◈Capitolo 31◈

'Sentii battere la testa, un urlo e poi fu tutto buio. ' 

Le ultime immagini mi sfrecciavano davanti come un fulmine che si infrange a terra.

L'ultimo volto che vidi fu quello di Gemma.

Gemma's pov

Vidi Maia che ascoltava qualcosa dal telefono di Kendra, poi notai che si mise a piangere e quando Peyton cercò di parlarle lei scappò, non so nemmeno come feci a raggiungerla, andava così veloce.

Presi la mia macchina e la seguii.

La trovai ad un parco a pochi minuti dalla scuola, poi la raggiunsi e parlammo.

Improvvisamente qualcuno mi colpì in faccia e mentre questo era occupato a tenermi ferma riuscii a vedere in tempo che Maia veniva spinta giù per le scale.

Poi se ne andarono tutti e due, se erano due.

Non riuscivo a muovermi.

Dopo quella che sembrava un eternità riuscii a mettermi seduta e cercai il telefono.

Digitai il numero di Jace.

*Jace*
*Gemma, come mai mi chiami?*
*Sono al parco qua vicino a scuola, vieni ora, è urgente, si tratta di Maia*
*Cosa? Che è successo?*
*Vieni qua e ti spiego*
*Va bene arrivo*

Dopo la chiamata corsi da Maia.

"Maia, Maia ti prego svegliati" dissi prendendole il busto e facendola distendere sulle mie gambe.

"Maia, Maia ti prego" dissi.

Non si svegliava.

Dopo 5 minuti sentii i rumori di una macchina in lontananza.

"Jace! Sono qua!" urlai.

"Gemma, che vi è capitato?" chiese Jace.

"Chiama un'ambulanza Jace, Maia non si sveglia" dissi.

"L'ho vista correre via in lacrime, l'ho seguita con la mia auto e poi dopo che abbiamo parlato è arrivato qualcuno che mi ha trattenuto per terra e qualcun altro che l'ha spinta giù dalle scale, non so altro, non si vedeva niente perchè era buio e avevano i cappucci neri" spiegai.

Dopo qualche minuto arrivò l'ambulanza che portò me Jace e Maia in ospedale.

Peyton's pov

Vidi Maia sparire, ma pensai che forse era meglio non seguirla dopo la notizia che ricevette.

Poi sparì anche Jace che si scusò con Zoe.

"E quest'anno, il re e la reginetta del primo anno sono: Nash Grier e Maia Herondale!" disse la ragazza che ci diede l'annuncio la settimana scorsa.

"Zoe, ma dov'è andato Jace?" chiesi.

"Non lo so" disse.

"Andiamo da qualche parte, dobbiamo chiamare Jace, qua c'è troppo chiasso" dissi portandomi dietro Zoe.

*Jace, Jace dove siete?*
*Maia ha avuto un incidente, siamo in ospedale*
*COSA?!? Arriviamo subito*

Chiusi la chiamata e mi misi a piangere.

"Ehi, ehi calma, vieni qua" mi disse Zoe abbracciandomi.

"Maia è in ospedale, ha avuto un incidente" dissi singhiozzando.

Zoe si portò una mano alla bocca poi rientrò in sala.

"Aspetta! Che fai?" le chiesi.

"Devo dirlo a Nash, o quanto meno a Logan, o anche a Stiles visto che è suo cugino" disse muovendosi tra la folla.

Nash's pov

Vidi Zoe corrermi incontro con il trucco un po' sbavato.

"Zoe, che succede?" le chiesi.

Mi abbracciò e poi si stacco.

"I-io, si tratta d-di" disse singhiozzando.

"Calma, prendi un respiro profondo, vieni" dissi portandola dietro al palco dove anche Austin era pronto a fare la sua entrata.

"Ehi Zoe, perchè piangi?" chiese Austin venendo verso di noi.

"Amico, sto cercando di capirlo pure io, allora Zoe, parla quando te la senti" dissi accarezzandole la spalla.

"Maia...è in ospedale, ha avuto un incidente" disse.

Sentii come una fitta dentro di me e per poco non svenni.

"Aspettate qua, vado a parlare con la presentatrice" dissi salendo le scalette.

Ci fu un applauso mentre salii, ma non badai alla gente sotto di me e mi diressi verso la ragazza.

"Clara c'è un problema" dissi al suo orecchio.

"Che succede? Dov'è Maia?" chiese.

"Seguimi" dissi chiedendole di venire con me dietro al palco.

Mi seguì e poi le spiegai tutto.

"Cosa vuol dire che è in ospedale?" chiese.

Lasciai parlare Zoe.

"Mi ha appena chiamata suo fratello, dice che è grave e che non si sveglia" disse Zoe.

"Mio dio, beh, troverò una soluzione...aspetta, sei Austin Mahone?" chiese Clara guardando Austin che annuì.

"Sono una tua grande fan, beh ma questo non è il momento" disse Clara.

Salì di nuovo sul palco e poi fece un annuncio.

"Beh, abbiamo avuto un piccolo problema, Maia non riuscirà a presentarsi ma le metteremo da parte al corona e i fiori" disse per poi tornare giù da noi.

"Austin che ci fai qua comunque?" chiese Clara.

"Nash mi ha chiamato perchè voleva che facessi una sorpresa a Maia" disse Austin sedendosi.

"Però Maia non c'è, a quando posticiperai la sorpresa?" chiese.

"A questo punto alla festa di Halloween" disse Austin.

"Clara puoi scusarci? Noi andiamo da Maia in ospedale" dissi prendendo Austin e Zoe per il polso, poi uscimmo dalla porta sul retro.

*Cam, raggiungici in parcheggio, ORA*
*Perchè?*
*Ho detto ora*
*Okay arrivo*

Dopo pochi minuti arrivò Cam.

"Ehi, perchè quelle facce?" chiese Cam.

"Hai le chiavi dell'auto qua?" chiesi.

"Si perchè?" dice tirando fuori le chiavi dalla tasca.

"Tu ci accompagni in ospedale" dissi.

"Cosa sta succedendo me lo spiegate?" chiese.

"Te lo spiegherà Gemma quando avremo raggiunto lei, Jace e Maia in ospedale, ora andiamo" dissi aprendo la portiera alle ragazze e ad Austin che si sedettero dietro.

Furono circa 10 minuti di viaggio.

Peyton sembrava essersi calmata e respirava a fondo.

"Peyton tremi tutta" disse Austin avvolgendole le spalle con un braccio, anche Zoe seguì la sua mossa.

"Va meglio?" chiese Zoe.

"Grazie" disse facendo un sorriso falso.

"Eccoci, siamo arrivati" disse Cam fermando l'auto.

Non avevo mai visto correre così velocemente qualcuno.

Peyton e Zoe scesero sfrecciando all'entrata.

Peyton's pov

Arrivate all'entrata correndo come se ci stesso seguendo, ci dirigemmo al bancone.

"Mi scusi, mia sorella ha avuto un incidente, non so di che genere, ma è ricoverata qua, credo, sa dirmi come sta o dove l'avete portata?" chiesi tutta tremante.

"Puoi dirmi il nome della ragazza e il tuo?" chiese la signora.

"Lei è Maia Herondale, io Peyton Herondale, dovrebbe esserci anche mio fratello qua da qualche parte, è biondo, occhi color miele, si chiama Jace" dissi.

"Oh, si certo, posso portarti da Jace, c'era una ragazza di nome Gemma con lui, anche lei è stata ricoverata, seguimi" disse.

"Può venire anche lei? Si conoscono fin dalla nascita, è come una sorella" chiesi indicando Zoe accanto a me.

"Si, va bene" disse, iniziò a camminare per una serie di corridoi e poi entrammo in ascensore che portò al terzo piano.

Appena uscii vidi Jace seduto su una sedia.

"Jace!" gli corsi incontro e vidi che aveva gli occhi rossi e lucidi.

"Jace, cos'hanno detto? Perchè anche Gemma è ricoverata?" chiesi sentendo già altre lacrime salire.

"Peyton, Gemma sta bene, è solo una botta, ma preferiscono tenerla qua, e Maia, non si sveglia, dicono che è..." disse quasi piangendo.

"Non sarà..." dissi sentendo una lacrima scorrere.

"Nono, è viva, ma è in c-coma, secondo quel poco che è riuscita a vedere Gemma, e secondo quello che hanno visto sul corpo di Maia, ha sbattuto la testa, un po' troppo forte e ora è la" disse indicando la stanza davanti a noi.

Mi avvicinai subito alla porta per vedere oltre al vetro, poi mi girai verso la signora che ci accompagnò.

"Si può entrare?" chiesi.

"Il dottore sta facendo le ultime visite, quando uscirà potete entrare, ma uno alla volta" disse per poi andarsene.

"C'è anche Gemma là dentro?" chiesi.

Jace annuii.

"Eccoci, dovevamo trovare un parcheggio" dissero Nash, Cam e Austin arrivando con il fiatone.

"Dov'è?" chiese Austin.

Indicai la stanza e poi Austin guardò dentro.

"Il dottore sta parlando con Gemma" disse sedendosi.

Poi uscì e tutti ci alzammo in piedi.

"Chi va prima?" chiese il dottore.

"Vado io" dissi entrando e chiudendo la porta dietro di me.

"Gemma, stai bene?" chiesi avvicinandomi a lei.

"Si, io si, lei non tanto credo" disse indicando Maia dietro di me.

Non volevo nemmeno vederla, non in quelle condizioni.

Andai vicino a Maia e mi sedetti, poi le presi una mano.

"Maia, so che puoi sentirmi, se mi senti fai qualcosa, un segno, o qualsiasi cosa" dissi, poi guardai lo schermo che mostra la linea delle pulsazioni.

Niente.

Tutto regolare.

"Maia, ci sono tutti qua fuori, c'è Zoe, c'è Jace, Cam, Nash e anche Logan, dammi un segno almeno saprò che mi senti" dissi.

Guardai ancora lo schermo.

Una piccola linea si mosse e si alzò di poco.

"Oddio, oh mio dio" dissi iniziando a piangere.

"Peyton, è successo qualcosa?" chiese Gemma.

"M-mi ha sentita, aspetta un attimo" dissi andando verso la porta.

L'aprii e sperando che oltre ai miei amici non ci fosse nessuno in corridoio feci loro segno di entrare.

"Peyton, che è successo?" chiese Jace.

"Mi ha sentita, quando vi ho nominati la linea del battito è aumentata di poco" dissi abbracciando Jace.

"Aspetta un attimo...Austin?" disse Gemma riaprendo gli occhi.

"Già, sono io, sono Logan, sono sempre stato io" disse.

"Cosa...e perchè?" chiese confusa.

"Dovevo fare una sorpresa a Maia oggi alla festa" disse avvicinandosi a Gemma.

"Va da lei, io sto bene" disse Gemma sorridendo.

Austin si alzò e poi si avvicinò a Maia.

Austin's pov

Le presi la mano e stetti la a fissarla senza neanche muovermi.

Uscirono quasi tutti tranne me, Jace e Peyton.

"Potete andare, resto io oggi" dissi.

"Sicuro?" chiese Jace.

"Si, sicuro" dissi per poi vederli uscire.

Entrò un'infermiera e subito mi alzai di scatto.

"Oh tranquillo, non sono qua per lei, ma per Gemma, mi hanno detto di spostarla di stanza" disse aiutando Gemma ad alzarsi.

"Ma qua ho tutte le mie cose, o almeno, una parte" disse Gemma alzandosi.

"Te le porto io, Maia non si accorgerà che manco" dissi.

"Grazie" disse.

Presi le cose di Gemma e le portai nella stanza che le assegnarono e poi tornai in camera da Maia.

"Maia, sono...Logan" dissi.

Stavo praticamente parlando da solo.

"Maia, ti prego ascoltami, se ora ti svegli, proprio in questo momento, sarò il ragazzo più felice del mondo, sembrerà poco, e forse lo è, ma vederti camminare per questa stanza di un colore monotono sarebbe la cosa più bella del mondo" dissi prendendole la mano.

Maia's pov

Logan.

Era con me.

Lo sentivo parlare, sentivo chiaramente tutte le conversazioni intorno a me.

Non riuscivo a muovere le mani, i piedi, sbattere le palpebre o muovere qualsiasi parte del corpo.

Letteralmente immobile.

Però quando Peyton mi nominò tutti quelli che erano li, riuscii a sentire un segno di vita pure io.

Erano venuti di corsa per me.

"Logan, Logan io ci sono" dissi.

Non poteva sentirmi.

"Logan, grazie di tutto, Logan, sei sempre con me" dissi, o almeno ci provai.

"Maia, se mi senti, sappi che farò di tutto per farti risvegliare" disse.

"Logan, porta qua Stiles, chiama Stiles, Isaac, Scott, Jackson e Lydia, ti prego" dissi.

"Maia, vorrei tanto poter parlare con te in questo momento, come il giorno delle lanterne, come sul tetto della scuola, come al parco dove siamo andati alla nostra prima uscita, ricordi?" disse.

Stava piangendo.

Sentivo anche io le lacrime.

Chissà se dal coma sarei riuscita almeno a piangere.

Sentivo le lacrime scendere, ma non so se era una sensazione reale o meno.

"Logan, sto piangendo? Almeno questo lo posso fare?" chiesi.

"Maia, se stai ascoltando le mie parole, sappi che andrà tutto bene, tu ti sveglierai, troverò chi ti ha fatto tutto questo" disse prendendomi la mano.

Il suo tocco, mi manca così tanto.

"Logan, non andartene, resta qua con me" dissi ancora piangendo.

"Resterò qua fino a che non ti sveglierai, non mi importa quante lezioni salterò, preferisco stare qua con te" disse.

Era come se mi avesse sentita.

"Maia, stai piangendo, lo vedo, allora riesci a sentirmi?"chiese.

Cercai di annuire, dentro di me lo facevo, ma esternamente no.

"So, che puoi sentirmi, ma ora ti lascio riposare, hai avuto abbastanza persone intorno, sarò sulla poltrona qua vicino a te" disse lasciando la mia mano.

Il mio battito accelerò.

"Okay, okay non ti lascio, sono qua, stai tranquilla" disse prendendomi di nuovo la mano.

Non sapevo come e con che velocità passava il tempo.

Ma quello che doveva essere il giorno dopo fu come il precedente.

Dottori che entravano e facevano esami su esami.

Io non mi svegliavo ed era davvero straziante sentire le parole di Logan senza poter reagire.

Oggi con me c'era anche Zoe.

"Può sentirci?" chiese Zoe a Logan.

"Si, sono sicurissimo, anche Peyton ieri l'ha detto" disse Logan.

"Bene, puoi lasciarci soli?" chiese Zoe.

"Si, vado a prendermi un caffè, vuoi?" chiese Logan.

"Si grazie" disse Zoe.

"Maia, sono Zoe, ho chiamato Stiles sta mattina, ha detto che oggi avevano un test importantissimo e che non potevano proprio saltarlo, una di quelle cose che ti chiudono a scuola di proposito, ma ha detto che verrà qua appena avrà finito" disse Zoe.

"Stiles? E gli altri? Isaac? Scott, Jackson e Lydia? Zoe dì a Stiles di chiamarli" dissi.

Ma non poteva sentirmi.

"ZOE!" urlai.

"ZOE! TI PREGO! CHIAMA ANCHE GLI ALTRI!" urlai.

Ero in una stanza bianca.

Vuota.

Infinita.

C'era una porta infondo.

Mi misi a correre per raggiungerla, ma ogni volta che mi avvicinavo si allontanava anche lei.

Non avevo più fiato, stavo piangendo.

Mi sedetti a terra in ginocchio e scoppiai in lacrime.

"Maia, stai bene?" chiese Zoe come se riuscisse a vedere anche dentro.

"NO! NON STO BENE! SONO INTRAPPOLATA QUA DENTRO AD UN CORPO SENZA VITA PRATICAMENTE" urlai ancora in ginocchio.

"Maia! Mio dio stai sudando" disse.

Sentii il rumore di una porta e poi il silenzio intorno a me.

Dopo un po' tornarono Zoe e Logan con dei dottori.

"Cosa le sta succedendo? Perchè fa così?" chiese Zoe.

"Sta avendo una reazione a qualcosa, ora aspettate fuori, appena finiremo di esaminarla ve lo diremo" disse l'infermiera mettendomi qualcosa sulla faccia.

Zoe's pov

"Non ce la faccio a vederla così"dissi sedendomi fuori dalla stanza.

"Nemmeno io, chissà cosa staranno facendo gli altri" disse Austin.

"Non lo so, ma non mi importa, voglio solo che lei si risvegli"dissi.

"Ah, ecco il caffè" disse Austin porgendomi un bicchiere di carta.

"Grazie" dissi.

|Zoe, sto arrivando, sono in auto con Isaac, Scott, Jackson e Lydia.
-Stiles|

|Va bene, sono al terzo piano, mi trovate appena uscite dall'ascensore.
-Zoe|

"Chi era?" chiese Austin.

"Stiles, suo cugino" dissi.

Dopo un'ora di Stiles nemmeno l'ombra, ma almeno i dottori uscirono dalla stanza di Maia.

"Allora? Come sta?" chiese Austin.

"Sta bene, sembra che riesca a sentirvi, la sua reazione è causata dalle parole sentite dalle persone intorno a lei, è un passo avanti" disse l'infermiera andando verso l'ascensore che si aprì facendo uscire Stiles e il resto della mandria.

"Stiles!" gli corsi incontro.

"Dov'è Maia?" chiese.

Indicai la porta.

Isaac corse subito dentro senza neanche fiatare.

Aprì la porta, entrò e la richiuse dietro di se.















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