un po', ma per farlo doveva seguire dei corsi di aggiornamento sulla contabilità ed amministrazione economica a Manchester.
Aveva accettato immediatamente, euforico per l'opportunità che gli era stata data.
Draco era contento per lui, anche se questo voleva dire che avrebbe passato più tempo in quel locale che a lui metteva un po' ansia.
Passò la mattina all'istituto d'arte cercando di tirare giù qualche appunto, ma i pensieri volavano sempre ad Harry che non sarebbe stato con lui quella sera.
A fine lezione si precipitò fuori dall'aula, con l'idea di scappare da quel posto e starsene per i fatti suoi, ma Oliver la pensava diversamente.
Lo afferrò per la borsa a tracolla facendolo quasi cadere indietro e lo trascinò verso la caffetteria.
"Blaise ci sta aspettando, c'è anche il suo ragazzo."
Draco aggrottò la fronte.
"Theo é qui?!"
"A quanto pare Blaise ti ha visto un po' di giù di corda in questi giorni, per cui ha pensato di organizzare qualcosa tutti insieme..." rispose Oliver continuando a tirarlo.
"Puoi anche lasciarmi sai? So camminare da solo."
"Sei lento dolcezza, hai bisogno di una spinta."
Draco non riuscì a ribattere che una testolina bionda si precipitò verso di lui non appena varcò la soglia della caffetteria, soffocandolo in un abbraccio.
"Theo!" urlò.
Era da molto che non si vedeva col suo amico, e solo che ora lo aveva davanti realizzò quanto gli fosse mancato.
"Sei uno stronzo Draco, hai trovato qualcuno che ti soddisfa e ti sei dimenticato di me..." borbottò Theo tenendolo ancora stretto.
"Perdonami sono stato uno stupido, ma tra lo studio, le lezioni ed Harry, non ho avuto un attimo libero..."
"Ti perdono solo se sta sera usciamo!" rispose l'amico raggiungendo il tavolo dove c'era seduto Blaise.
Draco guardò tutti e tre.
"Usciamo?"
Oliver sollevò le spalle come se non sapesse nulla, poi si voltò verso Blaise.
"Sì" rispose "Potremmo fare qualcosa, ad esempio pizza e poi andiamo a bere in qualche locale?"
"Io ci sto" rispose Oliver guardandolo.
"Ok, si può fare..." rispose Draco tentennando.
Non era molto convinto di quella uscita, ma alla fine decise che non ci fosse niente di male nel passare una serata in compagnia tra amici.
La pizza era squisita. Era raro trovare una pizzeria a Londra che ne facesse una degna di nota, ma Oliver era stato bravo a trovarla, ed ora si trovava davanti al suo piatto fumante pieno di pomodoro e mozzarella.
Stavano parlando tutti tranquillamente degli imminenti esami e stavano cercando un metodo di studio per poter ricordare tutte le materie richieste in un solo giorno, quando Draco venne distratto dal suono del suo telefono per l'arrivo di un messaggio.
Sono eccitato...Harry.
Dracò avvampò e spense lo schermo col timore che Oliver di fianco a lui potesse leggere. Afferrò il suo bicchiere di birra e ne mandò giù un sostanzioso sorso per cercare di calmarsi, poi riprese in mano il cellulare.
Sono in compagnia, fattela passare.D.
Non fece in tempo a rimettere il cellulare in tasca che questo vibrò di nuovo.
Sei in compagnia? Quindi dovrai essere silenzioso quando verrai nei pantaloni...Non rifiutarmi, mi ecciti di più.
Vai in bagno.
Draco si sedettemeglio sulla sedia, si passò una mano sul viso cercando di respirareregolarmente e di ignorare il cavallo del pantalone che sembravaessersi ristretto.
"Hey...tutto bene?" gli chiese Blaise guardandolo preoccupato.
"Io...Sì, solo...Scusatemi un attimo..."
Prese il telefono,e sentendo lo sguardo dei tre amici puntato addosso raggiunse il bagno chiudendosi la porta alle spalle.
Digitò il numero ed Harry rispose al primo squillo.
"Sono a cena per la miseria, che cosa credi di fare?!"
Sentì Harry dietro la cornetta sghignazzare prima di rispondere.
"Come se non ti piacesse...Non mi avresti chiamato altrimenti..."
Draco sbuffò impaziente.
"Harry ascolta,sono con Blaise, Theo e Oliver, non é carino farli aspettare, ci sentiamo più tardi..."
"Quindi mi stai dicendo che non ti piacerebbe se io fossi li con te a scoparti contro il lavandino?"
Draco deglutì, pregando che Harry non lo sentisse.
Gli sarebbe piaciuto eccome.
"Avanti...Lo so che sei eccitato anche tu..."
"Harry...Non posso...Io..."
"Abbassati i pantaloni Draco, ed anche le favolose mutandine che so stai indossando..."
Draco sospirò,ormai consapevole che avrebbe fatto tutto quello che Harry gli avesse ordinato.
Appoggiò la schiena contro la porta del bagno, pregando che non entrasse nessuno prima di aprire la cerniera del jeans ed abbassarli insieme agli slip di cotone rosa che indossava.
"Fatto?"chiese Harry, la voce spezzata dall'eccitazione.
"Sì" sussurrò Draco "Ti stai toccando?" chiese poi, immaginandosi il ragazzo sdraiato da qualche parte mentre maneggiava con cura la sua erezione.
"Sì lo sto facendo, e dovresti farlo anche tu..." rispose Harry emettendo un gemito.
Draco iniziò a toccarsi, il suo membro scattò sull'attenti non appena si sfiorò,procurandogli un brivido lungo la schiena.
"Voglio che ti tocchi con le dita Draco, e sai benissimo dove devi metterle..."
Il biondo si morse il labbro per non emettere versi che avrebbero potuto attirare l'attenzione di qualcuno.
Si avvicinò al lavandino più vicino, posizionando le dita sotto il dispenser del sapone liquido.
Avvertiva il respiro di Harry farsi sempre più veloce dall'altra parte, portò il telefono tra la guancia e la spalla destra in modo da essere più comodo.
Harry sentì un mugolio che conosceva bene ed una imprecazione a bassa voce che gli fece aumentare la frizione della sua mano.
"Lo stai facendo vero? Ti stai scopando con le dita?"
Draco mugugnò in risposta, impegnato a darsi un po' di sollievo mentre entrava ed usciva velocemente dalla sua apertura.
"Quante?"chiese Harry.
"Due" riuscì a rispondere Draco quasi senza fiato.
"Aggiungine un altro, so che ti piace, sei proprio una puttanella..."
Draco normalmente si sarebbe arrabbiato per quella insinuazione, ma in quel momento Harry lo stava facendo eccitare, e più parlava sporco, più desiderava ci fosse lui a fotterlo contro un muro, così, senza nessun timore, introdusse un terzo dito imprecando questa volta ad alta voce.
"Cazzo Harry...."
Si sentiva vulnerabile, in piedi appoggiato al lavandino mentre si procurava piacere in un bagno di un ristorante dove chiunque avrebbe potuto entrare in qualsiasi momento.
Ma gli piaceva, e cercò di non pensare a quello che stava facendo, si concentrò sulla voce di Harry che ansimava con lui al telefono, fino a quando si riversò sulla ceramica bianca del lavello senza essersi toccato.
Dopo qualche minuto di silenzioso, Harry riprese a parlare.
"Aspettami sta notte, sto rientrando a Londra..."
"Dove sei scusa?!" chiese Draco curioso.
"In treno."
"Ti sei masturbato in un treno?!"
"Tu lo hai fatto in un bagno di un ristorante...Almeno io ho il vagone da solo!"
Draco scoppiò a ridere rendendosi conto di quanto fosse assurda quella situazione.
"Non penso mi troverai a casa sta notte" rispose poi "Gli altri vogliono andare a bere qualcosa..."
"Andate al Sunrise allora, vi raggiungo li...Ho una sorpresa per te..."
Draco sentì il cuore cominciare a battere all'impazzata.
"Una sorpresa per me?"
"Sì, penso sia arrivato il momento del regalo per il tuo compleanno."
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