Prologo
Gennaio 2014
Caracas è un labirinto di ombre e speranze spezzate, dove il rumore del traffico si mescola al sussurro del pericolo. Le strade sono fatte di polvere e promesse infrante, e io le conosco tutte.
La mia vita è una corsa continua, un respiro affannoso tra le crepe di un mondo che non mi appartiene. Ho imparato presto che la vita non da nulla gratuitamente. Si ottiene solo ciò che si è disposti a sacrificare.
Lì, in quella casa che non era più casa, in quella città che non era più la mia, ho cercato di sopravvivere. Ma non c'era nessuno a insegnarmi come farlo.
Mi chiedo spesso se sia la città che mi ha rubato la libertà o se sia stato il tempo, che lentamente ha cancellato ogni traccia di speranza. Non ricordo nemmeno più quando ho smesso di essere quella che ero prima.
Dicembre 2016
Quella maledetta notte. La notte che non avrei mai dovuto vivere. Era troppo tardi quando l'ho vista cadere. Troppo tardi per fermare il destino che ci aveva raggiunte, troppo tardi per urlare abbastanza forte da impedirle di andare via. Non c'era niente che potessi fare. Non c'era niente che avrei potuto dire. Se ne è andata, e con lei è sparita anche una parte di me. E io, in quel caos, cercavo solo di non affondare, di non lasciarmi inghiottire.
Agosto 2016
Mi guardo intorno e vedo facce sconosciute, volti che non mi dicono nulla. Mi chiedo se anche loro portano dentro di sé storie da nascondere, segreti che non vogliono che vengano scoperti. E ogni giorno che passa è un passo in più verso un abisso che non so più come evitare.
Eppure continuo a camminare. Non perché ci sia una via d'uscita, ma perché smettere di camminare significherebbe lasciare che tutto questo mi inghiottisca. La verità è che fuggire non basta. Non basta mai.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top