Nove


Draco si irrigidì sul sedile, lo sguardo fisso davanti a lui, le dita conficcate nel sedile.

Lo sentiva tremendamente vicino, troppo vicino, e non era pronto.

"I-io n-non..."

"Andiamo Draco, sono stato davvero uno stronzo, possibile non possa fare niente per te?"

Avvertiva l'alito mentolato misto a tabacco di Harry sfiorargli la guancia, ed era come se fosse paralizzato.

"Posso baciarti? Lo so che lo vuoi anche tu..."

Chiuse gli occhi al suono di quelle parole e si voltò nella sua direzione. Quando gli aprì, Harry era talmente vicino che faceva fatica a distinguere il verde dei suoi occhi.

Ci impiegò qualche secondo a metabolizzare quello che stava succedendo, a rendersi conto che Harry era serio, non lo stava prendendo in giro, A realizzare che Harry voleva baciarlo, voleva baciare lui, Draco, il suo coinquilino sfigato, E non perché non avesse trovato nessuno al Sunrise, ma perché voleva farlo.

"I-io, n-non ho mai, non h-ho b-baciato nessuno..." riprovò a parlare, ma le parole facevano fatica ad uscire dalla sua bocca, che in quel momento era impegnata a fantasticare su come dovesse essere la sensazione di avere le labbra di Harry sulle sue.

"Lo so piccolo, ma c'è sempre una prima volta non trovi?" Harry non si era mosso di un millimetro,determinato a portare a termine quello a cui stava pensando.

Draco si trovò improvvisamente ad abbassare lo sguardo e puntare gli occhi su quelle labbra morbide che lo stavano attendendo.

"Okay" sussurrò appena.

"Okay?" chiese conferma Harry senza smettere di guardarlo.

Draco deglutì il groppone formatosi in gola ed annuì appena iniziando a tremare, come se il suo corpo avesse vita propria e lui non riuscisse più a comandarlo.

"Posso avvicinarmi di più?"domandò Harry accarezzandogli una mano.

Draco si chiese come fosse possibile essere ancora più vicini di così, e riprese a tremare, ma il tocco delicato delle dita di Harry lo rassicurarono.

"Puoi...P-puoi f-fare quello che v-vuoi" esordì senza rendersene conto.

Harry sbuffò appena ridendo "Non puoi rendermi anche tu le cose un po' più semplici?"

E allora Draco prese coraggio, spostò il sedere dal sedile per avvicinarsi di più e portò una mano dietro la nuca di Harry ad incastrarsi fra i ricci.

Sentì il cuore battire furioso nel petto.

C-così va b-bene?"

"Si" rispose Harry scostandogli i capelli dal viso "Tu stai bene?"

Draco era sicuro di non riuscire a emettere neanche un suono, così si limitò ad annuire di nuovo,avvertendo la pancia emettere un brontolio che non era dato di certo dalla fame.

"Cosa..c-osa devo f-are adesso?"bisbigliò quando Harry si sporse di più sul suo viso.

"Chiudi gli occhi e segui me, fai quello che faccio io."

Quando le labbra di Harry gli toccarono l'angolo della bocca, Draco per istinto le schiuse, non riuscendo ancora a realizzare quello che stava succedendo.

Poi, finalmente, Harry appoggiò le labbra sulle sue.

Erano umide, morbide come se le era immaginate e bramose di dare di più.

Dracò si ritrovò a piagnucolare dentro la sua bocca, perché quello che stava provando era meglio di qualunque sogno avesse mai fatto o di un porno che avesse visto.

Intrufolò le mani sotto la giacca di pelle di Harry e le adagiò lungo la schiena, timoroso di andare oltre, e si ritrovò a conficcare le dita nel tessuto della camicia quando Harry gli tirò con fare esperto il labbro inferiore sfregandolo con i denti.

"Cazzo Draco" Harry respirò dentro la sua bocca e fece correre la punta della lingua sulla linea delle labbra del biondo.

La mente di Draco si annebbiò, si azzerrò completamente, e colto da un istinto animale che non sapeva di avere, serrò le labbra intorno alla lingua del moro e prese a succhiare.

L'abitacolo della macchina era così silenzioso che Draco riuscì a sentire quel suono umido e osceno ogni volta che le loro labbra si staccavano per riprendere fiato.

Harry allontanò il viso per respirare,e Draco notò le sue labbra visibilmente bagnate, gonfie e macchiate di burrocacao che prima posava sulle sue labbra.

Poi Harry riprese.

"Ora entrerò con la lingua nella tua bocca, seguimi, falla scivolare sulla mia okay?"

Draco si limitò a emettere un mugolio.

Harry lo schiacciò di più contro il sedile della macchina e riprese a baciarlo.

Le loro lingue si inseguirono scontrandosi una contro l''altra.

"Impari in fretta ragazzino"mormorò Harry.

"Non...n-non smettere, ti p-prego..."

Harry lo assecondò e tornò a baciarlo con più foga possibile, facendo dimenare Draco sotto di lui

E poi Draco non fu più in grado di connetere col mondo esterno e boccheggiò alla ricerca di ossigeno,perché Harry prese a stringerli i capelli facendogli piegare la testa indietro, e ringraziò il fatto di essere seduto in macchina,perché avvertiva le gambe molli come gelatina

E fu ancora più sicuro di non ricordarsi nemmeno dove fosse quando prese a mordergli la mascella per poi scendere lungo il collo e iniziare a succhiare, lasciandogli sicuramente dei lividi violacei che sarebbero stati visibili il giorno dopo.

"Oh Dio, oh mio D..." Draco imprecò, gli occhi rivolti verso l'alto.

"Cazzo, Draco...Mi stai facendo impazzire ..."

"Harry" disse Draco con voce rauca e respiro spezzato "M-meglio se t-ti fermi o io..."

"Tu cosa?" chiese provocatorio Harry, respirando nella bocca di Draco.

Sto già per venire avrebbe voluto dire.

"Lo sai" rispose.

Harry soffocò una risata baciandolo un'ultima volta prima di staccarsi e mettere in moto la macchina.





Rientrarono in casa tutti e due in silenzio. Draco perché doveva ancora realizzare quello che fosse successo, ed Harry cercando ogni modo per non pentirsi di quello che aveva fatto.

Perché di una cosa era sicuro, non voleva prenderlo in giro, non se lo meritava.

Voleva baciarlo e lo aveva fatto,sperava solo che Draco non desse un valore aggiunto a quel bacio che in realtà non ne aveva.

Anche se doveva ammettere che gli era piaciuto, gli era piaciuto eccome, e le sue labbra sapevano ancora di ciliegia.

Si ritrovarono tutti e due impacciati in salotto non sapendo cosa dire, ma Harry ormai aveva imparato a conoscere un po' Draco, e sapeva si sarebbe aspettato delle parole di conforto.

"Stai bene?" gli chiese lasciandosi scivolare sul divano con le gambe divaricate.

Draco annuì appena accomodandosi sulla poltrona di fronte.

"Stai bene vestito così" disse per smorzare un po' la tensione.

Draco sorrise ma non rispose, era visibilmente preoccupato.

Harry si passò una mano fra i capelli e riprese a parlare "Draco...Dimmi cosa c'é che non va, te lo leggo in faccia che c'é qualcosa..."

Vide la rassegnazione farsi spazio sul suo volto prima di rispondere.

"E', solo che...M-mi metterai in un a-angolo come fai con t-tutti gli altri adesso?"

Harry spalancò gli occhi non aspettandosi quelle parole.

"No! Io...Ti tratterò come ho sempre fatto, non cambierà niente fra di noi, te lo prometto."

Ma a Draco quelle parole non parvero rincuorarlo.

"Q-uindi non ha s-significato niente quel b-bacio per te?"

"Mi é piaciuto molto se é questo quello che vuoi sapere..."

"Mi...Mi ribaceresti?"

Harry sospirò, lo sguardo pieno di aspettativa di Draco era troppo da sopportare.

"Draco, ascoltami, non andare oltre ti prego, é stato un bacio, un bellissimo bacio, e sì lo rifarei altre mille volte, ma non voglio illuderti, io...ho la mia vita, mi piace quello che ho o quello che faccio, non voglio cambiare..."

Draco lo guardò come se si aspettasse di sentirsi dire quelle parole.

"Lo so Harry, l'ho capito c-come sei fatto, non ti chiedo di c-cambiare per me, solo...P-puoi insegnarmi?P-puoi insegnarmi quello che sai?"

Harry si mise meglio a sedere pensando di non aver capito bene.

"Tu vuoi che io ti insegni cosa?!"

Draco divenne rosso e prese a torturarsi il labbro inferiore.

"N-niente, non fa niente...G-grazie per essere stato il mio p-primo bacio."

Si alzò dalla poltrona, Harry seguì i suoi passi fino a quando avvertì la porta della camera chiudersi.


Forse sì, forse si sentiva in colpa per quello che aveva fatto, perché in qualche modo lo aveva davvero illuso.  

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