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Erano passati ormai diversi giorni e di Harold neanche l'ombra. Ci eravamo lasciati così, nel mio appartamento, e da allora non si era più fatto né vedere né sentire. Come se fosse sparito e le promesse fatte poco prima non contassero nulla. Come se io non contassi nulla.
«Meg è arrivata questa per te prima» disse Lucas porgendomi una lettera ben imbustata.
L'afferai e con delicatezza aprii la confezione facendo attenzione a non strappata. Al suo interno c'era una lettera di colore rosso con vari rilievi e rifiniture in oro e due lettera in corsivo. Lessi il suo contenuto e quasi mi cadde la mascella a terra per lo stupore e lo sconcerto, non potevo crederci. Gli occhi divennero immediatamente lucidi e una lacrima amara vagante rigò la mia guancia che prontamente raccolsi. Tutto questo era surreale.
«N-niall si sposa» annunciai con voce rotta ai due.
Ero felicissima per lui, se lo meritava. Era un ragazzo dolcissimo e pieno d'amore da dare, sapevo che avrebbe incontrato una donna che l'avrebbe amato come meritava ma, non mi aspettavo accadesse così in fretta. Dopotutto erano passati pochi mesi da quando mi aveva confessato i suoi sentimenti ma, ero comunque contenta per lui. Dopo il chiarimento avvenuto nel mio ufficio non avevamo avuto più contatti ma ero felice nel constatare che, dopotutto, contavo ancora qualcosa nella sua vita. Ci teneva abbastanza da invitarmi alle sue nozze e la cosa mi faceva non poco emozionare.
«Oh wow! E quando?» chiese avvicinandosi per leggere la partecipazione.
«Tra due mesi» lessi.
Per quella data sarei entrata nel quinto mese ed ero certa sarebbe stato impossibile nascondere la pancia. Tutti mi avrebbero guardata e avrebbero iniziato a fare domande inutili su come, quando e con chi. Erano fatti che non avevo affrontato neanche con la mia famiglia, quindi certamente, non avrei iniziato con dei perfetti sconosciuti.
«Io non p-posso andarci, non così» sussurrai gettando l'invito sul tavolo.
«Vieni qui cicciona della casa» scherzò Lus stringendomi forte tra le sue braccia.
Inspirai avidamente il suo profumo e tirai un sospiro di sollievo. Vicino a lui tutto sembrava possibile, ogni cosa diventava realmente risolvibile e l'idea di mostrarmi davanti a tutti non mi spaventava più così tanto. Anche perché non avrei potuto nasconderlo ancora per molto.
«Grazie» dissi accarezzandogli una guancia.
In tutta risposta mi regalò un sorriso dolce e mi baciò la guancia per poi sparire nel corridoio.
Recuperai l'invito e, prendendo coraggio, conposi il numero su riportato sperando vivamente mi rispondesse lui.
1...2...3...4 squilli
«Pronto?»
Trattenni il fiato per un tempo spropositato e mi maledii mentalmente per essere stata così avventata. Avrei dovuto aspettare almeno di elaborare la notizia prima di telefonargli senza sapere esattamente cosa dire.
«Allora? Non ho tempo da perdere io-»
«N-niall ciao» furono le uniche parole che riuscii a biascicare.
Passarono lunghi secondi di silenzio prima che dall'altro capo qualcuno rispondesse.
«Meg i-io, non pensavo mi avresti mai chiamato, sono così c-contento e...ma dimmi, tu come stai? Come vanno le cose?» e in quel momento sorrisi spontaneamente nel constatare quanto mi fosse realmente mancato il mio migliore amico. Era passata un'eternità ma nella sua impacciataggine riconobbi il ragazzo sensibile e timido con la quale avevo condiviso i momenti migliori e peggiori della mia vita.
«I-io emh, che ne dici di vederci per un caffè? Ah si giusto che stupida, tu sei a Wolverhampton mentre io a Boston, emh scusami..»
«Megan va tutto bene?» domandò serio interrompendo il mio inutile monologo.
«Si, non preoccuparti, tu piuttosto? Come vi siete conosciuti? Sono così emozionata per te» domandai sviando l'argomento. Volevo davvero sapere come fossero andate le cose tra di loro e chi fosse la fortunata.
Parlammo al telefono per circa una mezz'ora e mi sentii immediatamente meglio quando mi promise che non nutriva alcun tipo di astio nei miei confronti. Lui era rimasto sempre lo stesso pazzo irlandese giochellerone e ne ero felice.
«Allora ci vediamo direttamente tra due mesi, non vedo l'ora» dissi realmente eccitata.
«E-ehm si a questo proposito, ci sarebbe una cosa che vorrei chiederti... Forse avrei dovuto specificarlo nel tuo invito ma...Selenia ci terrebbe ad averti come damigella insieme alle sue sorelle, le ho parlato molto di te e non vede l'ora di conoscerti. Se non t-te la senti non preoccuparti, capirà» disse tutto d'un fiato; sicuramente in quel momento si stava passando una mano tra i capelli teneva le labbra curvate in un sorriso imbarazzato.
«I-io, non me l'aspettavo, mi hai presa alla sprovvista...»
«Non sentirti obbligata, le avevo detto che probabilmente non sarebbe stata una buona ide-...»
«Accetto, sarà un onore essere una delle vostre damigelle» lo bloccai sorridendo anche se questo lui non poteva saperlo.
«Non sai quanto mi stai rendendo felice, è il regalo migliore che potessi farci. Ci vediamo tra un mese e mezzo per le prove. T-ti voglio bene»
«Anch'io biondo, ciao» conclusi la telefonata con gli occhi lucidi e la gola chiusa in una morsa.
Avete presente quando perdete di vista una persona che per voi significava tutto e, anche a distanza di parecchio tempo, vi ritrovate più forti ed uniti di prima? Beh questo era ciò che era successo a noi. Sembrava incredibile ma io lo sentivo ancora vicino e, ora che stava per sposarsi, tutto era ampliato all'ennesima potenza.
Di una cosa ero certamente sicura: avrei sempre potuto contare sull'aiuto del mio amico Niall James Horan.
SPAZIO AUTRICE
Hello!
Contente del ritorno di Niall? A me è mancato tanto e sicuramente anche a Megan. Perché Harold non si è fatto nuovamente vivo? Qui qualcosa non quadra, chissà...
Alla prossima ❤️
Ig: redkhloewattpad/ _saradevincentiis
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