Is it love?_Nicolae x reader
This is for 19myheartwhite97 !
Premetto che il contesto non é lo stesso del gioco, ho preso solo il personaggio <3.
Spero la storia vi piaccia!
(And, leggete l'angolo autrice in fondo!)
T/n era una brava ragazza.
E libera, si diceva.
Era libera quando, ogni volta, rimaneva in silenzio ad ascoltare gli altri.
Era libera quando, ogni volta, aspettava il marito preparando la cena.
Era libera quando, ogni volta, allungava la gonna troppo corta.
Si, lei, certamente, era una brava ragazza.
Un giorno, però, il marito le presenta un amico di famiglia.
Nicolae.
Lui, certamente, era un brav'uomo.
Ligio alle regole.
Colto.
Conservatore.
Formale.
Le sorride spostando una ciocca di capelli lunghi.
Le bacia la mano.
<<Signore, si é trovato, certamente, una brava moglie.>>
Tutti glielo dicevano.
Che era brava.
Suo marito non la voleva più.
Desiderava altre donne.
Lei era troppo brava.
Lui non faceva altro che presentarla, orgoglioso, ad amici e parenti.
Davanti agli altri, interpretava la parte del marito innamorato.
Ma non l' apprezzava come donna.
Come donna non esisteva.
Lei si limitava a soddisfare le esigenze del marito, da brava moglie.
E da brava moglie, ciò che non poteva soddisfare, lo lasciava alle altre.
A quelle meno brave.
Un giorno, qualcuno suona alla porta.
T/n va ad aprire.
Nicolae.
Lei é imbarazzata.
Rossa in viso, concede a Nicolae un timido sorriso.
Si guarda intorno, prima di farlo entrare.
Non sia mai che i vicini la vedano in presenza di un altro uomo.
Nicolae se ne accorge.
E sorride, tra sè e sè.
<<T/n, non ti preoccupare, tuo marito sa che sono qui.
Ci raggiungerà in serata.>>
T/n tira un sospiro di sollievo.
Fa accomodare Nicolae in salotto.
Gli porta tè allo zenzero e biscotti fatti in casa.
<<Ti devo fare i miei complimenti, tutto buonissimo.
Grazie dell' ospitalità.>>
<<Si figuri.>>
Nicolae trattiene una risata.
Si contiene, da bravo gentiluomo qual' è.
<<Mi dai del lei? Sono un amico di famiglia, tralasciamo queste formalità.>>
<<Figura-ti.>>
Balbetta e parla a bassa voce, chinando leggermente la testa.
La conversazione termina così.
Lui si limita a guardarla incuriosito.
Lei mette in ordine la libreria.
Un libro cade dallo scaffale.
Nicolae lo raccoglie prima che lo possa fare lei.
E in un istante, le loro mani si sfiorano.
Lui sente un brivido passargli lungo la schiena.
E, d' istinto, sofferma lo sguardo sulle forme coperte di lei.
Tira indietro la mano.
É spaventato dalla sua stessa idea.
É un brav'uomo, si dice.
Pone l' attenzione sul libro che ha tra le mani.
I dolori del giovane Werther.
Parla, nel tentativo di smorzare la tensione creatasi.
<<Non sapevo che tuo marito fosse un appassionato di Goethe.
In realtà, non pensavo proprio che fosse il tipo da leggere un genere così complicato.
Devo ricredermi.>>
Lei arrossisce.
Ed istintivamente annuisce.
Ma poi, senza volerlo, le scappa un sussurro.
<<É mio.>>
Nicolae la sente come un sussurro di vento.
Alza la testa.
E nota, per la prima volta, T/n tenergli lo sguardo.
<<Quel li-bro...é mio.>>
Lui é perso nel verde degli occhi di lei.
Nello sguardo che per un attimo ha sentito forte, diverso.
E nel tono di voce debole, ma intenso.
Quasi rivendicasse qualcosa di suo diritto.
Un' identità di suo diritto.
Lei, appena accortasi della sfacciataggine, suda per la vergogna.
Lui prende delicatamente le mani di lei nelle sue.
<<T/n, cosa ti piace di questo libro?>>
Lei é sorpresa.
Non sente più vergogna.
Ma un sentimento strano.
Nessuno le aveva mai chiesto l'opinione su qualcosa.
Forse, perché, era sempre sembrato che lei non ne avesse una.
Sorride e alza di nuovo lo sguardo.
Nicolae percepisce una stretta al cuore.
Si siede sulla sedia e aspetta che lei risponda.
<<Amo...amo il personaggio di Werther.
É un uomo incline alla follia, così diverso dagli altri.
Porta nella sua estremizzazione la diversità che ciascuno di noi non riesce ad esprimere nella società odierna.
É egocentrico ed incapace di crescere.
Ma é umano.
In tutti i suoi difetti...é umano.>>
Non balbetta.
Ha un tono di voce sicuro, rassicurante.
<<Non pensi sia meglio Albert? In fondo é la rappresentazione del razionalismo...>>
<<Assolutamente no! É noioso, non credi?
É la personificazione della ragione, é vero.
Ma cosa ci trovi d' interessante in un uomo che non può che seguire la ragione?
Non é più affascinante la follia?>>
É grande, per un momento.
Ed é dannatamente bella, pensa Nicolae.
Suonano al campanello.
É il marito di T/n.
Lei scompare.
Tutta la sua bellezza la nasconde dalla paura di essere.
Prende il libro e lo ripone nello scaffale.
E va ad aprire.
Il marito le sorride.
Lei fa finta di non notare il succhiotto sul collo.
<<Tesoro mio, hai accolto adeguatamente il nostro ospite?
E ti sei ricordata delle mansioni che dovevi fare, uhm?>>
Non le chiede come stia.
O come sia andata la giornata.
Ma a lei sta bene.
O almeno...crede.
Voleva continuare a parlare del libro, in realtà.
Il marito percepisce la sua esitazione.
Nicolae risponde per lei.
<<Oh, caro Albert! Lei é stata accogliente come nessun' altra, i suoi dolci sono squisiti!>>
In quel momento Nicolae, pensa come, stranamente, il marito di T/n porti lo stesso nome del personaggio del libro.
Che coincidenza.
<<Spero non ti abbia annoiato! Sai come sono le donne, non fanno che parlare delle loro frivole questioni!
E noi che siamo costretti ad assecondarle...>>
T/n ignora il marito.
In realtà, in casa, a parlare é sempre lui.
<<Dai amore mio, va a preparare la cena a me ed al mio più caro ospite.
Voglio rendergli nota la meravigliosa cucina di mia moglie!
Nicolae, vieni con me, voglio affrontare alcune questioni più importanti.>>
Albert le lascia un bacio sulla fronte.
E si allontana con Nicolae.
T/n vorrebbe tanto far parte di queste questioni.
Ma, da brava moglie, deve capire qual' é il suo posto.
La serata passa tranquilla.
Nicolae, ogni tanto, lancia qualche occhiata in direzione di T/n.
E pensa come, le questioni "frivole" di una donna siano molto più interessanti di quelle di Albert.
Nicolae e T/n si rivedono.
Lui trova, ogni volta, occasione di fare una visita.
E col tempo, non é solo l' amore per la letteratura a legarli l' uno all' altra.
Consumano, nella reciproca intelligenza, un amore lontano da ogni convezione.
Si esprimono tra loro stessi.
E lasciano che le inibizioni finiscano nel momento in cui le loro labbra si incontrano.
<<Tu cosa ne pensi di Carlotta, Nicolae?>>
I due amanti sono distesi all' ombra di un albero, distanti da occhi indiscreti.
<<Penso che sia un personaggio molto interessante, combattuta tra l' amore per il marito Albert ed il giovane Werther...i due estremi.>>
<<E tu in chi ti rivedi, tra i due?>>
<<Mi rivedo in Albert, ma vorrei essere Werther.
Sai... pensandoci, non so più se sono libero o meno.
Ero sicuro che giustizia e libertà coincidessero.>>
Lei intreccia le dita della sua mano con quelle di Nicolae.
<< Io sono libera, qua, adesso, con te.
Non sono Albert.
Non sono Werther.
Non sono Carlotta.
Sono la mia mano intrecciata nella tua.>>
Weeee buona Pasquaaa!
Scusate il ritardooo
E no, non sono morta.
Lo so, ci sono altre one-shot che avrei dovuto fare.
Sorry, é solo che ho un blocco per determinare storie.
Vi voglio bene, grazie a chi commenta e a chi vota<3!
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