Baby you don't have to worry, I'll be coming back for you

-L'utero di una donna in menopausa! Secondo te è possibile?-

-Beh si tratta di te, quindi sì, è possibile- incenerisco mia sorella con lo sguardo, lei parcheggia e si slaccia la cintura di sicurezza. –Senti, vado a comprarti le pillole che ti ha prescritto Riley, tu rimani qui-

-Va bene- mi lascio andare sul sedile e prendo il cellulare, giocherellando un po' su Twitter. Il nuovo CD degli One Direction sta per uscire e il mondo sta impazzendo, me compresa.

Mentre controllo anche che cosa stanno facendo i 5 Seconds of Summer, mi arriva un messaggio di Shawn, puntuale come sempre.

Shawn🎸💕

Com'è andata? Sei già uscita?

Sì sì tranquillo...ma sei davvero sicuro di volerlo sapere?

Nella buona e nella cattiva sorte Rose

Non ci siamo sposati Shawn

Rose! Smettila di girarci intorno...va tutto bene?

Più o meno sì...

Cosa vuol dire 'più o meno sì'?

Che quello che ho passato, unito alla paura di Will quando mi ha picchiata e a quella di quando i ragazzi della scuola hanno allungato le mani su di me e al tentativo di suicidio, hanno fatto sì che io andassi in menopausa precoce

Che cosa?!

Sì, ed ora dovrò prendere una settimana delle pillole e, dopo cinque giorni dall'ultima, dovrebbe venirmi il ciclo

Quindi, in pratica, dovresti prendere una specie di pillola anticoncezionale...

Okay sta diventando imbarazzante, parliamo d'altro

Mi manchi, tra quanto posso chiamarti?

Ti mando un messaggio io

Cos'altro c'è?

Niente perché?

Roose

Ti racconto tutto più tardi, promesso❤

Va bene, va bene, non vedo l'ora💗

-Ecco a te- mia sorella mi porge il pacchetto della farmacia, io sospiro, avvolgendomi ulteriormente la sua giaccia intorno alla vita. –Andiamo Rosebelle, non è stato così imbarazzante come credi-

-Mi sono fatta la pipì addosso non appena Riley ha poggiato quel coso per l'ecografia sulla mia pancia! Senza contare che mi sono messa a piangere per i dolori allo stomaco prima che ci facesse entrare-

-La prima volta che sono andata dalla ginecologa ero con mamma. Avevo la tua stessa età e lei ancora credeva che fossi vergine. Io non sapevo che, se ancora lo sei, non ti guarda lì dentro e...-

-Oh ti prego Stella- mi porto le mani sulle orecchie, spostandomi verso il finestrino. –Già ti ho dovuto vedere quando...bleah-

-Fammi finire- roteo gli occhi al cielo, perché tutte le mie conversazioni con mia sorella finiscono per prendere questa piega? –Dicevo, non lo sapevo, e mi sono seduta come...-

-Okay ho capito, ho capito, va' avanti-

-E mentre mia madre urlava che ancora io non avessi avuto rapporti, Sunny l'ha guardata e ha detto 'Ma Stella avrà perso la verginità circa un anno fa'-

-O mio dio, non posso crederci- scoppio a ridere gettando la testa indietro, questo sì che è imbarazzante.

-E non hai sentito il resto della storia. Per tutto il tragitto dallo studio a casa, mamma non ha fatto altro che parlare delle varie malattie sessualmente trasmissibili- rido più forte, ho quasi le lacrime agli occhi per il divertimento.

-Oh Stella, mi hai appena migliorato la giornata- sorride prima di passarmi una tra i capelli rossi e arancioni.

-Sono contenta che tu non sia riuscita ad ammazzarti, mi piace passare del tempo con te. Mi dispiace essere stata crudele con te negli ultimi diciassette anni ma, solo quando ho rischiato di perderti, ho capito quanto fossi importante per me. Nonostante abbia tantissime amiche, nessuna di loro potrebbe mai rimpiazzare il legame che c'è tra me e te. Per l'amor di dio Rose, sei mia sorella, e ti voglio bene, e voglio riuscire a recuperare il tempo perso. L'esperienza di Toby mi ha dimostrato che, anche le persone che sono nella tua vita da tanto tempo, prima o poi, se ne vanno, ma una sorella è per sempre- mi volto verso di lei, siamo ferme al semaforo e lei mi guarda con i suoi grandi occhi verdi.

-Lo sai che questa è la prima cosa buona verso i miei confronti e, allo stesso tempo, intelligente, che dici da quando ti conosco?-

-Oh andiamo Rose, perché devi fare l'acida? Sappiamo entrambe che non sei così- mi tira per le spalle e mi avvicina a sé, per poi tirare fuori il cellulare e scattarci una foto.

-Sei tremenda-

-Rooooseee-

-Quando ero piccola ti vedevo come un modello da seguire. Per me eri perfetta, sempre bellissima. Sei stata eletta principessa del ballo ogni anno, Toby ti adorava, sei magra, alta, avevi tutto il mondo ai tuoi piedi. Io, invece, ero, e sono, un casino ambulante. E quando tu mi trattavi male, all'inizio, mi sentivo uno schifo. E mi punivo perché sapevo che, se nemmeno tua sorella ti ama, che senso ha? Ma adesso tutto è cambiato, forse era davvero necessario che io tentassi il suicidio per ristabilire gli equilibri, ed io posso solo esserne grata perché ti voglio bene sorellona, te ne voglio davvero tanto- quando si volta di nuovo verso di me, le sue iridi si riempiono di lacrime.

-Mi dispiace per tutto il male che ti ho fatto, davvero, non capiterà più. Siamo sorelle per davvero adesso, no?-

-Certo, e sai cosa potrebbe cementare ulteriormente il nostro rapporto?-

-Che cosa?-

-Un tatuaggio!-


-Voi avete fatto cosa?!- mia madre urla, rischiando di frantumarci un timpano. Il suo volto è talmente rosso che, sono sicura, potrebbe esplodere da un momento all'altro.

-Rose mi ha detto che non aveva il ciclo da sette mesi e...-

-Ho capito Stella, era una domanda retorica- mia sorella imita una cerniera che va a chiudere le sue labbra e mia madre si passa le mani tra i capelli, sedendosi. –Vi rendete conto che siete andati da una ginecologa senza che io ne sapessi niente?-

-Beh fossi in te guarderei il lato positivo della situazione- mia sorella si volta verso di me con gli occhi sgranati, io le faccio un segno con la mano, deve fidarsi di me.

-E sarebbe?-

-Questa è la prima volta in diciassette anni che io e Stella facciamo qualcuna insieme di nascosto a te, non è una cosa da sorelle per caso? Dopotutto eri tu stessa che mi raccontavi che, quando tu e zia Kate avevate la mia età, vi coprivate a vicenda quando dovevate uscire con i ragazzi o quando dovevate comprare le sigarette- mia madre boccheggia un paio di volte mentre mia sorella ridacchia sotto i baffi.

-C-Come fai a ricordartelo? Voglio dire, te ne parlavo quando avevi sei anni e dovevi passare tempo in ospedale e...-

-Ipertimesia mamma, non è da te fare certi errori-

-Sai sorellina, non avrei mai pensato di dirlo ma è una fortuna che tu ricordi ogni cosa- sorride contenta, almeno non sta pensando a quel deficiente di Toby. –Quindi che stavi dicendo mamma?-

-Vi detesto, vi preferivo quando litigavate ogni cinque minuti...e ora andate a prepararvi, nonna Betsy cena qui e voi...puzzate- storce la bocca nauseata, io sento di essere diventata rossa come un pomodoro.

-Sì a questo punto vado via- mi sciolgo la giacca di Stella dal bacino, tenendola sollevata con due dita. –La metto nel cesto del bucato-

-Decisamente- corro velocemente in balcone e vi getto dentro l'indumenti, prima di dirigermi verso le scale.

-Ma tu sapevi che veniva nonna sta sera?-

-No perché?-

-Avevo promesso a Shawn che lo avrei chiamato appena avrei avuto un momento libero- mi passo le mani sul volto, stressata. Perché tutti i miei impegni si devono sempre accumulare e intrecciare tra di loro?

-Chiamalo mentre ti fai il bagno, sono sicura che gli farebbe molto piacere-

-Stella dai-

-Invece di star qui a perdere tempo con me lamentandoti sul fatto che vuoi sentirlo, lavati e sbrigati, sono ancora le cinque, se conosco la nonna non arriverà prima delle sette e mezza-

-Va bene- mormoro dirigendomi in camera mia. Mi libero dei vestiti sporchi, gettandoli nel cesto di camera mia, per poi aprire l'acqua della vasca e lasciare che si riempi. Che situazione assurda.

Mentre sono assorta ad osservare il liquido che piano piano si fa spazio all'interno dell'ovale di ceramica, sento il mio cellulare squillare, le note di Thinking Out Loud si diffondono per tutta la mia stanza.

-Pronto?- rispondo, senza prestare particolare attenzione a chi mi ha appena chiamato.

-Ciao eh! Sono Daisy, la tua migliore amica, per caso sai dov'è Rose? Perché aveva una visita dalla ginecologa oggi pomeriggio alle tre ma sono già passate due ore e lei ancora non si è fatta viva-

-O mio dio mi dispiace tantissimo- mi passo una mano sul viso, sono davvero esausta. –Scusa Daisy, me ne sono completamente dimenticata-

-Sì però scommetto che Shawn già sappia tutto, o sbaglio?- sospiro, mi chiedo quando sia diventata così prevedibile, o se lo sia sempre stato.

-Solo perché mi ha chiamato e...-

-Basta Rose, dimmi solo cosa ti ha detto la dottoressa-

-Beh diciamo che lo stress accumulato durante il mese di aprile mi ha indotto una menopausa precoce-

-Che cosa?- allontano repentinamente l'iPhone del mio orecchio, tra lei e mia madre potrei seriamente perdere l'udito. –E ora?-

-Ora devo solamente prendere delle pillole per cinque giorni, sempre alla stessa ora, e poi aspettare che facciano effetto-

-In pratica ti hanno dato gli anticoncezionali-

-Finiscila- le intimo io, sfiorando con le dita il pelo dell'acqua. –Comunque ora devo andare, a quanto pare nonna Betsy viene questa sera a cena ed io devo anche sentire Shawn-

-Il solito impegno di ogni sera-

-Daisy...-

-Dico solo che vi stancherete prima di iniziare la vostra relazione-

-Ciao- chiudo la chiamata senza darle il tempo di replicare e metto il cellulare in carica.

Finalmente mi lascio andare nella vasca, con l'acqua che arriva fino al mio collo e la schiuma che mi circonda. A volta ho paura che ciò che dice Daisy possa avverarsi, che Shawn possa preferire un'altra a me come Jack ha fatto con lei, che io non riesca a sopportare la pressione che deriva stare con una persona famosa. O peggio. Che io non provi davvero qualcosa per lui, ma rifletta semplicemente i suoi sentimenti nei miei confronti. Ma io lo sento, sento che tutto questo è reale, lo sento scorrere nelle vene insieme a sangue quando lui mi guarda, lo sento incastrarsi nelle costole quando litighiamo o quando lui è lontano, lo sento nel calore della pelle quando ci tocchiamo. Io sento che, quando lui è qui con me, non reagisce soltanto il mio corpo, ma anche la mia anima, il mio cuore. E so che potrebbe sembrare esagerato, ma sono stanca di dovermi vergognare di ciò che provo, di dover nascondermi. O forse, semplicemente, era destino. E l'unica cosa che vorrei, ora come è ora, è non aver paura, non temere quello che il destino potrebbe riservarci. Ma, allo stesso tempo, so che, questo tempo da sola, potrà solamente aiutarmi, aiutarmi a diventare una persona più forte, una persona migliore.

E mentre sono persa nei miei soliti pensieri contorti e malsani, mi ritrovo a fissare il tempo, sentendo la mancanza di un ragazzo di sedici anni che non fa che scrivermi canzoni e regalarmi sorrisi smaglianti. Bella fregatura. Un po' come quando ho iniziato a seguire gli One Direction, provavo la stessa frenesia di ora, lo stesso batticuore. Ma, il problema principale è che, adesso, non si tratta di voci registrati e di volti composti da tanti megapixel. Questa volta è una persona in carne ed ossa, che mi sta mandando in pappa il cervello.

Così la mia testa vaga, seguendo un filo conduttore tutto suo. Eppure, mi ritrovo a sussultare quando, per la seconda volta, il mio cellulare squilla.

Gemo esasperata e infastidita per il mio bagno rilassante che è stato appena interrotto, e, rischiando come al solito di scivolare, mi avvolgo nell'accappatoio viola ed esco, dirigendomi a grandi ed impacciati passi verso lo scaffale del bagno.

-Questo ragazzo ha un tempismo assurdo- dico tra me e me, quando noto che la persona incriminata è Shawn. Accetto la chiamata e, aspettando che si connetta, ritorno in camera.

-Rose?-

-Comincia a parlare, io mi devo vestire, ero nella vasca-

-Strano, non sono le otto, di solito tu ti lavi per le otto, otto e un quarto massimo e...-

-Shawn, ti hanno mai detto che non lasci spiegare la gente?-

-Effettivamente sì- scuoto la testa divertita e, una volta aver indossato la biancheria pulita e una delle tante magliette che gli ho rubato, stacco il cellulare dalla carica e mi getto esausta sul letto. –Ma ciao raggio di sole-

-Lascia stare, so di avere un aspetto particolarmente peggiore del solito oggi- porto una mano sul volto, lui ridacchia divertito.

-Che cosa strana, io stavo per dirti che ti trovavo particolarmente bella- sposto l'arto e mi metto seduta, Shawn è all'aperto, su una sdraio bianca, senza maglietta.

-Ma dove sei?-

-Piscina, saluta i ragazzi- inquadra Andrew e i componenti della band, a cui io faccio un lieve saluto con la mano.

-Ciao Rose-

-Ciao- mi vendicherò Shawn Peter Raul Mendes, quando meno te lo aspetti. –Allora...-

-Oh già giusto, non credo sia una cosa che vuoi far sapere al mondo intero-

-Esattamente-

-Aspetta un attimo allora- lo vedo chinarsi e prendere l'asciugamano, io mi mordo il labbro maledicendolo in almeno venti lingue diverse. Will non aveva per niente il suo fisico quando aveva sedici anni, tra un po' non ce l'ha nemmeno ora! –Intanto che torno in camera, mi vuoi dire cosa è accaduto di così tanto grave da farti spostare la sua sacra ora del bagno?-

-Sta sera viene mia nonna Betsy, e né io né Stella lo sapevamo fino a poco tempo fa-

-Uhm nonna Betsy, me ne hai parlato benissimo. Ti faceva mangiare i biscotti di nascosto quando tua mamma ti metteva a dieta- sorrido arricciandomi i capelli lungo il dito, Shawn, nel frattempo, prende l'ascensore e fa facce strane.

-E tu te lo ricordi? Dio, te lo avrò detto quando ero ancora alla Constance-

-Ehi, magari l'ipertimesia si può attaccare- mi fa l'occhiolino, dio, quanto mi manca averlo qui con me. –E poi, come potrei dimenticarmi della mitica nonna Beatrice, anzi, mi dispiace non essere lì con te per poterla conoscere-

-Quindi stai assumendo che, questa sera, saresti qui a cena-

-No, sto assumendo che ormai non puoi stare più senza di me- apre la porta della camera e accende le luci. Come volevasi dimostrare è tutto perfettamente ordinato.

-Non è vero-

-Invece sì-

-Invece no-

-Ti devo ricordare il discorso che mi hai fatto a settembre, dopo che ti eri arrabbiato per Camila?-

-Ti odio-

-Non è vero nemmeno questo- gemo stizzita e, sfortunatamente, sbatto con la testa contro il poggia spalle del letto. Fanculo. –Tutto okay Rose?-

-Alla grande come sempre- mi massaggi il punto dolorante mentre lui si lascia andare sul letto, in attesa che io dica qualcosa.

-Vuoi ancora girarci intorno o...?-

-Mi sono fatta la pipì addosso- ammetto, sicuramente rossa in viso.

-Cosa?-

-Hai sentito benissimo. A quanto pare, quando devi fare la visita dalla ginecologa e sei ancora vergine, devi bere due litri d'acqua senza andare in bagno, perché devono farti la visita esterna, non interna. Solo che a me è venuto mal di pancia, e i crampi, e ho iniziato a piangere perché Riley ritardava, e quando mi ha fatto finalmente entrare, non appena ha poggiato lo strumento sul mio ventre, la mia vescica ha ceduto- mi aspetto che lui scoppi a ridere da un momento all'altro, un po' come quando ho raccontato a Will di essere caduta dalla Vespa, lo scorso ottobre.

-Ma ora stai bene? Voglio dire, il problema si è risolto?-

-Aspetta un attimo, tu ti stai seriamente preoccupando per quel che mi è successo ma non mi stai prendendo in giro per il fatto della pipì?-

-Perché dovrei farlo? Immagino che sia già stato abbastanza imbarazzante, non voglio aggiungere altra carne al fuoco e, poi, ero seriamente in tensione per la tua visita. Di questo piccolo incidente non mi interessa niente Rose- mi ritrovo, così, ad osservarlo, con la mano poggiata sulla guancia, estasiata.

-Okay, devi seriamente smetterla di essere così dannatamente perfetto, non puoi essere vero- lui ridacchia passandosi una mano tra i capelli scuri, sono ancora leggermente bagnati e gli ricadono sulla fronte.

-Chissà perché ma c'è qualcosa che mi dice che questa tua ultima affermazione è legata a Will-

-Tutti i miei problemi e le mie più piccole insicurezze sono legate a Will, pensavo che ormai lo sapessi-

-Certo che lo so, ma speravo che le stessi superando-

-Piano piano sì, la McKinley dice che sto facendo dei progressi, che sto imparando ad esprimere quelle cose brutte che ti mettono sempre nei guai-

-Sì Rose, si chiamano sentimenti-

-Aaaah non dirlo, poi la gente pensa che io sia una persona dolce-

-Ma tu lo sei, solo che ti ostini ad essere acida perché hai paura che ti feriscano di nuovo. Stai cercando di creare un muro perché hai paura e lo posso capire, ma quello che mi fa più male e che tu stia cercando escludere me-

-Shawn hai per caso letto il mio quaderno?-

-Rose non cercare di cambiare discorso, tanto ormai ti conosco, e ho capito che fai così quando ti trovi in difficoltà e non vuoi affrontare una situazione. Se avessi gli orecchini, a quest'ora, cominceresti a toccarli, girandoteli- sospiro, è snervante il modo in cui, ormai, riesca ad analizzare ogni mio gesto più piccolo e insulso.

-Cosa vuoi sentirti dire? Che hai ragione? Che dentro sono tenera come un agnellino ma che, in diciassette anni di vita, questo non ha fatto altro che portarmi rogne? Vuoi che ti dica che ho una paura fottuta di innamorarmi di te perché so che è una cosa che non posso controllare? Perché non so che cosa potrebbe accadere in futuro? Che temo di essere giudicata dal mondo se ci dovessimo mettere insieme? Che non riesco a mettere le mani sul volante di un'auto senza che il volto di Pyper mi venga in mente?-

-Woah woah woah, fermati un attimo- ritorno, finalmente, a respirare. Gli occhi di Shawn non mollano un attimo i miei ed io mi sento sprofondare. –Hai appena detto che potresti innamorarti di me?-

-Perché, ogni volta che parlo con te, finisco per rovinarmi con le mie mani?-

-Hai appena detto che potresti innamorarti di me!- un largo sorriso si apre sul suo volto, sembra un bambino la mattina di Natale. –Ti avevo detto di avvertirmi prima di sganciare queste bombe, potrei davvero sentirmi male-

-Purtroppo sono così, lo sai, posso passare da zero a dieci in un secondo. Con me non c'è una via di mezzo, posso gettarti sopra tutto quello che provo oppure fingere di essere priva di sentimenti. E credo seriamente di star finendo per diventare pazza, voglio dire- mi porto le mani sul volto, sospirando. La testa sta per scoppiarmi.

-Okay Rose adesso calmati-

-Che casino-

-Rose mi guardi?- faccio come dice, sta sorridendo, lo fa sempre. –Va tutto bene, tranquilla, respira-

-Sono una stupida-

-Nah non lo sei, cerchi soltanto di fare la dura quando, invece, sei dolce come un muffin-

-Okay non dire mai più una cosa del genere-

-Rooose- gemo esasperata lasciando penzolare la testa oltre il bordo del letto, i miei capelli toccano terra.

-Va bene, scusa-

-Ti passo mai per la testa?- scoppio a ridere, ormai è diventata una cosa nostra.

-Sempre, ed io, ti passo mai per la testa?-

-Sempre, è ovvio-


Sbaaam!

buona pasqua e pasquetta gente!

okay, questo è uno dei miei capitoli preferiti, anche perché adoro il rapporto tra rose e stella che, finalmente, sta diventano sempre più forte.

Ammetto che, ultimamente, shawn non è molto presente come al solito ma ehi, deve pur sempre continuare la sua carriera e tutto il resto.

anyway, ringrazio tutti quelli che leggono, votano e commentano la storia, vi adoro, e per qualsiasi cosa mi trovate su

twitter _moonljght

instagram _hurricavne_

adesso corro a studiare, a presto

un bacio

rose xx

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