CAPITOLO DICIASSETTESIMO - parte 2

Toby si avvicinò a Jeff con aria palesemente preoccupata.
Non aveva corde con sé, così si trovò costretto a slacciare la cintola dai suoi pantaloni con lo scopo di utilizzarla per legarlo.
Lentamente si mise in ginocchio davanti al ragazzo, con un pizzico di titubanza.
-Jeff?- disse, poggiando una mano sulla sua spalla -Sono io-.
Afferrò entrambe le sue mani, che lasciava penzolare come non fossero neanche parte del suo corpo, ed gli unì assieme i polsi, dietro alla schiena. Vi avvolse poi la cintola intorno, e tentò di bloccarla con un nodo, ma proprio in quel momento Jeff scattò in piedi e si liberò dalla presa.
Il suo volto era inespressivo, i suoi occhi brillavano di una strana ed inspiegabile rabbia.
Era ferito e disarmato, ma non sembrò affatto preoccuparsene.
Saltò in avanti tentando di aggredire Toby, che però prontamente schivò il colpo.
-KageKao, aiutami a fermarlo!- gridò il castano, a pieni polmoni.
La piccola Sally si svegliò di colpo a causa di quel grido, e terrorizzata si rannicchiò in un angolo.
KageKao si avvicinò con una lentezza snervante, dondolandosi sulle gambe con fare annoiato, mente Toby tentava in tutti i modi di tenere fermo Jeff. Il moro continuava ad avanzare senza sosta, tentando di afferrare il collo di Toby con un ghigno agghiacciante dipinto in volto.
-Kagekao!- gridò ancora Toby, trovandosi ormai stetto all'angolo. Jeff lo bloccò afferrandolo per i capelli, ed avvolse le dita con forza attorno al suo collo, iniziando subito a stringere con forza.
KageKao si fermò dietro di lui, con il volto piegato in un enorme ghigno di cattiveria e malizia.
-N..Non...Fargli...M...Male- riuscì a dire Toby, mentre tentava invano di respirare, con il volto che già stava assumendo una colorazione rossastra.
L'uomo dal volto di due colori afferrò il cappuccio della felpa di Jeff senza troppo indugio, e con un movimento netto e rapido lo scaraventò contro alla parete di roccia opposta.
Il ragazzo emise un gemito di dolore quando la sua schiena, già gravemente ferita, sbattè violentemente contro alla superfice dura e spigolosa, e si accasciò a terra.
-Avevo detto..- gridò Toby, con il fiato corto.
-Ops- lo interruppe KageKao -Ho esagerato un pò-.

........

Jeff era stato legato con la cintola ad una grossa radice, sul fondo della grotta. Bloccarlo era stato piuttosto complicato, perché non aveva mai smesso di dimenarsi cercando attaccare chiunque gli si avvicinasse, come fosse un robot a cui era stato fornito il solo comando di uccidere.
Toby si era seduto accanto a lui, a distanza di sicurezza, e lo guardava con tristezza. Non sopportava di vederlo così.
Più volte aveva tentato di parlare con lui, sensa però ottenere alcuna risposta. KageKao aveva detto che l'effetto sarebbe durato circa due giorni, quindi avrebbe dovuto aspettare almeno fino al giorno successivo.
-Jeff è malato?-.
Era la vocina di Sally, che echeggiava nella grotta.
Toby si voltò. La bambina era in piedi poco distante da lui, e lo guardava con una gran paura dipinta sul suo viso angelico. I capelli erano sporchi e arruffati, e pendevano sulle delicate e gracili spalle.
-Sì- rispose lui, sforzandosi di allargare un sorriso. -Ma guarirà presto-.
Sally annuì debolmente. -È stata colpa mia?- chiese ancora, stavolta sul punto di scoppiare a piangere.
Il ragazzo scosse il capo con dolcezza, tentando di rassicurarla. -Assolutamente no. Non è stata colpa tua-.
Era evidente che Sally si riferiva a quello che era successo il giorno prima.
-Così è quello il tuo potere? Sei stata molto brava- le disse ancora il castano sorridendo, per cambiare discorso.
-Ma io non so come ho fatto- disse lei, facendo spallucce -Non l'ho fatto apposta-.
-Beh- intervenne la voce di KageKao, più profonda  -Se le cose stanno così, dobbiamo trovare il modo di fartelo fare ancora-.
La bambina non sembrò capire, ma annuì.
Toby abbassò lo sguardo. KageKao aveva ragione; il potere di Sally era l'unico che avrebbe potuto sconfiggere Jack, ma sarebbe stato giusto approfittarsi in quel modo di una bambina?
Inoltre, la cosa che in quel momento lo preoccupava maggiormente, era l'atteggiamento di KageKao.
Era fin troppo ovvio che quell'astuto uomo avrebbe voluto quel potere tutto per sé.
Doveva tenerlo d'occhio.

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