Trenta
Si baciarono tutta la notte,consumandosi quasi le labbra a vicenda. Draco si lasciò trasportare,deciso a dimenticare quegli occhi verdi che lo tormentavano ogni volta che la lingua di Oliver si ricongiungeva con la sua.
Baciava bene Oliver, ma non era Harry,e Draco si maledì molte volte quella notte nel pensare a lui invece che dedicarsi al castano.
Oliver tentò di andare oltre, spinse le mani sotto i suoi vestiti più volte, cercando di portare la tensione creata su un altro livello, ma Draco si scansò sempre.
Non voleva illuderlo, non voleva farlo soffrire, per cui decise che non si sarebbe concesso a lui fino a quando non avesse dimenticato del tutto Harry.
Glielo doveva.
Ma nonostante i buoni propositi, la mattina dopo scivolò fuori dal letto come un ladro, stando bene attento a non svegliarlo.
Si vestì in fretta, ed uscì di casa già sapendo che anche quel giorno avrebbe saltato le lezioni.
Un brontolio allo stomaco gli fece ricordare che non aveva fatto colazione, così prese la metropolitana diretto in un posto che non frequentava da molto.
Hermione era già attiva dietro il bancone mentre serviva i primi clienti mattinieri. Si accomodò su un alto sgabello che dava direttamente sul bancone, e quando la ragazza si accorse della sua presenza gli sorrise affettuosa.
"Draco! Che sorpresa...Sono contenta di rivederti! Caffè?" gli chiese porgendogli una tazza già fumante.
"Grazie" rispose il biondo adocchiando quella bevanda invitante senza berne un sorso.
"Hey, va tutto bene?"
Quasi si dimenticò che Hermione aveva la capacità di capire tutti al volo, così si limitò a sollevare le spalle zuccherando il caffé.
La ragazza sbattè uno straccio sul bancone facendolo sobbalzare.
"Io lo strozzo, davvero giuro che questa volta lo strozzo, che cosa ti ha fatto?"
Draco capì che si stava riferendo ad Harry, e gli venne quasi da ridere nel vederla così adirata.
"Lui non c'entra, é colpa mia, ho sbagliato tutto..." confessò.
"Oh Harry c'entra sempre credimi,scommetto che ti ha usato per i suoi porci comodi e poi ti ha mollato..."
Draco incassò a testa nelle spalle perla veridicità di quelle parole.
"In realtà l'ho lasciato io ma...Lui non mi ha mai promesso nulla Hermione, sono io che mi ero fatto i castelli in aria..."
"Oh piccolo..." la ragazza lo guardò con uno sguardo pieno di tenerezza "Mi dispiace credimi,non esisterà mai nessuno in grado di fargli mettere la testa apposto..."
Draco annuì, perché lui ci aveva sperato di essere quella persona.
Per la seconda volta in due giorni,varcò la soglia di quella casa che sperò di dimenticare al più presto.
Il cuore che batteva a mille per la paura di incontrarlo di nuovo, ma la casa pareva silenziosa, e si immaginò Harry dormire sul suo letto.
Raggiunse quella che era stata la sua camera ed afferrò la valigia che aveva lasciato sotto il letto.Iniziò a riempirla coi vestiti, cercando di ignorare il magone formatosi in gola.
Era ancora punto e a capo, senza un posto dove andare e completamente solo.
Sapeva che Blaise e Theo lo avrebbero aiutato, ma doveva trovare una soluzione al più presto per non gravare sulle loro spalle.
Svuotato il cassetto della biancheria,iniziò a sistemare in un beauty tutti gli smalti che aveva lasciato sulla mensola.
"Quindi hai deciso? Te ne vai?"
Si spaventò talmente tanto da lasciarsi scappare un urletto, prima di voltarsi con una mano appoggiata al petto.
"Dio Harry, vuoi farmi morire?"
Era appoggiato allo stipite della porta, il viso perfettamente riposato. Indossava solo un pantalone della tuta decisamente a vita bassa da cui si intravedeva quella V che a Draco faceva letteralmente impazzire.
Tolse lo sguardo in fretta, continuando a sistemare gli smalti.
"Non torni a dormire?" chiese infine spezzando il silenzio.
"Ho dormito abbastanza, ti ricordo che ora sono socio del locale, non faccio più il barista, posso fare gli orari che voglio."
Draco non rispose, se lo era dimenticato, perché Harry non gli raccontava mai niente di lui.
"Non hai risposto alla mia domanda"insistette il moro andandosi a sedere sul letto.
Draco lo ignorò, anche se la presenza cosi vicina lo stava mettendo in difficoltà.
"Non sto facendo le valige per restare" rispose secco mettendo via il beauty.
Harry a quel punto sospirò.
"Dove ho sbagliato? Dimmelo ti prego perché io non capisco, pensavo andasse bene anche a te, é quello che mi avevi detto, quindi perché te ne vai?"
Draco si girò finalmente a guardarlo,perdendosi per l'ennesima volta nel verde dei suoi occhi.
"Tu non hai sbagliato niente"rispose rassegnato "Sono io che ho immaginato qualcosa che non c'era...Tu mi piaci Harry, fattene una ragione, ma non posso condividerti con chiunque. Io voglio stare con te, ma solo tu ed io,come una coppia normalissima..."
Harry si alzò in piedi passandosi una mano sui capelli.
"Non posso Draco, io...Sono fatto così, non puoi chiedermi questo..."
"Non te lo sto chiedendo" lo interruppe afferrando saldamente la valigia con una mano "Me ne sto andando perché tu non puoi darmi quello che voglio, addio Harry."
Lasciò quella stanza con l'ex coinquilino intento guardarlo.
Fermami, fermami ti prego, non farmi andare via...
Ma il suo pensiero non bastò a convincerlo, e si ritrovò in mezzo al marciapiede con una valigia in mano.
Tornò a casa da Oliver, voleva ringraziarlo per l'ospitalità per poi trasferirsi da Blaise e Theo.
Aveva sentito i due al telefono, e si erano mostrati subito disponibili ad aiutarlo capendo la situazione.
Trascorse il pomeriggio a poltrire tra divano e letto, leggendo qualche libro e studiando qualcosa. Oliver non si era fatto sentire, e pensò si fosse offeso per essersene andato via così quella mattina. Si sentì in colpa, avrebbe trovato un modo per scusarsi.
Quando sentì la porta di casa aprirsi, si precipitò per andargli incontro,ma Oliver lo scansò senza degnarlo di uno sguardo per raggiungere la cucina.
Lo seguì a testa bassa, dando conferma ai suoi dubbi.
"Oliver..."sussurrò appena, non trovando le parole giuste da dire.
Oliver sollevò lo sguardo verso di lui, il volto segnato dalla delusione.
"Non dovevi baciarmi se non lo volevi" esordì andando al centro esatto della conversazione.
Draco si morse le labbra in difficoltà, voleva baciarlo, voleva baciarlo davvero ieri sera, ma il pensiero costante di Harry non lo lasciava in pace.
"Non é così Oliver..."
"E allora cosa?!" lo interruppe avvicinandosi minaccioso "Spiegamelo Draco perché non sto capendo..."
Draco si soffermò a guardarlo, con quegli occhi nocciola così espressivi,quelle labbra carnose che erano solo da mordere, l'espressione contrariata sul volto.
"Neanche io sto capendo" ammise facendo un passo avanti, fino a trovarsi a neanche un palmo di distanza da lui.
Oliver piegò la testa di lato per osservarlo meglio.
"Che cosa vuoi Draco?" chiese, gli occhi puntati sulle sue labbra.
"Te"rispose prima di far scontrare le loro labbra e sbatterlo con la schiena contro il frigorifero,
Oliver non oppose resistenza, si lasciò guidare come un burattino anche quando le mani di Draco vagarono sotto la sua maglietta per poi rimuoverla.
Draco si beò di quella visione, perché Oliver era un bel ragazzo, e per un momento decise di dimenticarsi quegli occhi verdi che tanto lo tormentavano.
"Letto..."gli sussurrò all'orecchio per poi trascinarlo in camera.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top