Black Butler_Grell x reader

Ringrazio _Zaras_ per la richiesta!
Spero che ti piaccia, fammi sapere nei commenti :).
T/n sta per il nome della protagonista ;).
(Ne approfitto anche per scusarmi con un amica a cui non ho ancora scritto il capitolo, mi sono bloccata XD).

Buona lettura <3!





Passeggi lungo il mare.
Ti muovi inconsapevole, mossa da una sensazione estranea.
Come se qualcuno ti stesse portando lì.
Ti fermi.
Guardi il cielo per un istante.
I tuoi occhi da cerbiatta scrutano qualcosa di lontano.
E mentre tu ti perdi nella luna, un Dio della Morte si perde in te.

La sera seguente sei sempre là.
Vuoi solo rivedere il cielo da qui, ti dici.
Nello stesso punto.
Peccato che, questa volta, la luna sia nascosta dalle nuvole.
Allunghi la mano, come a volerla afferrare.
Sospiri al tuo stesso gesto.
Prendi una ciocca di capelli e la porti davanti al viso.
Forse sarebbe meglio andare via...
<<Non vorrai nasconderti anche tu, T/n?>>
Ti giri.
Capelli di un rosso sgargiante, lunghi e ondulati, incorniciano la sagoma di un essere che non sai definire.
Abbigliamento del medesimo colore.
Sorride.
La tua attenzione però, si posa sugli occhi di un verde tendente all' ambra.
Lo sguardo luccica di una pazzia a te sconosciuta.
Ti incanti e perdi te stessa nei tuoi pensieri.
É bello.
Affascinante nella sua originalità.
Sembra lontano e irraggiungibile, come la luna.
Allunghi la mano.
Lui la prende nella sua.
<<Io non sono lontano, T/n.
Sono qui.>>
Ha un tono di voce modulato, come si stesse trattenendo dal fare altro.
E a te non piace.

<<Come mi conosci?
Chi sei?>>

Lui fa una smorfia.
<<Non hai paura di me?>>
La tua impazienza prende voce.
<<Come posso aver paura di qualcosa che non conosco? E come posso aver paura di un tizio strano come te?>>
Lui sorride nuovamente.
Questa volta, però, ne intravedi i denti aguzzi.
Tipici di un predatore.

<<Dovresti averne!
Io sono Grell, un Dio della morte venuto per ucciderti, Death!>>

Ridi.
Non hai mai visto qualcosa di così strano e affascinante al tempo stesso.




Non hai mai saputo se fosse un vero Dio della morte.
Se si, quella sera ti ha risparmiato la vita.
Ha riso con te.
Ha parlato con te.
Hai capito che ama la morte, la pazzia e un uomo di nome Sebastian.
Hai capito che é pazzo, ma di una pazzia giocosa, quasi volesse rendersi partecipe di uno spettacolo.
L' hai baciato.
Ti ha baciato.
Ne eri attratta.
Eri attratta da quella pazzia che non hai mai provato.
Dal colore rosso dei suoi capelli, con cui hai giocato dopo aver fatto l'amore.
Dei suoi occhi, che ti hanno guardata come non ha mai fatto nessun altro.
E delle sue labbra, amanti del piacere folle.
I denti aguzzi hanno lasciato un piccolo marchio sul tuo collo.
Lo tocchi e risenti il brivido che ha lasciato sulla tua pelle.
Non sai perché hai fatto quella pazzia.
Tu, una ragazza semplice.
Una ragazza insicura nella sua più ingenua bellezza.
Hai lasciato che un uomo dall' aspetto strano e con la convinzione d' essere un Dio rubasse il tuo tutto.
Sorridi.
Quasi nel riflesso dello specchio ti sembra di vedere i suoi denti aguzzi.
Si, hai decisamente fatto una pazzia.
Quell' uomo é la pazzia.
La luna che non sei mai riuscita a raggiungere, ma che hai afferrato, anche se solo per un istante.

Da quel giorno non ti sei più nascosta.

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