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"Sei solo come gli altri. Sai Luke, credevo fossi diverso, credevo che veramente un vero amico lo avessi trovato, mentre in realtà stai qui solo per prendermi per il culo!"

A Luke quelle parole ferirono. Ci teneva a Lexine, ma a quanto pare lei non ci teneva quanto lui. Le aveva ripetutamente detto che era stato uno scherzo, uno scherzo fatto perché durante musica il prof Carfitt lo aveva scoperto mentre ridacchiava con il cellulare in mano e avrebbe dovuto pulire la palestra ogni giorno dopo scuola per una settimana. Gli era già successo, quando stava con Maribel. Non erano in classe insieme e Luke voleva sempre sentirla vicina in qualche modo, così si messaggiavano durante le lezioni e venne scoperto dal severo prof di musica, che gli fece fare la stessa punizione che avrebbe dovuto iniziare prossima settimana. Solo che un tempo, aveva compagnia, una bella compagnia, visto che non solo lui era finito in punizione, ma anche Maribel, visto che il prof gli aveva chiesto con chi stava messaggiando e lui aveva detto chiaro e tondo 'con la mia fidanzata'. Ma adesso non aveva nessuno con cui pulire la palestra, il prof gli aveva fatto la stessa domanda e così rispose 'con una amica da Brisbane'. Carfitt diede il compito solo a lui, ovviamente.
"Lex, io sono veramente diverso! Ricordi gli ultimi messaggi che ci siamo mandati a scuola? Ecco era questo che intendevo con 'non sai che ti faccio dopo'. Uno scherzo! UN FOTTUTO SCHERZO!" urlò l'ultima frasa e un pò di persone, dentro quella stazione, si girarono per vedere chi avesse urlato, ma a Luke non importava, in quel momento voleva solo chiarire con Lexi. La ragazza sospirò stanca. Voleva solo stendersi sul suo letto e dormire, poi svegliarsi e capire che era tutto un stupido sogno, ma sfortunatamente non sarebbe stato così. Doveva smetterla di comportarsi in quel modo, continuava a ripersi in mente. Sì, perchè il suo era un comportamento infantile, freddo, acido e che doveva possedere solo con le persone che non conosceva. Beh effettivamente non conosceva Luke. Non sapeva la sua storia, non conosceva i suoi amici e non sapeva com'era prima di incontrare lei. Sì, perchè lei era cambiata da quando lui era entrato nella sua vita.
"Luke, okay va bene. Ti credo e ti perdono. È che fatico a fidarmi delle persone." Non voleva assolutamente perdere quel ragazzo che aveva davanti. Con lui stava veramente bene. Il biondo sorrise, finalmente avevano chiarito.
"Beh mi abbracci?" Chiese Luke, aprendo le braccia in modo che si potessero abbracciare. Lexine sorrise e si catapultò dentro le sue braccia, abbracciandolo. Sentiva il suo cuore battere e le piaceva ascoltarlo. Batteva velocemente, quasi quanto il suo.
E in quel momento, Lexine capì cosa significava casa. Tra le sue braccia.

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