◈Capitolo 43◈

'Però mi divertii probabilmente molto di più.'

Passammo la cena a tirarci pezzettini di carta con le cannucce come se fossero cerbottane e anche i cubetti di ghiaccio.

"Lasciatemi i gancetti delle lattine" dissi ridendo mentre bevevo la mia coca cola.

"Cosa te ne fai?" chiese Lydia.

"Le colleziono" risposi.

"C'è chi colleziona francobolli, figurine di calcio, e tu, i gancetti delle lattine" disse Isaac ridendo.

"Zitto Lahey" dissi tirandogli un cubetto di ghiaccio.

"Uuh, è una cosa seria se ti chiama per cognome" disse Stiles.

"Stiles, caro, adorabile, gentile e magnanimo cugino, morirai molto lentamente, lo sai?" dissi assottigliando gli occhi ma sorridendo.

"Mi fai paura così Maia, smettila" disse.

Continuai a guardarlo in questo modo fino a che non si coprì la faccia.

Mi misi a ridere e guardai tutti.

"Stiles, potrei svegliarti nel sonno e sgozzarti con una carota" dissi mangiando una pizza.

"Una carota...perchè una carota?" chiese facendo una faccia strana.

"Perchè l'ombra della carota sembra un coltello, e perchè se mi viene fame sono attrezzata" risposi.

"Tu sei tutta matta" disse ridendo.

Jackson non smetteva di fissare Lydia.

Si vedeva che era ancora innamorato di lei.

Gli tirai una salvietta appallottolata in faccia e gli mimai un 'smettila'.

"Che c'è?" mi rispose mimando.

|Smettila di fissare Lydia.
-Maia| gli scrissi.

Mi guardò male ma poi sorrise.

Lydia continuava a guardare il telefono.

|Lyd tutto bene?
-Maia|

|Sisi, tranquilla.
-Lyd|

La guardai e mi fece un segno con la testa.

"Beh...ora che facciamo?" chiesi.

"Un giro?" chiese Zoe.

"Domani abbiano scuola però" disse Scott.

"Non avete solo voi scuola, giriamo un po' e poi vediamo" dissi.

Pagammo le pizze e ci alzammo, poi andammo a fare un giro per la città.

|Guarda che il tuo amore nasconde qualcosa.
-Xxx|

Alzai un sopracciglio per istinto.

|Ti ritroverai sola com'è successo a me tempo fa.
-Xxx|

|Te ne pentirai.
-Xxx|

|Ci rivedremo presto.
-Xxx|

"Chi è Xxx?" chiese Isaac sussurrando.

Girai la faccia e lo guardai.

"N-non lo so" dissi mentre la mano mi tremava.

Mi prese il telefono e lesse i messaggi.

"Isaac non dirlo agli altri, ti prego, sarà uno scherzo" dissi sussurrando.

|Non è uno scherzo tesoro, neanche le scale lo erano.
-Xxx|

Isaac aveva ancora il telefono in mano.

Mi avvicinai e lessi il messaggio.

"Okay non è uno scherzo, ma non dirlo comunque agli altri" dissi.

"Tranquilla" rispose sussurrando.

Guardai le nostre mani che si stavano toccando.

Mimai un 'grazie' e lui mi rispose con un occhiolino e un sorriso con fossette.

Quelle fossette erano veramente il finimondo.

|Attenta, anche le persone più vicine a te potrebbero nascondere qualcosa.
-Xxx|

|E dico proprio tutti.
-Xxx|

"Isaac fallo smettere ti prego" dissi sussurrando.

Spense il telefono e poi me lo ridò.

"Tieni" disse.

"Grazie, di nuovo" dissi ridacchiando.

"Dio ma quanto hanno camminato" disse guardando il gruppetto di persone che era andato avanti di molto.

"Dai corriamo" dissi prendendo la sua mano e iniziando a correre.

Li raggiungemmo con il fiatone.

"Dove eravate?" chiese Stiles.

Guardai Isaac e poi il gruppo.

"Stavamo parlando e voi siete andati avanti come furie" disse Isaac.

Zoe e Peyton sapevano che mentiva.

Infatti mi stavano guardando con gli occhi assottigliati senza che nessuno se ne accorgesse.

Mimai un 'che c'è?' e loro mi risposero 'dopo ne parliamo'.

Grandioso.

Ora dovrò far vedere anche a loro i messaggi.

Ma per una volta posso cercare di cavarmela da sola?

A quanto pare no.

"A che pensi?" mi chiese Isaac.

"Niente di importante" risposi.

"Nelle ultime due settimane il tuo 'niente di importante' implica tutta la mia attenzione e preoccupazione di non farti finire in ospedale di nuovo" disse sorridendo.

"Ma fai sul serio?" chiesi sorridendo.

"C-cosa?" chiese confuso e mostrando le fossette.

"Stai cercando di dirmi che non so cavarmela da sola" risposi sorridendo.

Anche se in parte lo pensavo anche io.

"N-no non è vero " disse sorridendo.

"E allora cosa? Mi stavi chiedendo di uscire?" chiesi.

"Okay, forse intendevo quello" rispose.

Accelerai di poco e mi misi a camminare all'indietro davanti a lui.

"Pensi davvero che non riesca a fare qualcosa da sola? Perchè se è così, sappi che non è vero" dissi ridendo e girandomi.

Stavo per andare a sbattere contro un palo.

Lo annoterò su un quaderno come nuovo hobby.

Mi afferrò le spalle e mi spostò in tempo.

"Non riesci nemmeno a camminare senza andare a sbattere contro qualcosa" disse sorridendo e prendendomi la mano.

La strinsi e andammo avanti.

Solo poco dopo mi resi conto che il gruppo aveva osservato tutta la scena.

Ad Isaac squillò il telefono per l'arrivo di un messaggio.

"Isaac hai un messaggio" dissi.

Prese il telefono e lo lesse.

Poi gli spuntò un sorriso.

"Chi era?" chiesi.

Mi mostrò il telefono e un messaggio di Lydia con una nostra foto in allegato.

Una foto a tradimento.

Però era bella.

|Sembra tanto una di quelle scene da film.
-Lyd|

Il messaggio comprendeva due smile con il bacio e la foto di lui che mi prendeva le spalle e aveva il viso vicino al mio.

Diventai rossa in un attimo e l'unica cosa che riuscì a dire la mia bocca fu emettere una risatina.

Poi puntai lo sguardo su Lydia che ci guardava sorridendo.

Scossi al testa sorridendo e poi tornai a guardare le mani di Isaac che erano nuovamente intrecciate alle mie.

Sorridemmo imbarazzati e continuammo a camminare.

Arrivammo alla fermata della metro e aspettammo una linea a caso.

"Eccola" disse Zoe alzandosi dalla panchina.

A quest'ora era vuota.

Quasi completamente.

I posti a sedere erano quasi tutti occupati e mi fiondai per prendere l'ultimo rimasto.

Questa volta non fui io a rimanere in piedi ma Isaac.

"Ops, troppo lento" dissi sorridendo.

Scosse la testa ridendo.

Mi morsi il labbro e riaccesi il telefono.

Nessun messaggio.

Per fortuna.

Isaac mi guardò e gli feci un 'no' con la testa come per dirgli che non avevo messaggi.

"Facciamo così, ora andiamo avanti, sempre sulla metro, e fino che uno di noi non decide di scendere non scenderemo, ma...non dovrà dirlo, sarà una cosa improvvisa, veloce, e appena scesi faremo a gara per chi arriverà per primo fuori dalla stazione, l'ultimo invece offrirà a tutti i soldi per un attrazione turistica che ci sarà" disse Lydia.

"Ottimo, amo le sfide" dissi sorridendo.

Sapevo esattamente dove scendere.

Aspettai qualche fermata poi urlai.

"Ora, ora ora!" dissi scendendo per prima, corsi verso le scale con un grande vantaggio sugli altri.

Erano rimasti indietro però erano scesi tutti.

Mi fermai sulle scale per vederli arrivare e quando stavo per essere travolta dalla massa urlante iniziai a farmi di corsa le scale.

Non avevo più fiato, e finalmente uscii dalla stazione per respirare quella che è comunque un'aria più pulita rispetto ai piani bassi.

Mi guardai intorno affascinata.

Il cielo era completamente buio, le stelle e le luci illuminavano il London Eye.

Zoe, Peyton, Lydia e Gemma mi raggiunsero.

"Wow" dissero in coro.

Poi anche i ragazzi ci raggiunsero.

Mancava solo Isaac.

Arrivò anche lui e lo guardammo.

"Ci dispiace Lahey, ma dovrai pagare" dissi sorridendo.

"Okay okay, cosa volete?" chiese con il fiatone.

"London Eye, adesso" dissero Peyton e Zoe.

Sorrisi ad Isaac e poi mi voltai.

Corsi verso la biglietteria del London Eye con le ragazze e poi prendemmo i biglietti.

Salimmo su una delle bolle (le chiamo così) tutti quanti.

Iniziò il giro e andai subito vicino al vetro per vedere il panorama.

Lo stesso lo fecero Gemma e Stiles mentre gli altri rimasero al centro.

"Bello eh?" mi chiese Isaac.

"Già, molto" risposi.

Flashback

"Aiutami scemo!" urlò una bambina dai capelli neri tenendo una ragazza tra le braccia.

"Non so che devo fare dio santo!" disse il bambino chinandosi sulle due ragazze.

C'erano invece un'altra bambina e un ragazzo che guardavano la scena troppo spaventati.

Zoe teneva il mio busto sulle sue ginocchia.

"Nello zaino avrai dell'acqua che ne so" disse.

"Ora cerco" disse il bambino sedendosi e tirando fuori delle cose.

"Taylor muoviti!" disse la bambina.

"Eccola" disse il bambino guardando la bottiglia di acqua mezza vuota.

L'altra bambina si avvicinò e prese la bottiglia avvicinandola alla bocca della piccola me.

"Grazie Kendra" disse Zoe.

Fine flashback

Taylor.

Kendra.

"Maia? Tutto bene?" chiese Isaac.

Zoe si volto verso di me e corse subito nella mia direzione facendo spostare Isaac.

"Maia, guardami, non è niente okay? Ancora 15 minuti, non accadrà di nuovo" disse sussurrando.

"Di nuovo?" chiese Isaac.

"Da piccoli eravamo saliti qua e Maia ha avuto un attacco di panico, soffre di vertigini" disse Zoe.

Sentivo tutte le voci offuscate.

Zoe's pov

"Maia, calma" dissi prendendo una bottiglia d'acqua dalla borsetta e gliela feci bere.

Poi si sedette al centro della bolla.

Respirò profondamente per un po' e poi presi Isaac da parte.

"Ultimamente sta avendo dei flashback sul suo passato, è normale che faccia così, ma è meglio che non sia sola, potrebbe accadere chissà che cosa" dissi sussurrando.

"Vi hanno cancellato la memoria?" chiese facendo una faccia strana.

"O l'hanno modificata, non so come sia successo" risposi.

"Ma...come, perchè? E sopratutto...chi?" chiese confuso.

"Non lo sappiamo, stiamo cercando di ricordarlo" disse Maia spuntando vicino a noi.

"Stai bene?" le chiese Isaac.

Maia annuì.

"Maia che hai visto?" le chiesi.

"Lo stesso che è successo 10 anni fa, eravamo qua sul London Eye e avevo un attacco di panico, tu chiedevi dell'acqua a Taylor ma non riusciva a darti la bottiglietta, così te l'ha passata Kendra" rispose tutto d'un fiato.

"Aspettate., mi state dicendo che voi...eh?" disse Isaac con una faccia buffa e confusa.

"Isaac non fare quella faccia" disse Maia ridacchiando.

"Mi spiegate meglio?" chiese grattandosi la nuca.

"In poche parole...Io, Maia, Peyton, Stiles, Austin, Nash, Kendra, Taylor e Cameron ci conosciamo da bambini, non si sa come ma abbiamo perso i ricordi del passato e ora li stiamo ritrovando, insieme a quelli scopriremo chi ha fatto cadere Maia dalle scale" dissi.

Sembrava più confuso di prima.

"Zoe, glielo spiego io okay?" chiese Maia.

"Okay" risposi sorridendo.

Li vidi allontanarsi in un punto dove non c'era nessuno e tornai dal gruppo.

"Maia sta bene, è tutto apposto" dissi guardando gli altri.

Lydia sembrava stesse molto per le sue.

"Lydia tutto bene?" chiesi.

"Si, tutto apposto" rispose sorridendo.

Sorriso falso.

Lo riconoscevo ovunque.

La trascinai da parte.

"Lyd che hai?" le chiesi.

"Sono preoccupata, Aiden non si fa vedere da un po'" disse guardando il telefono per la milionesima volta.

"Magari è fuori città, o...che ne so, sicuramente starà bene, l'hai chiamato?" chiesi.

"Si, ma non risponde" disse.

"Riprova, adesso" le dissi sorridendo a labbra strette.

"Okay" rispose digitando il numero di Aiden.

*Aiden? O mi odio, ma dove sei? Perchè non mi rispondevi?*

Almeno aveva risposto.

*Cosa? Fuori città? Stai bene? Quando torni?* chiese Lydia tutto d'un fiato sussurrando.

*Okay, va bene, si, ti amo anche io, fatti sentire* disse chiudendo la chiamata.

"Allora, sta bene?" chiesi.

"Si, è..fuori città come hai detto tu" disse.

"Ti ho detto che stava bene, dai ora raggiungiamo gli altri che il giro è finito" le dissi.

Era passato tutto così in fretta.

Uscimmo e tornammo alla stazione della metro aspettando di tornare indietro.

"Perchè abbiamo preso la metro se avevamo le macchine?" chiese Maia.

"Era più divertente così, non credi?" chiese Stiles.

"Forse si" rispose Maia sorridendo.

Isaac fissava Maia che fissava la stranezza di Jackson nel fissare Lydia che a sua volta fissava il telefono.

Da lontano sentimmo la metro arrivare e tutti si alzarono di scatto pronti a prendere posto.

Le porte si aprirono e in meno di qualche secondo tutti si fiondarono dentro per prendere i posti.

"Tanto è vuota, siamo solo noi" disse Maia stendendosi su dei sedili.

Ridacchiai a quella scena e feci lo stesso.

Chiuse gli occhi e iniziò a parlare con Peyton che si era seduta vicino alla sua testa.

Per non rimanere sola mi sedetti sul pavimento vicino a lei.

Gemma e Lydia erano per gli affari loro così come i ragazzi.

Certi erano stesi sui sedili e certi in piedi a controllare la fermata giusta.

Ad un certo punto la metro frenò di colpo e Maia mi cadde addosso imprecando.

"Ahia, Maia togliti" dissi toccandomi la testa.

Si alzò e si appoggiò ad un palo reggente.

"Ma che è successo?" chiesi sistemandomi i capelli.

"C'è stato un improvviso problema tecnico, ripartirete al più presto" disse la vocina della stazione.

"Grandioso, a New York significa aspettare ore" disse Maia sbuffando.

"La prossima volta prendiamo la macchina" disse Peyton.

"Già" disse Maia.

"Mi sa che ci toccherà dormire qua" dissi.

"Non ci pensare neanche" disse Maia.

"Come hai detto tu dovremo aspettare forse ore" dissi.

"L'unica soluzione è aprire le porte della metro e prendere un taxi, ovunque siamo" disse Isaac.

"Siamo in una galleria, non ce la facciamo ad uscire" disse Maia stendendosi di nuovo su dei sedili.

"Come non detto" disse Isaac sedendosi per terra vicino a Maia.

Nel raggio di un'ora tutti crollarono tranne me e Stiles.

Isaac aveva la testa appoggiata alla pancia di Maia.

Jackson aveva la testa appoggiata al finestrino e Lydia aveva la testa sulla sua spalla.

Gemma era stesa sui sedili come Maia, Stiles la seduto anche lui con la testa sulla sua pancia e Scott con la testa sulle gambe di Stiles.

Peyton era raggomitolata su se stessa con la schiena appoggiata ad uno schienale.

"Allora, siamo solo io e te" dissi sorridendo.

"Già, allora, che mi dici?" chiese.

"Che vuoi dire?" chiesi.

"In generale, ci sono novità?" mi chiese.

"No, non credo almeno, tu? Con Gemma come va?" chiesi.

"Bene, ho scoperto che mi piace veramente" disse sorridendo.

La guardai e la vidi sorridere.

"Secondo me ti ha sentito" dissi sussurrando.

"Naah, sta dormendo, avrà fatto qualche sogno strano" disse.

"Si, su di te" risposi.

"Come vuoi" rispose.

"Secondo te le piaci?" chiesi.

"Bhu, non lo so, forse" disse.

"Secondo me si" dissi.

"Forse si o forse no, ora dormo un po', stai di guardia tu?" chiese.

"Okay" risposi.

Poi mi sedetti e aspettai qualche segno di vita da parte della metro.







Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top