capitolo 12 🔞
Charlie non se lo fece ripetere due volte, prese Oliver per i fianchi in modo che gli finisse in braccio e poi si alzò, reggendo il compagno con entrambe le mani sulle natiche sode. Oliver lanciò un urletto mentre stringeva entrambe le braccia attorno alle spalle del rosso e gli circondava la vita con le gambe.
Il maggiore portò Wood in camera da letto e lo depositò dolcemente sul letto. Si alzò giusto per sfilarsi il maglione dalla testa e lo gettò via. Una volta nudo dalla vita in su, tornò sul corpo del compagno che accolse con entusiasmo la lingua del maggiore tra le labbra.
"Ti voglio" gli soffiò Oliver guardandolo dritto negli occhi mentre gli accarezzava la schiena con entrambe le mani.
"Anche io..." rispose Charlie mentre abbassava le mani verso l'orlo del maglione indossato dall'insegnante di volo e lo sollevò fino al mento, costringendo l'uomo ad alzare le braccia verso l'alto per farselo sfilare dalla testa.
Charlie gli strinse possessivo entrambe le mani ai fianchi, prima di abbassare il volto verso il petto del compagno che riempì di baci. Quando giunse al capezzolo destro lo leccò prima di succhiarlo tra le labbra. Dedicò parecchi secondi ma solo quando fu rosso e turgido che Oliver gli infilò la mano tra i capelli e Charlie sollevò il viso per dare lo stesso trattamento a quello sinistro.
Oliver sospirò mentre passava la mano tra i capelli fuoco dell'amante e si portó quella libera ad accarezzarsi il membro costretto ancora nei jeans.
"Charlie!" Sospirò Oliver che stava impazzendo dal desiderio.
Invece di lanciare un incantesimo, Charlie scese con la bocca dal petto fino al ventre, portò entrambe le mani all'apertura dei pantaloni e glieli sfilò con lentezza disarmante, osservando rapito ogni centimetro di pelle che veniva scoperta dal tessuto dei jeans.
Charlie gli mordicchió delicatamente l'interno della coscia destra mentre gli sfilava dai piedi i jeans che andarono a fare compagnia ai loro vestiti.
Oliver si mise seduto e "Evanesco" pronunciò per fare sparire in un colpo solo pantaloni e boxer del maggiore.
Oliver si riappoggió con la testa al cuscino e mosse le mani verso le cosce del compagno.
"Vieni qui..." gli disse, facendolo sistemare sul suo petto, l'erezione a contatto con le sue labbra.
Senza dire una parola, Wood gli strinse la base del membro in un pugno e aprì le labbra per accogliere il membro in bocca.
Fece serpeggiare la lingua tutt'attorno alla cappella sensibile facendo mugolare Charlie che era sopra di lui e stringeva con forza la testata di ferro del suo letto matrimoniale.
Il rosso abbassò gli occhi azzurri sul suo amante che lo stava a sua volta fissando, facendo uscire il membro dalla sua bocca solo per leccarlo con sguardo malizioso sotto gli occhi eccitati e lussuriosi del suo amante.
Charlie gli strattonò i capelli della fronte in un pugno e spinse il membro oltre le labbra del castano, cominciando a scoparsi da solo la sua bocca.
"Sei così maledettamente indecente in questa posizione... allunga le mani verso la testiera del letto, stringila e fai fare a me..."
Gli occhi nocciola di Oliver si fecero leggermente lucidi mentre allungava le braccia dietro di sé e stringeva tra le dita il materiale freddo della testiera.
Chiese gli strinse il volto con entrambe le mani e prese a muovere i fianchi avanti e indietro, entrando e uscendo dalla bocca del compagno ma facendo ben attenzione a non andare troppo a fondo. Non voleva soffocarlo, non ci teneva a rendere quell'esperienza negativa per nessuno dei due.
Dopo qualche minuto di dolce tortura, però, Charlie si allontanò dal castano e gli baciò le labbra.
"Perché?" Chiese Oliver, palesemente contrariato e Charlie sorrise mentre si inginocchiava tra le cosce aperte del compagno e si abbassava per rendergli il favore.
Charlie prese in bocca il membro e prese a succhiare mentre muoveva una mano a stringere i testicoli nel palmo.
Oliver gemette, roco mentre gettava la testa all'indietro.
Charlie si dedicò a lungo a dare piacere al compagno prima di abbassare la mano che stringeva i testicoli verso le natiche del castano.
Oliver sbarró gli occhi e si irrigidí.
"Aspetta" gli disse sollevandosi sui gomiti.
Charlie sollevò la testa su di lui.
"Che succede?" Chiese Charlie guardandolo. "Non ti faccio male..."
Oliver deglutì e le sue guance presero velocemente colore.
"Non... io... ecco..." disse coprendosi il viso con entrambe le mani. "Non sono mai andato oltre il sesso orale..."
Il cuore di Charlie perse un battito mentre osservava Oliver.
"Mai?"
Oliver negò con la testa.
"Non volevo nessun altro a parte te. I miei precedenti amanti volevano stare con me solo per finire sui giornali. Non sono mai andato oltre con nessuno di loro..."
"E vuoi andare oltre con me?" Chiese Charlie, il cuore che batteva impazzito nel petto.
Oliver annuì.
"Si. Voglio fare l'amore con te. Ti ho aspettato per tutto questo tempo..." disse il castano con un sorriso emozionato e Charlie lo sovrastó con il suo corpo, infilandogli la lingua tra le labbra e dando il via ad un bacio che valeva più di mille parole.
Oliver fece vagare le mani sulla schiena muscolosa dell'uomo, tracciando con la punta delle dita le numerose cicatrici dovute agli incidenti con i draghi.
"Anche io voglio fare l'amore con te... ora ti preparo però, ok? Se non ti preparo adeguatamente rischio di farti molto male e non lo desidero."
Oliver annuì, sulle guance si erano formate due chiazze ben distinte rosso sangue.
Charlie mosse la mano e il lubrificante arrivò a lui direttamente dall'armadietto del bagno, aprì il barattolo e affondò più volte le dita nella crema spessa e trasparente.
"Voltato e dammi la schiena..." mormorò Charlie al compagno che fece immediatamente come richiesto, piegando entrambe le braccia sotto la testa.
Charlie si sistemò tra le sue gambe aperte e prese a fare scorrere indice e medio nel solco tra le natiche del castano che prese un respiro profondo.
"Va tutto bene" lo tranquillizzò Charlie, sporgendosi per baciargli la schiena.
Oliver rabbrividì e il rosso notò con chiarezza la pelle d'oca.
Quando il maggiore strofinò le dita contro il buchino, lo sentì contrarsi contro i polpastrelli e infilò dentro il medio.
Oliver sospirò e sollevò il sedere verso l'alto, in uno sfacciato invito.
Charlie sorrise malizioso e gli diede un piccolo schiaffetto su una natica.
"Brutto ingordo!" Lo prese in giro e Oliver sorrise.
"Dai... sono abituato alle dita. Non vedo l'ora di fare l'amore con te..."
"Tra un attimo, piccolo" rise Charlie mentre affondava con due dita nella sua apertura e sforbiciava con lentezza.
Oliver si irrigidí lievemente all'inizio, ma poi si rilassó man mano fin quando non spinse i fianchi verso il basso per strofinare l'erezione dura e bagnata contro il materasso.
"Ti prego, Charlie! Ho bisogno di te, adesso!" lo pregò Oliver, mordendosi il labbro inferiore.
"Ok" mormorò Charlie uscendo con dolcezza dal corpo dell'amante. Gli posò una mano sulla base della schiena. "Vatti a distendere sulla parte li era del letto..."
Oliver lo fece e si sdraiò, voltandosi poi verso il compagno che stava facendo lo stesso.
"Sali su di me..." gli disse il maggiore con voce roca mentre si accarezzava il membro nel pugno per far spandere il lubrificante su tutta la superficie. "Dandomi le spalle..."
Oliver aggrottò le sopracciglia ma fece come richiesto. Quando fu nella posizione richiesta da Charlie, si voltò verso il rosso, guardandolo da dietro la spalla.
"Così?" Chiese.
Charlie affermò, mentre muoveva i fianchi del compagno verso il proprio bacino. Strofinò la punta umida dell'erezione contro il buchino di Oliver e portò un braccio dietro la testa, mentre teneva con l'altra mano il membro.
"Quando sei pronto..."
Oliver sospiró.
"Non è meglio se ti guardo?" Chiese il castano mordendosi il labbro inferiore.
"Fidati di me. Vuoi che ti aiuto?" Gli chiese muovendo il braccio che aveva piegato dietro la testa per accarezzargli la schiena con la mano.
Oliver rabbrividì.
"No. Faccio da solo..." disse sollevandosi appena e appoggiandosi all'indietro contro il membro del compagno.
I primi centimetri furono tranquilli, Oliver non si lamentò troppo, Charlie invece, chiuse gli occhi cercando di riprendere un po' di autocontrollo. Le pareti strette del suo amante lo facevano uscire di testa.
Oliver prese ad accarezzarsi intimamente mentre scendeva verso il basso. Verso ultimi centimetri, però, Oliver scese troppo bruscamente e si ritrovò a boccheggiare, mentre un dolore sordo lo avvolgeva.
Furono le braccia forti di Charlie che si chiusero contro il suo petto a farlo respirare.
"Va tutto bene, respira..." gli sussurrò Charlie alle sue spalle, soffiando bollente contro il suo orecchio.
"S-sono sceso troppo velocemente.."
"Lo so, tranquillo. Quando ti senti pronto cominciamo..."
Oliver portò una mano ad accarezzare il braccio di Charlie attorno alla sua vita e si voltò per guardarlo in faccia.
"Grazie..." disse abbassando lo sguardo verso le labbra del rosso.
"Grazie a te..." rispose Charlie baciandogli le labbra.
I due si baciarono a lungo, un bacio lento, pieno di affetto e sentimento. Entrambi provavano verso l'altro un amore profondo e sincero. Era come se gli anni passati non fossero mai trascorsi, sembrava si fossero trovati appena dopo il diploma. Il rifiuto di quel bacio, la distanza, la Romania e la carriera nel Puddlemere United non erano mai accadute.
Oliver mosse la mano verso quella del compagno e intrecciò insieme le loro dita. In quel momento, Charlie prese a muoversi dolcemente nel suo corpo, sentendo il respiro spezzato del compagno ad ogni affondo profondo.
Oliver lo guardò dritto negli occhi mentre affondava la mano libera tra i capelli rossi del compagno che gemette e per un attimo bloccò il movimento del bacino contro di lui. Oliver gemette e decise di posare di piatti i piedi sulle cosce muscolose di Charlie, per aprirsi maggiormente al compagno.
Weasley gemette mentre sollevava il volto rosso fuoco per osservare quello che stava succedendo, ma gettò all'indietro la testa poco dopo.
Uscì dal suo corpo e lo spinse con forza nel lato del letto libero. Oliver lo guardò con i suoi grandi occhi nocciola sbarrati, mentre Charlie, con entrambe le mani posate sulle cosce del compagno, gliele spalancò e senza aiuti, gli sbattè il cazzo nel calore umido di Oliver che urlò per lo shock. Il pene fece fatica ad entrare e ci vollero tre affondi decisi prima che Oliver riuscisse ad accoglierlo tutto.
Con sguardo rabbioso, Oliver strinse con forza i muscoli interni facendo mugolare di piacere Charlie che lo prese come un invito ad essere scopato con forza maggiore.
Per bilanciare meglio i suoi movimenti, Charlie strinse le proprie mani in quelle di Oliver, intrecciando insieme le loro dita che vennero posate ai lati della testa del castano che gli strinse il bacino con le gambe.
I due uomini si guardarono in faccia a lungo, prima che Oliver lo supplicasse di essere baciato con urgenza. Charlie posò le labbra su quelle del castano e poi fece sgusciare la lingua contro il labbro inferiore del compagno e direttamente dentro la sua bocca calda e vogliosa.
I baci aumentarono di colpo l'eccitazione dei due uomini e Charlie prese a muovere con furia appassionata il bacino contro quello del castano che lanciò un grido acuto.
"Continua!" ansimò Oliver mentre osservava rapito il volto arrossato e sudato del compagno. "Non fermarti!"
"Assolutamente no!" Disse Charlie ringhiando mentre lo sguardo di Oliver si posava sul drago "Petardo Cinese" che l'uomo aveva tatuato muoversi velocemente dalla spalla verso il ventre, segno che l'orgasmo del suo uomo era vicino.
Oliver sospirò, prima di sporgersi con la testa per baciare la guancia barbuta del collega di Cura delle Creature Magiche.
Le sue labbra pizzicarono immediatamente ma Oliver in quel preciso istante lo adorava.
Avrebbe volentieri voluto infilargli la lingua in bocca, ma i ringhi eccitati contro il suo orecchio arrossato e bollente, erano la cosa più erotica che avesse mai sentito.
Oliver lasciò andare una mano da quelle strette con il rosso per accarezzare il petto grosso e muscoloso di Charlie che rabbrividì. Quando le sue dita gli sfiorarono un capezzolo, Charlie socchiuse gli occhi.
"Quanto ti manca?" Chiese Oliver.
"Poco... molto poco..."
A quelle parole, Oliver spinse il compagno all'indietro e il maggiore lo guardò confuso. Solo quando si sentì spingere con la schiena sulla porzione di materasso libero, capì le intenzioni del castano che tornò di nuovo a sedersi sul baci o dell'uomo.
Lo fissò dritto negli occhi azzurri e accolse con un unico movimento fluido il pene grosso del suo amante. Charlie boccheggiò mentre gli stringeva con forza entrambi i fianchi.
Oliver posò entrambe le mani sul petto del rosso, stuzzicando con i pollici i capezzoli turgidi ingioiellati.
Oliver sollevò gli occhi nocciola sul viso rosso dell'amante pizzicandoli tra pollice ed indice, notando come il pomo d'Adamo salì e scese con forza.
"Dai, Charlie, so che vuoi venire" ansimò Oliver muovendo i fianchi su e giù. "Avanti, fallo! Vienimi dentro. Voglio sentire il tuo seme bollente schizzare nel mio culo! Lo hai sempre voluto, ora sono qui, con il tuo uccello affondato dentro di me. Vivi la tua fantasia, Charlie. Io sono tuo. Ti amo"
Gli occhi di Charlie si fecero lucidi e con un brivido violento si morse il labbro inferiore mentre raggiungeva l'orgasmo più devastante degli ultimi tempi.
Oliver continuò a cavalcare il suo orgasmo, posando entrambe le mani sulla testiera di ferro del letto, mentre osservava dall'alto il viso di Charlie sciogliersi dalla tensione accumulata.
Sentiva con tremenda chiarezza ogni schizzo inondare il suo canale e solo mentre si soffermò a pensarci che anche il suo orgasmo lo colse improvviso. Si impugnò con forza il pene già umido sulla punta e si masturbò velocemente.
Charlie aprì gli occhi e nonostante fosse appena venuto, spinse il bacino verso l'alto. Oliver boccheggiò.
"Dai, Olly. Prendilo tutto, si, così. Da bravo...."
Oliver si morse a sangue il labbro mentre il primo fiotto di sperma schizzava dalla punta del suo pene fino a depositarsi sul bacino di Charlie.
Quando si fu completamente svuotato, Oliver crollò sfinito sul corpo del maggiore appiccicoso di sperma, incapace di muovere un solo muscolo.
"Non ti addormentare, Olly. Se fai raffreddare questo casino non ci staccano più.."
"A me non dispiacerebbe..." mormorò Oliver, gli occhi chiusi e il respiro pesante. "Aiutami tu, io non mi sento più le gambe..."
Charlie lo aiutò a muovere i fianchi verso l'alto facendo uscire il suo pene ormai a riposo e Oliver cadde a pancia in giù sulla parte di letto libero, il volto girato verso Charlie, gli occhi ancora chiusi.
Charlie lanciò un incantesimo di pulizia sul suo bacino e quando si voltò si sporse verso Oliver per lanciare lo stesso incantesimo.
"No" disse il castano. "Mi piace sentirti..."
Gli occhi di Charlie si addolcirono appena e coprì entrambi con la coperta pesante, poi si sistemò su un fianco per osservare Oliver.
"Ti amo anche io, sussurrò. E ti amerò per sempre.."
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