capitolo 10

Silente era nel suo ufficio, le mani dietro la schiena mentre faceva avanti e indietro quando all'improvviso il camino nel suo ufficio si accese con una fiammata verde da cui uscì Draco Malfoy.

"Signor Malfoy, che piacere vederla! A cosa devo la sua visita?" Chiese l'anziano preside mentre alle spalle di Draco, il camino si accese nuovamente di verde e uscì questa volta Harry Potter.

Proprio mentre il moro si avvicinava a Draco, i due ex studenti si guardarono in faccia in silenzio, Il professor Piton e la Professoressa McGranitt entrarono nell'ufficio del preside.

"Mio figlio mi ha detto che è stato portato la scorsa notte nella Foresta Proibita! Ma come vi permettete?! Pretendo immediatamente che l'insegnante in questione venga cacciato dalla scuola!"

"Signor Malfoy, capisco difendere suo figlio, ma fino a prova contraria sono sempre io il preside di questa scuola. I vostri figli se lo sono meritato..."

Bussarono alla porta.

"Avanti" disse il preside, nella stanza entrarono Scorpius, Albus e i professori Weasley e Wood. "Oh bene! Finalmente siete arrivati anche voi!"

"Papà? Che diavolo ci fai qui?" Chiese Scorpius sbarrando gli occhi.

"Sono venuto per chiedere la sospensione del professor Wood!" Disse Draco indicando il professore che sbarró gli occhi.

"Mi scusi?" Chiese Oliver. Poi, quando lo riconobbe, ridacchiò. "Oh, ma certo! Se non ricordo male eri proprio tu ad aver comprato le scope a tutta la squadra di Quidditch pur di entrare in squadra e diventare Cercatore! Ora rifai lo stesso ma con tuo figlio! Non siate proprio cambiati..."

"Ma come osi rivolgerti a me in questo modo!" Disse Draco oltraggiato e Harry Potter gli posò una mano sul braccio.

"Calmati, Draco. Non è insultando la gente che otterrai qualcosa..." disse Potter e Draco si voltò verso di lui.

"Ma certo! Tanto se mio figlio finisce nei guai è sempre per colpa di tuo figlio!"

"Semmai se mio figlio fa scelte sconsiderate è perché segue come un cagnolino Scorpius!"

"Guardateli. Litigano come una vecchia coppia di sposini!" Disse Severus Piton con tono piatto mentre guardava quella scena rivoltante. "Se potessi dire a cosa io ho assistito quando voi due avevate la loro età... potrei... Vomitare!"

I due uomini smisero immediatamente di battibeccare e guardarono il vecchio professore di pozioni con i volti rossi.

"Che cosa?" Chiesero in coro Albus e Scorpius guardando il professore di pozioni ma l'uomo li fissò in silenzio.

"Per colpa tua io non vedo mai mio figlio!" Disse Draco.

"Mia? Ma se passa tutta l'estate da voi al Manor!"

Draco aggrottò le sopracciglia.

"Non è possibile. Io in estate non ci sono mai..." disse voltandosi verso Scorpius e Albus che avevano entrambi gli occhi sbarrati.

"Che significa? Se non stanno da te... dove passano le vacanze estive?" Chiese Harry guardando il figlio e il migliore amico.

"Merda" disse Scorpius facendo dei passi all'indietro.

Draco guardò il figlio e poi Albus che guardava ovunque tranne il padre.

"Posso sapere dove diavolo passate tre mesi in estate visto che io non ci sono?"

Albus e Scorpius si guardarono in faccia.

"Diglielo, Sy" disse Albus guardandolo in faccia.

Scorpius sospirò mentre guardava il padre.

"Dai nonni..."

Draco aggrottò le sopracciglia prima che il suo viso si tramutò in rabbia.

"Nonostante io ti abbia sempre detto che i tuoi nonni se ne sono fregati di te dopo che sei nato, quando ti ho raccontato che non accettavano tua madre e hai pure visto che non erano al funerale di Astoria tu passi l'estate da loro?"

"Mica la passo dai tuoi genitori! La passiamo dai Greengrass! Ci hanno sempre accolto a braccia aperte sia a me che ad Albus! Ti ho dovuto scrivere che mi avevano mandato in punizione nella foresta proibita per farti staccare dalla sedia del tuo dannato ufficio a Parigi! Tu non ci sei mai! da quando la mamma è morta sei morto anche tu, oltre lei ho perso anche te! E si, sono arrivato al punto di farti sapere che ero finito in punizione nella Foresta proibita per riuscirti a parlare!" disse Scorpius che tremava di rabbia. "Las famiglia Potter mi ha sempre accolto a braccia aperte durante le feste natalizie ma tu? Nemmeno il mio compleanno ti sei ricordato! E' da quando ho tredici anni che la mia torta di compleanno la prepara la signora Weasley! Sono gli unici che mi fanno gli auguri il giorno del mio compleanno! Tu per me non ci sei mai stato. Mai! Prima capivo che dovevi stare accanto alla mamma che stava male ma ora? Ci sono solo io e sono la tua unica famiglia. Invece di starmi vicino, preferisci passare il tempo in ufficio. Se io fossi a casa o meno non te ne accorgeresti nemmeno!"

Draco avvampò e abbassò la testa, colpito.

"Mi dispiace moltissimo, credevo che standoti vicino ti avrei solo fatto soffrire di più..."

Scorpius sospirò e poi corse ad abbracciare il padre.

Albus e Harry si guardarono e sospirarono.

"La punizione io e Albus ce la siamo meritata. Non giochiamo in modo corretto, Albus ha lanciato il bolide al mio avversario perchè voleva farmi prendere il boccino al suo posto..." spiegò Scorpius e Draco guardò Oliver Wood.

"Ci dispiace per lo snaso, promettiamo di non lanciarcelo più tra di noi..." disse Albus.

"Che cosa?" chiese allibito Harry.

Albus sollevò le spalle.

"Non mi piace cura delle creature magiche. L'ho seguito solo per infastidire lo zio Charlie" spiegò e l'uomo, interpellato, alzò gli occhi al cielo.

"Bene! Deduco che i miei insegnanti possono tornare al loro precedente lavoro e nessuno verrà mandato via..." disse Silente con un sorriso e tutti si guardarono prima di venire congedati dal Preside.

Harry e Draco si guardarono prima di decidere chi doveva entrare nel camino.

"Senti... hai degli impegni nei prossimi dieci minuti?" chiese Harry e il biondo lo guardò.

"No, direi di no, perchè?" chiese Malfoy guardandolo.

"Allora ci vediamo tra poco da Madama Rosmerta, offro io..." disse Harry facendogli un occhiolino prima di sparire in una fiammata verde.

Draco alzò gli occhi al cielo, le guance rosso fuoco mentre entrava nel camino e sorrideva, emozionato.

Oliver e Charlie, tornarono ai loro rispettivi appartamenti per prepararsi alle lezioni del pomeriggio.

"Hai avuto paura che ti cacciassero?" chiese Charlie mentre camminavano in corridoio.

Oliver alzò le spalle.

"Sinceramente? No. Silente è stato molto determinato per avermi qui come insegnante. E poi avevo ragione io nel dare loro la punizione..." disse Oliver. "Tu? Hai avuto paura che mi cacciassero?"

"Ad essere sincero per un momento l'ho temuto... Non voglio perderti..." ammise Charlie e Oliver si bloccò al centro del corridoio, emozionato.

"Io ho avuto paura nella foresta. Temevo sempre che qualche animale potesse saltarci addosso e farci del male..."

"La foresta non è più tanto paurosa rispetto a quando frequentavamo noi la scuola. E poi non ci sono creature che io non abbia già studiato approfonditamente... A Natale che fai, a proposito? Non manca molto alle vacanze..." chiese Charlie.

Oliver sollevò le spalle.

"Come ho promesso ai miei quando ho accettato questo lavoro, sarei tornato a casa... tu? Festeggi con la tua famiglia?"

"Si, come sempre... E Scorpius Malfoy..." disse Charlie, per nulla felice.

"Non dimenticarti anche suo padre Draco..." disse Oliver fermandosi davanti alla porta del suo appartamento.

"Ti prego, non farmici pensare che potrei seriamente restare qui per le vacanze..." disse Charlie prima di guardarsi attorno.

Quando si accertò che non c'era nessuno nei paraggi, avvicinò il viso a quello del collega per baciarlo a stampo sulle labbra.

"A dopo" gli disse, per poi stringersi la sciarpa attorno al collo e andarsene via, entrambe le mani affondate nelle tasche dei jeans. 

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