CAPITOLO UNDICESIMO - parte 2
Toby si svegliò, confuso e dolorante. Era disteso a terra, e sopra di lui, in piedi, c'era Jane che lo fissava.
Con un balzo scattò in piedi, e fece qualche passo indietro.
Solo allora notò che qualche metro dietro alla ragazza vi era l'albero a cui era legato Jeff, e che lui era ancora lì; lo guardava con aria preoccupata.
Gli occhi di Toby si posarono di nuovo sul volto di Jane; a causa della maschera che lo copriva non poteva vedere la sua espressione, ma dal modo in cui ridacchiava sembrava estremamente divertita.
Il ragazzo si guardò ancora intorno, cercando Sally. Lei non era lì.
Forse era riuscita a scappare?
-Avresti dovuto dartela a gambe, nel momento in cui ti sei accorto che non eravamo più nel punto in cui ci avevi visti- esclamò Jane, con un tono palesemente provocatorio.
"Come fa a sapere queste cose?".
-Mentre tu continuavi ad avvicinarti al tuo amichetto quì dietro, noi stavamo già preparando l'attacco- continuò, indicando Jeff.
"Noi?" Pensò Toby "Perché parla al plurale?".
Si ricordò subito dopo che, in effetti, dall'alto aveva scorto due figure oltre a quella di Jeff.
Ma allora dov'era l'avversario mancante?
-È ridicolo il modo che hai di affrontare questo gioco, sai?- continuò la ragazza. -Slenderman ci ha chiesto di uccidere gli altri e sopravvivere fino alla decima notte, e tu rischi la vita per salvare quella di Jeff?-.
Ridacchiò. -Si vede che non lo conosci-.
-Che vuoi dire?- chiese lui. In realtà non gli interessava affatto capire cosa intendesse: quella domanda era stata posta al solo scopo di prendere tempo, e lui ne era più che sicuro.
-Voglio dire che è egoista e infame, e che ti abbandonerà non appena non gli sarai più utile- spiegò Jane.
-Ma puoi chiederlo a lui se non mi credi: Jeff, caro, puoi rispondere al tuo amico?- esclamò poi,voltandosi verso il killer.
Jeff si portò improvvisamente le mani alle tempie con un'espressione di profondo dolore in volto.
A quel punto Toby realizzò che probabilmente quella ragazza aveva delle capacità che avevano a che fare con la mente, ma non aveva assolutamente idea fino a che punto tali capacità potessero spingersi.
Jeff abbassò le mani, e l'espressione sul suo volto cambiò improvvisamente. I suoi occhi chiari divennero incredibilmente vuoti, inespressivi, quasi come quelli di un cadavere; la sua bocca si piegò in un sorrido sadico e malsano, ed il suo sguardo puntò dritto in direzione di Toby.
Si alzò in piedi con un balzo, ed iniziò a strattonare le catene con tutta la forza che aveva in corpo. Ogni volta che andavano in tira, faceva un passo indietro e strattonava ancora; si comportava come una mosca che sbatte contro ad un vetro: non importava quante volte fallisse, continuava a tentare all'infinito.
Si fermò solo quando Jane alzò di scatto una mano, e si mise a sedere con lo stesso sguardo vuoto.
Era totalmente sotto il suo controllo, sicuramente era stata proprio Jane ad ordinargli di mettersi a sedere.
Toby osservò quella scena spaventato e sbalordito. Immaginava che Jane avesse un potere di quel tipo, ma non credeva che fosse capace di trasformare le persone in burattini dei quali poteva prendere totalmente il controllo.
Il castano realizzò che se lei poteva controllare Jeff in quel modo, avrebbe potuto usarlo per eliminare i concorrenti rimanenti senza correre alcun rischio. Questo significava anche che lo avrebbe lanciato contro di lui.
Fu chiaro a quel punto che Slenderman non aveva affatto distribuito i poteri in modo omogeneo, e che Jane era decisamente fuori portata per lui, così come Jack e probabilmente anche KageKao.
"Aspetta un attimo...KageKao..." Pensò.
"Kagekao..".
-Come avete fatto ad accorgervi di me, prima? Ero troppo lontano e troppo ben nascosto- chiese Toby, seppur già conoscesse la risposta a quella domanda.
-Conosci KageKao? È un tipo davvero particolare. Beh, sembra che abbia una certa simpatia per me- rispose la ragazza, orgogliosa.
Ecco che cos'era quel lieve rumore che gli sembrava di aver sentito, mentre dall'alto stava scendendo verso Jeff: KageKao era lì, nascosto da qualche parte, ed aveva avvertito Jane del suo imminente arrivo.
Al quel punto fu fin troppo chiaro a Toby che quel bastardo si stava divertendo a fare doppio gioco, e che stava favorendo entrambe le squadre.
Jane scoppiò a ridere, ed in quel momento, da dietro alle sue spalle, si avvicinò lentamente qualcun altro.
Toby lo riconobbe subito.
Eyeless Jack.
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