Trentadue


Due piccole considerazioni prima del capitolo: guardatevi il video per capire di cosa sto parlando!


La foto non é bellissima, lui lo é e guai a chi mi contraddice, ma é per farvi capire l'outfit di Oliver, me lo sono immaginato così, anche se sono consapevole che solo Harry Styles può indossare completi del genere ed essere un figo pazzesco.


Detto ciò, buona lettura!



Dopo l'incontro con Harry, la voglia di lasciarsi andare con Oliver si fece sempre più esigente. Era consapevole che non si poteva scegliere a comando di chi innamorarsi,ma davvero ci stava provando a stare bene con lui.

Oliver poi, gli rendeva le cose molto semplici. Si comportava da fidanzato perfetto che aveva sempre desiderato, lo portava spesso fuori a cena e ogni tanto la sera passava le ore ad osservarlo mentre suonava il violino.

E poi c'era il sesso, totalmente diverso da quello con Harry. 

Oliver era dolce anche in quei momenti,lo coccolava, lo faceva sentire desiderato, anche se spesso avrebbe preferito essere preso brutalmente e sbattuto contro il muro come solo Harry sapeva fare. 

Ma non si era mai concesso del tutto ad Oliver, se il castano gli aveva donato tutto se stesso in quei momenti, lui si sentiva sempre un po' frenato, e soprattutto non aveva nessuna intenzione di fare il passivo.

Quella era una esclusiva che solo Harry aveva avuto l'onore di provare, e si sentiva particolarmente orgoglioso di essersi concesso in quel modo solo a lui.

Le discussioni iniziarono ad arrivare quando Oliver un giorno uscì fuori chiedendogli di andare con lui al White Party che si sarebbe tenuto il sabato al Sunrise.

Il White Party era la festa esclusiva di tutta Londra che si teneva una volta all'anno, promuovendo uno spirito di libertà e armonia tra le persone, indipendentemente dallel oro tendenze sessuali, per questo motivo tutta la comunità LGBT si riversava in quelle quattro mura per una notte di straordinaria follia.

Draco aveva sempre sognato di poter andare almeno una volta nella vita, ma l'idea di potersi trovare davanti Harry da un momento all'altro lo frenava.

Oliver lo aveva capito, ma cercò di convincerlo ugualmente, dicendo che aveva fatto fatica a recuperare due biglietti e che doveva fregarsene se il suo ex era presente,sarebbero andati li per divertirsi e passare una serata diversa.

Riuscì a fargli cambiare idea quandolo trascinò a fare shopping per cercare un outfit totalmente bianco adatto all'occasione.

Scelse una semplice polo, dei pantaloni di cotone che lo fasciavano alla perfezione decisamente corti sulle caviglie, dove Draco, non contento, fece dei risvolti. Decise di indossare poi le sue converse rosa per dargli quel tocco eccentrico che a lui piaceva.

Continuava a guardarsi allo specchio,sistemando meglio i capelli tutti indietro con un po' di cera. Era agitato, il cuore da qualche ora aveva deciso di battere più fort edel solito e le mani gli sudavano senza smettere.

Si ripeteva che il locale era grande,che ci sarebbe stata parecchia gente ed era molto difficile incontrarlo, ma quel mantra non riusciva più a tranquillizzarlo.

"Sei pronto?"

Sussultò non accorgendosi di Oliver dietro di lui che lo stava osservando.

"Sei bellissimo" gli disse prima di lasciargli un piccolo bacio sul collo.

"Draco sorrise mentre le guance si coloravano leggermente di rosso.

Anche Oliver non era niente male con quel pantalone nero con la zampa larga a vita alta con una canotta bianca incastrata dentro alla perfezione ed una giacca sempre nera molto ampia che non si richiudeva.

"Ma al White Party non si deve andare vestiti di bianco?" chiese ridendo.

"Non voglio sembrare un gelataio, e poi ho la maglietta bianca, basterà..." rispose Oliver appoggiandole mani lungo i suoi fianchi.

"Mi stai dando del gelataio?"chiese Draco facendosi più indietro per farsi coccolare.

"No, ti ho già detto che tu sei bellissimo..."

Draco si voltò lasciandogli un bacio a fior di labbra, pensando che alla fine stavano andando ad una festa e avrebbero dovuto solo divertirsi.





Draco si sentiva particolarmente fiero di se mentre sfoggiava il suo quinto Cosmopolitan come fosse un trofeo. Dicevano fosse un cocktail da gay e lui lo era e voleva farlo sapere a tutti.

Oliver lo aveva seguito a ruota nella sua decisione di bere a più non posso, sfondandosi con qualcosa di molto forte e dall'aspetto scuro che Draco non aveva riconosciuto.

Si sentiva euforico, quella festa era uno sballo.

La gente dentro quel locale faceva davvero quello che voleva, si sentiva aria di libertà e di voglia di esprimersi senza freni, nessuno ti avrebbe giudicato.

Vi erano uomini vestiti da donna belli da far perdere il fiato, donne che si baciavano con donne, uomini con uomini, qualcuno più audace che formava gruppi misti per scambiarsi tra loro e Draco ammirava quella meraviglia sbalordito.

Si lasciò trascinare tra la folla ballando senza freni insieme ad Oliver, con l'alcool che più

mandavano giù e più toglieva le loro inibizioni.

Si sentì tirare da un braccio, e quando si voltò, un uomo truccato a meraviglia e con splendide labbra rosse gli rivolse un sorriso.

"Hey, scusa se ti interrompo, ho visto che ti muovi decisamente bene, vorresti partecipare alla gara di pole dance?"

"Che cosa?!" chiese Draco sgranandogli occhi sicuro di non aver capito bene.

"Ho detto se ti andrebbe di partecipare ad una gara di pole dance, mi sembri portato..." gli rispiegò con calma il ragazzo.

Draco lo fissò per qualche secondo non sapendo cosa dire. Non aveva mai fatto una cosa del genere, esibirsi davanti a tutte quelle persone, nella pole dance poi, non era sicuro di essere bravo ad arrampicarsi su un palo.

Si voltò per cercare Oliver che lo guardava con occhi sgranati anche lui.

"Ti prego Draco, fallo."

Non seppe se fu per l'eccitazione nelle parole del ragazzo, o perché aveva bevuto decisamente troppo, ma decise di buttarsi e provare qualcosa di nuovo.

Marcelo, così si chiamava il ragazzo che lo aveva fermato, lo accompagnò in un piccolo camerino dietro il palco dove c'erano altri ragazzi intenti a prepararsi.

"Allora Draco, li infondo ci sono deivestiti di scena, cerca qualcosa da metterti che ti vada, sarai ilsecondo a esibirti."

Draco sbiancò a quelle parole, non erapiù così convinto di volerlo fare.

"Hey tranquillo, non ti devi agitare,pensa solo a divertirti" lo incitò Marcelo spingendolo verso ilguardaroba.

Si fece coraggio ed avanzò titubante verso quell'ammasso di vestiti. Buttò gli occhi un po' giro fino a che fu folgorato da una visione che lo lasciò a bocca aperta.

In un angolo, buttati per terra malamente, vi erano un paio di stivali neri in pelle, alti fino alle ginocchia, con un minimo di 12 cm di tacco e con la suola rossa come il fuoco.

Li raccolse da terra per osservarli da vicino, e constatò che erano davvero favolosi. Passò la mano sulla pelle liscia inebriandosi dall'odore del cuoio, moriva dalla voglia di provarli.

Afferrò un paio di pantaloncini decisamente corti anche essi in pelle nera e iniziò a spogliarsi fregandosene degli altri.

Rimase a petto nudo con indosso solo quelli shorts e gli stivali che per fortuna erano della sua misura.

Si ammirò allo specchio guardandosi soddisfatto come non aveva mai fatto in vita sua, e per la prima volta si trovò orgoglioso di se stesso.

Perché lui era quello, voleva essere libero di esprimersi, di fare quello che voleva e vestirsi come voleva e guardandosi così si trovò particolarmente bello.

Sentì un coraggio mai avuto nascere dentro di lui, e quando Marcelo lo accompagnò sul palco capì che si sarebbe decisamente lasciato andare.

Quando le note di Kiss this deiThe Struts partì,Draco appoggiò una mano sul palo e iniziò a girare sculettando su quei tacchi e ammirando il pubblico che aveva occhi solo per lui.

Trovò subito lo sguardo di Oliver che lo osservava sbalordito e gli fece un occhiolino prima di posare anche l'altra mano sul palo e iniziare a tirarsi su con l'aiuto delle cosce.

Era faticoso per lui che non lo aveva mai fatto, ma niente di così complicato.

Quandosi trovò abbastanza in alto lasciò andare il busto indietro tenendosi con una mano sola e lentamente si fece scivolare giù.

Atterrò sui tacchi e con disinvoltura si posizionò col palo fra le gambe e sporgendo il sedere in fuori iniziò a strusciarsi fino a trovarsi accovacciato con le gambe spalancate.

Fu li che li vide, due occhi verdi che avrebbe riconosciuto fra mille che lo stavano osservando.

E come se l'intero pubblico fosse sparito, Draco non spostò lo sguardo dal suo mentre lentamente si portava le mani verso l'interno coscia e si rialzava da quella posizione.

Si aggrappò di nuovo al palo salendo fino in cima, vide chiaramente Harry mordersi le labbra e osservargli il culo senza ritegno mentre roteando si faceva scivolare di nuovo verso il basso.

Le luci si riaccesero ed un boato di applausi lo stordì riportandolo alla realtà.

Vide Oliver puntare lo sguardo tra lui ed Harry prima di allontanarsi in mezzo alla folla.

Draco non ci pensò un secondo prima di buttarsi giù dal palco e seguirlo.Si sentiva in colpa.

La gente continuava a fermarlo per fargli i complimenti e ben presto non riuscì più a vedere il capo di Oliver in mezzo a quella ressa.

Si sentì tirare indietro, qualcuno lo stava strattonando per allontanarlo dalla folla, e quando si trovò vicino al bancone del bar, Harry era li che lo fissava.

Fece per andarsene ma il moro lo trattenne di nuovo.

"Vieni via con me Draco, ti prego..."

"Non posso" gli rispose deciso, gli occhi che iniziavano a riempirsi di lacrime. Si sentiva sprofondare, da una parte Oliver ferito per quello che aveva visto e dall'altra Harry che lo implorava di andare con lui.

"Per favore, solo per questa sera, ho bisogno di te, poi sarai libero di fare ciò che vuoi."



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