capitolo 4

Il primo settembre Charlie Weasley raggiunse la stazione di King's Cross insieme a suo fratello Ron, sua moglie Hermione e i loro figli Hugo e Rose. La ragazza faceva parte di Grifondoro ed era al suo sesto anno, mentre Hugo, che era stato smistato in Corvonero, avrebbe cominciato il suo terzo anno.

"Sei sicuro che non ti dia fastidio se decidessi di frequentare Cura delle Creature Magiche?" Chiese il ragazzino dai capelli rossi guardando lo zio.

I due erano molto simili, sia fisicamente che caratterialmente. Hugo però aveva una nota di timidezza che Charlie non aveva mai avuto. Il suo primo anno, Hugo era stato vittima di bullismo da parte di alcuni studenti coetanei di Serpeverde.

Hugo non si era mai lamentato con lo zio, continuando a studiare e a prendere voti eccellenti.

Quando era stato chiuso nei bagni delle ragazze da tre studenti di Serpeverde che prima lo avevano picchiato e poi fatto saltare le tubature, Hugo non aveva voluto denunciarli e il preside Silente aveva avuto le mani legate e non aveva potuto sospenderli in quanto non vi erano stati testimoni oculari.

Dal secondo anno gli atti di bullismo erano aumentati e più volte Charlie aveva sorpreso Hugo in Sala Grande con gli occhi gonfi di lacrime. Lo aveva invitato a confidarsi con lui, che avrebbe fatto lui stesso i nomi al preside Silente ma Hugo si era chiuso sempre a riccio.

Poco dopo le vacanze di Natale, però, Hugo non aveva più subito atti di bullismo e improvvisamente i nomi dei colpevoli erano giunti a Silente che aveva convocato le famiglie e aveva rispedito i ragazzi colpevoli a casa.

Anche se Hugo non gli aveva mai detto niente, aveva notato che ogni volta che i prefetti di Serpeverde entravano in Sala Grande, Hugo avvampava.

Aveva cercato di capire da Albus se lui sapesse qualcosa, ma Albus aveva risposto che Hugo era sotto la loro protezione e che nessuno si sarebbe mai più avvicinato al piccolo Weasley.

L'anno si era poi svolto senza alcun problema se non le lamentele da parte del tavolo di Serpeverde quando Grifondoro vinse la Coppa delle Case e la coppa del torneo di Quidditch.

"Assolutamente no, sai che mi farebbe molto piacere!" Disse Charlie mentre trovava uno scompartimento vuoto da poter occupare insieme al nipote.

Erano seduti da poco quando la porta dello scompartimento si aprì e comparvero Albus e Scorpius.

Charlie fece un verso scontento mentre i due Serpeverde si sedevano con lui e il nipote.

Stavano sistemando le valige quando tre ragazzi Serpeverde si affacciarono.

Erano Harper Zabini, Alexander Queen e Thorfinn Dolohov.

Non appena Hugo vide Dolohov avvampò e cercò di nascondersi dietro la tenda del treno, mentre Charlie notava l'occhiata del Serpeverde al nipote.

"Avete sentito che il Puddlemere ha comprato un nuovo portiere?" Chiese Queen appoggiando il braccio al vetro.

Alexander era il secondo battitore della squadra di Quidditch di Serpeverde, insieme ad Albus, mentre Scorpius era il cercatore al suo secondo anno.

Charlie, che stava guardando fuori dal finestrino, non appena sentì parlare del portiere del Puddlemere, arrossì all'improvviso, il cuore che batteva forte nel petto.

Quanti anni erano passati da quando lui giocava nella squadra di Quidditch di Grifondoro?

Quanti erano passati da quando Charlie gli aveva inconsapevolmente spezzato il cuore?

Quanti anni erano passati da quando aveva capito di aver perso la persona più cara che avesse al mondo?

Dopo il suo diploma era scappato in Romania sperando che cambiando Stato sarebbe riuscito a dimenticarsi del suo dolce amico dagli occhi dolci che lo venerava come un Dio.

E invece i suoi occhi pieni di lacrime, il labbro inferiore che tremava e i pugni chiusi ai lati del suo corpo erano ancora impressi nella sua mente.

Sapeva che il suo rifiuto a baciarlo era stato giusto, ma ferire in quel modo il suo più caro amico no.

Non gli aveva più scritto da quando si era trasferito alla riserva di Draghi in Romania ma aveva seguito tutta la sua carriera al Puddlemere United da quando era entrato come riserva a portiere fisso fino a diventare il capitano della squadra per ben dieci anni prima di ritirarsi quell'estate.

Era d'accordo con i commenti dei suoi studenti che stavano dicendo che chiunque fosse andato dopo di lui in porta, non sarebbe riuscito ad eguagliare Oliver.

Quando due anni prima era ritornato a scuola, Charlie aveva passato alcune notti a camminare per i corridoi con la scusa di accertarsi che non ci fossero studenti ancora sveglio, per poi salire sulla torre di Astronomia che era stato il luogo dove un timido ed impacciato Oliver a tredici anni gli aveva confessato di amarlo.

Charlie, che durante gli anni di amicizia con il Grifondoro non era affatto indifferente al ragazzino, si era spaventato e invece di baciarlo come si era aspettato Oliver da lui, aveva rotto l'amicizia ed era scappato nel suo dormitorio, turbato e spaventato.

Oliver da quella notte lo aveva volutamente ignorato per tutto l'anno con quando Charlie non si era diplomato e aveva terminato la scuola.

Il bellissimo rapporto con Oliver si era rovinato quella notte e Charlie non si era mai perdonato la sua reazione considerata con il tempo eccessiva.

Avrebbe dovuto mostrarsi lusingato ma spiegargli che anche se la loro amicizia era forte e poteva nascere qualcosa di più grande, Charlie, che stava per compiere sedici anni, non avrebbe potuto mettersi con lui perché ormai troppo vicino alla maggiore età e non voleva rischiare.

Più volte durante gli anni si era detto che poteva tornare in Gran Bretagna a trovare la famiglia e magari andare ad un Match del Puddlemere ma poi non lo aveva più fatto, non ritenendolo il caso.

Anche volendo se lo avesse incontrato a distanza di anni non avrebbe saputo cosa dirgli.

Sentì gli studenti continuare a parlare del campionato appena cominciato di Quidditch quando si addormentò con la testa contro il vetro.

~*~

Oliver raggiunse la scuola di stregoneria e magia di Hogwarts alle cinque e mezza del pomeriggio, uscendo dal camino del Preside Albus Silente.

Non appena i due uomini si videro, Oliver sorrise felice e si fece abbracciare con affetto dall'anziano preside.

"Sono felice che tu abbia accettato la mia richiesta di insegnare qui a scuola..." Disse l'uomo guardandolo da dietro gli occhiali a mezzaluna.

"Ed io sono felice per questa meravigliosa opportunità" disse Oliver prima di togliersi da dosso la polvere magica.

Pochi minuti dopo il suo arrivo giunse Minerva McGranitt che salutò con affetto il vecchio studente, facendogli i complimenti per la bellissima carriera al Puddlemere.

La vecchia insegnante di Trasfigurazione lo accompagnò nella sua stanza per sistemarsi prima dell'inizio della Cerimonia di Smistamento.

Oliver sistemò i suoi vestiti nell'armadio poi si sedette sul letto, pensieroso.

Ritornare ad Hogwarts e ripercorrere gli stessi corridoi dopo molti anni lontano era stato un po' malinconico per Oliver.

Si ricordava sempre le serate dopo il coprifuoco passate sulla torre di astronomia seduto a gambe incrociate sotto la luna insieme a Charlie Weasley ad ascoltarlo parlare dei varie specie draghi. Oliver non capiva perché un ragazzo di talento come Charlie volesse rinunciare ad una carriera come giocatore di Quidditch professionista, soprattutto non riusciva a comprendere come per Charlie il Quidditch fosse solo un passatempo.

Come si poteva considerare un semplice passatempo?

La sua mente tornò alla sera in cui, dopo averci riflettuto per una settimana intera, aveva deciso di confessare i propri sentimenti al suo migliore amico.

Charlie era rimasto in silenzio e Oliver lo aveva preso come un buon segno, cosi si era avvicinato per farsi dare il suo primo bacio, ma Charlie lo aveva spinto via, gli occhi azzurri sbarrati.

Quello che gli aveva fatto più male in assoluto erano state le sue parole di rifiuto.

Oliver aveva avuto dei grandi problemi di autostima dopo quell'evento e non aveva più rivolto la parola a Charlie, se non sul campo di Quidditch per le partite o gli allenamenti.

Poi Charlie si era trasferito in Romania e Oliver aveva proseguito gli studi, si era diplomato e poi era entrato nel Puddlemere.

Pensava che cambiando ambiente e conoscendo nuova gente sarebbe riuscito a dimenticarsi del suo migliore amico.

Ma era stato tutto inutile. Nonostante fossero passati vent'anni. 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top