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La luce del sole riempì la stanza di Lexine, facendola arricciare il naso. Aprì lentamente gli occhi, vedendo una figura davanti a lei. "Ti accompagno a scuola, ho un appuntamento li vicino" Lexine annuì, per poi vedere Carmen andare fuori dalla sua stanza. Si sedette sul letto, per poi stiracchiarsi e sbadigliare. Rimase un pò a guardare la porta richiusa da Carmen, buttandosi nuovamente sul letto. Sospirò esausta sentendo la signora, dal piano di sotto, urlare di scendere. Finalmente si alzò, andò in bagno e dopo un pò, scese. Fece una colazione veloce, senza ascoltare Carmen che le stava raccontando del suo appuntamento che aveva da quelle parti. Risalì su in camera, preparandosi per andare a scuola. Quando fu pronta prese cellulare e chiavi mettendoli in tasca, poi prese lo zaino e scese velocemente uscendo da casa e subito dopo, entrando in macchina. Trovò Carmen dentro essa così partirono subito.
***
"...E beh poi mi ha preso da dietro e mi ha abbracciato ed è stato troppo dolce! Non capisco come tu riesci a vedere solo il peggio di lui" Grace raccontò della sera prima quando lei e Michael stavano quasi per litigare. "Forse perchè lui non ha nemmeno un briciolo di bontá" disse Lexine normalmente, alzando le spalle. Grace alzò gli occhi al cielo annoiata che la sua amica non avesse ancora accettato Michael completamente. Grace sentì delle braccia prenderla da dietro così si girò e ovviamente si ritrovò il suo ragazzo. Lei gli sorrise e andarono via insieme senza degnare di uno sguardo Lexine e lasciandola sola. Lexi sospirò, prendendo dalla tasta il cellulare, notando ancora i vari messaggi di Luke, ma diminuiti da ieri o l'altro ieri. In quel momento la campanella della fine della ricreazione suonò, così Lexine dovette tornare in classe. Si alzó dalla panchina posizionata in giardino ed entrò a scuola. Stranamente erano giá tutti in classe e Lexine vagava da sola per i corridoi della scuola raggiungendo l'aula di tedesco. Era al primo piano e la sua classe era al secondo quindi aumento il passò, ma venne fermata da qualcosa, o meglio dire, qualcuno.
Lexine si girò notando che Devin le aveva afferrato il polso, impedendole di muoversi. La ragazza alzò gli occhi al cielo:"cosa vuoi?" Chiese annoiata, volendo liberarsi di lui velocemente. Devin ridacchiò e la spinse verso lui, facendola scontrare con il suo petto. "Voglio te" disse prima di tapparle la bocca e trascinarla distante da occhi indiscreti. Stava succedendo la stessa cosa che era successa due anni fa, Devin era ancora quel ragazzino perverso e ormai Lexi non aveva più scampo. Era debole e il ragazzo aveva aspettato questo giorno con molta ansia, per riprendersi ciò che era suo. La trascinò fino lo stanzino dei bidelli e la butto dentro come se fosse un sacco di patate. Lexine aveva iniziato a piangere, ormai non c'era più niente da fare apparte aspettare che lui finisse e soffrire, soffrire molto.
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