Sette

Draco spalancò gli occhi dallo stupore per poi sfregarli bene con le mani: aveva sicuramente visto male,quello non poteva essere il suo coinquilino.

Gli riaprì lentamente terrorizzato da quello che avrebbe potuto vedere, e la salivazione gli si azzerò del tutto quando effettivamente vide proprio davanti a se Harry.

Doveva essere anche diventato più bianco del solito perché Blaise prese  scuoterlo con un braccio.

"Draco? Tutto ok?"

Rispose con un cenno impercettibile del capo perché no, non stava bene mentre non riusciva a togliere gli occhi di dosso a quello che avrebbe dovuto fargli da modello.

"E'...é il mio vicino..." sussurrò talmente a bassa voce che pensò che l'amico non lo avesse nemmeno sentito.

Il gridolio acuto che uscì dalla bocca di Blaise gli fece capire invece che sì, aveva sentito eccome.

"Quello, quello é Harry?!"

Draco annui non sapendo davvero dove sbattere la faccia.

Non voleva essere visto, non voleva che Harry lo vedesse seduto dietro il suo foglio bianco intento ad osservarlo mentre era completamente nudo.

Avvampò al solo pensarci, le guance si colorarono subito di rosso e Dio...Era così imbarazzante!

Non poteva farlo, non poteva stare semplicemente li seduto a guardarlo mentre si sarebbe tolto l'accappatoio.

"E' davvero uno schianto amico!"

Blaise non lo stava aiutando per niente, aveva bisogno d'aria e di uscire da quell'aula senza essere visto.

Il professore invitò Harry a sedersi sullo sgabello di fianco alla sua scrivania, gli consigliò di assumere una posa più naturale possibile, magari con un piede appoggiato sul pavimento e uno sollevato sull' appoggio.

Harry cominciò a spogliarsi come se fosse il gesto più semplice del mondo, come se non ci fossero tutti quegli occhi ad osservarlo; si tolse l'accappatoio e svelò il suo corpo a tutti i presenti.

Draco tenne gli occhi fissi sul volto del moro, ostinato a non guardare al di sotto del collo. Si sistemò meglio dietro il cavalletto, ma Harry non lo aveva ancora notato.

Un silenzio quasi irreale pervase l'aula, tutti erano concentrati ad osservare quel corpo a dir poco perfetto, perché lo era, Draco lo sapeva anche se non lo aveva mai visto.

Si sentì in imbarazzo ancora più diprima perché esporre il proprio corpo nudo davanti a degli sconosciuti era per Draco una situazione molto intima, si sentì quasi di invadere uno spazio che avrebbe dovuto rimanere tale, o forse era troppo imbarazzato  perché aveva paura che quello che avrebbe visto gli sarebbe piaciuto anche troppo.

"Nessuna fantasia, nessun astrattismo, linee marcate e ben definite per poi sfumarle col carboncino" spiegò il professore destandolo dai suoi pensieri "Il nudo maschile é difficile da disegnare, occorre osservare i particolari, prego iniziate."

Restò immobile per non so quanto tempo ad osservare la parete bianca dietro quel corpo che gli stava tormentando il cervello, incapace di fare alcun movimento.

"Signor Malfoy, il soggetto é il modello, non l'orologio sul muro" brontolò il professore facendolo sobbalzare.

Allora alzò lo sguardo lievemente,giusto per puntare di nuovo i suoi  occhi di ghiaccio su quelli verdi del moro, e fu li che Harry lo vide.

Draco giurò di aver visto un ghigno soddisfatto sporcargli leggermente il viso, per poi spostare lo sguardo fuori dalla finestra.

Non seppe se lo fece perché notò il suo imbarazzo, ma gliene fu immensamente grato.

Fece un profondo respiro e poi si costrinse ad abbassare lo sguardo.

Quella fu la prima volta che vide Harry Potter nudo.

Sembrava un Dio greco.

Approfittando del fatto che avesse distolto lo sguardo, si costrinse a guardare ogni minimo particolare:i capelli corvini perennemente disordinati che gli cadevano un po'sul davanti, quasi come se si fosse appena alzato, gli zigomi pronunciati incorniciati da un velo di barba che probabilmente non radeva da qualche giorno, le labbra sottili ma morbide che non davano espressioni.

Sapeva che doveva osservare il resto,così prese coraggio e impugnò il carboncino, iniziando a tracciare il contorno delle spalle che si faceva più spigoloso lungo le clavicole, poi scese seguendo la linea del  torace, gli addominali appena scolpiti che terminavano in quella V che lasciava poco alla fantasia.

Mollò il carboncino e si asciugò le mani sui pantaloni, stava sudando, e si maledì mentalmente per essersi beccato ad avere pensieri davvero sporchi su quel corpo.

Riprese il carboncino e continuò da dove aveva lasciato.

Dall'ombelico scendeva una peluria scura e leggera che arrivava direttamente sopra il suo pene.

Si morse inconsapevolmente il labbro inferiore e distolse di nuovo lo sguardo.

Era davvero troppo.

In quell'aula dispersa in uno dei grandi corridoi dell'Istituto, Draco si trovò a desiderare quel corpo come mai avesse fatto prima d'ora, incentivato forse dallo sguardo di Harry che, forse stanco di osservare fuori dalla finestra, o forse intenzionato a farlo, da qualche minuto non gli toglieva gli occhi di dosso.

E più Harry lo guardava, più Draco arrossiva mentre la sua mano cercava di non tremare delineando quelle linee sul foglio.

Per un attimo Draco ebbe la sensazione di poter fare quello che voleva. Aveva una scusa per guardarlo, per mangiarselo con gli occhi e di riprodurlo come meglio voleva.

Poi quell'attimo di patos svanì, e si ritrovò improvvisamente geloso di tutti gli altri sguardi che osservavano e disegnavano il corpo di Harry.

Perché Harry era suo e di nessun altro.

Lanciò il carboncino per terra,raccolse il foglio nella cartelletta trasparente ed abbandonò l'aula senza cogliere lo sguardo preoccupato di Blaise e di Harry stesso.





Harry arrivò a casa felice che Draco non fosse ancora tornato, aveva bisogno di pensare.

Sapeva che il ragazzo amava disegnare,sapeva che avrebbe frequentato un istituto d'arte, ma con tutti gli istituti che c'erano a Londra, mai si sarebbe aspettato di vederlo li in quell'aula.

Dopo il primo momento di stupore, la cosa iniziò a divertirlo parecchio, soprattutto quando intuì che Draco stava morendo dalla vergogna e che fosse terrorizzato nel guardarlo.

Decise di lasciarlo in balia delle sue emozioni cercando di non guardarlo, alla fine era un corso scolastico, non voleva fargli perdere crediti per colpa sua.

Scostava lo sguardo ogni tanto,guardandolo quando lui era intento a riprodurre il suo corpo su quel foglio, talmente concentrato che pareva fosse in un altro momento.

Ad Harry rimase impresso lo sguardo di Draco, quando con occhi attenti e curiosi percorse ogni centimetro della sua pelle osservandolo minuziosamente.

Sembrava un bambino alla scoperta di qualcosa di nuovo, e fu particolarmente orgoglioso nel pensare che il suo fosse il primo corpo nudo che avesse mai visto.

Perché era così vero?

Rimase turbato quando lo vide alzarsi prima di tutti gli altri e allontanarsi dalla lezione senza dire nulla.

Preparò due tazze di the, e quanto il bollitore prese a fischiare, sentì la porta di casa aprirsi.

Draco entrò in casa togliendosi il cappotto e rimanendo avvolto in uno sciarpone voluminoso rosa che gli contornava il collo a più giri.

Non lo guardò neanche e si diresse incamera sua chiudendosi la porta alle spalle.

Harry afferrò rassegnato le due tazze di the e colpì l'uscio con un piede.

"Draco posso...Posso entrare?"

Silenzio.

"Ti ho portato una tazza di the, se ti da fastidio la mia presenza la lascio fuori dalla porta e me ne vado..."

Harry aspettò qualche secondo prima di accovacciarsi ed appoggiare la tazza con gli unicorni per terra.

Era quella con cui faceva sempre colazione Draco.

Fece per girare i tacchi ma sentì l'uscio della porta cigolare, notando il ragazzo che osservava la sua tazza sul pavimento.

La afferrò, bevve un sorso di quella bevanda bollente e rimase in silenzio.

Harry si fece coraggio.

"Posso entrare?" chiese di nuovo.

Draco lo guardò ancora un po' prima di decidere di aprire un po' di più la porta e farlo entrare.

Harry aveva visto la sua stanza già una volta, ma si stupì di nuovo  quando vide tutto quel rosa circondarlo; nell'aria aleggiava un profumo dolciastro che probabilmente veniva da una candela accesa sulla scrivania.

"E' allo zucchero filato..." disse Draco sedendosi sul letto e portandosi alla bocca la tazza.

"E'...è buona, é un buon profumo..."

Harry si guardò un po' intorno non sapendo se Draco avesse gradito se si fosse seduto di fianco a lui,così optò per rimanere in piedi.

"Hai una bella stanza" disse per spezzare il silenzio.

Draco si limitò a sorridere.

"Posso...potrei vedere il tuo disegno?"

Harry notò Draco irrigidirsi sul letto palesemente a disagio.

"Non l'ho f-finito."

"Oh...peccato..."

Si grattò la testa chiedendosi perché cavolo era entrato in quella stanza se non sapeva cosa dire.

"E' un tuo amico quello con cui sei venuto?"

"Sì, Blaise, é uno dei miei migliori amici insieme a Theo, il suo compagno."

Harry annuì e sorseggiò un po' di te.

"Da...da quando posi come modello?"

Harry si stupì per quella domanda diretta, ma capì quanto fosse difficile per Draco parlarne.

"Da quasi un anno, lo faccio per arrotondare lo stipendio ma...Se ti da fastidio posso anche mollare..."

L'aveva detto, aveva ammesso di aver capito che a Draco quella situazione stesse scomoda, e si sollevò come da un macigno quando Draco lo interruppe subito.

"No! Io...Non devi mollare! S-scusami per oggi é che, n-non pensavo di vederti, mi...M-mi ha imbarazzato un po' la cosa..."

Harry sorrise perché Draco era bellissimo quando balbettava dalla vergogna.

"Ti imbarazza vedere un corpo nudo o ti imbarazza vedere il mio?"

Si pentì subito di aver posto quella domanda perché notò il biondo muoversi a disagio sul letto.

"N-non, non e-ero imbarazzato...E'stato un d-disegno come un altro e...N-non che non ho apprezzato ma,cioè v-volevo dire, non ti ho g-guardato, forse s-solo un po' ma..."

"Draco fermati ti prego" Harry scoppiò a ridere "Non é successo niente, era solo un disegno,come dici tu..."

Draco arrossì e prese a torturare la tazza fra le mani.

"P-posso...P-potrei finire il mio disegno? S-solo se ti va..."



Siccome col telefono nuovo sono diventata social, se volete potete seguirmi su Twitter e Instagram sempre al solito nome: aLwAyS89EvAnEsCo😁

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