Dirglielo o non dirglielo? È da quando l'aveva vista quel giorno che pensava di dirle che oggi era il suo compleanno. Ma cos'avrebbe potuto fare lei, dopotutto? Certo, poteva fargli gli auguri, ma che senso aveva dirglielo se in cambio non otteneva niente, neanche un regalino o il minimo pensiero? Chat sapeva che Ladybug non lo pensava mai e probabilmente stava con lui solo perché l'aiutava nelle battaglie contro le akuma, ma avrebbe sicuramente potuta farcela anche senza di lui.
“Non valgo niente per lei” Pensò Chat un po' rattristato da quel pensiero “Sono solo io che provo dei sentimenti per Ladybug. Insomma, l'averla vista anche oggi vale come regalo” Si consolò l'eroe guardandola e sorridendo alla vista della sua lady.
«Ladybug...» Inizió lui chiamandola, stavano combattendo proprio in quell'istante contro un'akuma.
“Che tempismo perfetto...” Pensò la super-eroina sbuffando e chiedendosi perché dovesse sempre parlarle -la maggior parte delle volte riguardava qualcosa di inutile o davvero stupido- durante una battaglia.
«...Oggi è il mio compleanno...» Concluse infine il ragazzo con un filo di voce, un po' in imbarazzo e preoccupato per la reazione che avrebbe avuto lei, visto che non era proprio il momento adatto a dire una cosa del genere.
«Oh Chat, auguri allora» Disse la corvina senza distogliere lo sguardo dal nemico e facendo pensare al compagno che non le importasse più di tanto; è vero che aveva dato l'impressione di esserne disinteressata, ma non era così, infatt si era sentita un po' in colpa per aver utilizzato -senza volerlo- quel tono di voce infastidito e si accorse di aver reso il suo compagno triste.
Quando l'akuma fu battuta e la farfalla liberata, era ormai il crepuscolo e il cielo era diventato violetto a causa dell'incontro dell'arancione degli ultimi raggi del sole e il blu del cielo notturno. La luna piena era già alta nel cielo e si vedevano le stelle brillare, il paesaggio parigino era diviso a metà: da una parte il sole che stava tramontando e che lasciava dietro di sé delle sfumature che variavano dal giallo al rosso e, dal lato opposto, lo scuro cielo notturno che era misto al blu oltremare e il nero; alla metà, dove questi due si incontravano, il cielo era viola, intento pero' a diventare di un colore più scuro.
I Miraculous di entrambi gli eroi suonarono a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro, invitando i ragazzi ad andarsene il prima possibile ma Ladybug non poteva lasciarlo andare via così.
Il ragazzo le stava porgendo il pugno per il classico “Ben fatto” ma non c'era molto tempo e Ladybug preferì saltare il gesto per quella volta, aveva preferito recuperare quei secondi per fare il regalo al suo partner: gli mise le mani ai lati del collo portando il viso del ragazzo più in basso, verso di lei. Subito dopo poggiò delicatamente le sue labbra su quelle del ragazzo e facendo un piccolo sorriso quando sentì il contatto, nel frattempo il biondo aveva sgranato gli occhi esprimendo stupore e contemporaneamente anche tanta emozione per il gesto della sua lady, non se lo sarebbe mai aspettato e non sapeva assolutamente cosa fare in quel momento, era tentato di stringere la ragazza a sé ma le sue mani rimanevano a mezz'aria vicino al corpo della ragazza come se avesse timore di toccarla.
Nel frattempo il vento leggero scompigliava ulteriormente i capelli del ragazzo-gatto e portava indietro il ciuffo e le ciocche di capelli della corvina;
lui aveva la bocca semi-aperta ancora a causa dello stupore e quest'emozione non poté che aumentare quando la ragazza aveva leggermente inclinato la testa verso destra come se volesse assaporare di più di quel bacio e rifiutandosi di smettere ma sapeva che doveva fermarsi per riprendere fiato e poi avrebbero dovuto lasciarsi lì poiché il tempo fornito dai Miraculous era ormai agli sgoccioli,
così fu costretta a staccarsi dal ragazzo e stava negando a sé stessa che quel momento le era piaciuto fin troppo, infine guardò il ragazzo un'ultima volta facendogli un dolce sorriso e poi scappò via prima di de-trasformarsi.
                                                      Fine