CAPITOLO VENTESIMO - parte 1
Jack ringhiò rabbioso, e si lanciò subito contro a KageKao.
La sua forza, adesso che non indossava più la sua maschera, sembrava triplicata.
Lo raggiunse in poche falcate, spingendo con decisione sulle gambe muscolose, e con un movimento rapido e preciso riuscì ad aprirgli un taglio piuttosto profondo sul petto, pochi attimi prima che l'uomo saltasse agilmente su un albero.
A quel punto Jack si voltò di scatto, e si lanciò contro Sally che era rimasta sola, piangente, ai piedi del tronco. Il suo viso era dominato da un'espressione profondamente spaventata, ed i suli occhioni rotondi e dolci erano già pieni di lacrime.
D'istinto, Toby scattò verso di lei nel vano tentativo di proteggerla, ma venne prontamente bloccato dal braccio di Jeff.
-Fermo!- gridò il moro.
Con lieve ritardo, Toby capì quello che stava accadendo: all'improvviso, il volto di Sally era cambiato ancora. Le vene nere si erano allargate sul suo volto, la bocca aperta era pronta ad emettere il grido, ed i suoi occhi color castagna erano diventati interamente neri.
Jack era ormai a pochi passi dalla bambina, pronto a sferrare l'attacco. Da quella distanza così ravvicinata, la voce di Sally lo avrebbe di certo ucciso.
Ed ecco cosa accadde dopo: la bambina urlò, così forte che il terreno iniziò a tremare sotto ai piedi degli increduli presenti, e la corsa di Jack si arrestò.
Sul suo volto grigio e sulle sue braccia si aprirono all'improvviso innumerevoli crepe da cui uscì subito una grande quantità di sangue; pareva stesse letteralmente implodendo.
Jeff spalancò la bocca. Il suo coltello non era riuscito nemmeno ad inciderla, quella pelle.
Jack coprì il suo volto con le mani sanguinolente, ed emise un forte lamento, mentre la forza del potere di Sally continuava a creare solchi nel suo corpo, strappando la sua pelle, e scavando in profondità nelle sue viscere.
Quando l'urlo della bambina finì, Jeff, Toby e KageKao volsero subito lo sguardo verso il nemico, e ciò che videro li lasciò esterrefatti.
Jack era ancora in piedi, nonostante della sua pelle non restassero che pochi lembi. Litri di sangue sgorgavano dalle vene tranciate, i muscoli, i nervi ed alcune ossa erano scoperte e la mandibola inferiore pendeva all'ingiù, lasciando la lingua penzolante.
Come diavolo faceva ad essere ancora in piedi, in quelle condizioni?
La sua forza superava di gran lunga anche le aspettative più alte.
Sally svenne un attimo dopo, lasciando cadere il suo corpicino ai piedi del nemico.
Il tempo d'improvviso sembrò rallentare: il volto orribilmente deturpato di Jack si abbassò, puntando in basso, verso la bambina; KageKao, a quel punto, saltò giù dall'albero ed afferrò al volo la piccola, nascondendola dietro alla propria schiena. Non era certo uno stupido, e doveva aver calcolato che viste le sue condizioni, adesso avrebbe avuto la meglio contro Jack.
E infatti, così fu.
Il ragazzo dalla pelle grigia scattò ancora avanti, incurante del fatto che il suo corpo si reggesse a stento in piedi, e tentò ancora di attaccare KageKao. L'uomo saltò in aria, come se il suo corpo non fosse schiavo delle leggi di gravità, e tornò ad appoggiare i piedi a terra trovandosi proprio dietro alla schiena di Jack. A quel punto, fu sufficiente un colpo sferrato con la sua massima forza, per farlo crollare.
Jack cadde a terra, ormai spacciato, seppur continuando a tentare di rialzarsi. L'uomo dal volto di due colori gli spaccò prontamente il cranio con un forte calcio, ed il suo corpo a quel punto cessò del tutto di muoversi.
Era morto.
Jack era morto.
Morto.
KageKao non aspettò neppure un secondo; afferrò il corpo di Sally e scomparve.
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