Due mesi dopo

Liam osservò i due uomini che aveva di fronte e cercò di trattenersi....

Era buono e caro, ma quei due, con la loro ostentazione di ricchezza e lo sguardo sfuggente, lo stavano lentamente mandando a fuoco.

" Mio figlio Zayn " stava dicendo  il più anziano dei due " deve capire il vero senso della vita e deve laurearsi in giurisprudenza per diventare un avvocato come me. Qui troverà il giusto ambiente per studiare "

Liam annuì con educazione e volse gli occhi sul ragazzo in questione, Zayn, appunto.

" Tu che cosa ne pensi?" gli chiese.

Zayn sollevò le spalle e rispose:

" Finché ho le carte di credito per i vestiti non ho problemi "

Liam aprì la bocca per replicare, ma fu preceduto dal padre del ragazzo, che si alzò, gli mise in mano un assegno e se ne andò.

Liam guardò la cifra dell'importo e strabuzzò gli occhi... era troppo, decisamente troppo....

" Non farti troppi scrupoli, frate " disse Zayn " mio padre è ricco e stronzo. Tieniti i soldi e goditi la vita. Ora posso vedere la mia stanza?"

Liam annuì perplesso e condusse il giovane nella sua camera, appena ridipinta e sistemata.

Zayn la guardò con aria schifata, sbuffò e, senza dire nulla, si richiuse la porta alle spalle...direttamente in faccia al povero Liam, che tornò nel suo studio per aspettare l'altro ragazzo che doveva arrivare.

L'altro ragazzo che arrivò fu, per fortuna, una lieta sorpresa e Liam lo trovò simpatico a prima vista.

Ed, rosso di capelli e con occhi chiari, sprizzava timidezza da ogni poro, ma una timidezza dotata anche di grande forza di volontà.

" Sono uno studente di medicina " spiegò " e ho sempre vissuto con i miei genitori. Ora...ora vorrei tentare di cavarmela da solo e le stanze che offrite qui al convento hanno un prezzo davvero conveniente.
Mi cercherò anche un lavoretto per non gravare troppo sulle spalle dei miei genitori "

Liam sorrise piacevolmente colpito dalle parole appena udite e accompagnò il ragazzo nella sua nuova camera.

Decise poi di andare a vedere come stessero crescendo le verdure nell'orto, ma fu  richiamato dalle grida degli operai che avevano dovuto chiamare per sistemare il bar.

Si affrettò in quella direzione e li trovò tutti attorno ad una nicchia aperta nella parete che doveva essere abbattuta.

Si avvicinò con circospezione e fu quasi sul punto di svenire, quando vide che, dai calcinacci, spuntava un braccio.