1. Baguette

Altra giornata, altra sveglia che suona.

Si certo e io sono la protagonista di un film americano uscito su netflix dove il personaggio principale va ancora al college.

Per mia sfortuna non vado al college e non vivo in America.

Ho origini turche, da come si può notare dal mio nome, (ovvero Sanem) ma vivo in Italia.

Più precisamente a Roma.

Sognavo fin da piccola di trasferirmi qua e con molti sacrifici ci sono riuscita.

Sono arrivata a studiare psicologia qua ma ho dovuto abbandonare.

Tra l'affitto, le bollette, il lavoro e le spese universitarie stavo rimanendo senza forze.

E anche senza contanti.

Ed eccomi qui, a lavorare nel piccolo bar del cinema di paese.

Imbottisco panini, riempio sacchettini con i pop corn, servo bibite e caramelle, infine torno a casa e mi faccio una bella maratona di cartoni Disney.

Questa è la mia vita.

-Non dormire.-

- Ci sto provando ma è più forte di me, ho troppo sonno.- rispondo ad Andrea il mio collega, nonchè migliore amico.

Anche lui era iscritto nella mia stessa università ma ha abbandonato gli studi. Uscivamo spesso insieme e abbiamo scoperto di avere anche gli stessi gusti quasi su tutto tranne che per la musica.

Lui ascolta solo rap americano mentre io non vivo senza i cantanti usciti da Amici .

Ma nonostante ciò non posso fare a meno di questo cretino.

Ad un certo punto ho persino pensato che si fosse presso una cotta per me, ma per fortuna avevo totalmente sbagliato come al solito.

Pochi mesi dopo ho scoperto che Andrea è felicemente gay quindi tutto apposto, altrimenti la nostra amicizia non sarebbe stata più la stessa.

-A che ora sei andata a dormire ieri sera?- mi chiede.

-Alle dieci circa.-

-E a che ora ti sei svegliata?-

-Alle sette del mattino, ma cosa c'entra?- chiedo.

-Ma sei seria? Hai dormito nove ore di fila e hai ancora sonno? sei in letargo?-

Magari.

-Il mio primo pensiero appena mi sveglio lo sai qual è?- gli chiedo aspettando una sua risposta.

-Ho fame voglio un big mac?- prova a indovinare.

-No, è "non vedo l'ora che sia stasera almeno posso dormire" però per colpa tua ho anche voglia di un big mac.- gli lancio contro una patatina.

-Ripeto, tu non sei normale. Quindi stasera andiamo al Mc?- chiede come se nulla fosse e i miei occhi diventano a cuoricino mentre acconsento.

Oltre che vivere per dormire vivo pure per le loro patatine fritte e tutte le cose unte che si possono mangiare lì dentro.

Altro che dieta, datemi dei carboidrati e sono felice.

Una sola volta ho provato a mangiare la loro insalata.

Esperienza orribile da non rifare, più che sana anche quella era unta e al palato sembrava di mangiare carta da giornale fritta.

- Sento già l'odore delle patatine fritte.- dico appoggiando i gomiti sul bancone.

-Io già con la mente sto svaligiando tutto il negozio per prendere tutta la loro Coca Cola.-

Altra cosa su cui non andiamo d'accordo.

Lui ama le bevande gassate mentre io berrei solo acqua naturale.

L'unica bevanda gassata che bevo a volontà è l'acqua frizzante.

Non che le altre bevande mi facciano schifo ma semplicemente non mi tentano.

-Buongiorno ragazzuoli. Mi serve mezzo chilo e tre panini.- ci disturba una signora anziana.

Disturba= farci lavorare

Che gente che ci sta in giro...

-Emm si come li vuole i panini?- chiede Andrea alla signora .

-Che domanda è? Con la farina, il lievito, il sale e possibilmente già cotti. -
Ok potrei morire qui adesso però mi trattengo.

-Mi scusi?- chiede Andrea evidentemente confuso.

E stavolta la figura di merda me la sono evitata io.
L'ho passata a questi due, sembra di vedere Scemo e più scemo .
Lei che crede di essere in una panetteria.
Lui che non ci sta capendo proprio niente.

-E certo che ti devi pure scusare! Scusati per essere così stupido! Che gente viene assunta ai giorni d'oggi?- chiede la signora esterrefatta.

-Gente giovane appena diplomata così possono offrirgli il salario minimo?- ci prova lui.

-Gente ottusa! Senti almeno una baguette me la puoi dare?-

-Ma signora io al massimo posso venderle qualche panino farcito, patatine e bibite per vedere il film che più preferisce.-

-Film? Che indecenza! Non solo non sai fare il tuo lavoro e per di più mi inviti a uscire per vedere un film.-

Vi prego non ce la posso fare.

-Lei signora ha completamente ragione. Il mio collega coglie ogni opportunità per provarci con qualche donna. È veramente imbarazzante vederlo fare così ogni giorno.- aiuto la signora mettendomi contro il mio amico.
Ora si che mi diverto.

Lui mi guarda più confuso di prima.
Si tesoro io lo so che a te piace la baguette ma la signora qui presente non lo sa.

-Oh Gesù , che gioventù bruciata. Se proprio volevi un pretesto per offrirmi la tua baguette almeno potevi farlo in un modo più romantico, mascalzone. Non avrei di certo detto di no a un bel giovanotto come te.-

Andrea è diventato completamente rosso e i miei occhi per poco stavano rotolando a terra per quanto li ho spalancati.

La signora è passata dall'insultare la nuova gioventù al vedere a delle finte avance di un adolescente.
E non si è neanche tirata indietro!

-No io credo che qui ci stiamo un po' confondendo...- inizia a parlare Andrea ma lo interrompo.

-Esatto. Il mio collega sbaglia spesso le terminologie ma penso sia più che felice di poterle offrire la sua baguette ma al momento se stiamo parlando di un altro tipo di pane, che sia veramente commestibile, ha sbagliato posto. Questo è un cinema non una panetteria. Ma speriamo di rivederla il più presto possibile. -

E magari una baguette in testa Andrea me la potrebbe dare davvero.
Per poco non gli spunta il fumo dalle orecchie da quanto è rosso dall'imbarazzo e dalla rabbia.

-Oh certo mia cara ti si che sei ben educata. Ci rivedremo, eccome se ci rivedremo. Tesorino tu impara la galanteria e magari potrai mettere la tua baguette nel mio forno bello caldo e accogliente.- dice andando via.

E finalmente scoppio a ridere così forte che quasi piango.
Mentre Andrea mi guarda malissimo.

-Potrò mettere la mia baguette nel suo forno! Ma che onore. Tu dovresti essere mia amica non la complice di una vecchietta in calore che vuole stuprarmi!-

-Non vuole stuprarti, l'astinenza magari le fa un brutto effetto. O forse non è in astinenza...-

Chi lo sa.

-Che schifo. Adesso devo rifarmi gli occhi e il cervello.- dice lui allontanandosi.

-E adesso dove vai?- gli urlo dietro.

-Vado in bagno a guardare le foto di Noah Centineo.- mi risponde.

-E perché vai a vederle proprio in bagno?-
Forse era meglio non chiederlo.

Lui si gira verso di me mimando un gesto osceno con le mani.

E rimasi da sola accerchiata da patatine e baguette invisibili.

Prendo una striscia di liquirizia e continuo a osservare il muro di fronte a me sperando che entri qualche cliente a salvarmi dalla noia .

Spazio autrice🍿
Questa storia è solo frutto della mia stupida immaginazione .
Tempo fa era già stata pubblicata ed aveva avuto anche parecchie views, per mia sfortuna avevo perso il profilo e sono stata costretta a cancellare la storia.
Dopo mesi ho deciso di riscriverla e cambiare qualcosa , spero abbia un po' della fama che ha avuto tempo fa.

A presto con un capitolo un po' più lungo di questo❤️

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