capitolo 9
"Scordatelo!" Disse Oliver sbarrando gli occhi. "Tu sei completamente impazzito..."
Charlie sospirò mentre incrociava le braccia davanti al petto e si appoggiava all'indietro contro il lavandino. Di fronte a lui Oliver si stava facendo la doccia.
L'insegnante di volo lo stava guardando deluso da dietro le ante di vetro trasparenti.
"Sai bene che non metterò mai piede dentro la foresta proibita! Lo sai!" Disse Oliver mentre si insaponava furiosamente il corpo, facendo schizzare la schiuma bianca sui vetri.
Charlie inclinò appena la testa. Maledetta schiuma! Stava coprendo proprio le parti che gli interessavano di più. Oliver sbattè la mano contro il vetro, facendo sollevare la testa al maggiore.
"Mi stai ascoltando?!"
Il rosso sospirò.
"Ho capito bene. Ma sei stato tu a suggerire quella posizione e mi hai costretto ad andare con loro! Sai che non li sopporto!" Disse Weasley guardandolo ferito.
"Magari è la volta buona che smettono di essere così prepotenti!" Disse Oliver, rallentando i movimenti della spugna sul suo corpo.
"Non ci sono riusciti mia sorella e suo marito in sedici anni, pensi che qualche ora nella foresta faccia cambiare loro atteggiamento? Sei troppo sognatore..."
"Magari verranno attaccati da quella bestiaccia!" Disse Oliver infilandosi sotto il getto d'acqua che proveniva dal soffione sulla testa.
Charlie sorrise.
"Aaahhhh. Quindi è questo il motivo per cui non vuoi venire con me.." disse Charlie sfilandosi la maglia da dosso e abbassandosi pantaloni e boxer in un colpo solo che lasciò abbandonati sul pavimento del bagno appena sotto il lavandino.
"Che stai facendo?" Chiese Oliver dopo aver chiuso l'acqua per afferrare l'accappatoio.
"Una doccia, non si vede?" Chiese Charlie mentre osservava Oliver uscire con gli occhi nocciola sbarrati e le guance rosse.
L'uomo si infilò sotto la doccia e aprì l'acqua che era tiepida. Mosse il miscelatore per puntarla verso l'acqua bollente.
Oliver uscì dal bagno.
"Non ti addormentare!" Gli disse Charlie mentre si sfilava l'elastico dai capelli e lo infilava al polso prima di gettare la testa all'indietro, godendosi l'acqua sul corpo.
Dopo una decina di minuti Charlie uscì dalla doccia e si asciugò velocemente il corpo e i capelli poi raggiunse il compagno a letto, stringendo tra le mani i vestiti che si era tolto.
Oliver quando si accorse che non aveva nulla addosso, allungò una mano verso il comodino e gli lanciò una maglia.
"Copriti o ti prendi un malanno..." disse distendendosi sul cuscino alle sue spalle e riprendendo a leggere un libro sul Quidditch.
"Hai paura che non venga con te alla punizione?" Chiese Charlie infilandosi nel letto accanto al compagno.
Oliver sospirò mentre voltava una pagina del libro facendo finta di niente.
Charlie si mise su un fianco e allungò una mano sotto la coperta per toccare la coscia di Oliver. Il castano alzò lo sguardo sul compagno.
"Beh, mica penserai che me ne resterò con le mani in mano, no? Se volevo dormire semplicemente tornavo nel mio appartamento..." disse Charlie con un sorriso malizioso.
Oliver lo guardò in silenzio e poi gettò via il libro che cadde con un tonfo a terra prima di baciarlo con passione.
Charlie strinse con forza la mano sulla coscia del collega mentre ricambiava il bacio, sospirando.
Oliver fece passare entrambe le mani tra i capelli umidi dell'uomo, tirandoli all'indietro per esporre il collo.
Oliver lo fissò con occhi lussuriosi prima di assaltargli con baci e leccate.
Charlie ringhiò mentre muoveva la mano per stringere il membro costretto nei boxer di Oliver nel palmo.
"Oh sì..." sospirò questo sollevando i fianchi per permettere al maggiore di infilare la mano dentro i boxer per stringere la carne nuda.
Il rosso lo masturbò con lentezza, accarezzando con il pollice la punta sensibile, spandendo il liquido su di essa.
Charlie lo sovrastó spingendolo sul materasso prima di infilarsi tra le sue cosce aperte, dopo avergli sfilato i boxer che gettò fuori dal letto.
Oliver infilò entrambe le mani sotto la maglia che aveva prestato a Charlie per sfilarglieliela dalla testa e gettarla alla cieca ai piedi del letto.
"Ti voglio..." soffiò il rosso contro le labbra del castano che gli mordicchió il labbro inferiore, le guance rosse.
Quando la mano di Charlie che lo stava masturbando scese verso le natiche per accarezzarlo più intimamente, Oliver si irrigidí tutto, facendo alzare lo sguardo del maggiore.
"N-non m-me la sento..." disse Oliver guardandolo spaventato.
Charlie aggrottò le sopracciglia per un breve attimo ma annuì.
"Ok. Posso occuparmi di questa, però?" Chiese tornando a stringergli il membro duro nel pugno.
Oliver annuì mentre si passava la lingua sulle labbra.
"Non leccarti le labbra in quel modo che potrei non rispondere di me.."
Oliver ridacchiò.
"Ho le labbra secche!" Disse e Charlie lo baciò.
"Ora non sono più secche..." disse strofinandosi contro il corpo di Oliver, facendo scontrare le loro erezioni insieme.
Entrambi gli uomini si lasciarono andare ad un gemito di pura lussuria. Oliver allungò una mano tra i loro corpi per cercare di dare piacere a Charlie, ma il maggiore lo allontanò e impugnò entrambe le erezioni nel pugno prima di cominciare ad oscillare i fianchi.
Oliver lo guardò con lussuria e desiderio e affondò entrambe le mani tra i suoi capelli per non farlo allontanare da lui. I due si baciarono con sempre maggiore trasporto e passione finché non vennero con un sospiro, sporcandosi reciprocamente i ventri.
"Mi fai impazzire" disse Charlie prima di collassare sulla parte libera del letto.
Si voltò per afferrare la bacchetta sul comodino, ma non la trovó.
"Ho lasciato la bacchetta in salotto o in bagno" disse fissando stanco il soffitto mentre Oliver lanciava un incantesimo di pulizia si entrambi.
"Non importa, la riprenderai domani mattina" disse il castano prima di spegnere le luci e posare la testa sul petto di Charlie che strinse il compagno con un braccio.
"Scusa per prima..." disse Oliver in un sussurro.
"Per cosa?" Chiese Charlie spostando il viso verso Oliver.
"Quando ti ho fermato... Voglio davvero fare l'amore con te, è solo che non mi sento ancora pronto..."
Charlie gli accarezzò i capelli.
"Stai tranquillo, se e quando te la sentirai significa che andremo oltre... Non c'è alcuna fretta" rispose Charlie e Oliver sorrise, nel buio. Voltò appena la testa per baciargli il petto.
"Cosa ho fatto per meritarmi te?"
"Nulla. Tu mi meriti e basta. Sono felice di stare con te, Olly.."
Wood trattenne il respiro.
"Erano anni che non mi chiamavi più così..." disse Oliver sorridendo.
"Continuerò a chiamarti sempre in questo modo. Giuro che questa volta non agiró come uno stupido. Voglio stare con te."
Oliver sospirò.
"Posso non venire domani nella foresta proibita?" Chiese.
"Temo che ti sia aggiudicato il posto di diritto dopo aver mandato in punizione Potter e Malfoy..."
Oliver sbuffò.
"Sono ingestibili..."
"Lo so bene. Ecco perché non volevo averli in punizione."
"La prossima volta eviterò..." disse Oliver.
Charlie sorrise, gli occhi chiusi. Un attimo dopo era profondamente addormentato.
~*~
"Io ti odio!"
Charlie, Scorpius Malfoy, Albus Potter e Oliver Wood si stavano addentrando nella foresta proibita poco dopo le undici di sera.
Charlie sorrise e si voltò verso Oliver che camminava pestando i piedi. Sembrava un bambino.
Davanti a loro, Scorpius e Albus camminavano tenendo una lampada in mano.
A differenza di Oliver, i due giovani studenti sembravano tranquilli.
"L'hai voluta te questa punizione..." disse Charlie mentre camminavano e Oliver sbuffò.
"Giuro che se qualche bestiaccia esce all'improvviso io ti mollo qui!" disse Oliver tremando, facendo girare i due studenti che scoppiarono a ridere.
Charlie li fulminò con lo sguardo mentre allungava una mano per stringere quella di Oliver.
"Stai tranquillo... Andrà tutto bene" disse Charlie cercando di tranquillizzare il compagno che si stava guardando attorno nervoso e spaventato.
Dopo una mezz'ora, Scorpius, che camminava davanti a tutti loro, la lanterna puntata davanti a sé, inciampò nell'erba e per poco non cadde rovinosamente a terra. L'unica a farne le spese fu la sua lampada che si ruppe a terra in mille pezzi, il ragazzo venne trattenuto per un braccio da Albus che era subito dopo di lui.
Quando alzò gli occhi sul migliore amico, aveva uno sguardo arrabbiato.
"Giuro che mio padre lo verrà a sapere!" Disse tra i denti e Oliver alzò gli occhi al cielo.
"Ma finiscila! Tuo padre lo ripeteva in continuazione e nessuno poteva sopportarlo!"
"Ma come ti permetti di rivolgerti così a mio padre!" Disse Scorpius che stava per scagliarsi contro l'uomo se non fosse stato per Charlie che stava indicando il punto dove Scorpius era inciampato. Era un uovo.
Alzò la mano libera e disse, con tono serio:
"Tornate tutti a scuola!"
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