Luke si precipitò sul primo treno diretto a Brisbane. Altre tre ore e l'avrebbe forse vista. Il ragazzo era parecchio nervoso, era uscito di casa senza mangiare o pettinarsi i capelli. Era disperato.
Ritornò su whatsapp e vide che l'ultimo accesso di Lexine era alle 7.00am. Se solo avesse aperto prima quell'inutile applicazione, pensò.
Luke:《Ti amo》
Inviato alle 7.48am
***
Alle nove riuscì ad arrivare a Brisbane. Se Lexine si fosse ferita prima, era ormai troppo tardi e Luke non sapeva proprio che fare alla perdita di un'altra persona che amava sul serio. Trovò finalmente un taxi e dopo essere entrato e aver detto al taxista la via, la macchina sfrecciò via. Luke non faceva altro che torturarsi le mani per il nervosismo, non voleva pensare a Lexine distesa sul tappetino di camera sua senza sensi. Al ragazzo cadde una lacrima, ma la eliminò subito passandosi la mano in viso. Rivoleva Lexine tra le sue braccia, non tra le braccia di dio.
"Siamo arrivati" disse il taxista. Luke tirò fuori velocemente i soldi non contandoli nemmeno. "Tenga pure il resto" e dopo quella forma di gentilezza, uscì dal taxi correndo per il viale della casa di Lexi. Sembrava tutto tranquillo, ma ogni volta che in un film, il protagonista diceva 'sembra tranquillo', non lo era affatto.
Luke cominciò a bussare forte, urlando il nome di Lexine in continuazione. Nessuno gli venne ad aprire e lui disperato si appoggiò alla porta, cadendo giù, sedendosi a terra. Cosa avrebbe dovuto fare adesso?

EHI GURLZ (?)
scusate per questo ennesimo capitolo cortissimo ma non lo faccio apposta, lo giuro :))).

LO FACCIO SOLO PER FARVI ENTRARE IN ANSIA, IN PIÙ MANCA POCHISSIMO ALLA FINE E CAPITEMI, MI SONO AFFEZIONATA A QUESTA FANFICTION PIANGO.

sono una bella persona c:

and, riguardo il mio canale youtube, domenica esce un videoo💋
un bacio,
kath