I just wanna keep calling your name 'till you come back home

-Shawn, posso chiederti una cosa?-

-Tutto quello che vuoi occhi tristi- si stropiccia le palpebre, assonnato. E' un'ora che stiamo su FaceTime e, per quanto gli abbia detto che possiamo anche chiudere, vista la sua stanchezza, lui rimane fermo nella sua posizione, affermando di voler sfruttare al meglio il weekend, unici giorni in cui posso parlare fino a tardi.

-Per chi hai scritto The Weight? Voglio dire, molte delle tue canzoni sono ispirati a fatti che ti sono realmente accaduti, e mi chiedevo se...-

-Se ci fosse una ragazza dietro di essa, visto che, chiaramente, per una volta, non puoi essere tu-

-Esattamente-

-Si chiama Lauren, la conosco praticamente da una vita, un po' come te con Nate e il fedifrago- ridacchio, sette mesi e si ostina ancora a chiamarlo così. –E' a lei che ho dato il mio primo bacio, credo che avessi quattordici anni e, da quel giorno, lei non ha fatto altro che passare da me al mio amico Brian in continuazione. Prima che io partissi per il Magcon si sono messi insieme ufficialmente, avevo il cuore spezzato, ed io e lui non ci siamo parlati per tantissimo tempo. Mentre ero in tour con i ragazzi, comunque, ho scritto quella canzone. Era il giorno del compleanno di Lauren ed io sentivo un dolore al petto lancinante, così ho preso un foglio e una penna e ho iniziato a buttare giù parole su parole, ho cercato di descrivere alla perfezione come mi sentissi. E penso che nessuno, meglio di te, mi possa capire-

-Già, ha un nonsoché di terapeutico- Shawn sorride debolmente e si sposta su un fianco, sta per addormentarsi, ne sono sicura. –E poi che è successo?-

-Poi ho incontrato una ragazza dagli occhi tristi e i capelli sempre colorati. L'ho inseguita, l'ho persa, l'ho ritrovata e adesso mi sta facendo sudare sette camice...ti ricorda qualcuno Rosebelle?-

-Non mi viene in mente proprio nessuno- scuoto la testa senza nascondere una risata. Improvvisamente, però, la porta di camera mia si apre, e Taylor fa capolino da essa.

-Che ci fai ancora sveglia?-

-Sto parlando con Shawn, salutalo- clicco sulla fotocamera, in modo che anche lui possa vederla. –Dì ciao-

-Ciao Stella-

-Ciao Shawn, piacere vedere che sei ancora vivo- riporto l'obiettivo al punto di partenza, il volto del ragazzo è talmente rilassato che mi verrebbe voglia di abbracciarlo. –Posso sdraiarmi un po' con te? Se non vi do fastidio ovviamente-

-No tranquilla, tanto non stavamo parlando di niente di importante- risponde Shawn al posto mio. Mia sorella sorride debolmente e si lascia andare accanto a me, avvolgendo le braccia intorno al mio corpo. –Va tutto bene Stella?- solo in quel momento mi accorgo che sta piangendo. Il trucco le è colato interamente sul volto e il solito atteggiamento spavaldo di sempre ha lasciato spazio ad una ragazza che si sta accucciando al mio petto.

-Ehi che è successo?-

-Ho scoperto che Toby mi ha tradita, va a letto con una sua collega- singhiozza sommessamente ed io faccio segno a Shawn di non azzardassi a chiudere la conversazione proprio adesso. –Era da un po' che era strano. Non mi guardava più come prima, si è scordato il nostro anniversario, e le sue camice profumavano sempre di quello scadente profumo che vendo da H&M, ed io uso solo Chanel numero cinque-

-Tua sorella ancora l'Our Moment, quindi pensa un po' tu-

-Ehi, è successo solo una volta, e solo perché non trovato quello che indosso di solito-

-Sì sì tutte scuse- mi canzone lui, facendomi la linguaccia. Ma non aveva sonno?

-Beh, a quanto pare c'è una maledizione sulle donne della nostra famiglia-

-Grazie per la considerazione eh-

-Sai benissimo cosa intendo Shawn- lui sbuffa passandosi una mano tra i capelli scuri, mio sorella tira su col naso prima di liberarsi dei tacchi. Aspettate un attimo, ha veramente messo le sue scarpe sporche sul mio letto?

-E adesso cosa farò? Sono praticamente nove anni che stiamo insieme, è stato il mio primo amore, il mio primo ragazzo, la mia prima volta...-

-E anche l'unica, visto che hai avuto solo lui-

-Taci, che tu a diciassette anni sei ancora vergine e sei stata fidanzata per due-

-Ehi, ehi, ehi non litigate voi due, o finirete per ferirvi a vicenda, proprio ora che il vostro rapporto sta migliorando e che state costruendo una sana connessione tra sorella e sorella- lo guardiamo entrambe con gli occhi ridotti a due fessure. E' ufficiale, Shawn passa troppo tempo con me, decisamente.

-Perché continui andare dalla McKinley se poi riempi questo povero ragazzo?-

-No tranquilla, a me piace ascoltarla-

-Mi sa che stiamo un po' perdendo di vista il punto principale ragazzi- dico io, scocciata di essere stata messa in mezzo. Perché si deve sempre finire a parlare di me?

-Ha ragione...ma ora io come farò? Lui è stato il mio principe azzurro per così tanto tempo...-

-Beh forse è arrivato il momento per farsi tutto il reame- azzardo e, come volevasi dimostrare, mi becco un'occhiataccia da entrambi. –Okay, okay scusate, stavo solo cercando di sdrammatizzare- alzo una mano in segno di resa, gli sguardi di Shawn e Stella mi bruciano la pelle.

-Shawn tu hai mai dovuto dimenticare qualcuno? E tranquillo, se mi rispondi che è mia sorella ti capirò, è una stronza acida-

-Ehi! Io sono ancora qui-

-Lo so- sbuffo, il moro, dallo schermo, scoppia a ridere. Dovevo chiudere la chiamata quando ne ho avuto l'opportunità.

-Comunque, come stavo dicendo a Rose, anche a me hanno spezzato il cuore. Una ragazza ha giocato con me e con il mio migliore amico e, quando sono partito per il Magcon, avevo il morale a terra-

-E come hai fatto per superarlo?-

-Mi sono concentrato sulla musica, sui ragazzi, su quello che stavo facendo...e poi ho conosciuto tua sorella, e lei non mi dà molto tempo per fare o pensare altro- si chiude nelle spalle con quel sorrisetto da bambino che ha, il mio cuore perde un battito.

-Sì effettivamente è un lavoro a tempo pieno-

-Quando la storia tra me e Will è finita ero devastata, e non solo per le botte o per il cuore spezzato, o per le voci che erano state messe in giro sul mio conto. No. Non era solo quello. Ero distrutta a livello fisico e psicologico. Avevo messo su chili senza accorgermene, non che io sia mai stata una silhouette, però ero davvero ingrassata. E non mi amavo, totalmente. Will mi diceva sempre che dovevo essere più carina, che dovevo vestirmi meglio, che dovevo cercare di essere più femminile. Per lui non ero mai abbastanza, c'era sempre qualcosa che non andasse in me, anche un piccolo dettagli. Accanto a Will non mi sono mai sentita bella, ma solo inadeguata. Ricordo che, quando ero nervosa e cominciavo a togliermi le pellicine dal labbro, e lui mi baciava, ogni volta mi diceva 'Smettila Rose, mi fa schifo baciarti in queste condizioni' ed io ci rimanevo malissimo, e odiavo guardarmi allo specchio e finivo per farmi del male. E la cosa peggiora era che pensavo che fosse normale, ma non era così, per niente. Ma questo l'ho capito dopo, quando mi sono svegliata in un letto d'ospedale e intorno a me c'era solo il bianco. E l'ho realizzato quando è arrivato qualcuno che mi ha fatto sentire bene, che mi ha fatto sentire bella...qualcuno che non fa altro che scrivermi canzoni- io e Shawn ridiamo, più per nervosismo che per altro. Subito, però, mi si forma un nodo alla gola perché, in questo momento, vorrei averlo qui con me, vorrei poterlo stringere e addormentarmi tra le sue braccia, cullata dalla sua voce e dal suo respiro.

-Quindi in pratica mi stai dicendo che devo trovare uno Shawn Mendes anch'io?-

-Sì ma devi stare attenta, non credo che ne siano rimasti molti in giro- il ragazzo arriccia il naso, completamente rosso in viso per quel che ho detto prima.

Passiamo tutta la notte a parlare, le ore scorrono velocemente senza che ce ne accorgiamo. Nonostante Shawn stia morendo dal sonno, quelle che si addormentano per prima siamo io e mia sorella. E, infatti, il mattino dopo, mi ritrovo abbracciata al cellulare, con Stella che dorme sulla mia spalla.

Sbatto un paio di volte le palpebre, la luce, filtrata attraverso le tende, è davvero fioca.

Poggio un dito sul tasto centrale e sblocco il cellulare, Shawn mi ha mandato un messaggio mentre ero ancora nel mondo dei sogni.

Shawn🎸💕

Questo è quello che vedo ogni volta che ti addormenti sul mio petto, sei la cosa più bella e dolce del mondo💓

Allegata c'è un immagine di me e Stella accucciate e dormienti, quasi due angioletti, come direbbe mia madre.

Rileggo quelle poche righe un paio di volte prima di rispondergli, potrei addirittura tornare dolce come una volta, se solo avessi la sicurezza che lui non mi ferisse.

-Buongiorno- mormora mia sorella con la voce impastata dal sonno. Con una mano si stropiccia gli occhi e, con l'altra, si stiracchia, rischiando di tirarmi un pugno in faccia. –Oh scusa-

-Tranquilla, mi camera es tu camera- sospira debolmente fissando un punto di fronte a sé. I suoi occhi sono rossi e gonfi, ha pianto davvero tanto la scorsa notte, penso di non averla mai visto in un simile stato.

-Ti va di fare qualcosa insieme oggi? Non mi va di stare da sola, e le mie amiche mi costringerebbero a parlarne per tutto il giorno- ignoro il fatto che mi stia considerando la seconda scelta e mi limito solamente ad avvolgere le braccia intorno al suo corpo e attirandola sulla mia spalla.

-Certo, mi è mancato passare un po' di tempo con la mia sorellona-

-Grazie...e comunque so che tutti ti dicono il contrario, e anche io a volte a dir la verità, ma stai facendo bene a prenderti del tempo prima di buttarti in una nuova relazione. Voglio dire, hai diciassette anni, sei stata fidanzata per due, è giusto che tu faccia qualcosa di diverso. E poi tu e Shawn dovete conoscervi. Sarebbe stata una follia mettervi insieme dopo che tu sei tornata dalla Constance. Voglio dire, so che vi siete incontrati più di un anno fa ma, in fin dei conti, avete cominciato a frequentarvi ad aprile. E tu, vista la situazione da cui esci, hai bisogno di certezze, non di un cantante che un giorno c'è e dieci no-

-Ma Shawn non è così, voglio dire, riesco a sentire la sua presenza anche quando non è qui con me-

-Infatti, ma questo tu non lo avresti mai saputo, se avessi ceduto prima. E poi quel ragazzo è un pezzo di pane, e farebbe di tutto pur di renderti felice-

-Lo so, è su questo che gioca sempre Daisy per farmi sentire in colpa-

-Non devi ascoltarla, è un po' gelosa per tutta la storia con quel ragazzo dai capelli sparati che è amico di Shawn. Non è mai successo, credo, che qualcuno la rifiutasse, o che tu fossi così al centro dell'attenzione, quindi è naturale che lei si senta strana. Ma per ora non ascoltarla, continua a fare quel che ti dice la tua test ed il tuo cuore-

-Sai che credo che questa sia una delle prime cose sensate che dici da quando sono nata-

-E' davvero bello vedere che hai questa considerazione di me- scoppiamo a ridere, fino a sette mesi fa mi avrebbe preso a calci per aver detto una cosa del genere, ma ora non più. Non so cosa sia successo dopo il mio tentativo di suicidio, non so se abbia sconvolto gli equilibri o qualcosa del genere, ma so che, per quel che mi riguarda, mi ha fatto capire che devo prendere in mano la mia vita, e non lasciar decidere gli altri per paura o per insicurezza. Se ragiono con la mia testa, ho il cinquanta percento di probabilità di sbagliare o di fare giusto. Ma la cosa bella è che dipende solo e soltanto da me, e da nessun altro. –Scendo giù, dico alla mamma che facciamo colazione fuori, quindi preparati...e pettinati i capelli-

-Quante volte devo dirtelo? Sono mossi, se provo ad aggiustarli si gonfiano come una mongolfiera- ma ormai lei è già scesa giù, veloce e aggraziata come una gazzella. La detesto.



-Tu sfinisci seriamente la gente- mi lascio andare sulla sedia di un bar, convinta a non muovermi più per i prossimi venti minuti. Vabbè facciamo un'ora, così, tanto per arrotondare.

-Su Rose, dobbiamo ancora andare da Victoria's Secret- roteo gli occhi al cielo, esausta. Che mia sorella sia triste, felice o depressa, la diretta conseguenza sarà lo shopping. Per me, invece, la scrittura.

-Hai già detto a mamma del lavoro a New York?-

-Sì, sta cercando la casa- mi sbatto una mano sulla fronte mentre lei prende posto accanto a me e chiama, con un elegante cenno della mano, il cameriere. –Ma non farti convincere da mamma ad andare a vivere con lei. Ho fatto le mie migliori esperienze quando ero al college, e di nessuna di queste mamma sarebbe fiera-

-Okay, non lo voglio sapere- il ragazzo si avvicina al nostro tavolo, sfogliando velocemente il taccuino bianco. –Per me un Blue Smoothie-

-Per me un cappuccino con panna-

-Arrivano subito- il cameriere corre velocemente dentro, io butto un'occhiata al cellulare. Nessun segno di Shawn.

-Si farà sentire, tranquilla, avrà solo avuto da fare-

-Come hai fatto a...?- mi guarda con un sopracciglio alzato. Credo di essere diventata troppo prevedibile negli ultimi tempi.

-Mi piace davvero quel ragazzo. Ti guarda come se fosse pronto a prendere una pallottola in pieno petto per te. So che Will è stato importante nella tua vita, ma non l'ho mai visto così preso come Shawn, forse perché vi siete messi insieme quando eravate ancora piccoli...-

-O forse perché non ci sono mai andata a letto-

-Effettivamente questa potrebbe essere una possibilità- sbuffo cominciando a battere sistematicamente un dito sul tavolo.

-Non credo sia un reato avere diciassette anni ed essere ancora vergine-

-No, assolutamente, ma è strano esserlo dopo due anni di fidanzamento-

-Lo so, la McKinley crede che sia dovuto a qualche trauma passato-

-O semplicemente il tuo corpo ti stava dicendo che non era quello giusto, semplice- il nostro ordine arriva al tavolo, solo in quel momento noto che, per mia sorella, deve essere una cosa come il quinto caffè della giornata. Ma non le dico niente, anche perché sono preoccupata per il fatto che sia così allegra, troppo allegra.

-Parlando di questo, c'è una cosa che dovrei dirti- porto la cannuccia alle labbra e prendo un sorso del mio milkshake. Mia sorella fa lo stesso col suo cappuccino, sporcandosi le labbra di bianco.

-Dimmi-

-Ecco, beh, sono circa sette mesi che non mi viene il ciclo-

-Che cosa?- rovescia l'intera tazza, lo sapevo, dovevo arrivarci per gradi. –Che cosa vuol dire che non hai le mestruazioni da aprile?-

-Esattamente questo, mi sono venute dopo il tentativo di suicidio e poi più niente-

-E tu hai aspettato di arrivare fino a novembre per dirmelo?-

-Mi è passato di mente- mi gratto la testa mentre lei cerca di ripulire il danno che ha fatto...a causa mia.

-Come hai fatto a dimenticarti di una cosa del genere?-

-Perché poi siamo partite e ho dato la colpa agli spostamenti, poi ho dovuto fare i test per il college, quindi poteva essere lo stress, ma ora...-

-Okay, okay, okay- Stella mi blocca, gettando malamente i fazzolettini nel posacenere. –Adesso cerchiamo di calmarci, non sarà qualcosa di grave, spero-

-Io non pensavo di dovermi preoccuparmi tanto-

-Beh, se fossi un'altra, direi che o sei incinta o hai preso qualche malattia sessualmente trasmissibile, ma sei mia sorella, e la cosa mi fa paura- comincia a trafficare con il suo iPhone, sembra quasi posseduta. Una volta trovato quel che cercava, sorride, e porta il cellulare all'orecchio. –Pronto Riley? Ciao, senti vorrei sapere quando saresti disponibile per una visita...no, non per me, per mia sorella Rose-

-Che cosa?- Stella sbuffa e sposta il telefono dall'orecchio.

-E' arrivato il momento di andare dalla ginecologa unicorno arcobaleno- per poco non mi strozzo con il milkshake che sto bevendo. Ha appena detto la parola 'ginecologa'? –No, è ancora vergine lo sai, ma non le viene il ciclo da sette mesi-

-Stella parla più piano- le intimo, mentre la gente comincia a lanciarsi occhiate curiose.

-Okay, quindi domani alle tre? Va bene, ci saremo- chiude la chiamata e sfila una banconota da dieci dollari dal portafoglio, incastrandola sotto il portatovaglioli. –Abbiamo un appuntamento-

-Fantastico-

-Oh e devi bere due litri d'acqua, senza andare in bagno ovviamente. Vedi, visto che non hai ancora avuto rapporti, può farti solo un visita esterna, e per l'ecografia c'è bisogno di bere tanto-

-Non sapevo che la tua amica Riley fosse diventata ginecologa-

-E' stata una fortuna, quella di prima aveva sempre le mani fredde. Ma, d'altronde, non avrei potuto continuare ad andare da quella di mamma, le avrebbe detto ogni cosa- si chiude nelle spalle, facendomi poi segno di alzarmi. –E, a proposito, la nostra genitrice dovrà sapere tutto a cose fatte-

-Perché?- prendiamo le nostre buste e ricominciamo a camminare per il centro commerciale, senza una meta apparente.

-Perché ti convincerebbe ad andare da Sunny e fidati, quando finalmente avrai rapporti, non sarà una bella cosa andare dalla stessa ginecologa di tua madre-

-Sai che, in effetti, il ragionamento non fa una piega?-

-Ma va? Credevi di essere l'una intelligente in famiglia?- scoppiamo a ridere, se ci vedesse nostra madre, in questo momento, probabilmente si butterebbe sulle ginocchia, piangendo come una fontana. Perché le sue bambine, dopo tanto tempo, sono diventate sorelle.



-Mi dispiace Shawn, ho sbagliato, quel messaggio non era per te, era per Daisy- mi sbatto una mano in fronte, chiedendo come possa essere stata così sbadata e fingendo, almeno per un secondo, di non pensare a quanto sia imbarazzante la cosa.

-Sì infatti pensavo che fosse parecchio strano che volessi tenermi al corrente della tua visita di domani- le sue guance si colorano di rosso. Vorrei tanto sprofondare in questo momento. –Non che io me ne intenda, ma sette mesi sono tanti e...-

-Shawn, per favore, cambiamo argomento-

-Okay, okay, va bene. Solo, una cosa: come hai fatto a confondere i contatti miei e di Daisy? Non siamo nemmeno vicini nella rubrica!-

-Non lo so nemmeno io...- mento, attorcigliando i capelli al mio indice.

-Ne sei sicura?-

-Che intendi dire?-

-Che quando sei in difficoltà o mi stai raccontando una balla cominci a giocare con i tuoi capelli, e non mi guardi negli occhi- sbuffo, è assurdo che riesca a capirmi così bene. Era facile mentirmi a Will, lui non faceva caso a queste piccole cose.

-Stavo pensando a te va bene? Ero preoccupata per il fatto che non ti fossi ancora fatto sentire e, inconsciamente, ho mandato il messaggio a te invece che a Daisy- le sue labbra si curvano in un sorriso, ogni altro sentimento svanisce, non esiste più niente. Ci siamo solo lui ed io.

-Lo sai che, se fossi lì con te, ti abbraccerei?-

-Forte forte?-

-Forte forte- sospiro, quindi diventerebbe così la mia vita, se accettassi di lasciarmi totalmente andare con Shawn. Sarebbe chiamate su FaceTime lunghe tutta la notte, baci mancati, abbracci spezzati. Sarei davvero disposta a sopportare tutto questo. –Rose?-

-Sì?-

-Ti passo mai per la testa?-

-Sempre. Ed io, ti passo mai per la testa?-

-Sempre.Comunque pensavo una cosa: e se scrivessi una canzone con questa frase?-


Sbaaam!

I'M BACK. Ieri sera sono finalmente tornata a casa dopo cinque giorni a Ginevra, inutile dire che, la prima cosa, che sono andata a controllare è stato il computer.

Anyway, questo capitolo è uno dei miei preferiti. Adoro il rapporto che c'è tra Stella e Rose e il modo in cui sta crescendo. E adoro anche Shawn, ma questo è un dettaglio

Colgo l'occasione per ringrziare, come sempre, tutti coloro che leggono, votano e commentano, senza di voi questa storia non esisterebbe.

Per concludere, vi lascio i miei contatti

twitter _moonljght

instagram _hurricavne_

un bacio, a domani

Rose xx

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top